GIOCO: Conosciamoci meglio

skitty

Cat Member
Le mie domando sono per Jeanne:

1) Quale è il tuo strumento musicale preferito e perché?

2) C'è uno sport a cui sei particolarmente legata?

3) Oggi, se dovessi riportare una frase che per te è davvero significativa, quale indicheresti?

Ciao! :)
 

jeanne

New member
Le mie domando sono per Jeanne:

1) Quale è il tuo strumento musicale preferito e perché?

2) C'è uno sport a cui sei particolarmente legata?

3) Oggi, se dovessi riportare una frase che per te è davvero significativa, quale indicheresti?

Ciao! :)
ciao, skitty, non avevo trovato questo gioco, ho risposto all'altro ieri!
allora, 1) la arpa, perché così dolce e femminile e eterea
2) il nuoto
3) La dureté de certaines épreuves nous rappelle que le bonheur a un prix, et qu'il faut sans cesse le gouter et l'apprécier.

domande per Kriss:
1) qual'è il paesaggio che ti rende più felice?
2) il tuo profumo preferito?
3) preferisci ascoltare o essere ascoltata?
 

skitty

Cat Member
Ok Jeanne!

1) qual'è il paesaggio che ti rende più felice?
Un paesaggio dove si veda il mare o il lago.

2) il tuo profumo preferito?
Profumo di torta o biscotti appena sfornati.

3) preferisci ascoltare o essere ascoltata?
Per primo ascoltare a lungo... altrimenti non capisco e non conosco, e quindi non saprei che dire a quella persona.


Allora... tiriamo in mezzo... Dory!

1) Quale è la cosa più "pazzerella" che tu abbia mai fatto, e di cui vai anche fiera?
2) Cosa ti piacerebbe tantissimo fare insieme ad un'amica, avendo una giornata tutta a vostra disposizione?
3) Supponiamo che in un momento di emozioni intense, tu debba scegliere: scrivere, leggere o ascoltare musica?

Ciao! :)
 

Dory

Reef Member
Allora... tiriamo in mezzo... Dory!

1) Quale è la cosa più "pazzerella" che tu abbia mai fatto, e di cui vai anche fiera?
2) Cosa ti piacerebbe tantissimo fare insieme ad un'amica, avendo una giornata tutta a vostra disposizione?
3) Supponiamo che in un momento di emozioni intense, tu debba scegliere: scrivere, leggere o ascoltare musica?

Ciao! :)

Grazie per le domande skitty, mi sa che mi dovrò prendere una giornata per pensarci perché, mentre a due so immediatamente la risposta, ad una ci devo riflettere su.

Allora, ecco qui:

1) Ci ho pensato e ripensato e non mi viene in mente niente di particolarmente eclatante, però c'è una cosa, stupida ma divertente, che feci al liceo con una mia compagna di classe, e ancora oggi quando la ricordiamo ridiamo come matte: abbiamo scartavetrato la cattedra. Al secondo anno di liceo avevamo una classe stretta e lunga, per cui c'erano due sole file di banchi, e il primo della prima fila era attaccato alla cattedra. La cattedra era di vecchio tipo, un semplice banco più alto e più largo con una tavola di compensato sul davanti tutta piena di scritte accumulate dagli studenti nel corso degli anni. Lì eravamo state messe io e questa mia amica perché chiacchieravamo troppo durante le lezioni, soprattutto per volontà della prof di Lettere che maggiormente avvertiva il nostro chiacchiericcio perché era particolarmente incapace, e quindi noi spesso commentavamo i suoi strafalcioni, soffocando le risate con grande difficoltà. Così quando ci spostammo al primo banco, durante una delle sue ennesime noiosissime quanto inutili lezioni, quasi ipnotizzate davanti alle altrettanto stupide scritte sulla cattedra, che ormai conoscevamo a memoria, ci venne la strampalata e assurda idea. Il giorno dopo ci portammo due pezzetti di carta vetrata fine e, durante le lezioni di questa prof, iniziammo a scartavetrare la cattedra. La cosa più incredibile è che lei non se ne accorse mai nonostante lo facessimo letteralmente sotto il suo naso. Solo una volta richiamò la mia amica, e lì sudammo freddo, ma le chiese solo, bruscamente, perché aveva la testa bassa e cosa stesse guardando, la mia amica rispose con una battuta che non ricordo, e lei le lanciò appresso il gesseto. Ma la cosa finì lì.
Una volta finito di scartavetrare per bene tutta la cattedra, cominciammo a ridecorarla con le nostre scritte e disegni.

