elena
aunt member
[FONT=SimonciniGaramond, serif]Il Sosia - Poema Pietroburghese (denominazione che Dostoevskij riprende da Gogol con il medesimo significato di narrazione tra realistica e fantastica, delle gesta e vicende di un protagonista) è un racconto che affronta il tema del “doppio”, tema lungamente ripreso e variamente analizzato successivamente da parte di numerosi autori di vari paesi.
Data la natura fantastica del racconto, non è possibile definire esattamente se la presenza di un “di un altro se stesso” sia un fenomeno di sdoppiamento di personalità correlato ad un'alterazione psichica del protagonista o sia una situazione paradossalmente reale: in ogni caso Dostoevskij delinea la figura di un emarginato che è tale perché non riveste le caratteristiche socialmente accettabili dalla Russa ottocentesca. [/FONT]
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La narrazione prende l'avvio dalla descrizione dello stato d'animo di Gorliadkin, un grigio impiegato pubblico (molto gogoliano) che, probabilmente consapevole di un suo malessere interno, cerca di trovare conforto in un medico. Si denota immediatamente una manifesta mania di persecuzione del protagonista alternata ad un evidente senso di inferiorità nei confronti dei suoi simili. La personalità di Gorliadkin è estremamente contorta e influenzata da giudizio altrui, in quanto la considerazione che egli ha di se stesso non è altro che il riflesso di ciò che gli altri vedono in lui. Per una persona così delineata che vede nemici ovunque, non può esserci maggior nemico che il doppio di se stesso e quando questo sosia, perfido e cinico, comincia ad invadere ogni spazio vitale e ad assumere un posto in società che il vero Gorliadkin non ha mai potuto rivestire, il crollo psicologico del protagonista è tragicamente inevitabile. [/FONT]
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Anche se in questo racconto comincia ad intravedersi l'introspezione tipica delle opere di Dostoevskij, Il Sosia non può essere paragonato ai grandi capolavori di questo autore: lo stessa tema portante del racconto, lo sdoppiamento di personalità, non è delineato ed approfondito come ad esempio in Delitto e Castigo. [/FONT]
[FONT=SimonciniGaramond, serif]Nel complesso gradevole ma non eccezionale. Voto 2-3 su 5.[/FONT]
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[FONT=SimonciniGaramond, serif]Una piccola perplessità: Gorliadkin viene spesso denominato “il nostro eroe”. Questo appellativo, che ovviamente non corrisponde alla qualità del protagonista, ha un'accezione puramente ironica o “eroe” è la traduzione di un termine che in russo ha una diversa connotazione? [/FONT]
Data la natura fantastica del racconto, non è possibile definire esattamente se la presenza di un “di un altro se stesso” sia un fenomeno di sdoppiamento di personalità correlato ad un'alterazione psichica del protagonista o sia una situazione paradossalmente reale: in ogni caso Dostoevskij delinea la figura di un emarginato che è tale perché non riveste le caratteristiche socialmente accettabili dalla Russa ottocentesca. [/FONT]
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La narrazione prende l'avvio dalla descrizione dello stato d'animo di Gorliadkin, un grigio impiegato pubblico (molto gogoliano) che, probabilmente consapevole di un suo malessere interno, cerca di trovare conforto in un medico. Si denota immediatamente una manifesta mania di persecuzione del protagonista alternata ad un evidente senso di inferiorità nei confronti dei suoi simili. La personalità di Gorliadkin è estremamente contorta e influenzata da giudizio altrui, in quanto la considerazione che egli ha di se stesso non è altro che il riflesso di ciò che gli altri vedono in lui. Per una persona così delineata che vede nemici ovunque, non può esserci maggior nemico che il doppio di se stesso e quando questo sosia, perfido e cinico, comincia ad invadere ogni spazio vitale e ad assumere un posto in società che il vero Gorliadkin non ha mai potuto rivestire, il crollo psicologico del protagonista è tragicamente inevitabile. [/FONT]
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Anche se in questo racconto comincia ad intravedersi l'introspezione tipica delle opere di Dostoevskij, Il Sosia non può essere paragonato ai grandi capolavori di questo autore: lo stessa tema portante del racconto, lo sdoppiamento di personalità, non è delineato ed approfondito come ad esempio in Delitto e Castigo. [/FONT]
[FONT=SimonciniGaramond, serif]Nel complesso gradevole ma non eccezionale. Voto 2-3 su 5.[/FONT]
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[FONT=SimonciniGaramond, serif]Una piccola perplessità: Gorliadkin viene spesso denominato “il nostro eroe”. Questo appellativo, che ovviamente non corrisponde alla qualità del protagonista, ha un'accezione puramente ironica o “eroe” è la traduzione di un termine che in russo ha una diversa connotazione? [/FONT]