Orwell, George - 1984

Byerry

New member
Bello per 4/5 di storia

Bello, interessante ed incredibilmente moderno (purtroppo).

La storia è nuova, non stanca. Unico neo, la descrizione delle fasi di trance, a mio parare molto ripetitiva in certi frangenti. Ma cista, il ritmo di scrittura ai tempi della stesura non era quello di oggi.

Lo consiglio.
 

LearnToKill

New member
La descrizione di una società a dir poco agghiacciante e sconvolgente; uomini e donne che vivono le proprie esistenze in modo totalmente anonimo, educati a non provare nessuna emozione (se non quelle distruttive), a non porsi domande, a non pensare. Persone la cui interiorità è stata completamente annullata. Più si va avanti con la lettura, più ci si rende conto di quanto sia un romanzo attualissimo. Il genio di Orwell, infatti, è stato proprio quello di riuscire a scorgere che tipo di società si stesse creando davanti ai suoi occhi! La terza parte del libro è sicuramente quella più dura e suggestiva, dove non solo si vedono esattamente i meccanismi utilizzati per manipolare e sopraffare fisicamente gli uomini, ma si vede anche la manipolazione mentale ed emotiva, l'annientamento dell'uomo in ogni sua forma, fino al raggiungimento dell'accettazione del Grande Fratello. Sinceramente penso che il finale sia il più giusto e consono al messaggio che il libro vuole trasmettere, se fosse stato diversamente non avrebbe avuto l'impatto che effettivamente ha sul lettore. Appena concluso la lettura mi sono chiesta perché abbia aspettato così tanto a leggerlo. Un libro che potrebbe essere considerato anche di formazione, che influenza, che cambia e che fa porre delle domande. Una lettura che tutti dovrebbero intraprendere. Sicuramente tra i libri più belli e illuminanti che abbia mai letto.
 

George

New member
Libro bellissimo, l'ho letto per la seconda volta dopo un po di tempo, è anche se sono passati più di 60 anni da quando è stato scritto rimane molto attuale.
 

Grantenca

Well-known member
Che sia un capolavoro non c'è dubbio; non entro nella qualità letteraria per incompetenza, ma la sua straordinaria visione di un futuro che ORA è sotto i nostri occhi è inquietante, come la impari lotta dei protagonisti contro il programma inesorabile del sistema. Speriamo solo che non ci abbia azzeccato sino in fondo......
 

Nico.

New member
A mio modesto parere, uno dei capolavori del XX secolo..
Libro a dir poco visionario, attuale in qualsiasi periodo da quando è stato scritto. Riesce davvero ad aprirti gli occhi e a farti riflettere riguardo la società e il mondo in cui viviamo. Ci fa rivedere la nostra presunta "libertà" e al tempo stesso ci insegna quanto quest'ultima sia preziosa, nonostante il nostro darla per scontato.

Chiunque dovrebbe leggerlo una volta nella vita, è uno di quei libri che ti insegnano tanto e che ti cambiano la mente.
Bisognerebbe farlo leggere e studiare a scuola!!

Tanto di cappelo per Mr. Orwell!! :ad:
 

Kobuwski

New member
Ho appena finito di leggerlo e ne sono rimasto estremamente colpito! Entra di diritto tra i miei libri preferiti e sarà il punto di partenza per il mio percorso all'esame di maturità.
Secondo il mio modesto parere questo libro non è solo una "ribellione" contro i regimi totalitari e non ha il solo scopo di educare i lettori. Io ho riscontrato dei passi davvero profondi, in particolare il libro di Goldstein e i dialoghi finali tra O'Brien e Smith.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Ehm... vado controcorrente, lo so, per favore non cancellatemi dai lettori di tutti i tempi... ma non mi piace!
Sto leggendo questo libro ora, dopo tanta attesa e dopo averlo studiato approfonditamente al liceo... mi sono imposta di finirlo, ma che fatica! Per carità, ne riconosco il valore letterario e sociale immenso, nonché la grandissima attualità dei concetti che introduce, ma proprio non mi va giù! Sarà perché non mi piacciono i romanzi distopici... non lo so! Mi sento in imbarazzo ed in colpa con me stessa, ma è così!
:) Sorry.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Ehm... vado controcorrente, lo so, per favore non cancellatemi dai lettori di tutti i tempi... ma non mi piace!
Sto leggendo questo libro ora, dopo tanta attesa e dopo averlo studiato approfonditamente al liceo... mi sono imposta di finirlo, ma che fatica! Per carità, ne riconosco il valore letterario e sociale immenso, nonché la grandissima attualità dei concetti che introduce, ma proprio non mi va giù! Sarà perché non mi piacciono i romanzi distopici... non lo so! Mi sento in imbarazzo ed in colpa con me stessa, ma è così!
:) Sorry.


