ciao, skitty, non avevo trovato questo gioco, ho risposto all'altro ieri!Le mie domando sono per Jeanne:
1) Quale è il tuo strumento musicale preferito e perché?
2) C'è uno sport a cui sei particolarmente legata?
3) Oggi, se dovessi riportare una frase che per te è davvero significativa, quale indicheresti?
Ciao!
Allora... tiriamo in mezzo... Dory!
1) Quale è la cosa più "pazzerella" che tu abbia mai fatto, e di cui vai anche fiera?
2) Cosa ti piacerebbe tantissimo fare insieme ad un'amica, avendo una giornata tutta a vostra disposizione?
3) Supponiamo che in un momento di emozioni intense, tu debba scegliere: scrivere, leggere o ascoltare musica?
Ciao!
Le mie domandine sono per Zefiro
1_ Qual è secondo te la risposta che tutti vorrebbero avere?
2_ Chi è il matematico dei matematici, il migliore di tutti i tempi?
3_ Se è meglio un uovo oggi che una gallina domani, chi è nato prima, l'uovo o la gallina?
1.Seneca sosteneva che scegliamo di non fare, non le cose difficili, ma quelle che noi pensiamo siano difficili. credi avesse ragione oppure no? E perché?
2. Ti stai trasferendo in modo definitivo sul quarto pianeta di Alpha Centauri. Sei su un'astronave low cost e per via delle limitazioni sul peso del bagaglio puoi portare con te un solo libro. Da quelle parti non ci sono libreire, non potrai acquistarne altri. E non ti sarà possibile fartene spedire. Quale libro metti in valigia e perché.
3. Una caldissima estate, un gelido inverno. Come è ben noto, non ci sono più le mezze stagioni. Qual'è la tua stagione?
Le domande sono per jeanne :wink:
2) Questa è difficile davvero. Nella matematica direi che non possa esser individuato un “migliore” essendo per sua natura una costruzione che la nostra razza ha messo in piedi a tutt’ora tira su con uno sforzo collettivo che attraversa le generazioni.
Abbracciando ed arbitrariamente estendo col termine matematica anche la geometria forse direi Euclide. Il primo che che si è posto il problema, formalizzandolo con successo, di saper ragionare ed elaborare su tutti i triangoli, o tutte le rette, etc… e non su questo o quel triangolo. Un vero breaktrough si direbbe oggi nell’approccio metodologico. E poi dopo millenni Riemann, il primo che ha posto in discussione i postulati di Euclide appunto, dando il via allo sviluppo delle geometrie non euclidee. Spalancando, anche qui con immenso valore metodologico, un gate, una porticina che era rimasta nascosta per secoli via d’accesso ad universi insospettabili. La messa in discussione delle ipotesi: qualcosa è vero sotto certe ipotesi: una roba di portata immensa davvero.
Uh! Tocca a me! Grazie per le domande Dory. Vediamo un po’…
1) Questa non la so. Non nello specifico intendo, mentre in generale credo la risposta sia in termini generali abbastanza semplice. Perché la complicazione sta invece nella diversità della domanda e non della risposta. Intendo dire: ciascuno di noi ha una domanda. Quella vitale, decisiva, ineludibile per la contentezza del proprio cuore. La “sua” domanda, il suo bisogno ultimo e più vero. Credo che tutti vorrebbero avere la risposta a questa domanda qui.
2) Questa è difficile davvero. Nella matematica direi che non possa esser individuato un “migliore” essendo per sua natura una costruzione che la nostra razza ha messo in piedi a tutt’ora tira su con uno sforzo collettivo che attraversa le generazioni.
Abbracciando ed arbitrariamente estendo col termine matematica anche la geometria forse direi Euclide. Il primo che che si è posto il problema, formalizzandolo con successo, di saper ragionare ed elaborare su tutti i triangoli, o tutte le rette, etc… e non su questo o quel triangolo. Un vero breaktrough si direbbe oggi nell’approccio metodologico. E poi dopo millenni Riemann, il primo che ha posto in discussione i postulati di Euclide appunto, dando il via allo sviluppo delle geometrie non euclidee. Spalancando, anche qui con immenso valore metodologico, un gate, una porticina che era rimasta nascosta per secoli via d’accesso ad universi insospettabili. La messa in discussione delle ipotesi: qualcosa è vero sotto certe ipotesi: una roba di portata immensa davvero.
3) Non l’ho mai capita a fondo questa dell’uovo e della gallina. :?
