73° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
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Dopo breve pausa eccoci tornati al nostro caro Poeticforum!
Proponiamo una poesia a testa, poi, se non bastano, raddoppiamo!
Finita la fase delle proposte, le commenteremo in ordine.
Ovviamente ogni nuovo utente è ben accetto!
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
LA CITTA' DELLE DONNE

Nei vicoli oscuri la città delle donne
nasconde monumenti di cipolla
li dovresti vedere così eterei e vaghi
come sfoglie che svestono l’aurora.

Erano tutte belle, lascive e dignitose
le splendenti regine della dissolutezza
non credo che qualcuna
sia scesa mai più in basso della luna
o abbia smesso di essere la più dolce
ascoltando il sermone dell'addio.

Le ho viste poi annegare nello specchio
ombre smarrite senza più miracoli
volevano dipingerti con lo zafferano
raccontare di te con voce di morsi e sale.

Ma i suoni della città non consentono il pianto
c'è un'aria soffice di consolazione
si parlerà di te senza rimpianto
ci sarà ancora un ritratto di cipolla
e sorrisi leggeri come il vento

cipolla o non cipolla scenderanno lacrime
ma quelle buone come il vino chiaro.

Jane Doe, "Meglio viaggiare leggeri" , 2011
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Sto seguendo un programma di libri, play books... Recitano spesso poesie, il problema è ricordare titolo e autore per poi proporle qui 🤦🏻.
 

Shoshin

Goccia di blu
Piccolo candor senz'ombra,
più lucente del mondo,
limpida luce tranquilla!
Il puro, tu lo dici - gelsomino sorto dalla nostra cupa malvagità,
che tra noi e te apre più distanza che tra noi il mondo e le stelle -, per piccolo che sia, è infinito.


Juan Ramón Jiménez Mantecón
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
LA CITTA' DELLE DONNE

Nei vicoli oscuri la città delle donne
nasconde monumenti di cipolla
li dovresti vedere così eterei e vaghi
come sfoglie che svestono l’aurora.
Erano tutte belle, lascive e dignitose
erano le regine della dissolutezza
non credo che qualcuna
sia scesa mai più in basso della luna
o abbia mai smesso di essere la più dolce
ascoltando il sermone dell'addio.

Poi le ho viste annegare nello specchio
ombre smarrite senza più miracoli
volevano dipingerti con lo zafferano
e parlare di te con voce di morsi e sale.

Ma i suoni di questa città non consentono il pianto
c'è un'aria soffice di consolazione
avrai un ritratto nuovo di cipolla
parleranno di te senza disperazione
forse perfino rideranno se il vento
la smetterà di parlare in tuo nome
quando cipolla o non cipolla avranno lacrime
ma quelle buone come il vino chiaro.

Jane Doe, "Meglio viaggiare leggeri" , 2011
L'ho rimaneggiata un po' ma avevo l'autorizzazione di Jane Doe ;)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Per Adolf Eichmann

Corre libero il vento per le nostre pianure,
Eterno pulsa il mare vivo alle nostre spiagge.
L’uomo feconda la terra, la terra gli dà fiori e frutti:
Vive in travaglio e in gioia, spera e teme, procrea dolci figli.

…E tu sei giunto, nostro prezioso nemico,
Tu creatura deserta, uomo cerchiato di morte.
Che saprai dire ora, davanti al nostro consesso?
Giurerai per un dio? Quale dio?

Salterai nel sepolcro allegramente?
O ti dorrai come in ultimo l’uomo operoso si duole,
Cui fu la vita breve per l’arte sua troppo lunga,
Dell’opera tua trista non compiuta,
Dei tredici milioni ancora vivi?

O figlio della morte, non ti auguriamo la morte.
Possa tu vivere a lungo quanto nessuno mai visse:
Possa tu vivere insonne cinque milioni di notti,
E visitarti ogni notte la doglia di ognuno che vide
Rinserrarsi la porta che tolse la via del ritorno,
Intorno a sé farsi buio, l’aria gremirsi di morte.



Primo Levi - 20 luglio 1960
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Se non ci sono altre proposte iniziamo a commentare.
LA CITTA' DELLE DONNE

Nei vicoli oscuri la città delle donne
nasconde monumenti di cipolla
li dovresti vedere così eterei e vaghi
come sfoglie che svestono l’aurora.

Erano tutte belle, lascive e dignitose
le splendenti regine della dissolutezza
non credo che qualcuna
sia scesa mai più in basso della luna
o abbia smesso di essere la più dolce
ascoltando il sermone dell'addio.

Le ho viste poi annegare nello specchio
ombre smarrite senza più miracoli
volevano dipingerti con lo zafferano
raccontare di te con voce di morsi e sale.

Ma i suoni della città non consentono il pianto
c'è un'aria soffice di consolazione
si parlerà di te senza rimpianto
ci sarà ancora un ritratto di cipolla
e sorrisi leggeri come il vento

cipolla o non cipolla scenderanno lacrime
ma quelle buone come il vino chiaro.

