286° MG - Lauro di Evgenij Vodolazkin

Shoshin

Goccia di blu
Domani con Qweedy e MonicaSo inizieremo a leggere Lauro ,il romanzo di Eugenij Vodolazkin
I critici lo chiamano un virtuoso della lingua russa. Sulle pagine dei suoi libri, "gioca" abilmente con le parole, trasformandole in sensazioni, suoni, odori. Il suo romanzo "Lauro" è stato tradotto in molte lingue ed ha fatto il giro del mondo .
E noi con lui torneremo velocemente indietro di molti secoli,a conoscere un mondo che sarebbe restato sconosciuto senza questo libro.


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Alle compagne di viaggio dico grazie per la partecipazione.
Vi lascio anche un contributo trovato sul web che potrà arricchire questa lettura, anche se ascoltato alla fine.

 

Shoshin

Goccia di blu
Quella Luna di Babele raffigurata in copertina fa pensare ad un lungo viaggio del protagonista,tra una moltitudine di genti,di conoscenze e di lingue...
 

Shoshin

Goccia di blu
Una scrittura che evoca classicità.
Un fine cesellatore di parole Eugenij Vodolazkin.
Lontani i tempi dei grandi scrittori russi ,
ma con lui si torna sulla strada della bellezza .
Poche pagine per me incantevoli.
La forza di un libro si fa strada subito nell'animo del lettore.
 

qweedy

Well-known member
"Mi sono pentito spesso delle parole pronunciate dalle mie labbra, mai del silenzio." Arsenio il Grande

L'inizio mi è piaciuto molto, si sente che l'autore è filologo e amante delle parole, scrive divinamente.
Usa le parole in modo delicato ma potente.
Interessante e ammirevole la figura del nonno erborista e assai positiva la figura del bambino protagonista, Arsenio.
Lettura molto scorrevole e avvincente.
Finalmente un autore russo che si fa leggere con piacere! :mrgreen:
 

Shoshin

Goccia di blu
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È nelle prime pagine che viene citato Arsenio il Grande,eremita e Padre del deserto. Precettore di Arcadio ed Onorio, figli di Teodosio I .

🙂queste letture sono molto interessanti.
 

MonicaSo

Well-known member
Che bella questa frase di Filone:" uomo giusto non è chi non offende, ma chi, potendo offendere, non vuole farlo".
 

qweedy

Well-known member
"Perché non è morto tra noi che lo amavamo?
Così ci ha rammentato che nell'ultimo istante ognuno di noi rimane solo con Dio."


Gli avvenimenti accadono velocemente, la lettura è davvero scorrevole, e l'uso delle parole è davvero magnifico!
Il comportamento di Arsenio con Ustina forse è un po' datato, del resto siamo nel Medioevo...

"Lui ha trascorso i giorni della sua vita nella casa accanto al cimitero, i giorni della sua morte li trascorrerà nel cimitero accanto alla casa."
 

qweedy

Well-known member
I folli in Cristo
sono asceti o monaci russi che si aggirano per le città vestiti di stracci, mortificando il corpo attraverso digiuni e lunghe veglie e dormendo all'aperto o nelle case di chi offre loro ospitalità.

Sono ritenuti dalle credenze popolari capaci di miracoli e di prevedere il futuro.

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Già presenti nel IV secolo in Egitto e nell'impero bizantino, dopo la caduta dell'impero romano d'Oriente il fenomeno ascetico in quanto tale scomparve nel bacino mediterraneo mentre si sviluppò nelle terre russe.

Il pazzo per Cristo è una figura ricorrente nei romanzi di Fëdor Dostoevskij, in particolare ne I fratelli Karamazov a proposito dello starec Zosima o di altri monaci ortodossi.


 
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qweedy

Well-known member
Ci sarebbe molto da approfondire in questo romanzo. A me sta piacendo, è davvero "strano", e ci colgo anche un aspetto surreale, fiabesco, paradossale.

C'è il tema del tempo, c'è il tema della fine del mondo.

"Dirò una cosa strana. A me sembra che il tempo non esista. Tutto nel mondo sta fuori del tempo, altrimenti come potrei sapere il futuro che non c'è stato ancora? Penso che il tempo ci sia stato dato per la misericordia di Dio, affinché noi non ci smarrissimo, perché la coscienza umana non può far entrare in sé tutte le cose insieme. Noi siamo inclusi nel tempo a causa della nostra debolezza."

