Ho iniziato il capitolo 9
Se avete anche solo iniziato questo capitolo, in quello che segue non ci sono spoiler.
Sono ancora poche pagine (questo capitolo se non sbaglio sarà il più lungo fra quelli letti finora) ma visto che i personaggi stanno parlando del rapporto opera-autore faccio una breve riflessione, forse un po' scontata. Con autori come Shakespeare sicuramente la curiosità viene, sapere chi ha scritto le opere (chi era l'uomo (o donna) Shakeaspeare), se sono state scritte tutte dalla stessa mano, studiare l'evoluzione del linguaggio usato, ecc. Penso che da un lato le opere siano dotate di vita propria, e una volta pubblicate si separano dall'autore e vanno giudicate per quello che sono, non secondo l'autore che le ha pubblicate. Immaginiamo ad esempio di amare un'opera e poi scoprire uno scandalo che coinvolge la vita dell'autore. Penso che si possa dire che il valore dell'opera resta, quello dell'autore cambia (almeno in quanto persona). D'altra parte però le opere di letteratura non si possono staccare dal loro contesto storico e spesso dal pensiero dell'autore che le ha prodotte, e quindi conoscere l'autore diventa un valore aggiunto. Forse bisogna trovare un equilibrio fra le due cose.
Riguardo al capitolo invece inizia un po' in medias res, troviamo diverse persona in biblioteca, non sappiamo chi sono alcuni di loro e perché sono lì, e anche la loro discussione sembra mancare di un argomento centrale, almeno all'inizio. Penso che Joyce lo faccia apposta per destabilizzare le attese e le abitudini del lettore di romanzi dalla struttura più classica.
Ci sono tantissime citazioni e finora non riesco a intravedere il minimo legame con l'Odissea (che però non ho letto, quindi magari sono io a non saper cogliere eventuali indizi). Mi chiedo se il lavoro che ci vorrebbe al lettore comune per capire tutti questi aspetti dell'opera viene poi ripagato da Joyce, e come (per fare un esempio, studiare la Divina commedia di Dante è impegnativo ma la profondità del testo ripaga ogni sforzo). Forse Joyce ha inteso l'Ulisse come un'opera colta diretta a lettori colti, ma è presto per dirlo.