330° MG - Trilogia della città di K. di Ágota Kristóf

francesca

Well-known member
Pronti a i nastri di partenza.
Da oggi io, @darida, @gamine2612, @velvet ci cimentiamo in questa lettura.
Chi si vuole aggiungere è il benvenuto!
Io ho l'edizione Einaudi, questa

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Un mesetto fa sono andata a sentire una lettura della prima parte di questo libro nelle biblioteca della mia città: sono stata folgorata, la lettrice era bravissima (in realtà era un'attrice di teatro) e lo stile, la spietatezza, l'originalità di questo testo mi sono arrivati come un pugno in pieno petto.
Non vedo l'ora di iniziare, la lettura che ho ascoltata era tratta dalla prima parte, sono curiosa di sentire se ritroverò quelle sensazioni provate nell'ascoltarla.
 
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GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
uno dei libri più belli che ho letto in vita mia. Vi seguirò con piacere e un pizzico di nostalgia (lo leggevo al parco con la mia Zuma buonanima, ero felice e non lo sapevo). Non ho tempo in questo periodo altrimenti l'avrei riletto volentieri. Vi invidio ❤️
 

darida

Well-known member
Eccomi! Iniziato ieri sera e catturata da subito 😍
Anche per me è una rilettura che rispolvera un piacevole ricordo. Un altro minimini 😁gruppetto con i miei figli.
Alla fine della lettura c'era stata una discussione animata con scambi di mail ...vivaci (niente cellulare, possibile?!?) peccato che non abbia più idea dei motivi 🙃
Magari rileggendo con voi mi tornerà in mente qualche dettaglio 😉
Buona lettura!!
 

darida

Well-known member
Ho ritrovato lo stile scarno e tagliente che ricordavo. Capitoletti brevi e con il titolo! Caratteristici della prima parte "Il grande quaderno" Si può desiderare di più?😉
Quanto mi piacciono quei dialoghi stringati, dove il superfluo non è proprio contemplato. Certi scambi me li rileggo due volte solo per il gusto di farlo.
Stavo per scrivere: "Amo lo stile..."
ma nel mio piccolo nemmeno io ho voluto abusare del verbo amare ...anche se non sono noci...☺️
(vedi pag. 27)
 

gamine2612

Together for ever
Ho iniziato anche io ieri, scorre veloce con i capitoli brevi a me piace.
La curiosità avanza, si intuirà dove è ambientato oppure il mistero resterà per sempre?

Anche il mio è l'edizione Einaudi, arrivato da una biblioteca minore della città (io li prendo alla principale), sembra che sia in lettura da molti gruppi
 

francesca

Well-known member
Confermo tutto quello che ha scritto @darida.
Apprezzo lo stile tagliente, lapidario, la voce corale dei due gemelli per i quali tutto è ridotto all'essenziale: tutto è sullo stesso piano, crudeltà e solidarietà, giustizia e ingiustizia, amore e odio. Tutto vale la pena di essere sperimentato e reso parte di se stessi, non c'è da interpretare niente, solo da agire secondo quello che viene richiesto ed è possibile fare. Quando aiutano il soldato disertore e lui li ringrazia, la loro risposta è semplice: non ci devi ringraziare, l'abbiamo fatto perchè ne avevi bisogno. Come se in loro tutto fosse istinto. Sono una (perchè non si può parlare di due) personalità affascinante.

Le parole che definiscono i sentimenti sono molto vaghe; è meglio evitare il loro impiego e attenersi alla descrizione degli oggetti, degli esseri umani e di se stessi, vale a dire alla descrizione fedele dei fatti
 

darida

Well-known member
Ho finito la prima parte "Il grande quaderno" .Verso la fine ho iniziato a ricordare...quasi un po' a malincuore però forse questa volta sarà una lettura più rilassata 😉
Ho letto una ventina di pagine della seconda parte: "La prova"
Voi a che punto siete? cosa ne pensate fin qui?...
 