"Ma quella terra si trova oltre i confini del mondo civile" gli rispose. "Perché vuoi andarci?"
"Raggiungendo i confini dello spazio" rispose Ambrogio "forse imparerò qualcosa sui confini del tempo."

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Pskov


"Le persone s'incontrano tra loro" pensava Ambrogio "urtandosi come atomi. Non hanno una traiettoria propria ed è per questo che i loro destini sono casuali. Ma nell'insieme di queste casualità esiste una predeterminazione, una sorta di legge che in parte può essere prevista. Tuttavia a conoscerla perfettamente è solo colui che ha creato il tutto."



Mi hanno colpito anche i titoli dei capitoli, sono molto significativi.
- Prolegòmeni significa "Esposizione preliminare dei principî o proposizioni fondamentali di una dottrina o di una disciplina, che s’intende svolgere più sistematicamente, altrove o in seguito; anche, introduzione sistematica a un problema o a una disciplina"
- Libro della conoscenza
- Libro dell'abnegazione
- Libro del cammino (sono arrivata qui)
 

Shoshin

Goccia di blu
Riprendo stasera la lettura di Lauro.
Siete già molto avanti .Comunque leggo con interesse i vostri commenti.
Comunque questo libro ha fatto già molta strada.
Ho seminato in giro un'idea di lettura e molte persone mi hanno detto di essere rimaste stupefatte dal viaggio a tratti onirico che questo libro fa fare al lettore.
Sarò l'ultima anche questa volta.Ma il libro mi piace molto.
 

Shoshin

Goccia di blu
"Non scriveva per paura di dimenticare qualcosa.Anche giunto alla vecchiaia non dimenticava nulla.
Gli sembrava che la parola scritta contribuisse all'ordine del mondo,ne fermasse la fugacità,impedendo ai concetti di sbiadire.

Le sue note Cristoforo le lasciava là dove le scriveva,sulla panca,sulla stufa,sulla catasta di legna.Non le raccoglieva quando cadevano sul pavimento, perché aveva la vaga idea che un giorno sarebbero state rinvenute in uno scavo archeologico. Capiva che la parola scritta rimane per sempre Qualsiasi cosa fosse accaduta la parola scritta poteva considerarsi compiuta..."


Mi è piaciuto questo passaggio del libro.
Mi piacciono i libri che fanno fermare.
Non sono capace di leggere tante cose insieme.
Mi devo fermare.Ma devo trovare libri che mi consentono di restare in alcuni luoghi per un poco.
Luoghi fisici e della mente.
 

qweedy

Well-known member
In questo libro ci sono innumerevoli spunti di riflessione filosofica, esistenziale. Non ho mai segnato così tante frasi come in questo romanzo.
Il racconto si svolge in modo onirico, surreale, ma il contenuto è davvero denso.

Sto pensando che i titoli dei capitoli (Introduzione, libro della conoscenza, libro dell’abnegazione, libro del cammino e libro della pace) riassumono non solo il percorso di vita di Arsenio, ma anche il nostro. Infatti anche noi come Arsenio viviamo tante vite, assai diverse tra loro. Lui assume nomi diversi per ogni fase della vita (Arsenio, Rukinese, Medico, Ustino, Ambrogio, Lauro), noi no, ma anche per noi ci sono trasformazioni o rinascite che equivalgono a vivere più vite.

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Starec
Termine («vecchio») con cui tradizionalmente è indicata l’antichissima figura di monaco russo che, anche senza essere sacerdote, diviene guida spirituale, grazie alla vita di preghiera, di rinunce e di meditazione, di comunione mistica con Dio.
 

Shoshin

Goccia di blu
La morte di Ustina reca in se il grande mistero della vita eterna.
La sua anima diventata bambina si volta a guardare l'anima adulta di Arsenio che si interroga ancora se mai si riconosceranno un giorno.

" Questo dipende da te "disse la morte" nel corso della vita le anime spesso si induriscono e allora dopo la morte non riconoscono che poche persone .Ma se l'amore tuo Arsenio non è falso e non si cancella col tempo perché dimmi non dovreste riconoscervi là dove non vi sono infermità né tristezza ne sospiri bensì vita"

Una breve apparizione nel libro,quella di Ustina,intensa e coinvolgente.
 
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