gioco: che libro è??

Lin89

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Okay, tocca a moi. :mrgreen:

<<...Venite con me, mio caro, giovane amico. Non resterete nella mia casa nemmeno un'ora contro la vostra volontà, anche se la vostra partenza mi rattrista, e il vostro desiderio è così improvviso. Venite!>>. Con grande solennità, mi ha fatto strada con la lampada lungo le scale e attraverso l'ingresso. Improvvisamente si è fermato.
<<Ascoltate!>>
Assai vicino a noi si è levato l'ululato di molti lupi. Pare che il rumore fosse iniziato ad un suo levar di mano, proprio come la musica di una grande orchestra sembra scaturire dalla bacchetta del direttore. Dopo un attimo di pausa, ha proseguito col suo atteggiamento solenne, fino alla porta, ha tirato i pesanti chiavistelli, sciolto le possenti catene, e s'è apprestato ad aprirla.
Con mio profondo stupore ho visto che non era chiusa a chiave. Mi sono guardato attorno, con sospetto, ma non ho visto chiavi di nessun tipo.
 

Lin89

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Esatto!!! :mrgreen:

Brava Shoofly. Era meglio se non invitavo a provarci, almeno mi godevo un po' di più la sensazione che nessuno sapesse il pezzo. :mrgreen:
 

Shoofly

Señora Memebr
Infatti, così hai attirato l'attenzione proprio di una che di Stoker & Co. ha letto TUTTO :paura:

Ok, allora propongo io:

«Non perse tempo a disfare i bagagli, mandò giù una pillola per il mal di testa e andò subito a letto. Erano le quattro del mattino. L'ora in cui Madama Angoscia sferruzza larghi maglioni neri e lo zucchero del sangue scende a lavoricchiare nello scantinato.
Si svegliò, intontito, alle dieci e mezza e aprì la persiana quel tanto che bastava per illuminare il telefono (...). Se semplici uomini potevano ideare frigoriferi che si autosbrinavano e forni autopulentisi perché mai la Natura, in tutta la sua complessa, pirotecnica, inventiva non era riuscita ad escogitare dei denti che si autopulissero? "C'è la nascita", borbottò, "c'è la morte e nel mezzo c'è la manutenzione". Detto questo se ne tornò a letto e dormì per altre tre ore.»
 
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