Il Giornalino di Forumlibri - N. 17 - luglio 2023

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ehi, ehi! calma! non facciamo scherzi... ci sono in ballo un ottanta coperti più la torta già pagati!


Valgono anche le consorti immaginarie? perhè altrimenti non abbiamo offeso nessuna.



Sul 'lord" non mi posso esimere dal citare una intervista all'attore Pietro Sermonti in un podcast di "Tintoria" (si trova su youtube).
Mi riferisco a quanto raccontato tra 01:23:00 e 1:37:00. La vicenda non mi vede coinvolto in una situazione identica però diciamo che aderisco nello spirito alle traversie raccontate. Ma soprattutto, credo che in generale si possa ricavarne un monito a non attribuire quarti di nobiltà con troppo slancio :)


Sono giusto poco più giovane di Sermonti ...
:unsure: ma quindi il fallito matrimonio potrebbe espormi al rischio di una denuncia per ratto di minore?
C'è pure il conto del ristorante da pagare!
Scusate per gli OT ma non posso fare a meno di rispondere., anche perché ho appena visto quel video e sto ridendo da sola :mrgreen: Meno male che aderisci nello spirito e non nel corpo :mrgreen: Basta così però :mrgreen: E comunque anche Sermonti è un lord, basta vedere con quali toni romanzeschi ha raccontato una storia di...cacca :)
P. S. Quanto agli invitati, quegli ottanta sono solo i miei parenti
P. P. S. E' più probabile la denuncia per rapimento a Villa Serena...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Passiamo alle cose serie.

PARLIAMO DI AUTORI
Mi è piaciuto molto il modo consapevole con cui Grantenca ha associato l'autore alla città. Non conosco Ferrara né L'airone, però mi ha incuriosito anche perché avevo letto Il giardino dei Finzi Contini e, superate le pagine iniziali un po' pesanti, mi era piaciuto molto. Non sapevo niente però dell'autore, mi ha colpito il fatto che fosse così apertamente antifascista.

PARLIAMO DI AUTRICI
Conoscevo questa autrice solo di nome, non ho mai approfondito. Mi ha colpito molto sapere che una scrittrice che niente avrebbe a che vedere con l'Italia abbia non solo studiato così approfonditamente gli autori, ma addirittura scelto la lingua italiana per scrivere le sue opere.

PARLIAMO DI LIBRI
Ormai il forum è pienamente nothombizzato, forse sono l'unica a non avere letto niente di suo, non perché non mi abbiate incuriosito ma perché per ora sto cercando di smaltire la pila che ho in casa. Questo tipo di storie mi attira parecchio e mi è piaciuta l'analisi del libro e dei personaggi fatta da Ondine, con il suo sempre interessante punto di vista.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Storia Locale
Sempre interessanti le curiosità storiche (criminali mi viene da dire a chi ha buttato giù la casa di Paganini), ma soprattutto mi ha intrigato la storia della vecchina fantasma, sarebbe uno spunto eccezionale per un racconto!

Ad occhi aperti
Non sapevo assolutamente che ci fossero diverse classificazioni e categorie per le nuvole, ma soprattutto ignoravo l'esistenza di un'associazione di contemplatori! Comunque la magia che ti trasmettono è arrivata anche a me mentre leggevo, e personalmente voglio provare ad alzare più spesso la testa mentre passeggio col cane. Sono convinto che lasciar spaziare lo sguardo e l'immaginazione faccia rilassare e dimenticare per un attimo i problemi, quindi sono molto d'accordo con la frase sulla parcella dello psicanalista. Bell'articolo, brava.

UN POETA CI RIVELA...
Bella la dedica al lettore ("nel nostro cervello banchetta un popolo di demoni" me la sono segnata) e profonde e tutt'altro che banali le tre poesie.

DECAMERON 113
Chiedo venia ma purtroppo è un racconto che non mi ha entusiasmato. Non sono riuscito a reggere la pesantezza del protagonista e la fine mi è suonata monca.

MITOLOGIA DELL’ANTICA GRECIA
Beh, su di me che ho fatto il classico e ho studiato molti di questi miti sfondi una porta aperta! Mi piacevano tantissimo all'epoca e continuano a intrigarmi oggi, sia per la bastardaggine di certi dei sia per l'astuzia e creatività dimostrate (la pioggia dorata è geniale). Mi ha fatto molto piacere rispolverarli dopo 25 anni (sic!).

