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Proust parla di tutto e soprattutto di sé e del suo passato riferito alla realtà e alle persone con cui ha avuto una qualsivoglia relazione o contatto, ma questo non guasta, è il senso di tutta la sua opera, che non può che restare unica. Vivere emozioni uniche attraverso la realtà e la memoria di essa.
"Come un geometra che, spogliando le cose delle loro qualità sensibili, vede solo il loro substrato lineare, quello che raccontava la gente mi sfuggiva perché ciò che mi interessava non era quello che voleva dire, ma la maniera in cui lo diceva, in quanto rivelatrice del loro carattere o dei loro lati meschini; o piuttosto era un oggetto che era sempre stato il fine della mia ricerca perché mi dava un piacere specifico, il punto in comune a un essere e a un altro."