francesca

Well-known member
Anch'io ho finito Il grande quaderno, e ho letto un po' de La prova.
La prima parte mi è piaciuta molto e in qualche modo mi ha angosciato meno di quello che temessi. Sarà perchè la lettura ad alta voce a cui avevo assistito era stata molto coinvolgente, la lettrice aveva scelto i brani più cupi, faceva le voci di Nonna e dei bambini in modo realistico, non c'era scampo, lì ero e lì dovevo rimanere ad ascoltare anche le cose più truci. Nel leggere, con i ritmi che mi si confanno e senza saltare parti, ho trovato il racconto spietato, gelido come l'Antartide (cioè sterminato e tagliente), ma nella spietatezza dei gemelli c'è una sorta di giustizia primordiale: l'utilizzo di persone e cose a proprio vantaggio è fatto con una certa spregiudicatezza che comunque punisce chi deve essere punito, chi ha commesso a sua volta nefandezze.
Mi ha colpito molto l'episodio delle mele, che dà un barlume di umanità alla Nonna.
Niente è detto esplicitamente, ma grazie allo stile narrativo, alcune cose arrivano ancora più dirette. Per esempio l'orrore della deportazione degli ebrei si staglia anche in mezzo al degrado generale.
Se ripenso a quanto letto fin ora mi accorgo che in queste poche pagine la Kristòf è riuscita ad affrontare in modo efficace una quantità di temi incredibili: il degrado che viene dalla mancanza di istruzione, l'emarginazione della disabilità, l'abuso sessuale in tante forme, la pedofilia, l'orrore della guerra, lo sciacallaggio, l'antisemitismo, l'omosessualità, lo sfruttamento dei minori, la tortura.. è incredibile la genialità di affrontare tutte le miserie più turpi dell'animo umano con questa efficacia e in poche pagine di un romanzo.
Sulla seconda parte per ora non mi pronuncio. Finalmente sappiamo che uno dei due gemelli si chiama Lucas, inizia ad avere una sua caratterizzazione, si passa dalla narrazione al plurale alla terza persona. Patisco per ora il distacco, la voce dei gemelli mi risuonava in testa senza scampo, inizio a pensare che da qui in poi posso recuperare il controllo del lettore su ciò che sta leggendo, ma forse è troppo presto per pronunciarsi.
 
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darida

Well-known member
Anch'io ho finito Il grande quaderno, e ho letto un po' de La prova.
La prima parte mi è piaciuta molto e in qualche modo mi ha angosciato meno di quello che temessi. Sarà perchè la lettura ad alta voce a cui avevo assistito era stata molto coinvolgente, la lettrice aveva scelto i brani più cupi, faceva le voci di Nonna e dei bambini in modo realistico, non c'era scampo, lì ero e lì dovevo rimanere ad ascoltare anche le cose più truci. Nel leggere, con i ritmi che mi si confanno e senza saltare parti, ho trovato il racconto spietato, gelido come l'Antartide (cioè sterminato e tagliente), ma nella spietatezza dei gemelli c'è una sorta di giustizia primordiale: l'utilizzo di persone e cose a proprio vantaggio è fatto con una certa spregiudicatezza che comunque punisce chi deve essere punito, chi ha commesso a sua volta nefandezze.
Mi ha colpito molto l'episodio delle mele, che dà un barlume di umanità alla Nonna.
Niente è detto esplicitamente, ma grazie allo stile narrativo, alcune cose arrivano ancora più dirette. Per esempio l'orrore della deportazione degli ebrei arriva si staglia anche in mezzo al degrado generale.
Se ripenso a quanto letto fin ora mi accorgo che in queste poche pagine la Kristòf è riuscita ad affrontare in modo efficace una quantità di temi incredibili: il degrado che viene dalla mancanza di istruzione, l'emarginazione della disabilità, l'abuso sessuale in tante forme, la pedofilia, l'orrore della guerra, lo sciacallaggio, l'antisemitismo, l'omosessualità, lo sfruttamento dei minori, la tortura.. è incredibile la genialità di affrontare tutte le miserie più turpi dell'animo umano con questa efficacia e in poche pagine di un romanzo.
Sulla seconda parte per ora non mi pronuncio. Finalmente sappiamo che uno dei due gemelli si chiama Lucas, inizia ad avere una sua caratterizzazione, si passa dalla narrazione al plurale alla terza persona. Patisco per ora il distacco, la voce dei gemelli mi risuonava in testa senza scampo, inizio a pensare che da qui in poi posso recuperare il controllo del lettore su ciò che sta leggendo, ma forse è troppo presto per pronunciarsi.
Ottime osservazioni Francesca!
Il tuo quadro è come sempre preciso e privo di giri di parole (😉)
Per gli orrori e la miseria di ogni tipo non servono nomi specifici, ahimè! li conosciamo li abbiamo visti e li vediamo.
Sono a metà della seconda parte e proseguo spedita. Stile e struttura semplici,i macigni sono le parole usate e le descrizioni dei fatti. qualche volta al limite dell'immaginabile per immagini, secondo me.
Le sorprese non mancheranno fino alla fine e noto con piacere che la mia memoria sta facendo meno cilecca del previsto.
Merito del calibro del romanzo!
 