ICONOGRAFIA DEI MITI
Non mi piace per nulla il dipinto di Klimt, quello di Dalì invece lo trovo magistrale. Ma a parte i gusti soggettivi, ho trovato molto interessanti le spiegazioni e le descrizioni dei quadri, brava.
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Ormai il forum è pienamente nothombizzato, forse sono l'unica a non avere letto niente di suo, non perché non mi abbiate incuriosito ma perché per ora sto cercando di smaltire la pila che ho in casa. Questo tipo di storie mi attira parecchio e mi è piaciuta l'analisi del libro e dei personaggi fatta da Ondine, con il suo sempre interessante punto di vista.
Alessandraaa! Nothombizzata ci sarai tu e tutta la tua discendenza (compresi i nascituri dai tuoi nuovi sponsali!) :mrgreen::p:LOL:
Ci sono anch'io fra i resistenti, e venderò cara la pelle!
Scherzi a parte, quando un "prodotto" è troppo popolare, a me si blocca ogni desiderio, non ci posso far niente. Piuttosto leggerei perfino la Littizzetto (altra autrice, se così vogliamo dire, il cui solo pensiero mi fa venire l'orticaria).

🙋‍♀️
 

lettore marcovaldo

Well-known member
MITOLOGIA DELL’ANTICA GRECIA - LE METAMORFOSI
(ayuthaya)


Non vorrei sembrare maniacale :) ma anche qui vedo un incrocio molto calzante con la scrittrice Jhumpa Lahiri.
Raggiunta una solida competenza nella lingua italiana oltre a scrivere in italiano Lahiri ha iniziato a fare la traduttrice dall'italiano all'inglese.
Ha tradotto lei stessa in inglese alcuni racconti dell'antologia di scrittori italiani del Novecento e tre libri dello scrittore napoletano Domenico Starnone (pubblicati negli Stati Uniti).
Quindi oltre ad apprezzare l'articolo di Ayuthaya, aggiungo queste note che direi essere a tema (in corsivo parti di articoli arraffate sul web).

Quest'anno, dopo alcuni anni a Princeton, Jhumpa Lahiri tornerà all'università dove ha studiato, il Barnard College della Columbia di New York, per insegnare scrittura creativa, italiano e traduzione. Ma prima trascorrerà a Roma un anno sabbatico: "Dovrò fare un po' di promozione per i Racconti" dice, "ma poi mi dedicherò completamente a Ovidio". Assieme a una classicista, ha cominciato a tradurre le Metamorfosi: il lavoro sarà in inglese, ma lei prende appunti in italiano e usa il vocabolario IL, come generazioni di liceali. "Ovidio è un punto di riferimento fondamentale per me: il poeta che racconta Roma dal di dentro e poi ne viene scacciato e deve ripensarla dall'esilio. Nel mio piccolo mi ritrovo nella sua condizione, esserci e non esserci, presenza e nostalgia. Poi c'è quella parola stupenda che usa spesso, errare, che vuol dire sia sbagliare che vagare... Leggere e tradurre Ovidio sotto il suo stesso cielo è un sogno che si avvera".

E' in qualche modo introduttivo al lavoro sulle metamorfosi il saggio di Lahiri "Translating Myself and Others" publicato nel 2022.
In questo libro c'è una raccolta di articoli e riflessioni relative alla traduzione letteraria. Ci sono riferimenti a Italo Calvino e Antonio Gramsci relativamente al successo all'estero del primo come autore tradotto e al rapporto con lo studio delle lingue straniere del secondo.

In un capitolo di "Translating Myself and Others" Lahiri parla delle Metamorfosi di Ovidio: in particolare del mito di Narciso ed Eco, per elaborare la sua comprensione della traduzione nel capitolo intitolato "Elogio di Eco". Apre il suo seminario sulla traduzione a Princeton con le Metamorfosi di Ovidio, un'opera che la attrae perché rappresenta l'incontro del poeta romano Ovidio con la Grecia e la riproduzione di narrazioni culturali della più antica cultura greca nella poesia latina. Lahiri legge la tragica storia d'amore di Narciso ed Eco come un'allegoria sia della scrittura che della traduzione. Eco, la figura femminile, è condannata da Giunone a poter ripetere solo una parte di ciò che sente dagli altri. Quando si innamora di Narciso, non riesce a chiamarlo e deperisce quando lui la rifiuta, ridotta solo a una voce. Narciso si innamora della propria ombra. Lahiri legge Echo come la figura del traduttore che è apparentemente punito per ripetere le parole degli altri. Lahiri legge la traduzione paradossalmente come un atto di passione, non di punizione, poiché il compito consente al traduttore di evocare nuovi significati. Riflettendo sulla sua vocazioni di scrittrice e traduttrice, è critica nei confronti della percezione del pubblico che la traduzione rappresenti una forma inferiore di creatività. Lahiri decostruisce questa nozione sostenendo che nessuna scrittura è veramente originale ma una costante rinegoziazione di vecchi miti e situazioni. Si identifica sia con Narciso, la figura più apertamente maschile di scrittore, sia con Eco, la traduttrice femminile. Questo perché scrivere implica guardarsi dentro come fece Narciso quando si innamorò del suo riflesso così come ascoltare il mondo e riprodurre ciò che dice, è l'attività di Echo. Lahiri conclude il saggio sostenendo gli scrittori che lavorano anche come traduttori perché considera la traduzione "centrale per la produzione di letteratura e non un suo accessorio".

