Alla fine non ho più recensito il film, farò un commento qui con alcune curiosità.
Riguardo alle poesie scritte da Paterson ho letto che in realtà sono di Ron Padgett, alcune scritte specificamente per il film, altre prima. La poesia della bambina invece l'ha scritta il regista del film, ed è quella che mi è piaciuta di più. Il titolo di quest'ultima poi è un gioco di parole:
Water falls (l'acqua cade), e se ricordate la bambina pone l'accento sul fatto che siano due parole separate. Infatti tutto attaccato, waterfalls, significa cascate, ed è un tema che riappare nel film.
Altre curiosità: Adam Driver (il cui cognome tradotto significa guidatore) ha imparato a guidare l'autobus per essere più disinvolto durante il film, di sua iniziativa.
La foto di Paterson/Adam Driver che si vede nella camera da letto è una vera foto dell'attore durante il suo servizio militare.
In questo film appaiono, in una delle scene nell'autobus, due ragazzi, che hanno recitato come protagonisti in Moonrise Kingdom di Wes Anderson (ve lo consiglio).
Nel film Paterson incontra varie coppie di gemelli. Sembra che il regista abbia avuto l'idea di includerli nel film dopo che la mamma di una delle bambine che faceva da comparsa in una scena del film venne a prenderla con la sorella gemella. Il regista chiese alla madre di tornare l'indomani per registrare una scena con entrambe, e dopo aver inserito varie coppie di gemelli decise di aggiungere la scena iniziale del sogno di Laura.
Riguardo al film non ho tanto da aggiungere rispetto a quanto è stato già detto. Secondo me ci sono diverse chiavi di lettura possibili, perché il regista non ha lanciato un messaggio chiaro, ma accenna a diversi temi senza prendere una posizione decisa a riguardo. E questo secondo me lo rende un film più interessante.
Dopo Paterson ne ho visti altri due dello stesso regista, e tutti e tre sono molto diversi ma con punti in comune. I film sono I morti non muoiono e The limits of control (disponibile solo sottotitolato). Una costante di questi film sono dei personaggi, che vivono in piccole città, in qualche modo diversi da quello che si considera "normale". La trama non è importante, spesso il regista si sofferma su scene poco significative, tagliate in tutti gli altri film. Un personaggio che cammina, che aspetta, una routine in sé noiosa. Accade poco, e accade tutto lentamente.
È un regista difficile da inquadrare perché appunto non si espone molto. I film li ho scelti a caso, forse ne ha fatti altri che possono chiarire meglio la sua "chiave di lettura" sul mondo, ma dei tre che ho visto Paterson è decisamente il più bello e suggestivo.