2) Con la mia migliore amica, anche lei appassionata del mare come me, andrei su una delle isole al largo di Napoli, affitterei una barca e passerei la giornata a circumnavigare l'isola, fermandoci nei posti più belli a nuotare e a fare snorkeling e tante foto, chiacchierando e godendoci appieno il sole e il mare.

3) Beh, in realtà nessuna delle tre, perché mi piace vivere le emozioni intense nel silenzio, meglio se camminando, quindi certamente uscirei di casa e andrei a passeggiare da qualche parte. Se proprio devo scegliere e non posso uscire di casa, allora certamente sceglierei di ascoltare musica, qualcosa che calzi con il mio stato d'animo del momento.

Per le nuove domande lasciatemi un po' per pensare a chi farle.
 
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Dory

Reef Member
Le mie domandine sono per Zefiro

1_ Qual è secondo te la risposta che tutti vorrebbero avere?
2_ Chi è il matematico dei matematici, il migliore di tutti i tempi?
3_ Se è meglio un uovo oggi che una gallina domani, chi è nato prima, l'uovo o la gallina?
 

Zefiro

da sudovest
Le mie domandine sono per Zefiro

1_ Qual è secondo te la risposta che tutti vorrebbero avere?
2_ Chi è il matematico dei matematici, il migliore di tutti i tempi?
3_ Se è meglio un uovo oggi che una gallina domani, chi è nato prima, l'uovo o la gallina?



Uh! Tocca a me! Grazie per le domande Dory. Vediamo un po’…

1) Questa non la so. Non nello specifico intendo, mentre in generale credo la risposta sia in termini generali abbastanza semplice. Perché la complicazione sta invece nella diversità della domanda e non della risposta. Intendo dire: ciascuno di noi ha una domanda. Quella vitale, decisiva, ineludibile per la contentezza del proprio cuore. La “sua” domanda, il suo bisogno ultimo e più vero. Credo che tutti vorrebbero avere la risposta a questa domanda qui.

2) Questa è difficile davvero. Nella matematica direi che non possa esser individuato un “migliore” essendo per sua natura una costruzione che la nostra razza ha messo in piedi a tutt’ora tira su con uno sforzo collettivo che attraversa le generazioni.
Abbracciando ed arbitrariamente estendo col termine matematica anche la geometria forse direi Euclide. Il primo che che si è posto il problema, formalizzandolo con successo, di saper ragionare ed elaborare su tutti i triangoli, o tutte le rette, etc… e non su questo o quel triangolo. Un vero breakthrough si direbbe oggi nell’approccio metodologico. E poi dopo millenni Riemann, il primo che ha posto in discussione i postulati di Euclide appunto, dando il via allo sviluppo delle geometrie non euclidee. Spalancando, anche qui con immenso valore metodologico, un gate, una porticina che era rimasta nascosta per secoli via d’accesso ad universi insospettabili. La messa in discussione delle ipotesi: qualcosa è vero sotto certe ipotesi: una roba di portata immensa davvero.

3) Non l’ho mai capita a fondo questa dell’uovo e della gallina. :?
Non da un punto di vista filosofico (ci sono esempi ben più calzanti di paradossi ricorsivi) non da quello scientifico evoluzionista (lo sanno anche i muri che è nato prima l’uovo) non da quello spicciolo pratico dove la domanda è: cosa si preferisce? Oh beh...Mi piacciono le uova (mai provate a colazione col bacon all’inglese? SLURP! :sbav: ) adoro il pollo sia a arrosto che in brodo. Quindi la mia risposta è: uova ( a colazione) epollo ( a cena) :mrgreen:

Here it is. Penserò a domande e vittima :YY
 
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Zefiro

da sudovest
1.Seneca sosteneva che scegliamo di non fare, non le cose difficili, ma quelle che noi pensiamo siano difficili. credi avesse ragione oppure no? E perché?

2. Ti stai trasferendo in modo definitivo sul quarto pianeta di Alpha Centauri. Sei su un'astronave low cost e per via delle limitazioni sul peso del bagaglio puoi portare con te un solo libro. Da quelle parti non ci sono libreire, non potrai acquistarne altri. E non ti sarà possibile fartene spedire. Quale libro metti in valigia e perché.