p.s. vista la incomprensibile lentezza Vaticana con la pratica di canonizzazione di Ayuthaya propongo di perorare una sua ascesa all'Olimpo. Ci sarà un posto, anche come divinità non di ruolo. Una volta entrata ...
 

lettore marcovaldo

Well-known member
UN POETA CI RIVELA...
(Pathurnia)

Confesso che in generale la poesia non è nelle mie corde. Forse traumi scolastici legati al fatto che la poesia a memoria era una delle cose che odiavo di più. Allo stesso tempo in questi versi ci sono molti immagini che colpiscono e quindi le sequenze di certe scene ed evocazioni di sentimenti me le fanno diventare accattivanti.

Forse anche perchè " le mie poesie non sono fanciulle educate e vezzose, sono zingarelle danzanti e scarmigliate, piccole
copie della giovane Esmeralda con la sua capretta".

p.s. non sono io il lettore evocato più volte, vero? è un caso di omonimia!


LO SPIRITO DEL TEMPO
(greenintro)

Un tema universale non certo banale, spiegato in modo molto lineare e con interessanti riflessioni. Complimenti greenintro!
Come dice Ondine il tema è trattato con "leggerezza" appunto nel senso positivo del termine.
Il fatto che l'uomo sia un essere che vede la sua esistenza definita e circoscritta in un dato momento del tempo, fa capire che non sia per noi facile assimilare un concetto che si avvicina al trascendente.
Oltre a questo, su un piano prettamente materiale, la cosa avrebbe indubbi svantaggi e sarebbe causa mi molti problemi.
 

Roberto89

Well-known member
DECAMERON 113
Chiedo venia ma purtroppo è un racconto che non mi ha entusiasmato. Non sono riuscito a reggere la pesantezza del protagonista e la fine mi è suonata monca.

Figurati! Ci sta che possa non piacere, è un racconto particolare, e sul finale hai ragione, avrebbe bisogno di una continuazione ma il limite delle pagine mi ha fregato. O mi sono fregato io scegliendo questa storia 😬😄
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Figurati! Ci sta che possa non piacere, è un racconto particolare, e sul finale hai ragione, avrebbe bisogno di una continuazione ma il limite delle pagine mi ha fregato. O mi sono fregato io scegliendo questa storia 😬😄
vabbè per una pagina in più ayu non ti avrebbe bacchettato. Come mai non l'hai proposto in un concorso di racconti? Mi ricordo che nell'ultimo dicesti che avevi la sindrome da foglio bianco. Questo lo hai scritto poche settimane fa?
 

MaxCogre

Well-known member
Bellissimo l'articolo di greenintro, di cui però non ho capito questo periodo:
"questo mondo. Se ipotizziamo diverse vite, dimensioni di coscienze, allora avremo
un’immortalità diversificata e diverse tipologie di obiettivi, da appagare, e per ciascuno
tipologia il tempo sarà limitato e dunque la progettualità, la gerarchia temporale delle scelte
continuerà ad avere un senso. Il m io discorso sull’immortalità che depriva di senso la vita e le
decisioni riguarda l’ “immortalità” laica e mondana intesa come infinità del tempo a
disposizione su QUESTA terra."
mi suscita diverse riflessioni, la prima è che gli immortali nei film sono rappresentati come gente solo un po' annoiata, e che però s'innamora, si getta in nuove avventure (se no la sceneggiatura non avanza), ma una rappresentazione realistica non li renderebbe certo personaggi da film...
la seconda è che, riconoscendo vero il discorso per cui la mortalità è il vero motore che spinge ad alzare il culo dal divano, il cristianesimo - che promette comunque una certa forma di immortalità - non è certo un gran motivatore a gettarsi nella mischia
la terza riflessione è: mortali o immortali sembra condizionare molto la nostra progettualità in positivo o negativo. Ma riesco ad immaginare anche delle buone ragioni per ribellarsi alla regola e vivere da immortali la nostra finitezza (e viceversa)
 

