Eccomi
@ayuthaya
Visto che l'hanno fatto anche altri, rubo una domanda a
@Roberto89
1) Se potessi far incontrare due o più personaggi di questi romanzi, chi sarebbero e perché?
2) Due dei libri che hai letto mi attirano. Uno è Auto da fè ma se ricordo bene è troppo lungo... Secondo te però devo leggerlo? E perché? L'altro è quello di Roth, ne avevo già letto un altro e mi era pure piaciuto. Anche per questo cerca di convincermi.
3) Visto che non ho fantasia in questo periodo riciclo una mia vecchia domanda adatta a te. Spero di non avertela già fatta

(poi mi dirai).
Associa ogni libro letto, per il suo genere, ad una divinità greca.
Bellissime domande e spero di dare degne risposte!
1) Mica facile, sai? Ho scelto libri ambientati in epoche diverse o che hanno una componente surreale, per cui un incontro sarebbe abbastanza inverosimile... ma vado di fantasia e dico che sarebbe bello se si incontrassero uno dei protagonisti dei primi due racconti della
Trilogia, che, costretti dalla loro attività di "detective", hanno dedicato tanta parte del loro tempo a camminare per le strade di New York e a osservare gli altri, con il protagonista ebreo del romanzo di Yehoshua, che ha affrontato un viaggio lunghissimo e pieno di pericoli via nave e poi via terra, alle soglie del fatidico anno 1000, allo scopo di convincere la moglie del suo ex socio a riprendere la collaborazione interrotta... Penso che dei viaggiatori così diversi, alla ricerca comunque di un confronto con il diverso, avrebbero parecchie cose da dirsi.
2)
Auto da fè è un libro che non consiglierei a tutti, ma non per la lunghezza: è surreale, grottesco, eccessivo... i personaggi sono meschini ed estremi, ma dietro a tutto questo si nasconde un bisogno di rapporti umani che si afferma proprio attraverso la sua negazione. Nonostante tutto penso che possa piacerti: il solo fatto che il protagonista sia un misantropo adoratore di libri lo rende un personaggio a noi speciale!
Invece non ho alcun dubbio nel consigliare a te e a chiunque il romanzo di Joseph Roth: non solo è molto bello, ma anche scorrevolissimo... un insieme pathos e purezza di linguaggio.
3) BELLISSIMA questa domanda che mi avevi proposto solo come ipotesi e che non mi risulta tu non abbia rivolto a nessuno. Ci ho pensato a lungo ed ecco le risposte:
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Auto da fè: paradossalmente per questo libro scelgo
Narciso (che in realtà non è una divinità ma un personaggio mitologico, va bene lo stesso?). Dico paradossalmente perché i personaggi di questo libro sono tutti ripugnanti, sia di aspetto, sia di carattere, ma quello li accomuna a Narciso è l'estrema incomunicabilità che è la conseguenza di un amore eccessivo verso se stessi (nel caso di Kien verso i libri). In entrambi i casi i personaggi sono condannati alla solitudine e all'incapacità di entrare in relazione fra loro.
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Trilogia di New York:
Persefone, la dea che per sei mesi è la moglie di Ade, nonchè regina degli Inferi e per sei mesi torna ad essere Kore, figlia di Demetra, legata al culto della fertilità della terra. Il punto è che si tratta di due facce della stessa medaglia, quindi in qualche modo c'entra col tema del doppio, dello specchio, dell'identità, tutti temi fondamentali nel romanzo di Auster.
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La marcia di Radetzky: qui scelgo nientepopodimeno che
Zeus, perchè il tema predominante del romanzo è il rapporto padre/figlio e il concetto di patria, quindi penso che non ci sia rappresentante migliore che il padre di tutti gli dei nonchè sovrano dell'Olimpo.
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Viaggio alla fine de millennio: anche qui ho pochi dubbi e si tratta di
Ermes, dio dei viaggi e dei commerci. Direi che la figura è azzeccatissima perchè il motivo che spinge i protagonisti a un avventuroso viaggio da Tangeri e Parigi, e poi oltre, è proprio la ripresa degli scambi commerciali fra il Nordafrica e l'Europa, con lo scambio di culture che questi comportano.
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Tre camere a Manhattan: sarò banale ma non posso non dire
Afrodite, la dea dell'amore che "accende" la scintilla della passione fra quelli che all'inizio sono due perfetti estranei e che ciononostante si sentono fortemente attratti l'uno verso l'altro.
Grazie ancora!