L'avevo cercato e riportato verso l'inizioPoi perche' il titolo e' cent'anni di solitudine?

L'avevo cercato e riportato verso l'inizioPoi perche' il titolo e' cent'anni di solitudine?
Io ho trovato questo
Il significato di Cent'anni di Solitudine è collegato non solo alla trama, ma anche allo stile letterario adottato dall'autore. Infatti, l'opera è una rappresentazione del tempo che scorre, nel quale i personaggi sembrano vivere cicli di vita ripetitivi, uguali a loro stessi.
Sono arrivata a questo punto e già mi ero dimenticata cosa accade a PietroRimane per me incomprensibile il comportamento di Amaranta, che prima voleva quell'uomo, e poi quando lui la vuole, lei lo rifiuta.
A mio parere perchè Amaranta è semplicemente terrorizzata (di innamorarsi? di "aprirsi"?) . E come ogni persona [*] che ha un grande terrore di affrontare le proprie paure è pronta a qualunque sacrificio e ai gesti più temerari...Rimane per me incomprensibile il comportamento di Amaranta, che prima voleva quell'uomo, e poi quando lui la vuole, lei lo rifiuta.
Eh beh. Con il protagonista italiano il finale melodrammatico ci può stare... (stereotipo, ma ci può stare)Sono arrivata a questo punto e già mi ero dimenticata cosa accade a Pietro.
Forse non voleva essere la seconda scelta ma tanto ormai lui si era innamorato di lei quindi poteva anche accettare però non poteva accadere, ci voleva il dramma![]()
Neanche io. Anzi, io non ricordavo proprio RebecaNon ricordavo l'abitudine di Rebeca di mangiare la terra
Una via di mezzo tra Ulisse e L'Orlando Furioso a pensarciSPOILER
[...] la vita sotto il castagno del capostipite, [...]
Io ho pensato al Barone Rampante (essendoci un albero di mezzo)Una via di mezzo tra Ulisse e L'Orlando Furioso a pensarci![]()
E questo per me è il bello di Marquez, che mi fa apparire tutto naturale e non riesco a scandalizzarmi nemmeno per situazioni così scabrose. Quando leggo un romanzo scritto così bene e che si svolge in un contesto tanto particolare riesco a mettere da parte qualsiasi giudizio o fastidio...però capisco che non sia così per tutti.Procedo e come prevedevo non ricordo tutti gli accadimenti e mi sta piacendo molto. Mi piace questo groviglio di istinto, passioni e stravaganze che vengono comprese o comunque accettate e nessuno viene stigmatizzato.
Rebeca che mangia la terra mi ha ricordato un altro libro letto quest'estate dove la protagonista mangiava la terra. Andando a cercare in rete pare che la geofagia fosse una pratica abbastanza diffusa nel Nuovo mondo e anche in alcun tribù in Africa.
Mi ha colpito invece negativamente l'amore pedofilo di Aureliano per Remedios... Non lo ricordavo ma stavolta mi ha disturbato non poco.
È il clima da "favola" che l'autore riesce a creare... e ci fa accettare tuttoE questo per me è il bello di Marquez, che mi fa apparire tutto naturale e non riesco a scandalizzarmi nemmeno per situazioni così scabrose. Quando leggo un romanzo scritto così bene e che si svolge in un contesto tanto particolare riesco a mettere da parte qualsiasi giudizio o fastidio...però capisco che non sia così per tutti.
Sì, con Gerineldo Marquez, amico di AurelianoE lo stesso accade successivamente con un altro spasimante. Se non erro