286° MG - Lauro di Evgenij Vodolazkin

Shoshin

Goccia di blu
In questo libro ci sono innumerevoli spunti di riflessione filosofica, esistenziale. Non ho mai segnato così tante frasi come in questo romanzo.
Il racconto si svolge in modo onirico, surreale, ma il contenuto è davvero denso.

Sto pensando che i titoli dei capitoli (Introduzione, libro della conoscenza, libro dell’abnegazione, libro del cammino e libro della pace) riassumono non solo il percorso di vita di Arsenio, ma anche il nostro. Infatti anche noi come Arsenio viviamo tante vite, assai diverse tra loro. Lui assume nomi diversi per ogni fase della vita (Arsenio, Rukinese, Medico, Ustino, Ambrogio, Lauro), noi no, ma anche per noi ci sono trasformazioni o rinascite che equivalgono a vivere più vite.

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Starec
Termine («vecchio») con cui tradizionalmente è indicata l’antichissima figura di monaco russo che, anche senza essere sacerdote, diviene guida spirituale, grazie alla vita di preghiera, di rinunce e di meditazione, di comunione mistica con Dio.
Confermo anche io la necessità di ricerca che questo libro suscita.
Infatti la lettura del libro è rallentata da altre piccole letture di approfondimento.🙂
 

qweedy

Well-known member
La morte di Ustina reca in se il grande mistero della vita eterna.
La sua anima diventata bambina si volta a guardare l'anima adulta di Arsenio che si interroga ancora se mai si riconosceranno un giorno.

" Questo dipende da te "disse la morte" nel corso della vita le anime spesso si induriscono e allora dopo la morte non riconoscono che poche persone .Ma se l'amore tuo Arsenio non è falso e non si cancella col tempo perché dimmi non dovreste riconoscervi là dove non vi sono infermità né tristezza ne sospiri bensì vita"

Una breve apparizione nel libro,quella di Ustina,intensa e coinvolgente.

Breve apparizione quella di Ustina, ma quale impatto potente e sconvolgente nella vita di Arsenio!


Nel romanzo viene raccontata anche l'attesa per la fine del mondo prevista per il 1492.

Come ormai abbiamo capito, l'autore non inventa, ma tutto ciò che racconta ha solide basi storiche.
Ho trovato interessante la spiegazione relativa alla fine del mondo a questo link:


"Il 1492 è una data fondamentale per la storia, infatti, secondo la maggior parte degli storici sancisce la fine del Medioevo (476 d.C. - 1492, alcuni affermano che finisca nel 1352, dopo la fine della Peste Nera che devastò 1/3 dell'Europa) e l'inizio dell'Età moderna (1492 - 1789).

L’Impero bizantino, che introdusse la terra russa al cristianesimo ortodosso, utilizzava un calendario creato a Costantinopoli nel 353, che iniziava dalla creazione del mondo. Il 1492, contando dalla Creazione, era l’anno 7000-7001.
E secondo molte profezie che circolavano nella società russa della fine del XV secolo, questo era l’anno in cui l’Anticristo avrebbe visitato il mondo: la fine dei giorni."
 

MonicaSo

Well-known member
Più che un romanzo direi una presentazione storica della vita di questi santi/folli russi... io non ne sapevo nulla... qualcosa sui padri della chiesa cattolica ma il mondo ortodosso mi era completamente sconosciuto
Ho trovato molto interessante... anche se un po' difficile, per me
 

Shoshin

Goccia di blu
Io sono arrivata appena al secondo movimento del libro.
L'abnegazione...passando per alcune ricerche sul Salterio.
Continuo lentamente.
Questo libro è "pieno".
È come la Luna di Babele della copertina.
Un poco onirico,poi storico,
senza lasciare da parte le leggende.
Un lungo viaggio "verso ".
 

qweedy

Well-known member
"Adesso non dubitava della giustezza del suo cammino perché era certo di percorrere l'unico cammino possibile."

Io ieri sera l'ho finito, ho letto anche il libro della pace. Il finale è un cerchio perfetto.

C'è molta storia e molta filosofia in questo romanzo. Molti riferimenti probabilmente non li ho colti... Mi ha ricordato un po' la complessità onirica dei romanzi di Murakami.
Davvero adatto per un gruppo di lettura. Infatti l'autore è stato paragonato per la potenza delle raffigurazioni e per le competenze storiche al nostro Umberto Eco.

Mi è piaciuto molto (grazie Shoshin!) e proprio per questo non sono riuscita a rallentare la lettura.

E' la storia di come un uomo può pentirsi dei propri peccati, è una storia di amore eterno: così l'ha definita il suo autore.

Mi resteranno in mente sicuramente i "folli in Cristo", mistici stravaganti ed eccentrici che mortificano il corpo, che si spostano da un luogo all’altro senza mai appartenere a nessuno di essi e che hanno caratterizzato quell'epoca e quella terra.
La vita di un santo a quattro tempi, quattro epoche e quattro vite. Tanti nomi per tante vite, anche questo mi resterà impresso, fino ad arrivare a Lauro, riferimento perfetto alla pianta curativa e sempreverde che simboleggia la vita eterna.

