LXV Gruppo di lettura - Limonov di Emmanuel Carrère

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Monica

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L'ho iniziato ieri sera e lo affianco al languente Foto di gruppo con signora.

La storia di Limonov prende da subito anche grazie a una scrittura vivace ma nello stesso tempo asciutta. Mi piace anche l'idea di capire meglio cosa sta succendendo in Russia e cosa è successo nel passato. Ho trovato illuminante l'idea che avevano i prigionieri dei dissidenti politici rispetto ai delinquenti comuni. Mi piace e si va via veloci.

Anch'io sono molto ignorante per quanto riguarda la storia recente della Russia e della guerra nella ex Jugoslavia ed il libro ci dà chiare spiegazioni anche di questo:)
soprattutto ci fa capire che non tutto il bene od il male stiano da una parte o dall'altra ma di come spesso si confondano.
 

Minerva6

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Monica
handel589
Spilla
elisa
alessandra
 
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alessandra

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Fine introduzione

Ci sono anch'io :)
Ho finito la parte introduttiva, in cui lo scrittore parla dei genitori di Limonov e di quando lui è nato. Anch'io so pochissimo della storia della Russia del periodo, perciò sono curiosa. Il modo di scrivere dell'autore cattura. Mi ha impressionato il modo in cui si è soffermato sul fatto che i bagni del carcere erano uguali a quelli di un albergo di lusso in cui il protagonista è stato, e sul fatto che nessun altro tranne Limonov fosse in grado di fare un tale paragone perché nessuno è stato in posti così diversi tra loro.
 

elisa

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questo è Limonov adesso

220px-Eduard_Limonov_2011.JPG
 

Monica

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Capitolo 1 sottocapitolo9

"Secondo gli storici più di 20 milioni di russi furono uccisi dai tedeschi durante i 4 anni di guerra e 20 milioni durante i 25 anni del regno di Stalin.
.......quel che conta ai fini della storia che sto raccontando è che Edward è stato cullato dal primo dato ed in seguito ha fatto il possibile per ignorare il secondo perché,malgrado il suo gusto per la ribellione ed il disprezzo per il destino mediocre dei suoi genitori è rimasto il figlio di un ufficiale della Ceka cresciuto in una famiglia che non ha mai sperimentato l'arbitrio assoluto e quindi convinto che se si arresta qualcuno,un motivo deve pur esserci:è insomma un piccolo pioniere orgoglioso del suo paese ,della sua vittoria contro i crucchi dell'impero che si estende su due continenti e della fifa maledetta che incute a quei pappamolle occidentali..quando sente parlare di gulag pensa che si esageri e che gli intellettuali che li denunciano facciano tante storie per qualcosa che i delinquenti prendono con più filosofia.E poi i posti sulla nave della dissidenza sono ormai tutti occupati.Ci sono già le star,se sale a bordo anche lui sarà solo un figurante e questo no,mai.

Credo che questo passaggio sia importante per capire le future scelte politiche di Limonov:)
 

elisa

Motherator
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pagina 114 - III - 2

La storia si legge veloce ed è sempre più interessante dal punto di vista letterario con le figure di Solzenicyn e di Brodskij in evidenza. La figura di Limonov sembra un pretesto per raccontare l'URSS di quegli anni, fuori e dentro la madre patria. Adesso siamo a New York e i fuoriusciti russi fanno tendenza. Carrère è bravo a raccontare quello che è il clima dei salotti e chi in questi salotti decreta le mode culturali.
 

Spilla

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Sono a New York. La vita di Ed non conosce mezze misure, deve sperimentare tutto, puntando sempre al massimo, anche delle esperienze più miserabili. Trovo molto difficile commentare questo libro :?
Mi piacciono però gli sfondi, i panorami culturali e sociali, questo penetrare nelle vite vere, al di là dello skyline newyorkese o dello stereotipo del grigiore sovietico.
 

elisa

Motherator
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Sono a New York. La vita di Ed non conosce mezze misure, deve sperimentare tutto, puntando sempre al massimo, anche delle esperienze più miserabili. Trovo molto difficile commentare questo libro :?
Mi piacciono però gli sfondi, i panorami culturali e sociali, questo penetrare nelle vite vere, al di là dello skyline newyorkese o dello stereotipo del grigiore sovietico.