3. Una caldissima estate, un gelido inverno. Come è ben noto, non ci sono più le mezze stagioni. Qual'è la tua stagione?

Le domande sono per jeanne :wink:
 
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jeanne

New member
Grazie, Zefiro, per le domande e per il modo in cui le sai porre! complimenti!

1.Seneca sosteneva che scegliamo di non fare, non le cose difficili, ma quelle che noi pensiamo siano difficili. credi avesse ragione oppure no? E perché?
Allora, è ovvio che “difficile” non ha tanto senso in una prospettiva obiettiva, ma piuttosto soggettiva. Non so, a me sembra difficile imparare ad andare sott’acqua con le bombole, quando per qualcuno è facilissimo, mentre ad un altro sembra difficile parlare in pubblico, mentre a me sembra facile, no? Quindi il “quelle che noi pensiamo siano difficili” mi trova d’accordo. Invece credo che noi scegliamo di fare le cose difficili, penso a me per lo meno: ogni volta che mi trovo di fronte a una sfida, a qualcosa che mi può aiutare ad essere più forte o a crescere moralmente, intellettualmente, nervosamente, allora provo con tutte le forze a farla, questa cosa che io ritengo difficile o molto difficile o impossibile, anche con paura e apprensione, e mi accorgo che poi l’ho superata e che mi ha dato tanto il superarla. Forse allora è giusto quello che si dice in francese: “Impossible n’est pas français”….:wink:
2. Ti stai trasferendo in modo definitivo sul quarto pianeta di Alpha Centauri. Sei su un'astronave low cost e per via delle limitazioni sul peso del bagaglio puoi portare con te un solo libro. Da quelle parti non ci sono libreire, non potrai acquistarne altri. E non ti sarà possibile fartene spedire. Quale libro metti in valigia e perché.
Mangel Alberto, Une histoire de la lecture, perché ce l’ho sempre con me in viaggio, ogni pagina mi insegna qualcosa e mi fa riflettere e mi appassiona e poi ci torno sopra e ancora qualche parte non l’ho letta. Quindi è sia lettura, sia riflessioni dopo la lettura. Non me ne stancherò mai.
euh! non conosco quel pianeta....
3. Una caldissima estate, un gelido inverno. Come è ben noto, non ci sono più le mezze stagioni. Qual'è la tua stagione?
L’autunno, per i colori, per la luminosità e la luce, per il paesaggio limpido, per il clima (odio il caldo che mi fa stare male d’estate, ma in questi giorni di fine novembre avere 25° è bellissimo!), per gli odori di terra e alberi e funghi.
 

jeanne

New member
1.Seneca sosteneva che scegliamo di non fare, non le cose difficili, ma quelle che noi pensiamo siano difficili. credi avesse ragione oppure no? E perché?


2. Ti stai trasferendo in modo definitivo sul quarto pianeta di Alpha Centauri. Sei su un'astronave low cost e per via delle limitazioni sul peso del bagaglio puoi portare con te un solo libro. Da quelle parti non ci sono libreire, non potrai acquistarne altri. E non ti sarà possibile fartene spedire. Quale libro metti in valigia e perché.

3. Una caldissima estate, un gelido inverno. Come è ben noto, non ci sono più le mezze stagioni. Qual'è la tua stagione?

Le domande sono per jeanne :wink:

guarda che volevo mettere l'icona "red face" dopo pianeta nella mia risposta, invece la vedo in un altro posto e non riesco a toglierla, non sono troppo brava con questi aggeggi.....
 

pigreco

Mathematician Member
2) Questa è difficile davvero. Nella matematica direi che non possa esser individuato un “migliore” essendo per sua natura una costruzione che la nostra razza ha messo in piedi a tutt’ora tira su con uno sforzo collettivo che attraversa le generazioni.
Abbracciando ed arbitrariamente estendo col termine matematica anche la geometria forse direi Euclide. Il primo che che si è posto il problema, formalizzandolo con successo, di saper ragionare ed elaborare su tutti i triangoli, o tutte le rette, etc… e non su questo o quel triangolo. Un vero breaktrough si direbbe oggi nell’approccio metodologico. E poi dopo millenni Riemann, il primo che ha posto in discussione i postulati di Euclide appunto, dando il via allo sviluppo delle geometrie non euclidee. Spalancando, anche qui con immenso valore metodologico, un gate, una porticina che era rimasta nascosta per secoli via d’accesso ad universi insospettabili. La messa in discussione delle ipotesi: qualcosa è vero sotto certe ipotesi: una roba di portata immensa davvero.