Roberto89

Well-known member
vabbè per una pagina in più ayu non ti avrebbe bacchettato. Come mai non l'hai proposto in un concorso di racconti? Mi ricordo che nell'ultimo dicesti che avevi la sindrome da foglio bianco. Questo lo hai scritto poche settimane fa?
Sì ma io sono testone! In realtà non ero sicuro di partecipare, ma visto che avevo voglia di scrivere qualcosa l'ho continuato, poi visto che era comunque finito ho deciso di partecipare.
Per il concorso è diverso perché poi mi faccio troppi problemi e se c'è un tema non riesco a scrivere liberamente.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
DICONO DI ME...
Leggendo questo articolo hai confermato quello che ho sempre pensato di questa donna sfortunata e sicuramente fatta uccidere perché colpevole di uno scandalo inaccettabile per la royal family, e cioè che fosse non solo una persona infelice e triste, ma che l’abbiano intenzionalmente isolata, osteggiata e fatta sentire sempre inadeguata. Sono curioso di sapere se hai romanzato qualcosa o hai preso spunto per ogni cosa dai tre libri presenti in bibliografia. Comunque molto brava, anche se forse l’articolo è troppo lungo.

MUSICA E PAROLE
Articolo molto interessante su una materia di cui confesso la mia totale ignoranza. Mi ha coinvolto quando parli del ritmo e dell’intonazione, poi però quando parli degli intervalli mi sono un po’ perso, ma è un limite mio.

LETTERATURA... A 360 GRADI
Mi trovo d’accordo con molte affermazioni di questo articolo, il problema è il tempo: io a volte, anche se vorrei rileggere dei libri che mi hanno ammaliato, incantato, rapito, mi dico “ma se dedico altro tempo dietro a quelli già letti come faccio a leggere quelli usciti recentemente o quelli che ho in lista da anni”? Un bel dilemma. Comunque articolo scritto benissimo, bravo.

PARLIAMO DI FILM...
Jennifer in ruoli drammatici o insomma non comici o leggeri non mi convince tantissimo, però voglio dare una chance a questo film perché il legame più forte che esista (madre/figlio), dopo la visione dell’incredibile serie TV The Blacklist, mi tiene incollato allo schermo e commuove sempre parecchio. Grazie della dritta, Ross!

RICETTE… SALUTARI
Io il coraggio di mangiare le zampe e gli stomaci di gallina non ce l’ho, invece le prelibatezze di mare mi hanno fatto venire l’acquolina in bocca. L’ironia che hai inserito qua e là mi ha più volte strappato una risata.

MUSICHIAMO
Obiettivo raggiunto, mi hai indotto a cercare questo artista su Spotify.

“COSA GUARDO STASERA?”
Bellissimo articolo, non avrei saputo recensirlo meglio. Mesi fa ho guardato solo il primo episodio, ma mi hai fatto venir voglia di proseguire immediatamente (stasera) la visione.

LA POSTA DI DONNA PETROSILLA & L’intervista doppia Casalingo/Moglie
Molto divertenti, mi hanno fatto sorridere in più di un’occasione mentre leggevo. Donna Petrosilla mi ha ricordato la mia rubrica sui sogni e i numeri al lotto dei primi numeri del Giornalino, quante risate! E “Divaning” è il mio nuovo sport preferito!
 

qweedy

Well-known member
Bellissimo l'articolo di greenintro, di cui però non ho capito questo periodo:
"questo mondo. Se ipotizziamo diverse vite, dimensioni di coscienze, allora avremo
un’immortalità diversificata e diverse tipologie di obiettivi, da appagare, e per ciascuno
tipologia il tempo sarà limitato e dunque la progettualità, la gerarchia temporale delle scelte
continuerà ad avere un senso. Il m io discorso sull’immortalità che depriva di senso la vita e le
decisioni riguarda l’ “immortalità” laica e mondana intesa come infinità del tempo a
disposizione su QUESTA terra."
Penso si riferisca alla reincarnazione, però aspettiamo Greenintro.

