Svevo, Italo - La coscienza di Zeno

Masetto

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Vedo che il buon Zeno è molto amato :twisted:
In realtà non è un personaggio nato per suscitare simpatia nel lettore. Il lui Svevo vuole rappresentare il tipo dell'inetto, e ancor di più vuol mettere in luce, tramite la psicanalisi, i moventi egoistici delle sue azioni, che Zeno a livello conscio non ammette. Insomma il romanzo è una critica all'uomo contemporaneo, ed è in questo che va ricercato il valore dell'opera, nella capacità con cui Svevo riesce a mostrare nel profondo una psicologia esemplare dell'egoismo umano, non nel fatto che Zeno ci risulti simpatico o meno come persona :cool:
 
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gatsu76

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@Raffa: anch'io apprezzo l'analisi psicologica di un personaggio ma questo libro proprio non lo sopporto, è più forte di me :mrgreen:

@masetto: sono d'accordo con la tua analisi e assolutamente non discuto il valore che questo testo ha avuto nella letteratura italiana.. però la figura dell'inetto proprio non la sopporto.. ed è ovviamente un'impressione tutta personale..
L'uomo che si lascia trasportare dagli eventi senza prendere mai posizione, a cui alla fine la sorte sorride è secondo me una visione avvilente per la condizione umana.. altri autori hanno analizzato a fondo le dicotomie della psiche e dei comportamenti umani (tra gli altri Pirandello che apprezzo molto) ma senza proporre una figura insignificante e scialba come Zeno, dando cmq alla volontà dell'uomo la possibilità di emergere o almeno di tentare di farlo.. L'uomo "moderno" non è più inetto dell'uomo "antico", è la struttura in cui vive ad essere più complessa, frastagliata, diversificata. Il fallimento è "scusabile", l'inettitudine sveviana meno. :)

Ciao
Luca
 

Masetto

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altri autori hanno analizzato a fondo le dicotomie della psiche e dei comportamenti umani (tra gli altri Pirandello che apprezzo molto) ma senza proporre una figura insignificante e scialba come Zeno, dando cmq alla volontà dell'uomo la possibilità di emergere o almeno di tentare di farlo..
Sì, ma non per questo, come scrittori, sono migliori di Svevo. Semplicemente hanno "investigato" altri tipi umani. La loro bravura, come quella di Svevo, dipende dall'acutezza e dalla capacità espressiva con cui hanno saputo condurre quest'analisi.

L'uomo "moderno" non è più inetto dell'uomo "antico", è la struttura in cui vive ad essere più complessa, frastagliata, diversificata.
Vero

Il fallimento è "scusabile", l'inettitudine sveviana meno. :)
Mah, dipende secondo me. Se uno è "inetto" per mancanza di talento in fondo non è colpa sua. Se lo è per mancanza di volontà invece sì, a patto di avere dei criteri che stabiliscono verso cosa deve tendere questa volontà. Ma questo è già un discorso più "filosofico" (o etico) che letterario secondo me :)
 

Bohemian

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mio esame di stato

prof: come mai vuoi parlare proprio di questo libro?
io: veramente, la prima volta che l'ho letto devo ammettere che non mi è piaciuto per niente e l'ho trovato noiosissimo!
prof: pure io!
io: però poi l'ho riletto e così l'ho rivalutato molto...
prof: pure io..

ripensandoci credo davvero che serva più di una lettura per apprezzarlo davvero, nonostante l'abbia davvero odiato, ora è uno dei miei libri preferiti dopo aver capito che in realtà zeno "stà davvero un passo avanti a tutti!"
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
mio esame di stato

prof: come mai vuoi parlare proprio di questo libro?
io: veramente, la prima volta che l'ho letto devo ammettere che non mi è piaciuto per niente e l'ho trovato noiosissimo!
prof: pure io!
io: però poi l'ho riletto e così l'ho rivalutato molto...
prof: pure io..

ripensandoci credo davvero che serva più di una lettura per apprezzarlo davvero, nonostante l'abbia davvero odiato, ora è uno dei miei libri preferiti dopo aver capito che in realtà zeno "stà davvero un passo avanti a tutti!"

anche io l'ho portato alla maturità e la proff. mi ha chiesto: "Come mai porta un autore regionale?" :W
 

Masetto

New member
anche io l'ho portato alla maturità e la proff. mi ha chiesto: "Come mai porta un autore regionale?" :W
:-?:-?



A me invece chiesero: "Nota delle somiglianze tra i personaggi di Svevo e quelli dei film di Charlie Chaplin?". Non avendo mai visto un film di Chaplin potei eludere la domanda :)

E ad un mio amico che portava Pirandello hanno chiesto: "Che differenza c'è tra l'occhio strabico di Mattia Pascal e il naso storto di Vitangelo Moscarda?". Non mi ricordo cosa abbia risposto...

Ah, i bei tempi delle superiori! :):):)
 

smg2

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Hehehehe, l'ho portato anch'io alla maturità... Dopo quasi sette anni, non mi ricordo praticamente più nulla di questo libro!:?
 