Jane Doe, "Meglio viaggiare leggeri" , 2011
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Ciao, vorrei (per questa volta) poter commentare dopo gli altri perché conosco molto bene Jane Doe, anzi potrei dire che le sono molto legata
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per questo potrei non essere imparziale.
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Però che strana accoppiata, le poesie e le cipolle..
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alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ma quante belle cose si scoprono in questo forum :mrgreen: Ho trovato la poesia molto armoniosa e "sensoriale" (si può dire?) ma altrettanto criptica. Perciò, tra una cipolla e l'altra (non dimentichiamo che io sono un'estimatrice della Cipolla Fritta :mrgreen:) sono andata a cercare in rete qualcosa in più della poetessa Jane Doe, della quale non ho trovato traccia. Ho però trovato alcune informazioni, che si riassumono così: John Doe è un nome usato solitamente nel gergo giuridico statunitense per indicare un uomo la cui reale identità è sconosciuta o va mantenuta tale. Jane Doe è il suo equivalente femminile. Dunque passiamo alla poesia di questa misteriosa poetessa che vuole mantenere sconosciuta la sua identità :mrgreen::mrgreen::mrgreen: e alla quale la nostra amica Pathurnia è molto legata 😁
Il livello sembra alto e leggerla è quasi come ascoltare una canzone. Posso dire "non ci ho capito niente ma mi piace?" Mi capita spesso anche con i film, oltre che con le poesie, spesso anche con le persone ma questa è un'altra storia. La cipolla potrebbe essere una stratificazione dell'animo delle donne, come se togliendo pian piano, una a una, quelle "sfoglie che svestono l'aurora" ci fosse da scoprire qualcosa di sempre più profondamente nascosto. L'idea di una città delle donne allegra, che rifiuta il protrarsi troppo a lungo del dolore, ricca di sorrisi leggeri come il vento e di lacrime buone come il vino chiaro mi riempie di serenità. Come se il coalizzarsi delle donne potesse annientare il rimpianto e la sofferenza.
Mi rendo conto che il mio commento è sconclusionato ma ho seguito le mie sensazioni. Complimenti a Jane Doe :mrgreen:
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Posso dire "non ci ho capito niente ma mi piace?" Mi capita spesso anche con i film, oltre che con le poesie, spesso anche con le persone ma questa è un'altra storia. La cipolla potrebbe essere una stratificazione dell'animo delle donne, come se togliendo pian piano, una a una, quelle "sfoglie che svestono l'aurora" ci fosse da scoprire qualcosa di sempre più profondamente nascosto. L'idea di una città delle donne allegra, che rifiuta il protrarsi troppo a lungo del dolore, ricca di sorrisi leggeri come il vento e di lacrime buone come il vino chiaro mi riempie di serenità. Come se il coalizzarsi delle donne potesse annientare il rimpianto e la sofferenza.
Mi rendo conto che il mio commento è sconclusionato ma ho seguito le mie sensazioni. Complimenti a Jane Doe :mrgreen:
Oh, grazie! (Da parte dell'autrice).
La stessa Jane ha così espresso la sua reazione al tuo commento:
"E meno male che non ci aveva capito niente, e poi l'ha interpretata così bene! Figuriamoci se l'avesse capita, ci avrebbe tirato fuori un trattato!":)
Bè, bando alle ciance. passo a commentare. Ho notato che spesso le poesie di questa gentile donzella vengono definite sensoriali, o addirittura "somatiche , anche se quest'ultima definizione è bruttarella. Sì, c'è molta sensorialità in questa poesia, certo chi l'ha scritta non si diletta di metafisica.
;)
In questo momento mi è venuta un'associazione con un film che ho visto tanti anni fa, più o meno quando andavo all'asilo :p, il titolo era "Speriamo che sia femmina", parlava di una grande famiglia di sole donne ed era improntato ad una grande leggerezza.
Sul significato non aggiungo altro, Alessandra ci sei entrata "di pancia" e l'hai colta in pieno. Forse in una sola parola si potrebbe dire che questa poe parla di complicità, anche emotiva.
Poi, secondo me, è normale che ad un certo punto non si riesca più a parlare di passione: allora o sopravvengono il disincanto e l'amarezza o l'accettazione e la bellezza del ricordo. Meglio la busta numero due.
Grazie ancora da parte di Jane Doe🙋‍♀️
 
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Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
@alessandra che dici, passiamo allo step n.2?
Tanto commentare seriamente è difficile, e poi perché farlo, se c'è l'opzione di giocare con la poesia-gadget? Non sto dicendo che l'uno sia migliore dell'altro, ma sicuramente c'è un livello diverso di impegno da un lato, e di aspetto ludico dall'altro.
E vabbè, il mondo è bello perché è vario, L'importante è chiarire con calma la propria prospettiva.

