Ti ho abbandonato... ma ti riprendo 😁

alevale

Well-known member
Quali sono i libri che avete lasciato, ma che vi siete promessi di terminare?
Una cosa che odio è lasciare i libri a metà, mi sono imposta di finire certi libri, come una medicina, ma alcune volte è capitato, ricordo questi:
Alla ricerca del tempo perduto
Le memorie di Adriano (stranissima questa cosa, eppure è così)
Il maestro e Margherita
Una gita al faro (non c'è un perché)
Tutti libri che riprenderò prima o poi
Quali sono i vostri?
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Don Chisciotte (mollato a metà, non ce la facevo più)
Arancia meccanica (abbandonato dopo una ventina di righe, illeggibile)
Alla ricerca del tempo perduto (mollato dopo una pagina, avevo 20 anni, non ci capii una mazza)
The hate U give (di una noia mortale e una scrittura elementare)
L'ickabog di JK Rowling (La fiaba sul maialino di Natale mi era piaciuta parecchio, questo l'ho mollato dopo una trentina di pagine invece)
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
- La divina commedia, più uno studio comprensivo delle note che una lettura
- Iliade e Odissea
- Guerra e pace, ho iniziato una rilettura con tanto di note sui vari capitoli, ma dopo mesi mi sono arreso (però le note restano, prima o poi riprendo)

Poesia
- Complete works of Emily Dickinson (poesie e lettere in lingua originale), iniziato quest'anno ma poi abbandonato

Non narrativa:
- Critica della ragion pura (Kant)
- Il mondo come volontà e rappresentazione (Schopenhauer)
- Fenomenologia dello spirito (Hegel)
- Etica (Spinoza)
Questi sono da anni nella mia lista ma non riesco mai a mettermici seriamente, mi mancano anche le conoscenze di storia della filosofia per capire le basi storiche e culturali che hanno dato vita a queste opere

- Manual of insight (Mahasi Sayadaw), manuale di meditazione (ho letto solo un paio di capitoli delle oltre 700 pagine), con la scusa vorrei anche riprendere a meditare
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Christiane F. Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino - ero giovane e molto impressionabile, mi provocava ansia
Il libro dell'inquietudine - troppo cerebrale e ripetitivo, non era il momento
 

alevale

Well-known member
Don Chisciotte (mollato a metà, non ce la facevo più)
Arancia meccanica (abbandonato dopo una ventina di righe, illeggibile)
Alla ricerca del tempo perduto (mollato dopo una pagina, avevo 20 anni, non ci capii una mazza)
The hate U give (di una noia mortale e una scrittura elementare)
L'ickabog di JK Rowling (La fiaba sul maialino di Natale mi era piaciuta parecchio, questo l'ho mollato dopo una trentina di pagine invece)
Con Don Chisciotte successe anche a me al liceo, poi parlandone con la mia professoressa che mi chiese dove mi fossi arenata, e mi pare fosse ad un elenco lunghissimo di libri, lei mi suggerì di saltarlo , in questo modo
riuscii a finirlo
 
Ultima modifica:

gamine2612

Together for ever
Purtroppo si , non a metà ma molto prima:
Jewsandwords di Amos Oz- me lo ha regalato tipo due o tre anni fa un'amica, è molto incentrato sugli ebrei ed il loro uso delle parole in un inglese abbastanza difficile....lo vedo come un K2 da scalare😓

Un libro di Kerouak che comprende : Big Sur e il Dottor Sax- l 'ho messo qui in una sfida e quindi letto obbligata. tempo fa
La cosa buffa è che il libro lo avevo datato quindi iniziato 20 anni prima:mrgreen: lasciato e ripreso....un vero mattone!
 

Pathurnia

Well-known member
Primo fra tutti: "Jacques Lacan - Desiderio, godimento e soggettivazione" di Massimo Recalcati. Raffaello Cortina, 2012. Euro 39.
Le sottolineature arrivano a pag 183, ma dopo 10 anni dovrò ricominciare da capo.
Ci riuscirà la nostra eroica Path?
:rolleyes:
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Gli imperdonabili di Cristina Campo, preso in prestito in biblioteca.
Molto bello ma mi ci voleva più tempo.
Vorrei riprovare.
 