Non credo verrai radiata:)

Io, diversamente da te, penso che contestualizzata nel tempo e nello spazio, sia una grande opera. Visionaria, contro corrente e sublime nella sua critica velata alle ideologie di massa (solo dopo parecchi anni il velo è caduto e ciò che c'era dietro è apparso in tutta la sua lucida negatività).

Prova a leggerlo come lo leggerebbero un uomo o una donna inseriti nel clima del dopo guerra, in cui il sogno e la speranza in un mondo migliore si stavano trasformando in cecità di fronte ai tanti regimi nascenti.

Mentre, tanto per dire in Italia, si danzava e si ricostruiva con grande fiducia, Orwell se ne usciva sollevando questioni irrisolte, nell'animo umano e nella società.

Sono d'accordo con te che non abbia un valore formale assoluto, ma la mia opinione è che sia un'opera da leggere e rileggere per capire la nostra società. Credo che in alcune pagine Orwell, che scrive nel lontano 1948, abbia un valore sociologico ad oggi insuperato.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Non credo verrai radiata:)

Io, diversamente da te, penso che contestualizzata nel tempo e nello spazio, sia una grande opera. Visionaria, contro corrente e sublime nella sua critica velata alle ideologie di massa (solo dopo parecchi anni il velo è caduto e ciò che c'era dietro è apparso in tutta la sua lucida negatività).

Prova a leggerlo come lo leggerebbero un uomo o una donna inseriti nel clima del dopo guerra, in cui il sogno e la speranza in un mondo migliore si stavano trasformando in cecità di fronte ai tanti regimi nascenti.

Mentre, tanto per dire in Italia, si danzava e si ricostruiva con grande fiducia, Orwell se ne usciva sollevando questioni irrisolte, nell'animo umano e nella società.

Sono d'accordo con te che non abbia un valore formale assoluto, ma la mia opinione è che sia un'opera da leggere e rileggere per capire la nostra società. Credo che in alcune pagine Orwell, che scrive nel lontano 1948, abbia un valore sociologico ad oggi insuperato.

A livello concettuale hai completamente ragione! Infatti non riesco a capire cosa mi infastidisce: probabilmente è qualcosa nello stile freddo e stringato o forse l'aria di catastrofe imminente che si respira. Provo un'oppressione fisica, un senso di depressione durante la lettura, probabilmente causata proprio da quello che sto leggendo.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
A livello concettuale hai completamente ragione! Infatti non riesco a capire cosa mi infastidisce: probabilmente è qualcosa nello stile freddo e stringato o forse l'aria di catastrofe imminente che si respira. Provo un'oppressione fisica, un senso di depressione durante la lettura, probabilmente causata proprio da quello che sto leggendo.


Ti capisco benissimo, anch'io ritengo che abbia uno stile non proprio coinvolgente.
 

Gustl

New member
Trovo molto più angosciante e distopico : Il mondo nuovo di Huxley; un controllo voluto e cercato, da cittadini programmati dalla nascita.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
spoiler

mi sono accorta che non c'era un mio commento, da un G.d.L.