Molto interessante questa riflessione, io sono sempre più convinta che l'immortalità sia una prospettiva veramente disumana.
E' la morte, la finitezza, che spinge a cercare di dare un senso al nostro passaggio.

Molto interessante comunque questo argomento, poco usuale direi.
 

qweedy

Well-known member
Minisilloge di Path: mi è piaciuto tutto, a partire dall'introduzione (zingarelle danzanti e scarmigliate), e mi ha fatto molto sorridere la frase sulla noia (ma certo, la noia: tu lo conosci, lettore, questo mostro delicato , altrimenti non leggeresti così tanto, ipocrita lettore, mio simile, fratello). Brava Path e bravo Baudelaire! Quanto è vera! Quando siamo felici facciamo altro, quando siamo tristi o annoiati, leggiamo.

Eccellenti le tre poesie, la mia preferita è la prima, Come un quadro di Vettriano.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
GUGGENHEIM: A prima vista trovo fredda l'immagine del museo all'esterno, però ayuthaya è riuscita ad appassionarmi con la sua descrizione, soprattutto quando parla di percorrere la rampa a spirale accostandosi alle pareti per ammirare i quadri. Bella l'idea del museo che è esso stesso opera d'arte e dialoga con le opere che contiene. Se mai andrò a New York...

L'ILLUSTRALIBRI: bellissime queste illustrazioni, originali, in particolare mi ha colpito quella di Gesù e Maria Maddalena vestiti come persone qualunque e seduti sul ramo di un albero, con tanto di scarpe appese. Molto bello anche l'uso che fa dei colori, e brava Ondine per come ha descritto il tutto da vera appassionata, compresi dettagli tecnici. Deve essere interessante anche leggere le storie, ad esempio quella di Elvis mi ha incuriosito.

RUPI KAUR: qualcosa l'avevo già leggiucchiata su di lei, non così approfonditamente, mi è piaciuta molto la poesia indirizzata ai padri e poi quella sulle parole più gentili che suo padre le ha detto. Non saprei dire se si tratta di vera poesia, non sono un'esperta né una "purista", però per me lo é perché riesce a colpire con le sue brevi frasi incisive scritte in versi.

LO SPIRITO DEL TEMPO: bravissimo greenintro, che ha saputo parlare di un argomento così complesso con competenza e allo stesso tempo in modo così semplice. Un articolo che scatena domande e riflessioni: non avevo mai pensato all'immortalità in questi termini, ma siamo sicuri che proprio per combattere la piattezza non ci inventeremmo mille soluzioni creative?

STORIA LOCALE: bell'articolo che dimostra la conoscenza dell'argomento da parte di lettore e la sua curiosità nei confronti della propria città, che non è scontata. Molto particolare l'iniziativa da parte degli ex residenti dei quartieri demoliti, in particolare colpisce il testo combattivo della Colonna infame. La storia della vecchina del Vico dei Librai poi è materia da romanzo.

AD OCCHI APERTI: la Società per l'Apprezzamento delle Nuvole? Sarei curiosa di sapere cosa fanno da quelle parti! Credo che tutti noi, a parte l'aspetto pratico (pioverà?) ci soffermiamo talvolta a osservare le nuvole, soprattutto quelle con forme particolari; a me personalmente, se non sono troppo minacciose, di solito danno serenità. Mi viene in mente la serie del mio articolo, nella cui sigla c'è una nuvola a forma di balena (ritoccata, non come quella che c'è qui). Sembra quasi che io e Dory ci siamo messe d'accordo.

MINISILLOGE: i demoni che banchettano nel cervello e la noia/mostro delicato sono immagini fortissime che restano dentro, dopo di che avrei anche potuto non leggere altro, ma per fortuna l'ho fatto. Anche a me ha colpito subito Yiruma; le altre due sono più criptiche, ma ugualmente per me molto belle, la poesia non deve necessariamente raccontare qualcosa di concreto, non è quella la sua funzione ma quella di evocare sensazioni e immagini.

UN LONTANO PRESENTE: bello questo racconto/monologo, molto sentito, mi piace lo spiraglio che si vede nel finale e contrasta con l'apatia mostrata fino ad allora dal protagonista. Mi ha colpito in particolare l'evocazione del padre nello studio, quella sensazione di paura e fascinazione, e ho, forse irrazionalmente, confuso mentalmente questa scena con una del libro che sto leggendo. Il libro è Violeta di Isabel Allende; qui la protagonista bambina trova il padre morto tragicamente proprio nel suo studio, stanza poco accessibile al resto della famiglia. Sono dovuta tornare indietro nella lettura perché nella mia mente questa scena si era mescolata a quella descritta da Roberto. Ciò significa che la funzione evocativa del racconto è stata assolta.

