India
sollecitato dalla cara Darida,alcuni acquerelli dall'India del nord. Benché si sia trattato di un breve viaggio,rispetto all'immensità del subcontinente,una breve idea delle meraviglie di questo sterminato paese me la sono fatta. Inoltre la fortuna di aver fatto il viaggio per il periodo natalizio,mi ha permesso di apprezzare in pieno tutto quello che vedevo senza il disagio del caldo e dell'umidità. Arrivo a Delhi,formicaio umano non privo di interessanti monumenti,e subito via verso il magico Rajastan. Jaipur è un vero incanto,la incredibile quinta teatrale del palazzo dei venti,dove non esiste appunto un reale palazzo,ma solo la facciata composta da ben 953 finestre,l'osservatorio astronomico del 1728,fatto costruire da Jai Singh,il palazzo della città,con le sue bellissime stanze dotate di grate fatte per far circolare l'aria in una sorta di aria condizionata ante litteram,le fortezze sulle colline,da vedere a dorso di elefante,tutto concorre a fare di questa città la porta del deserto del thar. Tornando verso ovest,il capolavoro dei capolavori,il taj mahal,devo dire che non usurpa assolutamente la sua fama. Un monumento tra i più belli del mondo,perfetto nella sua simmetria ed eleganza. Una vera sorpresa è stata la città di Orcha,di impronta medievale,dove sono capitato durante una festa indu,con queste signore dai bellissimi costumi che erano felici di farsi fotografare,cosa rara in quei paesi. Per ultima Varanasi,la ex Benares,dove siamo arrivati la sera dell'ultimo dell'anno. Vedere le pire al buio è stata un'esperienza veramente mistica che mi è rimasta nel cuore. L'insolito capodanno è proseguito con una gita in barca sul Gange alle 6.30 del mattino!!! Il viaggio è poi proseguito per Katmandu,ma questa come si suol dire è un'altra storia,degna di essere raccontata a parte.