Mi piacerebbe leggerlo,però nn è nella priorità della mia lista libri...credete che debba cambiare idea? ^-^
Mi piacerebbe leggerlo,però nn è nella priorità della mia lista libri...credete che debba cambiare idea? ^-^
Mi piacerebbe leggerlo,però nn è nella priorità della mia lista libri...credete che debba cambiare idea? ^-^
Perchè è un libro realista fino alla crudeltà. Flaubert non indietreggia di fronte al male del mondo e all'egoismo umano, ma ha il coraggio di mostrarli: non ultimo motivo della sua grandezzaPerò non sono riuscita a odiare Emma..l'ho trovata molto attuale.
credo che all'epoca mostrare come una madre possa anche non riuscire a voler bene al proprio figlio sia stato infrangere un tabù enorme molto più grande rispetto al tema dell'adulterio.
Forse questo libro va pensato anche con il senno di poi. Almeno... a me sta capitando ora... Lo stavo giusto dicendo ad una amica del forum.
Mi sta "scemando" l'antipatia per Emma. A distanza di 3 giorni dalla fine del libro, se mi fermo a riflettere ... a ricordare certi passaggi del libro, certe descrizioni del suo stato d'animo, arrivo a comprenderla come donna, comprendere le sue scelte e i suoi comportamenti. Comprendere i suoi momenti di solitudine, pur essendo sposata ad un marito che la adorava.
Forse questo libro va pensato anche con il senno di poi. Almeno... a me sta capitando ora... Lo stavo giusto dicendo ad una amica del forum.
Mi sta "scemando" l'antipatia per Emma. A distanza di 3 giorni dalla fine del libro, se mi fermo a riflettere ... a ricordare certi passaggi del libro, certe descrizioni del suo stato d'animo, arrivo a comprenderla come donna, comprendere le sue scelte e i suoi comportamenti. Comprendere i suoi momenti di solitudine, pur essendo sposata ad un marito che la adorava.
però l'adorava davvero?
Si può amarare o adorare qualcuno che non si comprende?
Forse anche lui si era cosrtuito un'immagine della moglie nella propria testa..
Anche senza forse . Ma nell'amore c'è sempre una parte di autoinganno, perchè non si arriva mai a conoscere completamente l'altro. Lo amiamo per come ci appare, e ci appare in un modo che, in certa misura, è solo nostro (mi sto pirandellizzando ).però l'adorava davvero?
Si può amarare o adorare qualcuno che non si comprende?
Forse anche lui si era costruito un'immagine della moglie nella propria testa..
Vero.Secondo me Emma forse all'inizio ha amato Charles, ma non veramente, come avrebbe voluto. Per cui durante il matrimonio anche i suoi slanci affettuosi nei confronti del marito sono una forzatura... quasi un contentino che lei stessa si da.
Anche senza forse . Ma nell'amore c'è sempre una parte di autoinganno, perchè non si arriva mai a conoscere completamente l'altro. Amiamo chi vediamo noi, per come lo vediamo, e lo vediamo in un modo che, in certa misura, è solo nostro (mi sto pirandellizzando ).
Nel caso di Charles c'è parecchio autoinganno, eppure il suo è ugualmente un amore enorme.
Anche senza forse . Ma nell'amore c'è sempre una parte di autoinganno, perchè non si arriva mai a conoscere completamente l'altro. Lo amiamo per come ci appare, e ci appare in un modo che, in certa misura, è solo nostro (mi sto pirandellizzando ).
Nel caso di Charles c'è parecchio autoinganno, eppure il suo è ugualmente un amore enorme.
L'amore è un bisogno da soddisfare
Anche senza forse . Ma nell'amore c'è sempre una parte di autoinganno, perchè non si arriva mai a conoscere completamente l'altro. Lo amiamo per come ci appare, e ci appare in un modo che, in certa misura, è solo nostro (mi sto pirandellizzando ).
E adesso, dopo Flaubert e Baudelaire e Balzac, invece di cercare la realtà con ferrea disciplina interiore, come consigliava il loro ruvido coraggioso conterraneo Camus, eccoci qui a fare i cinici post-moderni del "tutto è relativo" e de "l'amore non esiste, quindi famo sesso drogamose e divertimose, ché tanto ..."
Io invece penso che dietro tutto questo cinismo "post-moderni", la gente continui comunque a farsi illusioni e ad inseguire sogni...
"tutto è relativo" e de "l'amore non esiste, quindi famo sesso drogamose e divertimose, ché tanto ..."
Vero.spesso però si confonde l'amore con altri bisogni da soddisfare
E la propria realtà INTERIORE non è anch'essa una chimera? E' solo ed esclusivamente nostra, sicchè non è più reale dei sogni secondo me...Autoinganno, illusione, fantasticheria, e poi il rischio di rovinare la propria e l'altrui vita per inseguire una chimera che non si è più capaci di distinguere dalla realtà (si noti: dalla realtà PROPRIA, interiore, e non da quella a volte brutale del mondo esterno).
Non sono molto d'accordo. Flaubert è piuttosto un nichilista: non dice che non sappiamo riconoscere e trovare la nostra felicità; dice che la felicità non esiste. Che felicità raggiungono mai i personaggi (tutti, nessuno escluso) di Madame Bovary al di là di quella che scaturisce dal loro puro egoismo?Era un moralista, il vecchio autore di Bouvard e Pecuchet. E amaramente ironicamente si doleva nello scoprire quanto autoinganno c'è nella vita e nel fantasticare umani, e non solo nelle questioni d'amore. Sogniamo un amore, oppure la gloria, e invece di chiederci cosa IN NOI possa impedirci di trovarli, diamo narcisisticamente per scontato di meritarli, anzi che ci siano proprio dovuti. E poi li cerchiamo assurdamente dove non ci sono e non possono esserci, come Emma, opure concludiamo di averli già quando ciò non è vero, come il Dottor Charles.
Flaubert cercava sì la realtà con ferrea disciplina interiore, ma era anche un cinico di prima categoria, che visse sempre per conto suo, non volle mai adossarsi alcuna responsabilità politica e si sbarazzò della sua amante Louise Colet in maniera indegna. Nè ho mai trovato che predicasse una letteratura civile impegnata come poi avrebbe fatto Camus.E adesso, dopo Flaubert e Baudelaire e Balzac, invece di cercare la realtà con ferrea disciplina interiore, come consigliava il loro ruvido coraggioso conterraneo Camus, eccoci qui a fare i cinici post-moderni del "tutto è relativo" e de "l'amore non esiste, quindi famo sesso drogamose e divertimose, ché tanto ..."