Eccomi. Il libro che corrisponde al titolo del 3d è "La polvere dei sogni" del premio Nobel André Brink ed è ambientato in Sudafrica nel 1994, al tempo delle lotte dell'ANC, l'Africa National Congress contro l'apartheid, poco prima della liberazione di Nelson Mandela.
Mi aspettavo quindi un libro fortemente radicato nella storia e nella politica, e in parte lo è, ma solo attraverso le vicende della protagonista. Lei, Kristen torna in patria dopo un esilio volontario, per assistere la sua nonna ultracentenaria che sta per morire ma prima vuole assolutamente consegnare alla nipote il ricordo della sua vita prodigiosa e delle loro fantastiche antenate.
Quindi, se vogliamo, una storia al femminile ma non come mi aspettavo, piuttosto una storia dove l'immaginario femminile si intreccia al mito, alla favola, al senso del magico ma anche alla incredibile capacità di nonna Ouma di mescolare illusione, millanteria, avvenimenti reali e invenzioni poeticissime e stravaganti.
All'inizio ho trovato questa parte un po' noiosa, ma - come spesso succede - volevo vedere dove andava a parare con tutto quel simil/realismo/magico. Che però era scritto in modo estremamente avvincente. Poi finalmente la nonna muore (madò come sono cattiva
) e la vita di Kristen prende il volo, le sue vicende si snodano tra passione politica e lotta contro il razzismo, da un lato, e vecchi amori e passioni che si riaccendono, dall'altro.
Qui ho sentito di nuotare in acque più consone alle mie aspettative.
Eppure non si può negare che la protagonista, dopo aver parlato e viaggiato con la fantasia per tanto tempo insieme alla nonna, ha adesso acquistato una dimensione più complessa, non più solo giovane militante e amante appassionata ma anche essere umano femmina, erede di un patrimonio di sogni denso di significati, portatrice di un universo di valori tramandato oralmente alle figlie e alle figlie delle figlie.
Ovvio che a questo punto il libro mi ha già catturata.
In seguito il romanzo assume un colore più acceso, l'amore diventa torrido (e torbido), la dimensione maschile mostra risvolti inaspettati, mentre il rapporto inizialmente freddo tra due donne (Kristen e sua sorella) diventa complice affettuoso e solidale.
Poi avviene qualcosa di tanto incredibile e sconvolgente da cambiare per sempre la vita di Kristen, dopodiché la scelta se rimanere in Africa per lottare o tornare al dorato esilio di perseguitata politica sarà un dilemma esistenziale che solo la nuova maturità della protagonista potrà sciogliere.
Bello, bello, bello.
Devo proprio ringraziare Internet Archive per questa lettura, che inoltre è anche gratis.
In fondo sono 420 pagine, non è un mattonazzo enorme, ma è un libro denso che in certi momenti mi è costato una grande fatica soprattutto all'inizio, mentre alla fine si fa portatore di un climax di emozioni che, se le definisco sconvolgenti, credetemi è perché lo sono davvero.
Buon pomeriggio.