MITOLOGIA DELL'ANTICA GRECIA: la mia ignoranza è tanto abissale quanto l'argomento è interessante e affascinante. Non sapevo che ci fosse differenza tra le metamorfosi degli dei e quelle degli umani, non conoscevo, almeno non nei dettagli, i miti che ayuthaya ha raccontato, bellissimo quello di Eco e Narciso, di Apollo, Clizia, ma ovviamente non solo, credo anch'io che sarebbe un'ottima idea aprire un thread sul forum... in cui parlare anche di ICONOGRAFIA DEI MITI: bellissima la Danae di Klimt (che pure io non amo particolarmente) alla luce della descrizione, e così Metamorfosi di Narciso di Dalì, genere che a livello visivo non mi coinvolge, diventa ai miei occhi tutt'altra opera adesso che ho letto del metodo paranoico-criptico.

INTERVISTA DOPPIA: divertente, brillante e sempre utile per conoscere meglio le persone. Molte assonanze tra le risposte dei due. Oltre al 1789, entrambi hanno risposto in modo uguale alla domanda "Il tuo pregio/Il tuo difetto"; sono due bravi cuochi e se metti insieme il carrello dell'uno con quello dell'altro forse si può fare una mangiata decente.

DICONO DI ME: E' stato molto interessante "ripassare" la storia di Diana dal punto di vista di estersable, l'immagine profonda di una donna e del suo modo di essere, al di là dei pettegolezzi da rotocalco. Brava.

MUSICA E PAROLE: mi inchino davanti alla competenza di Max in materia, io invece sono profondamente ignorante, la parte più tecnicamente musicale mi sfugge ma è interessantissima la questione del collegamento tra il parlare e il cantare. Mi è venuto in mente un mio collega che sembra terminare ogni frase con un punto interrogativo.

NORME REDAZIONALI PER SCRITTEVOLI: articolo molto interessante e ben fatto, grazie anche ai numerosi esempi, soprattutto per noi che, bene o male, qualcosina la scriviamo, almeno qui sul forum. Alcune di queste regole le avevo apprese al corso di scrittura, come quella legata alla d eufonica; altre no, come quella dei punti esclamativi o interrogativi (talvolta ne uso tanti!) non posso giurare di ricordarmi di non violarle, ma ci proverò.

LEGGENDO E RILEGGENDO: bellissimo articolo, qui mi sono davvero soffermata a riflettere. Mi rendo conto che, grazie ad alcuni corsi che ho fatto, dovrei leggere in modo più critico e analitico, sempre che non si tratti di testi di puro intrattenimento. Eppure, a differenza della maggior parte dei miei "compagni", a prevalere è sempre la lettrice emotiva che è in me. Il che è, in parte, un bene, ma non mi aiuta a sviluppare il mio spirito critico. Forse potrei davvero, come suggerisce Roberto, rileggere alcuni libri dopo poco tempo, con un diverso spirito rispetto alla prima volta.

THE MOTHER: non è il mio genere, ma lo dicevo anche per Stranger Things o Dark che poi sono entrate nella classifica delle mie serie preferite.
Mi incuriosisce Jennifer Lopez in questo ruolo e l'aspetto psicologico del film. Non è escluso che lo guarderò.

LO CHEF DEI POVERI: purtroppo sono negata in cucina e questi sono tutti piatti (per me almeno) elaborati, è stata però una lettura molto piacevole per la particolarità delle ricette e per l'ironia.

STEPHEN STILLS: non lo conosco se non di nome, e non da solo. L'articolo però è scritto con competenza e partecipazione e mi ha trasmesso curiosità nei confronti di questo artista.

AVVOCATA WOO: Per rispondere ad alcuni post, non ho fatto un'analisi - come ho già precisato, per ignoranza non mi sarei sbilanciata a parlare di questo disturbo - ma le cose che ho fatto dire a Woo Young-Woo le dice davvero lei durante la serie. Forse c'è qualche spoiler, ma è poca cosa in confronto alla serie nel suo complesso.

LA POSTA DI DONNA PETROSILLA: la nostra corrispondente riconferma la sua brillantezza e ironia, è un piacere e un grande divertimento leggerla.