Vesper

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L'ho letto anche io durante le superiori e la mia reazione è stata la stessa di molti di voi. L'ho trovato lento e noioso, anche se ricordo che alcune parti del libro tutto sommato mi erano piaciute. E pure io ho provato un'estrema antipatia per il personaggio di Zeno, cosa che sicuramente mi ha impedito di apprezzare maggiormente quest'opera. Purtroppo questo è un mio limite: quando leggo un libro ho bisogno di immedesimarmi in un personaggio, o comunque di apprezzarlo, ammirarlo, appassionarmi alle sue vicende e alla sua personalità. Se un personaggio non mi piace oppure mi è antipatico, molto spesso finisco per non apprezzare molto nemmeno il libro, e con 'La coscienza di Zeno' mi è capitato esattamente ciò (come anche con 'Il giovane Holden').
Comunque ho votato 3. Fosse stato un altro autore forse avrei messo 2, però al di là del fatto che il libro non mi sia piaciuto molto come storia, è scritto in maniera impeccabile.
 

AmelieBuendìa

New member
Io lessi "La coscienza di Zeno" e "Senilità" alle superiori....il primo mi annoiò molto e mi mandò in paranoia nel capitolo che parlava del vizio del fumo,del secondo non ricordo nulla:?
Non è che mi piaccia molto Svevo ( sarà che lo lessi subito dopo Pirandello..)
Alcuni autori non andrebbero letti l'uno di seguito all'altro ( Svevo e Pirandello / Pascoli e D'annunzio)...purtroppo a me alle superiori accadde proprio così e finii con l'amare Pirandello e D'Annunzio e non apprezzai per nulla gli altri 2.Forse dovrei rileggerli (idem per Verga...lo odia più di Manzoni)
 

AmelieBuendìa

New member
Oddio, Svevo è la mia nemesi per eccellenza :D

Devo dire che ho trovato questo libro noioso e lento, ho odiato il protagonista più di ogni altro nella storia della letteratura.. uno dei classici che non rileggerò più, neanche sotto tortura, insieme ai Promessi Sposi (ho i brividi solo a nominarli...).

Ciao

Mi hai tolto le parole di bocca...o i tasti da sotto le dita..:mrgreen:
 

Isabel

New member
E' uno dei libri che amo di più, rappresenta l'uomo moderno, quell'uomo senza qualità antiniciano per eccellenza, è lui che popola un mondo che non ha bisogno di eroi ma di quotidiane battaglie per vivere, è l'uomo che arranca e tira il carro, mentre i grandi chissà dove sono. E' l'autoironia di chi non si prende sul serio, che vive sul confine e sa che i valori non devono essere troppo eclatanti per poter durare.
Provate a smettere di fumare e poi leggete La coscienza di Zeno? :D

quoto in pieno tutto ciò che hai detto. è anche uno dei miei libri preferiti..l'ho adorato..!la scena del funerale sbagliato, l'ultima sigaretta...le sorelle tutte con la A...quanto ho amato questo libro!
 

elena

aunt member
Zeno è un personaggio particolare.....sicuramente non deputato a suscitare simpatie......ma rappresenta in modo realistico le nevrosi dell'uomo moderno.....l'ultima sigaretta è veramente una scena geniale (in cui ahimè mi ritrovo in pieno :wink:).

Ho notato che come me molti, di età completamente diverse, lo hanno portato alla maturità......scarsa fantasia dei professori o effettivo riconoscimento del valore di questo autore :?????
 

Dorylis

Fantastic Member
Zeno è un personaggio particolare.....sicuramente non deputato a suscitare simpatie......ma rappresenta in modo realistico le nevrosi dell'uomo moderno.....l'ultima sigaretta è veramente una scena geniale (in cui ahimè mi ritrovo in pieno :wink:).

Ho notato che come me molti, di età completamente diverse, lo hanno portato alla maturità......scarsa fantasia dei professori o effettivo riconoscimento del valore di questo autore :?????

Io non l'ho portato alla maturità, se posso dissentire :D da me il più gettonato era Pirandello l'anno scorso.. Io sono andata controtendenza e ho scelto Calvino!
 

Bluedress

Member
Davvero un peccato che un capolavoro simile sia stato per molti una lettura obbligata in età adolescenziale, legandolo a ricordi e sensazioni di noia/lentezza/antipatia.
Non dovrebbero mai imporre le letture: l'imposizione è il modo migliore per suscitare insofferenza nei confronti della cosa imposta. :boh:
Sono solo a metà della lettura di questo libro e posso già spedirlo di diritto nella mia top 10 personale dei migliori libri che abbia mai letto.
Una capacità di scandagliare ogni anfratto della psiche umana davvero notevole, unita ad uno stile narrativo preciso dove nulla è lasciato al caso. Ciliegina sulla torta infine, un'ironia irresistibile! Lo sto leggendo con il sorriso sulle labbra (e talvolta il riso).
Non trovo antipatico il personaggio di Zeno, anzi: forse perchè, nel bene e nel male, in qualche "attitudine" mentale e comportamentale mi ci rivedo.:D
 
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