Un ciao sorridente a tutte :giggle:
 
Ultima modifica:

Ondine

Logopedista nei sogni
In punta di piedi provo a commentare anch'io:
appena letta la poesia ho avuto davanti l'immagine notturna di donne che sotto la luna devono, sono costrette, ad interpretare un ruolo.
Tornate a casa si struccano davanti lo specchio, si svestono dagli abiti di ruolo, e possono tornare ad essere se stesse, possono finalmente piangere.
Nessuno conosce la dolcezza che c'è dentro il loro animo, nessuno le ascolta, sanno che per loro ci saranno solamente addii e sorrisi leggeri, nulla di più. Solamente un ritaglio di tempo fuggevole.
Mi trasmette una rassegnazione consapevole e forse per questo ancora più amara nonostante il sapore di vino buono delle lacrime.
Impattante il parallelismo tra le emozioni ed i sapori culinari, sembra di sentirli al palato.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
@alessandra che dici, passiamo allo step n.2?
Tanto commentare seriamente è difficile, e poi perché farlo, se c'è l'opzione di giocare con la poesia-gadget? Non sto dicendo che l'uno sia migliore dell'altro, ma sicuramente c'è un livello diverso di impegno da un lato, e di aspetto ludico dall'altro.
E vabbè, il mondo è bello perché è vario, L'importante è chiarire con calma la propria prospettiva.

Un ciao sorridente a tutte :giggle:
Certo, ma si può commentare in maniera ludica anche qui!
Se tardo molto nell'inserire la poesia successiva spesso non è per volontà ma per dimenticanza o mancanza di tempo o di PC e col telefono mi viene difficile...non riavrò il PC prima di domenica sera tardi perciò se qualcuno volesse farlo per me mi farebbe molto piacere! Grazie!
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Certo, ma si può commentare in maniera ludica anche qui!
Se tardo molto nell'inserire la poesia successiva spesso non è per volontà ma per dimenticanza o mancanza di tempo o di PC e col telefono mi viene difficile...non riavrò il PC prima di domenica sera tardi perciò se qualcuno volesse farlo per me mi farebbe molto piacere! Grazie!
Ma per Lilith :oops::D, non era mia intenzione sollecitarti! No, è che a volte sembra che in passato ci fosse più affluenza, ma forse sono solo in preda al mito dei "bei vecchi tempi", chissà:unsure:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Leggo solo ora.
E quindi solo ora ho capito chi ha scritto la poesia :mrgreen:.
Mi accodo ad Ale, mi piace ma ho capito poco di mio, poi con i vostri commenti il doppio mistero si è svelato 😉.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Proseguiamo con la seconda poesia

Piccolo candor senz'ombra,
più lucente del mondo,
limpida luce tranquilla!
Il puro, tu lo dici - gelsomino sorto dalla nostra cupa malvagità,
che tra noi e te apre più distanza che tra noi il mondo e le stelle -, per piccolo che sia, è infinito.


Juan Ramón Jiménez Mantecón
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Non sono brava a commentare purtroppo. Qui però mi è subito balzata all'occhio la parola gelsomino e posso dirvi che il suo profumo mi inebria tutte le mattine 🤩.
Ehilà vecchia mia! (in senso goliardico, non cronologico), ti stimi troppo poco.
A parte il fatto che andando a curiosare sulle cose di qualche anno fa ho scoperto che scrivi delle belle recensioni, ma poi anche adesso... mi inebria è già una poesia (insomma, non al livello di ed è subito sera ma va bene lo stesso!)
E grazie per il gradimento delle cipolle:p, anche quelle inebriano
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In punta di piedi provo a commentare anch'io:
appena letta la poesia ho avuto davanti l'immagine notturna di donne che sotto la luna devono, sono costrette, ad interpretare un ruolo.
Tornate a casa si struccano davanti lo specchio, si svestono dagli abiti di ruolo, e possono tornare ad essere se stesse, possono finalmente piangere.
Nessuno conosce la dolcezza che c'è dentro il loro animo, nessuno le ascolta, sanno che per loro ci saranno solamente addii e sorrisi leggeri, nulla di più. Solamente un ritaglio di tempo fuggevole.
Mi trasmette una rassegnazione consapevole e forse per questo ancora più amara nonostante il sapore di vino buono delle lacrime.
Impattante il parallelismo tra le emozioni ed i sapori culinari, sembra di sentirli al palato.
Ondy, hai costruito una versione alternativa a quello che volevo dire io, ma il bello della poesia è proprio questo: non descrive, ma suggerisce. E tu hai colto il suggerimento e ne hai fatto una cosa nuova, molto bella e malinconica (a me la malinconia piace, non so spiegarti come ma mi cura quando sono triste).
Però dove tu vedi rassegnazione consapevole io vedo consolazione, che poi è una parola che ho usato nella penultima strofa...ops! volevo dire che Jane ha usato. Grazie a tutte da parte di Jane Doe!
 
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