CXXVI GdL - Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io sono ferma da ieri. Però vorrei almeno scrivere qualcosa.
 

qweedy

Well-known member
Ho letto anch'io il primo capitolo. Ok non è numerato, ma si capisce dall'inizio pagina che inizia un nuovo capitolo.
Per me è una prima lettura.
Sono rimasta colpita quando dice che "nessuno aveva più di trent'anni e dove non era morto nessuno."
E anche: "Non si è di nessuna parte finché non si ha un morto sottoterra."
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Non so quanti capitoli ho letto.
Ecco le fantastiche invenzioni degli zingari:
la gallina che deponeva un centinaio di uova d'oro al suono del tamburello, e la scimmia ammaestrata che indovinava i pensieri, e la macchina multiuso che serviva al tempo stesso ad attaccare bottoni e ad abbassare la febbre, e l'apparecchio per dimenticare i brutti ricordi. Poi lo sciroppo per diventare invisibili e la stuoia volante.
José Arcadio avrebbe voluto inventare la macchina della memoria per potersele ricordare tutte.
Servirebbe anche a me/noi 😉.

Non ricordavo il morbo dell'insonnia e il conseguente oblio. Ovviamente parlo di prima di vedere la serie.
Il dagherrotipo invece lo ricordavo bene.

Paragoni con la serie:
Aureliano dà soli venti centesimi in più alla giovane prostituta che deve pagare il debito alla nonna per averle incendiato la casa, invece nella serie le paga più notti.
Amaranta nella serie è più bella di Rebeca, almeno per me, nel libro invece si dice che è un po' sgraziata.
 

darida

Well-known member
Io ricordavo il morbo dell'insonnia, secondo me è rappresentato bene nella trasposizione.Anche io trovo più gradevole Amaranta di Rebeca nella serie, però non ricordo la descrizione nel romanzo, mentre i nomi tutti presenti all'appello dei ricordi ...beh, per tanti non è difficile sono sempre quelli con piccole varianti.
Più avanti esprimerò qualche perplessità
Non subito altrimenti finisco per andare OT ☝️e parlare più della serie che del romanzo
 

MonicaSo

Well-known member
Non so quanti capitoli ho letto.
Ecco le fantastiche invenzioni degli zingari:
la gallina che deponeva un centinaio di uova d'oro al suono del tamburello, e la scimmia ammaestrata che indovinava i pensieri, e la macchina multiuso che serviva al tempo stesso ad attaccare bottoni e ad abbassare la febbre, e l'apparecchio per dimenticare i brutti ricordi. Poi lo sciroppo per diventare invisibili e la stuoia volante.
José Arcadio avrebbe voluto inventare la macchina della memoria per potersele ricordare tutte.
Servirebbe anche a me/noi 😉.

Non ricordavo il morbo dell'insonnia e il conseguente oblio. Ovviamente parlo di prima di vedere la serie.
Il dagherrotipo invece lo ricordavo bene.

Paragoni con la serie:
Aureliano dà soli venti centesimi in più alla giovane prostituta che deve pagare il debito alla nonna per averle incendiato la casa, invece nella serie le paga più notti.
Amaranta nella serie è più bella di Rebeca, almeno per me, nel libro invece si dice che è un po' sgraziata.
Mi è piaciuto molto questo morbo dell'insonnia! Forse ce l'ho anch'io 🤣🤣
 

lettore marcovaldo

Well-known member
Ciao!
:unsure: ... ma parlate di Cent'anni di solitudine?
Posso fornire qualche contributo alla discussione?
Non l'ho letto di recente (e non ne avrei il tempo al momento). Però è uno dei libri più consunti sugli scaffali di casa quindi non dico che lo ricordo a memoria però mi sono rimaste tante cose attaccate alla memoria.
Poi certo a distanza di tempo non è semplicissimo districarsi nella lista di Arcadi, Aureliani, Ursule ecc...

Dall'inizio questa frase in particolare mi torna in mente: "Il mondo era così recente che molte cose erano prive di nome e per citarle bisognava indicarle col dito".
 

MonicaSo

Well-known member
Ciao!
:unsure: ... ma parlate di Cent'anni di solitudine?
Posso fornire qualche contributo alla discussione?
Non l'ho letto di recente (e non ne avrei il tempo al momento). Però è uno dei libri più consunti sugli scaffali di casa quindi non dico che lo ricordo a memoria però mi sono rimaste tante cose attaccate alla memoria.
Poi certo a distanza di tempo non è semplicissimo districarsi nella lista di Arcadi, Aureliani, Ursule ecc...

Dall'inizio questa frase in particolare mi torna in mente: "Il mondo era così recente che molte cose erano prive di nome e per citarle bisognava indicarle col dito".
Io invece sono in una fase della vita in cui temo di dover cominciare a scrivere il nome sulle cose (e anche a cosa servono e come si usano).
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi è piaciuto molto questo morbo dell'insonnia! Forse ce l'ho anch'io 🤣🤣
Ridiamoci sopra, che è meglio (come diceva il puffo quattrocchi :mrgreen:). Io ci soffro da un paio di anni, da quando è arrivata la menopausa, prima dormivo beatamente 😴.

Io invece sono in una fase della vita in cui temo di dover cominciare a scrivere il nome sulle cose (e anche a cosa servono e come si usano).
Anche io 🤦🏻. Con la memoria va sempre peggio. Meglio non pensarci 😬.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Io vi seguo con piacere, ho letto il libro (tanti) anni fa e non ho visto la serie ma se mi dite che è ben fatta potrei farci un pensierino più in avanti...
Io te la consiglio. È fatta bene.
Anche se a volte non segue l'ordine di scrittura e qualche piccola differenza c'è, a me è piaciuta molto.
La voce narrante poi riporta brani del libro, è piacevole ritrovarli.
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
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Vado a rilento, sono arrivata al morbo dell'insonnia. Mi rendo conto del fatto che la serie è molto fedele al libro e averla appena vista toglie un po' di poesia (stupore) alla lettura. Però non ricordavo che la scrittura di Marquez in questo romanzo fosse così letteraria e poetica e insieme scorrevole.
 

qweedy

Well-known member
Sono al 34 per cento dell'ebook, ma non mi sta prendendo per niente. A parte un po' di confusione con i nomi, nessun personaggio mi attrae. Rimane per me incomprensibile il comportamento di Amaranta, che prima voleva quell'uomo, e poi quando lui la vuole, lei lo rifiuta. E lo stesso accade successivamente con un altro spasimante. Se non erro 😁 Leggo in modo molto disincantato e annoiato. Poi perche' il titolo e' cent'anni di solitudine? E' la solitudine delle donne, in quanto gli uomini sembrano alquanto inetti?
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mi pare di ricordare che per capire il titolo si debba arrivare alla fine. È un libro che o ti prende o ti lascia perplessa e un po' sconcertata, io personalmente sguazzo felice nell' atmosfera di Macondo senza pormi domande, o se me le pongo non mi aspetto la risposta :) Però capisco che possa essere ostico o poco interessante per altre persone.
 
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