Posso dire la mia? Non condivido molto la risposta di Zefiro...eheheheh

Prima di tutto non sono d'accordo sul fatto che la matematica sia una costruzione messa in piedi dall'uomo. Alcuni matematici (anche importanti) la vedono così. Io mi schiero con coloro che sostengono che tutto lo scibile matematico sia intrinseco nella nostra natura e già esista nella sua completezza; noi non facciamo che scoprirlo un po' alla volta. L'equazione del calore è stata scoperta da Fourier, ma il calore si diffondeva in quel modo anche nella preistoria...

Quanto al matematico più grande credo che senza discussioni lo scettro spetti a Gauss; non solo per l'importanza dei risultati ottenuti, ma anche per la varietà degli ambiti in cui li ha ottenuti. Non esiste altro matematico che ha dato un apporto tanto fondamentale in analisi, in geometria, in algebra e anche in fisica.

Se poi parliamo di rivoluzioni di pensiero mi verrebbe da citare Godel; lui sì che ha fatto cadere le fondamenta della matematica, che ha messo in crisi la logica classica e fatto naufragare il sogno di Hilbert, quello di racchiudere tutto il sapere matematico in maniera completa e rigorosa in un sistema logico. Godel è stato per la matematica del '900 quello che Einstein è stato per la fisica.

Scusate, so che la domanda non era per me, ma ci tenevo a dare la mai opinione in merito :D
 

Dory

Reef Member
Uh! Tocca a me! Grazie per le domande Dory. Vediamo un po’…

1) Questa non la so. Non nello specifico intendo, mentre in generale credo la risposta sia in termini generali abbastanza semplice. Perché la complicazione sta invece nella diversità della domanda e non della risposta. Intendo dire: ciascuno di noi ha una domanda. Quella vitale, decisiva, ineludibile per la contentezza del proprio cuore. La “sua” domanda, il suo bisogno ultimo e più vero. Credo che tutti vorrebbero avere la risposta a questa domanda qui.

2) Questa è difficile davvero. Nella matematica direi che non possa esser individuato un “migliore” essendo per sua natura una costruzione che la nostra razza ha messo in piedi a tutt’ora tira su con uno sforzo collettivo che attraversa le generazioni.
Abbracciando ed arbitrariamente estendo col termine matematica anche la geometria forse direi Euclide. Il primo che che si è posto il problema, formalizzandolo con successo, di saper ragionare ed elaborare su tutti i triangoli, o tutte le rette, etc… e non su questo o quel triangolo. Un vero breaktrough si direbbe oggi nell’approccio metodologico. E poi dopo millenni Riemann, il primo che ha posto in discussione i postulati di Euclide appunto, dando il via allo sviluppo delle geometrie non euclidee. Spalancando, anche qui con immenso valore metodologico, un gate, una porticina che era rimasta nascosta per secoli via d’accesso ad universi insospettabili. La messa in discussione delle ipotesi: qualcosa è vero sotto certe ipotesi: una roba di portata immensa davvero.

3) Non l’ho mai capita a fondo questa dell’uovo e della gallina. :?
Non da un punto di vista filosofico (ci sono esempi ben più calzanti di paradossi ricorsivi) non da quello scientifico evoluzionista (lo sanno anche i muri che è nato prima l’uovo) non da quello spicciolo pratico dove la domanda è: cosa si preferisce? Oh beh...Mi piacciono le uova (mai provate a colazione col bacon all’inglese? SLURP! :sbav: ) adoro il pollo sia a arrosto che in brodo. Quindi la mia risposta è: uova ( a colazione) epollo ( a cena) :mrgreen:

Eccezziunale veramente!! TUNZZZ
 

Zefiro

da sudovest
Posso dire la mia? Non condivido molto la risposta di Zefiro...eheheheh

Prima di tutto non sono d'accordo sul fatto che la matematica sia una costruzione messa in piedi dall'uomo. Alcuni matematici (anche importanti) la vedono così. Io mi schiero con coloro che sostengono che tutto lo scibile matematico sia intrinseco nella nostra natura e già esista nella sua completezza; noi non facciamo che scoprirlo un po' alla volta. L'equazione del calore è stata scoperta da Fourier, ma il calore si diffondeva in quel modo anche nella preistoria...

Quanto al matematico più grande credo che senza discussioni lo scettro spetti a Gauss; non solo per l'importanza dei risultati ottenuti, ma anche per la varietà degli ambiti in cui li ha ottenuti. Non esiste altro matematico che ha dato un apporto tanto fondamentale in analisi, in geometria, in algebra e anche in fisica.