in effetti certe descrizioni rischiano la censura :mrgreen:


p.s. hai usato il verbo "penetrare" per suggestione? :)
 

elisa

Motherator
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pagina 168 spoiler

ho iniziato il periodo parigino, dove Carrere parla di sé stesso e di come ha iniziato anche lui a scrivere. Lo scrittore si sente molto vicino al pensiero di Limonov, con quella voglia di emergere e con quel sentimento di fallimento che si porta dietro, forse per questo, a tratti, sembra un libro autobiografico più che biografico.
 

Monica

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Carrere invidiaa a Limonov l' energia,quella forza che gli permette sempre di rialzarsi dopo ogni caduta,lo vede come un avventuriero ed uno sccrittore di successo
mentre Lui non è né l'uno né l'altro.Ad un certo punto del libro Limonov chiede all'autore perché voglia scrivere la sua biografia e d egli risponde"perchè la sua è stata una vita romanzesa che ha avuto il coraggio di calarsi nella storia"
 

elisa

Motherator
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pagina 230 spoiler

il libro è appassionante anche per le continue escursioni nella storia contemporanea, in primis la recente guerra in Jugoslavia. Riporto un brano che mi ha impressionato e fatto riflettere non poco:

"La verità che nessuno osa dire è che la guerra è un piacere, il più grande dei piaceri, altrimenti finirebbe subito."
 

alessandra

Lunatic Mod
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Pag 60

Siete superveloci, non riesco a stare al vostro passo :boh: Non è vero, sono io molto lumachevole :mrgreen: anche se il libro è molto scorrevole.
Ho appena "vissuto" l'infanzia e l'adolescenza di Limonov, che ora all'improvviso ha 20 anni...Personaggio interessante, un eterno protagonista, uno che ama le esperienze estreme di ogni tipo, però in fin dei conti anche facilmente influenzabile.
 

elisa

Motherator
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bene, alessandra, mi recuperi chi ha detto che "il regime sovietico è diventato vegetariano"? non rovo più la pagina con la citazione, magari se la trovi mi dici anche chi l'ha detta, io ricordavo Andropov, ma non vorrei fare confusione. Grazie :)
 

Monica

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Non ti preoccupare Alessandra .Le esperienze di Limonov sono talmente dense di rapporti,di descrizioni della situazione politica e sociale russa
che spesso torno indietro a rileggere perché non ricordo più:)
 

alessandra

Lunatic Mod
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Non ti preoccupare Alessandra .Le esperienze di Limonov sono talmente dense di rapporti,di descrizioni della situazione politica e sociale russa
che spesso torno indietro a rileggere perché non ricordo più:)

Sì, infatti mi dispiace dimenticarmi le cose man mano che vado avanti...vorrei stamparmele nella memoria, ma figurati, poi quando gli anni incalzano (i miei, intendo:mrgreen:)
 

Spilla

Well-known member
La parte ambientata a Sarajevo mi ha confermato la gran confusione che ho in testa a proposito di questa guerra :?
Mi sono rispecchiata in Carrère, quando dice di aver la tendenza a dar ragione all'ultimo che esprime la propria opinione :?? in questo caso faccio lo stesso anche io :paura:

Qui Limonov diventa una figura marginale, come se nemmeno il suo biografo fosse riuscito (o avesse voluto) a dargli dei contorni ben definiti dentro questa scena. Ce lo presenta un po' come un bambino che si diletta con il giocattolo a lungo sognato... solo che in questo caso si tratta di una mitragliatrice puntata contro cittadini inermi :paura:

Poi si torna in Russia. Vedremo.

Non posso dire che questo libro sia di quelli che mi appassionano, non è il mio genere, ma apprezzo il fatto che mi stia aprendo squarci sulla storia più recente e che mi invogli a leggere altro (ad esempio ora penso che prema o poi leggerò Arcipelago Gulag, finora non era nella mia wishlist...)
 
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