Pathurnia

Well-known member
Con l'inveterata consuetudine di chi conta le pagine di un libro (come se fosse un esame, accidenti) sono andata a vedere l'ultima pagina, anzi l'ultima frase.
Cito: <<La lettera joyciana resta proprio per questa ragione atipica, perché lo svuotamento del senso avviene solo iperbolicamente, per la via di una sorta di "cubismo letterario", ovvero per una sua possibile esplosione in tutte le direzioni>>.
Madò
o_O
 

alevale

Well-known member
Con l'inveterata consuetudine di chi conta le pagine di un libro (come se fosse un esame, accidenti) sono andata a vedere l'ultima pagina, anzi l'ultima frase.
Cito: <<La lettera joyciana resta proprio per questa ragione atipica, perché lo svuotamento del senso avviene solo iperbolicamente, per la via di una sorta di "cubismo letterario", ovvero per una sua possibile esplosione in tutte le direzioni>>.
Madò
o_O
Ahahah... beh dai un cosetta semplice...
Ci pensavo proprio l'altro giorno, mi dicevo caspita lo svuotamento del senso di Joyce quanto è iperbolico🤣
 

greenintro

Active member
"Il maestro e Margherita" di Bulgakov

"Il barone rampante" di Italo Calvino

"L'interpretazione dei sogni" di Freud

"La Summa Teologica" di San Tommaso d'Aquino

"Il mercante di Venezia" di Shakespeare.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Non "abbandono" libri per principio, anche quando non mi piacciono. In pochissimi casi (e non perché non mi piacessero) li ho messi da parte per leggerli più avanti. Il più importante (ormai saranno passati più di 20 anni!) è Se questo un uomo di Primo Levi...
 

darida

Well-known member
Omamma!! quanti ne ho abbandonati,troppi per ricordarli per diversi non vale la pena che sforzi la memoria.(scelte sbagliate...)
Da diversi anni non finisco più un libro per una questione di principio,ma solo se è di mio gradimento. Va anche detto che con il tempo ho quasi imparato a scegliere😉
Certo tra quelli citati qualche spina nel fianco c'è:
Il maestro e Margherita
Guerra e pace
Se questo è un uomo
Non credo li riprenderò più in considerazione,mi sono rassegnata 🙄...forse solo Levi...vedremo
 

isola74

Lonely member
In genere finisco sempre i libri perché odio lasciarli a metà ...anche perché voglio sempre dargli un'occasione fino alla fine 🙂
Gli unici due che ho iniziato e non terminato sono Ulisse di Joyce - addirittura mi sono fermata dopo poche pagine- e Guerra e pace - tutti quei dialoghi in francese e dover sempre andare in fondo al libro mi stavano uccidendo-ma prima o poi ce la farò
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Omamma!! quanti ne ho abbandonati,troppi per ricordarli per diversi non vale la pena che sforzi la memoria.(scelte sbagliate...)
Da diversi anni non finisco più un libro per una questione di principio,ma solo se è di mio gradimento. Va anche detto che con il tempo ho quasi imparato a scegliere😉
Certo tra quelli citati qualche spina nel fianco c'è:
Il maestro e Margherita
Guerra e pace
Se questo è un uomo
Non credo li riprenderò più in considerazione,mi sono rassegnata 🙄...forse solo Levi...vedremo
Non è una brutta cosa, specie se si ha poco tempo per leggere. Io di solito non ci riesco a mollare un libro e mi impunto, ma il punto è che se un libro non vale (per noi) il tempo speso, tanto di guadagnato a mollarlo. Se invece è solo difficoltà di lettura, allora prima o poi tornerà, e magari sarà il momento giusto per finirlo.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Il libro dell'inquietudine - troppo cerebrale e ripetitivo, non era il momento
Vero, è così, anche se io l'ho adorato. Lo lessi prima poco alla volta e poi da metà tutto insieme. Comunque consiglio sempre di leggere poche pagine ogni tanto altrimenti potrebbe risultare indigesto.
Invece il secondo (che purtroppo non è stato curato e tradotto da Tabucchi, come il primo, perché era già morto) l'ho abbandonato. L'ho trovato diverso per stile e la traduzione non era affatto scorrevole.
Dovrei controllare su Anobii se risultano segnati altri libri abbandonati. Ultimamente sto cercando di finirli tutti. Anche se ora che ci penso ne ho diversi sul lettore che non ho proseguito ma non fanno testo, li avevo iniziati solo per capire se potevano piacermi.
Ora però mi viene in mente uno di Anatole France, autore pescato per Adotta un autore dell'anno scorso, Il giardino di Epicuro. Ma forse lo riprendo per la sfida RC.
 

MonicaSo

Well-known member
Cerco di portare a termine i libri che inizio. A volte li sospendo per un po' e poi li continuo o li inizio di nuovo se è passato troppo tempo.
Comunque di abbandonati me ne risultano quattro (dal 2012, anno di iscrizione su anobii):

L'isola di Arturo, Elsa Morante
Educazione siberiana, Nicolai Lilin
L'altra Grace, Margaret Atwood
Mi limitavo ad amare te, Rossella Postorino
 
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