Il Guardian ha inserito “Lauro” di Vodolazkin, nella lista dei dieci più importanti romanzi della letteratura mondiale che parlano di Dio.

"Come appassionato di geometria, mi piace paragonare il moto del tempo a una spirale. E' una ripetizione ma a un livello nuovo. Più alto. Oppure, se si vuole, l'esperienza del nuovo ma non da zero. Con il ricordo del vissuto precedente."

Il romanzo riporta verso la fine un dialogo fra due mercanti, uno straniero ed uno russo. Di fronte alla venerazione di Lauro da parte del popolo, lo straniero si stupisce che in vita possa essere stato così osteggiato e nel momento della morte venga invece santificato. Nell’esprimere la sua perplessità al russo, questi gli chiede come, dopo tanto tempo nel suo paese, non ne abbia ancora capito niente. Lo straniero chiede se gli stessi russi ne capiscano qualcosa e la risposta è: "Certo, perfino noi stessi non lo capiamo".
 

qweedy

Well-known member
Grazie per aver condiviso questo percorso.
Mi spiace soltanto di essere più lenta.
Ma continuerò a scrivere le mie impressioni di lettura.
Non ha importanza la velocità o la lentezza, tanto io continuo a seguire e a partecipare a questo thread. Ognuno ha il proprio ritmo e anche un diverso tempo libero.
Spero grazie a te e Monica di riuscire a recuperare dei passaggi importanti che sicuramente ho sorvolato.
Questo romanzo è davvero denso, pieno di riferimenti.
 

Shoshin

Goccia di blu
Sai amore, Io mi sono distaccato dalla bellezza della vita"disse a Ustina."E quella improvvisamente, attraversato questo fiume, mi si apre di fronte così che resto senza parole.Ed eccomi ,su una riva io ,tutto croste. e pidocchi ,e sull'altra questa bellezza .Mi piace che la sua grandezza sia enfatizzata dal mio squallore perché così partecipo anche io alla sua creazione"


Sono nel silenzio della sera che tutto rende ovattato.Per questo
la metamorfosi di Arsenio mi arriva dentro come una tempesta.
Mi è piaciuto molto questo passo del libro.
Vodolazkin ha delle intuizioni che rendono la lettura ricca di emozioni.
 

Shoshin

Goccia di blu
Quante vite interiori attraversiamo
in questo nostro pellegrinaggio sulla terra.
Adesso Arsenio ha incontrato un amico italiano,ha già attraversato parte della strada a lui destinata e si prepara per andare a Gerusalemme.

È molto bello tutto .
È un andare a piedi
senza bisogno di nulla.
Neppure del tempo.
 

Shoshin

Goccia di blu
Penso"disse Ambrogio,"che a esaurirsi non sia il tempo, ma l'evento. L'evento si esprime quindi cessa di esistere. Un poeta muore diciamo, a 37 anni, e la gente, presa dal cordoglio, comincia a ragionare di cosa avrebbe potuto scrivere ancora. Mentre lui magari è già compiuto e si è espresso completamente"

"Dirò una cosa strana.A me sembra che il tempo non esista.Tutto nel mondo sta fuori del tempo,altrimenti come potrei sapere il futuro che non c'è stato ancora?
Penso che il tempo ci sia stato dato per la misericordia di Dio,affinché noi non ci smarrissimo,perché la coscienza umana non può far entrare in sé tutte le cose insieme.
Noi siamo inclusi nel tempo a causa della nostra debolezza"



Si affronta molto il tema del tempo in questo libro,tra le pagine del quale ci si perde e si rimane sospesi e il tempo non ci appartiene quasi più.
 

Shoshin

Goccia di blu
Ho avuto anche io tanti nomi nella mia vita.
In verità erano nomignoli,io non sono mai stata come Lauro il Ruchinese...non mi conosce nessuno in giro per il mondo,non ho fatto cose straordinarie...
Ma i nomignoli che mi sono stati attribuiti,ora che ci penso,erano perfetti per raccontarmi man mano che procedevo nella vita.
Li ho ricordati tutti ,uno a uno,ci ho pensato molto in questi giorni e devo dire che è stato forte e commovente.
Questo libro è prezioso.
 

Shoshin

Goccia di blu
Lo starec Innocenzo disse dalla sua cella" Lauro e' un buon nome poiché la pianta che d'ora innanzi ti è omonima è curativa. Essendo sempreverde , simboleggia la vita eterna". "Non sento più l'unità della mia vita "disse Lauro. "Sono stato Arsenio, Ustino ,Ambrogio, e adesso sono diventato Lauro."La mia vita è stata vissuta da quattro persone diverse, che hanno corpi diversi e nomi diversi .Cosa ho in comune con il ragazzino biondo di Rukina? I ricordi? Eppure quanto più a lungo vivo tanto più i miei ricordi mi sembrano una fantasia. Smetto di credervi , perciò essi non sono in grado di legarmi a coloro che sono stato in tempi diversi La vita è un mosaico di tanti frammenti"

Ho finito la lettura di Lauro.
Cercando tra i miei diari musicali ho
trovato un brano che potesse rappresentarlo.




È stato un incontro che non dimenticherò.
 
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