Finito oggi di leggerlo e non esito a dire che è un libro che mi ha coinvolto tantissimo sia per la storia che per lo stile di scrittura. Orwell ha la capacità di farti immedesimare in Winston, nella suspence che vive per eludere la psicopolizia e poi ti tiene in sospeso fino alla fine sperando che vinca l'amore, la ragione, la verità, fino all'ultima parola resta la speranza che il finale non sia quello che non vorresti mai vedere scritto.
Mi ha affascinato anche tutto l'apparato costruito per rendere il più possibile realistica la dittatura del Grande fratello e di un regime capace di controllare anche i pensieri dei propri sudditi, certamente la filosofia di Orwell è pessimistica, ma anche realistica visto i regimi dittatoriali presenti e le atrocità che hanno provocato. Geniale secondo me legare la libertà di pensiero alla memoria, se non c'è memoria non esiste possibilità di pensiero e di critica, non ricordare permette di cancellare e quindi di non esistere.
Lo considero un romanzo veramente importante per guardarci intorno e dentro di noi per capire fino a che punto siamo nel 1984.
5 su 5!
 
Ultima modifica:

Gianmarco

New member
Spoiler

mi sono accorta che non c'era un mio commento, da un G.d.L.

Finito oggi di leggerlo e non esito a dire che è un libro che mi ha coinvolto tantissimo sia per la storia che per lo stile di scrittura. Orwell ha la capacità di farti immedesimare in Winston, nella suspence che vive per eludere la psicopolizia e poi ti tiene in sospeso fino alla fine sperando che vinca l'amore, la ragione, la verità, fino all'ultima parola resta la speranza che il finale non sia quello che non vorresti mai vedere scritto.
Mi ha affascinato anche tutto l'apparato costruito per rendere il più possibile realistica la dittatura del Grande fratello e di un regime capace di controllare anche i pensieri dei propri sudditi, certamente la filosofia di Orwell è pessimistica, ma anche realistica visto i regimi dittatoriali presenti e le atrocità che hanno provocato. Geniale secondo me legare la libertà di pensiero alla memoria, se non c'è memoria non esiste possibilità di pensiero e di critica, non ricordare permette di cancellare e quindi di non esistere.
Lo considero un romanzo veramente importante per guardarci intorno e dentro di noi per capire fino a che punto siamo nel 1984.
5 su 5!

Ho appena finito di leggerlo anche io e mi sento molto vicino al tuo pensiero. Il finale mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca, ma probabilmente era il finale più naturale, dato lo scopo dello scrittore. Tutti avremmo voluto una bella rivoluzione :). Il tema della memoria del passato mi sembra davvero azzeccatissimo. Mi viene in mente proprio come spesso i politici, sfruttando la memoria corta dell'elettore medio, riescono a raggirare la popolazione. Il romanzo mi ha fatto davvero riflettere su quanto un futuro del genere possa essere vicino. Da leggere assolutamente per capire quanto la democrazia sia un bene prezioso da coltivare giorno dopo giorno.
 
Il mondo nuovo di Huxley

Assieme a 1984 io vedrei molto bene "Il Mondo Nuovo" di Huxley. Un romanzo fantapolitico dove ci viene descritta una società divisa in classi già dalla nascita con la fecondazione artificiale. Quella descritta da Huxley è una società super tecnologica, dove non i sono conflitti, salvo......
E' un romanzo da leggere assolutamente, vi piacerà moltissimo.
 

Tanny

Well-known member
Assieme a 1984 io vedrei molto bene "Il Mondo Nuovo" di Huxley. Un romanzo fantapolitico dove ci viene descritta una società divisa in classi già dalla nascita con la fecondazione artificiale. Quella descritta da Huxley è una società super tecnologica, dove non i sono conflitti, salvo......
E' un romanzo da leggere assolutamente, vi piacerà moltissimo.

Tempo fa avevamo fatto un gruppo di lettura per quel libro, sempre di Huxley c'è "Ritorno al mondo nuovo" che è un saggio dove l'autore analizza la società di allora e quanto da lui predetto nel romanzo, c'è pure una parte in cui tratta delle differenze del mondo da lui predetto e quello descritto da Orwell, è una lettura molto interessante, soprattutto per il fatto che determinate loro previsioni sono ormai riscontrabili nella nostra società.
 