INTERVISTA DOPPIA AL CASALINGO DISPERATO/CONSORTE: Meno male che il nostro casalingo si è ripresentato anche se in compagnia e in veste diversa! Una coppia perfettamente assortita, bel caratterino lei ma con certi uomini che bisogna fare... Il divaning è anche il mio sport preferito, senza partite di calcio però.

IL RAGU': Mi dispiace ma forse sono l'unica persona al mondo che non ama il ragù, però apprezzo la competenza e la passione delle due cuoche e anche il fatto che mantengano le tradizioni di famiglia!
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Scusatemi se mi sono bloccata coi commenti. Dopo la priorità del Giornalino avevo quella di recuperare oltre 10 recensioni che mi mancavano e mi sto concentrando su quelle. Però, come l'altra volta, arrivo eh...
 
Ultima modifica:

malafi

Well-known member
Se non vi siete convinti dopo i nostri (di alessandra e me) commenti entusiastici nell'apposito topic, non potrete resistere dopo aver letto la sua recensione sulla serie TV Avvocato Woo.
Mi limito ad aggiungere che la sua pecca, ovvero la mancanza di doppiaggio, me l'ha fatto apprezzare ancora di più. E che il popolo e la cultura coreana mi sembrano una spanna avanti al nostro.
Sapete che l'inchino orientale mi ha rapito? Lo trovo una forma di rispetto enorme ed in grado di stemperare le inimicizie e gli attriti
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Se non vi siete convinti dopo i nostri (di alessandra e me) commenti entusiastici nell'apposito topic, non potrete resistere dopo aver letto la sua recensione sulla serie TV Avvocato Woo.
Mi limito ad aggiungere che la sua pecca, ovvero la mancanza di doppiaggio, me l'ha fatto apprezzare ancora di più. E che il popolo e la cultura coreana mi sembrano una spanna avanti al nostro.
Sapete che l'inchino orientale mi ha rapito? Lo trovo una forma di rispetto enorme ed in grado di stemperare le inimicizie e gli attriti
Avanti al nostro sotto certi aspetti, ma a me sembra una società eccessivamente spietata e competitiva, e i pregiudizi esistono comunque.
 

malafi

Well-known member
Il fatto che la società ti sembri competitiva deriva secondo me dal fatto che la serie è ambientata in studi legali importanti (mai visto le serie americane ambientate in studi legali come The Good Wife o Suits? Molto peggio). Mi sembra che - in generale - quanto ad etica siano comunque avanti anni luce rispetto a noi. Cioè si scandalizzano per cose che per noi sono, ahinoi, normali
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il fatto che la società ti sembri competitiva deriva secondo me dal fatto che la serie è ambientata in studi legali importanti (mai visto le serie americane ambientate in studi legali come The Good Wife o Suits? Molto peggio). Mi sembra che - in generale - quanto ad etica siano comunque avanti anni luce rispetto a noi. Cioè si scandalizzano per cose che per noi sono, ahinoi, normali
Sì, su questo ti do ragione e non è cosa da poco.
Per il resto, ciò che avviene all'interno dello studio legale - colleghi invidiosi che cercano di boicottare i più bravi ecc. ecc. - credo che succeda in tutti i posti di lavoro (purtroppo); la competizione più cruda per me è quella tra le "cape" dei due studi legali, pronte a tutto pur di farsi fuori a vicenda. Poi non è che da noi queste cose non succedano, o nelle storie "occidentali" (ho visto qualche puntata di Suits e poi Le regole del delitto perfetto, e anche lì...).
 

lettore marcovaldo

Well-known member
ICONOGRAFIA DEI MITI (ayuthaya)
DANAE DI GUSTAV KLIMT
METAMORFOSI DI NARCISO DI SALVADOR DALÌ

Tra le due opere non saprei decidermi tra quale scegliere come migliore rappresentazione del mito che illustra.

La Danae è carnale ed etera insieme.
Mentre le figure della metamorfosi di Narciso sono enigmatiche e quasi indecifrabili.
Forse vincono entrambe la sfida perchè riescono a comunicare il senso di un mondo nascosto agli occhi degli uomini.


DECAMERON 113 (Roberto89)
UN LONTANO PRESENTE

Il tormento del protagonista è reso bene con alcune immagini che colpiscono. Alcuni passaggi mi sembrano ripetitivi se non letteralmente, nel senso delle parole del protagonista.
In fondo il protagonista sembra aver paura di affrontare il silenzio e cerca quindi di colmarlo con un flusso inarrestabile di pensieri.