Non da un punto di vista filosofico (ci sono esempi ben più calzanti di paradossi ricorsivi) non da quello scientifico evoluzionista (lo sanno anche i muri che è nato prima l’uovo) non da quello spicciolo pratico dove la domanda è: cosa si preferisce? Oh beh...Mi piacciono le uova (mai provate a colazione col bacon all’inglese? SLURP! :sbav: ) adoro il pollo sia a arrosto che in brodo. Quindi la mia risposta è: uova ( a colazione) epollo ( a cena)
Scusate, so che la domanda non era per me, ma ci tenevo a dare la mai opinione in merito
Posso dire la mia? Non condivido molto la risposta di Zefiro...eheheheh
Prima di tutto non sono d'accordo sul fatto che la matematica sia una costruzione messa in piedi dall'uomo. Alcuni matematici (anche importanti) la vedono così. Io mi schiero con coloro che sostengono che tutto lo scibile matematico sia intrinseco nella nostra natura e già esista nella sua completezza; noi non facciamo che scoprirlo un po' alla volta. L'equazione del calore è stata scoperta da Fourier, ma il calore si diffondeva in quel modo anche nella preistoria...
Quanto al matematico più grande credo che senza discussioni lo scettro spetti a Gauss; non solo per l'importanza dei risultati ottenuti, ma anche per la varietà degli ambiti in cui li ha ottenuti. Non esiste altro matematico che ha dato un apporto tanto fondamentale in analisi, in geometria, in algebra e anche in fisica.
Se poi parliamo di rivoluzioni di pensiero mi verrebbe da citare Godel; lui sì che ha fatto cadere le fondamenta della matematica, che ha messo in crisi la logica classica e fatto naufragare il sogno di Hilbert, quello di racchiudere tutto il sapere matematico in maniera completa e rigorosa in un sistema logico. Godel è stato per la matematica del '900 quello che Einstein è stato per la fisica.
Scusate, so che la domanda non era per me, ma ci tenevo a dare la mai opinione in merito
Puoi aprire una discussione in merito nella sezione Altra bellezza.., se vuoi, la matematica è Bellezza e anche la discussione sarebbe molto bella, quindi ci sta!! :wink:
Confermo (con convinzione!) quanto ho scritto. Mi piaceva nel rispondere metter l'accento su un basic che va al di là della matematica stessa, a dire, la capacità d'astrazione da un lato (Euclide) e di uscir fuori dagli schemi (Riemann), in entrambi i casi, credo, due crinali fondamentali da un punto di vista metodologico.
Non me la sento al contempo di non convenire con quanto scritto da pigreco, che mi trova assolutamente concorde, sia per quanto osservato in merito a Gauss e Godel da un lato, sia per quel che riguarda l'approccio cognitivo alla matematica dall'altro.
Poeticamente Einstein sosteneva che "la matematica è il linguaggio di Dio", qualinque sia il nome che diamo all'entità o la forza creatrice dell'universo, e che non noi siamo quindi, da questo punto di vista, che studenti in una classe di lingua straniera, si, ma anche nostra.
Non me ne intendo completamente di matematica e nemmeno di fisica ma mi ha affascinata il vostro scambio di idee (cercherò di leggere qualcosa sui matematici che citate e anche di capire meglio i vostri concetti), e mi affascina anche Einstein (ho letto una biografia veramente interessante) e allora posso fare le domande a tutti e due, Zefiro e Pigreco?
1) Da dove nasce la vostra passione o ilvostro interesse per la matematica?
2) Nel libro che ho appena finito, una madre che ha appena saputo di essere affetta di Alzheimer presenile deve annunciarlo ai figli perché hanno una probabilità del 50% di averlo ereditato e quindi possono già sottoporsi al test genetico. Un figlio dice: “Per quanto mi riguarda, credo che vivere con l’angoscia di non sapere se ce l’ho sarebbe peggio che sapere di averlo”, mentre una figlia ribatte: “Io non voglio saperlo.”
Cosa ne pensate? Meglio sapere a 20 o 25 anni di essere portatore di una malattia grave che si svilupperà dopo numerosi anni o meglio non saperlo?
3) Vi piace il Natale? Se sì, perché? Se no, perché?
Non me ne intendo completamente di matematica e nemmeno di fisica ma mi ha affascinata il vostro scambio di idee (cercherò di leggere qualcosa sui matematici che citate e anche di capire meglio i vostri concetti), e mi affascina anche Einstein (ho letto una biografia veramente interessante) e allora posso fare le domande a tutti e due, Zefiro e Pigreco?
1) Da dove nasce la vostra passione o ilvostro interesse per la matematica?
2) Nel libro che ho appena finito, una madre che ha appena saputo di essere affetta di Alzheimer presenile deve annunciarlo ai figli perché hanno una probabilità del 50% di averlo ereditato e quindi possono già sottoporsi al test genetico. Un figlio dice: “Per quanto mi riguarda, credo che vivere con l’angoscia di non sapere se ce l’ho sarebbe peggio che sapere di averlo”, mentre una figlia ribatte: “Io non voglio saperlo.”
Cosa ne pensate? Meglio sapere a 20 o 25 anni di essere portatore di una malattia grave che si svilupperà dopo numerosi anni o meglio non saperlo?
3) Vi piace il Natale? Se sì, perché? Se no, perché?