Se poi parliamo di rivoluzioni di pensiero mi verrebbe da citare Godel; lui sì che ha fatto cadere le fondamenta della matematica, che ha messo in crisi la logica classica e fatto naufragare il sogno di Hilbert, quello di racchiudere tutto il sapere matematico in maniera completa e rigorosa in un sistema logico. Godel è stato per la matematica del '900 quello che Einstein è stato per la fisica.

Scusate, so che la domanda non era per me, ma ci tenevo a dare la mai opinione in merito :D

Confermo (con convinzione!) quanto ho scritto. Mi piaceva nel rispondere metter l'accento su un basic che va al di là della matematica stessa, a dire, la capacità d'astrazione da un lato (Euclide) e di uscir fuori dagli schemi (Riemann), in entrambi i casi, credo, due crinali fondamentali da un punto di vista metodologico.

Non me la sento al contempo di non convenire con quanto scritto da pigreco, che mi trova assolutamente concorde, sia per quanto osservato in merito a Gauss e Godel da un lato, sia per quel che riguarda l'approccio cognitivo alla matematica dall'altro.

Poeticamente Einstein sosteneva che "la matematica è il linguaggio di Dio", qualinque sia il nome che diamo all'entità o la forza creatrice dell'universo, e che non noi siamo quindi, da questo punto di vista, che studenti in una classe di lingua straniera, si, ma anche nostra.
 

jeanne

New member
Confermo (con convinzione!) quanto ho scritto. Mi piaceva nel rispondere metter l'accento su un basic che va al di là della matematica stessa, a dire, la capacità d'astrazione da un lato (Euclide) e di uscir fuori dagli schemi (Riemann), in entrambi i casi, credo, due crinali fondamentali da un punto di vista metodologico.

Non me la sento al contempo di non convenire con quanto scritto da pigreco, che mi trova assolutamente concorde, sia per quanto osservato in merito a Gauss e Godel da un lato, sia per quel che riguarda l'approccio cognitivo alla matematica dall'altro.

Poeticamente Einstein sosteneva che "la matematica è il linguaggio di Dio", qualinque sia il nome che diamo all'entità o la forza creatrice dell'universo, e che non noi siamo quindi, da questo punto di vista, che studenti in una classe di lingua straniera, si, ma anche nostra.

Non me ne intendo completamente di matematica e nemmeno di fisica ma mi ha affascinata il vostro scambio di idee (cercherò di leggere qualcosa sui matematici che citate e anche di capire meglio i vostri concetti), e mi affascina anche Einstein (ho letto una biografia veramente interessante) e allora posso fare le domande a tutti e due, Zefiro e Pigreco?
1) Da dove nasce la vostra passione o ilvostro interesse per la matematica?
2) Nel libro che ho appena finito, una madre che ha appena saputo di essere affetta di Alzheimer presenile deve annunciarlo ai figli perché hanno una probabilità del 50% di averlo ereditato e quindi possono già sottoporsi al test genetico. Un figlio dice: “Per quanto mi riguarda, credo che vivere con l’angoscia di non sapere se ce l’ho sarebbe peggio che sapere di averlo”, mentre una figlia ribatte: “Io non voglio saperlo.”
Cosa ne pensate? Meglio sapere a 20 o 25 anni di essere portatore di una malattia grave che si svilupperà dopo numerosi anni o meglio non saperlo?
3) Vi piace il Natale? Se sì, perché? Se no, perché?
 

Zefiro

da sudovest
Non me ne intendo completamente di matematica e nemmeno di fisica ma mi ha affascinata il vostro scambio di idee (cercherò di leggere qualcosa sui matematici che citate e anche di capire meglio i vostri concetti), e mi affascina anche Einstein (ho letto una biografia veramente interessante) e allora posso fare le domande a tutti e due, Zefiro e Pigreco?
1) Da dove nasce la vostra passione o ilvostro interesse per la matematica?
2) Nel libro che ho appena finito, una madre che ha appena saputo di essere affetta di Alzheimer presenile deve annunciarlo ai figli perché hanno una probabilità del 50% di averlo ereditato e quindi possono già sottoporsi al test genetico. Un figlio dice: “Per quanto mi riguarda, credo che vivere con l’angoscia di non sapere se ce l’ho sarebbe peggio che sapere di averlo”, mentre una figlia ribatte: “Io non voglio saperlo.”
Cosa ne pensate? Meglio sapere a 20 o 25 anni di essere portatore di una malattia grave che si svilupperà dopo numerosi anni o meglio non saperlo?
3) Vi piace il Natale? Se sì, perché? Se no, perché?