francesca

Well-known member
Proseguo nella lettura della II parte. Notavo che nonostante anche questa seconda parte sia scandita da capitoletti brevi, non ci sono titoli. Anche questo mi sembra un segno di discontinuità che la Kristòf vuole dare rispetto alla prima parte.
Sono un po' spiazzata perchè questo Lucas non mi sembra uno dei gemelli: ha in sè quello strano mix di crudeltà e solidarietà (accoglie Yasmine e il figlio, ma ha nei loro confronti comportamenti crudeli), va a trovare tutte le sere il curato per portargli la cena, ma molesta Clara (almeno fino a dove sono arrivata io, sembra che la stia stalkerando)...
Ma nel complesso mi sembra un personaggio debole, non riesco bene ad inquadrarlo.
Ad un certo punto al curato che dopo averlo rimproverato perchè va nelle osterie e si ubriaca tutte le notti gli dice:
"Che Dio la benedica. Che le doni la pace dell'anima."
Lucas risponde:
"Non avrò mai pace"
Questa risposta mi ha spiazzato. I gemelli non si sarebbero mai preoccupati di cosa possa voler dire avere la pace dell'anima, non avrebbero avuto una risposta ad una domanda simile: sarebbe stato un concetto troppo astratto per il loro modo di interpretare il mondo.
 

gamine2612

Together for ever
Anche io sono alla seconda parte come Francesca.
Inizialmente ero stupefatta della crudeltà e durezza della descrizione della vita dei gemelli dalla nonna.
A mio parere una realtà lievemente esagerata, d'accordo che lo scrittore esaspera le situazioni per farci stupire di quanto in basso l'uomo possa arrivare, comunque un po' oltre il realistico.
Spesso mi sono chiesta se un'essere umano, bambino possa sopravvivere fisicamente in tali situazioni: cibo, freddo, frustrazioni.
Nota bellissima: il quaderno scritto dai gemelli e la memorizzazione di tutta la Bibbia, denota l'intelligenza emergente ed il dono di essere speciali dei bambini.

A mio parere con Clara c'è una situazione che sta tra la molestia ed il compiacimento.
Sino ad ora mi è piaciuta maggiormente la prima parte comunque.
 

darida

Well-known member
Sono alla fine della seconda parte manca sempre più la terra sotto i piedi e la confusione (ancora una volta) avanza.
Non resta che proseguire...
 

velvet

Well-known member
Io ho finito la prima parte. Onestamente mi sono persa un po' tra nemici, stranieri dalle diverse lingue ecc.. Quindi la nonna aveva origini russe?
La separazione tra i due gemelli quindi era una scelta condivisa... mi ha spiazzato.
Il padre quando appare a cercare la moglie sembra non fregarsene proprio nulla dei figli.
Invece il fatto che alla fine nonna e nipoti fossero quasi affiatati mi ha colpito, dire che si volessero bene è eccessivo in questo miasma di cattiveria e crudeltà ma direi che erano diventati compagni di sventure.
 
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