DICONO DI ME...DIANA (estersable88)

Mi sembra una ottima cronaca della vita di Diana. Molto dettagliata nel trattare la sua vita personale. Alcune cose le conosevo altre mi sono del tutto nuove.
Devo dire che il personaggio non ha mai acceso la mia curiosità. Soprattutto perchè suo malgrado è sempre stata al centro di pettegolezzi e fatti clamorosi che in genere non mi interessano.
Diana certamente ha cercato di essere altro rispetto al mondo che la circondava ma la vita forse non le ha dato abbastanza tempo.


MUSICA E PAROLE (MaxCogre)
PARLARE E CANTARE - LA MUSICOLINGUISTICA

Interessante. In particolare, se ho capito bene, come la modulazione dei suoni agisce sulle nostre percezioni.
Mi sorge una domanda @MaxCogre. Chissà se qualcuno ha mai misurato "musicalmente" le diverse lingue.
Ad esempio l'italiano da molti anglosassoni è considerato una lingua "musicale" per eccellenza.
Se non sbaglio il cinese ad esempio mi risulta che sia una lingua dove sono fondamentali le intonazioni con cui si pronunciano le sillabe:
"a salire", "a scendere", "piane". "altalenante".

PARLIAMO DI FILM (estersable88)
Ok, è un film con Jennifer Lopez. Per me è già bellissimo a prescindere quindi il resto è superfluo :mrgreen:

RICETTE... SALUTARI (Carcarlo)

Faccio la mia personale classifica dei tre piatti che più mi attirano.
Sardine alla brace
Per me siamo nel paradiso che comprende acciughe ripiene, acciughe fritte e sconfinando nel vegetale panissette fritte, cuculli, ecc...
Fritto misto di mare
come sopra: avevo sentito parlare dei pomodori di mare (mai assaggiati) non sapevo che gli anemoni potessero finire in padella.
Orecchie di maiale alla brace
La bellezza della semplicità.

Terminerei con una bella scodella di trippa accomodata alla genovese.
A chiudere due mestolate di malox.

MUSICHIAMO (Perry64)
LIVE AT BERKELEY 1971 DI STEPHEN STILLS

"quella voce graffiata da Mississipi Delta Blues"

Bella e mi è piaciuto il brano proprio per quel tipo di atmosfera che evoca.
Mi fa pensare che in quel momento storico proprio i grandi "vecchi" del blues scoprirono nuovi orizzonti che avrebbero inciso nella loro vita.



“COSA GUARDO STASERA?” (alessandra)
AVVOCATA WOO DI YOO IN-SHIK

Io non frequento Netflix (cerco di resisterle). Sorge domanda spontanea. Ma vanno così forte le serie coreane? Perchè non è la prima che sento nominare. Oppure è la moda del momento?

LA POSTA DI DONNA PETROSILLA (bouvard)

Ma un preserale su un canale con un numero non troppo grande da affidare a Donna Petrosilla, Bouvard, Giandomenico Cacciamosche, Susanna tutta panna e per buon peso il Casalingo Disperato, non potrebbero farlo?
Perchè allora si paga il canone o ci sorbiamo tonnellate di pubblicità?

CASALINGHI DISPERATI (malafi)

Farei nel suddetto programma una rubrica fissa con il casalingo e consorte.


A TAVOLA! (isola74 e gamine2612)

buone e succulente tutte e due le ricette (più quella 'bonus' della crema di carote e vitello).

Però non me voglia gamine...

Il ragù ('O rraù per dirlo in dialetto) è una delle ricette più famose della cucina napoletana.
Sembra facile, ma non lo è affatto, perché, come diceva il grande Eduardo De Filippo non è
semplicemente “a carne ca’ pummarola”. Ci vuole abilità nel sapere scegliere i tagli di carne
giusti, e poi tanta pazienza. Generalmente il vero ragù si prepara la sera del sabato perché la
cottura è molto lunga, non meno di 5 ore, durante le quali deve “pippiare” , termine
onomatopeico che vuol dire sobbollire. Il segreto per far pippiare la salsa sta, oltre che nel
tenere la fiamma bassa, nel poggiare il coperchio su di un lato della pentola, sul cucchiaio di
legno posto di traverso, così che si crei una piccola circolazione d’aria che impedisca alla salsa di
bollire a pieno.


Poesia pura! canto, ode, lirica, fermento di passioni e sentimenti!

infatti

 
Ultima modifica:
Alto