Azz... ma già tocca di nuovo a me? Jeanne 'naggiatté! :)

1. Non saprei, sempre piaciuta, sin da piccolo. Abbastanza, crescendo, da applicarmi e studiarne parecchia, vuoi per dovere, vuoi per piacere. Ne apprezzo il cristallino rigore da un lato, la formale e potentissima capacità di rappresentazione del reale dell'altro. Davvero la "grammatica di Dio".

2. Credo sia sempre meglio sapere. La capacità (la fortuna?) d'esser poi capaci non solo di sopportare, ma finanche e soprattutto di farne opportunità per sé e per la propria contentezza, è altra cosa naturalmente, di quelle che davvero se si ha sorte d'averne, fanno la differenza.

3. Molto. Ne apprezzo il valore in sé, sia simbolico e non, ed ho la fortuna di avere relazioni familiari (anche molto allargate fino a lontani zii e cugini) ed amicali ottime, il che sarebbe il meno, ma anche gradevoli e piacevolissime. Non aspettiamo il Natale per vederci ed incontrarci, ma a Natale c'è più tempo e siam tutti più rilassati, e passare del tempo insieme è un piacere. Mi taccio sugli aspetti culinari per amor di decenza, ma posso dire che me li godo tutti ma proprio tutti. :sbav:
Mi piace la procedura dei regali, immutabile, che io da un lato e gli altri dall'altro si prendano del tempo per pensare e far piacere con un pensiero ai propri cari ed alle persone cui voglion bene. E poi mi piace giocare a tombola: non vinco praticamente mai, una sfiga atavica, ( :W )e se piazzo un ambo mi eccito come un ragazzino :mrgreen:

Poiché ho appena giocato lascio a pigreco l'onore e l'onere di generare il prossimo set di damande e selezionare la prossima vittima:YY
 

pigreco

Mathematician Member
Non me ne intendo completamente di matematica e nemmeno di fisica ma mi ha affascinata il vostro scambio di idee (cercherò di leggere qualcosa sui matematici che citate e anche di capire meglio i vostri concetti), e mi affascina anche Einstein (ho letto una biografia veramente interessante) e allora posso fare le domande a tutti e due, Zefiro e Pigreco?
1) Da dove nasce la vostra passione o ilvostro interesse per la matematica?
2) Nel libro che ho appena finito, una madre che ha appena saputo di essere affetta di Alzheimer presenile deve annunciarlo ai figli perché hanno una probabilità del 50% di averlo ereditato e quindi possono già sottoporsi al test genetico. Un figlio dice: “Per quanto mi riguarda, credo che vivere con l’angoscia di non sapere se ce l’ho sarebbe peggio che sapere di averlo”, mentre una figlia ribatte: “Io non voglio saperlo.”
Cosa ne pensate? Meglio sapere a 20 o 25 anni di essere portatore di una malattia grave che si svilupperà dopo numerosi anni o meglio non saperlo?
3) Vi piace il Natale? Se sì, perché? Se no, perché?

Innanzitutto grazie per avermi tirato in causa...

1) La mia passione nasce dal mio professore degli ultimi tre anni di liceo scientifico, il quale mi ha fatto vedere la vera bellezza di questa materia che fino ad allora era per me un simpatico e divertente passatempo pomeridiano, un po' come l'enigmistica. Alcune letture e altri docenti universitari hanno poi consolidato questo grande amore che, nonostante il mondo del lavoro sia assai distante da quello universitario, mi porto tuttora dentro.

2) Bel dilemma. Credo che alla fine dei giochi preferirei sapere e comportarmi di conseguenza. Vivere normalmente in caso positivo, vivere e scegliere consapevolmente conoscendo la dura verità in caso negativo. Il non sapere porterebbe ad una via di mezzo invivibile.

3) Amo il Natale. Ho avuto la fortuna da bambino di poterlo passare assieme alla mia famiglai e ancora oggi è un'occasione per ritrovarci tutti ricordando coloro che non ci sono più e festeggiando i numerosi nuovi arrivi. Da cattivo cattolico dico che è la festa che in assoluto sento di più.



Per le domande datemi un attimo di tempo che oggi è una giornataccia... ;-)
 
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