bouvard

Well-known member
Lessi per la prima volta questo libro una ventina di anni fa. Mi colpì e fece paura allora - come oggi - per la sua lucidità e chiaroveggenza. Una paura amplificata durante questa rilettura in quanto al tg passavano le immagini dei plotoni di soldati marcianti in Corea. Poche altre immagini avrebbero potuto rispecchiare così bene quel “lavaggio del cervello” e quella mancanza di pensiero individuale di cui parla il libro.
1984 è un libro da leggere assolutamente. Lo trovo bellissimo, ma – e qui molti non saranno d’accordo - non è un libro che mi fa emozionare, tranne per una scena nelle pagine finali. Non so come spiegarlo, ma è proprio la sua estrema razionalità, lucidità, ad avermi costretta mentre lo leggevo ad essere altrettanto vigile e lucida. Mentre leggevo mi accorgevo a volte di avere le mani contratte, rigide, di essere tesa come se il GF potesse osservare anche me. Sarà per quel mantenerti costantemente in una dimensione negativa, come se percorressi un lungo e claustrofobico tunnel nero con la paura che arrivare alla fine non significhi poter respirare liberamente. Un costante, infinito ed eterno terrore.
Ma come dicevo nelle pagine finali una scena emozionante c’è, peccato solo sia una scena di una tragicità estrema. Perché se per buona parte del libro ci si illude che l’amore possa vincere su tutto, alla fine bisogna arrendersi al fatto che non sia così. Il dolore fisico vince su tutto portando anche al tradimento. Ed una volta liberati dal dolore resta – ossessiva, incancellabile - la consapevolezza di aver tradito, di aver ceduto. Non ci sono giustificazioni, o attenuanti, la verità è lì davanti a noi: la nostra debolezza ha vinto. Allora resta solo il peso del proprio tradimento.
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Lessi per la prima volta questo libro una ventina di anni fa. Mi colpì e fece paura allora - come oggi - per la sua lucidità e chiaroveggenza. Una paura amplificata durante questa rilettura in quanto al tg passavano le immagini dei plotoni di soldati marcianti in Corea. Poche altre immagini avrebbero potuto rispecchiare così bene quel “lavaggio del cervello” e quella mancanza di pensiero individuale di cui parla il libro.
1984 è un libro da leggere assolutamente. Lo trovo bellissimo, ma – e qui molti non saranno d’accordo - non è un libro che mi fa emozionare, tranne per una scena nelle pagine finali. Non so come spiegarlo, ma è proprio la sua estrema razionalità, lucidità, ad avermi costretta mentre lo leggevo ad essere altrettanto vigile e lucida. Mentre leggevo mi accorgevo a volte di avere le mani contratte, rigide, di essere tesa come se il GF potesse osservare anche me. Sarà per quel mantenerti costantemente in una dimensione negativa, come se percorressi un lungo e claustrofobico tunnel nero con la paura che arrivare alla fine non significhi poter respirare liberamente. Un costante, infinito ed eterno terrore.
Ma come dicevo nelle pagine finali una scena emozionante c’è, peccato solo sia una scena di una tragicità estrema. Perché se per buona parte del libro ci si illude che l’amore possa vincere su tutto, alla fine bisogna arrendersi al fatto che non sia così. Il dolore fisico vince su tutto portando anche al tradimento. Ed una volta liberati dal dolore resta – ossessiva, incancellabile - la consapevolezza di aver tradito, di aver ceduto. Non ci sono giustificazioni, o attenuanti, la verità è lì davanti a noi: la nostra debolezza ha vinto. Allora resta solo il peso del proprio tradimento.


Che bello quotare i commenti degli altri, fanno risparmiare un sacco di lavoro! :) Il libro ha superato le mie aspettative. Sono consapevole di non aver colto tutti i messaggi che Orwell ha voluto trasmetterci, ma questa storia mi ha segnato e sono certa che continuerà a farmi riflettere. Il mondo che Orwell ha costruito è tremendo: ho percepito un crescente senso di soffocamento man mano che venivano alla luce le reali intenzioni del Partito, e che la vera natura di quelli che Winston credeva alleati veniva svelata. Questa è una storia che non può piacere, come non si può apprezzare davvero nessuno dei personaggi, e forse è proprio in ciò che sta la sua forza; tutti avremo voluto un finale diverso, e fare i conti col Winston plagiato è stata la sconfitta definitiva della speranza.
 
Alto