un po' di storia (se volete aggiungere ne sarei felice, credo che il tema sia così complesso che non finiremmo mai di approfondire)
Il capo dell’Isis è tale Al Baghdadi, un iracheno sunnita che ha estremizzato la sua già folle visione di mondo in seguito all’invasione americana del 2003. L'Iraq era un paese retto da un partito totalmente laico e di certo non amico né finanziatore di Bin Laden. Sospetto che l’invasione abbia avuto ragioni esclusivamente economiche e legate al controllo dei pozzi petroliferi, ma è una mia personalissima opinione.
L’Is, come idea, nasce dunque in Iraq, come branca integralista di Al Qaeda (cioè Al Qaeda, al confronto, è un’organizzazione moderata).
Al Baghdadi era nelle mani degli americani, internato civile dopo l’invasione irachena, liberato nel 2009, immagino perché ritenuto poco pericoloso.
Nasce il progetto di rifondare uno stato sovranazionale musulmano, morto e sepolto al crollo dell’impero ottomano al termine della Grande Guerra. E questo progetto prevede l’applicazione integrale della Sharia, con tutte le conseguenze estreme che tutti sappiamo. Violentare e smembrare le donne senza velo è una delle possibilità della legge coranica interpretata dai fondamentalisti.
L’Is, che non esiste ufficialmente, nel senso che ovviamente non è stato riconosciuto come entità politica (il consiglio di Massimo Fini è quello di farlo), è l’autoproclamato stato islamico, uno stato che non deve avere confini nazionali e che deve fondarsi esclusivamente sull’applicazione radicale dei precetti coranici, ovviamente radicalizzando solo i passi violenti, che all’interno del Corano esistono e direi che sono poco interpretabili (“Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue”). Ovviamente l’Is dimentica totalmente il restante 99% dello stesso libro, che parla di amore e fratellanza.
L’Is al momento abbraccia alcuni territori del nord della Siria e alcune zone dell’Iraq e direi che ha un profilo un tantino alto, volendo estendersi al mondo intero. Prima però dovranno sbarazzarsi di chi non la vede come loro, direi 7 miliardi di persone circa.
Ad Al Baghdadi si affiancano alcuni ex generali di Saddam Hussein, i quali, credo io, non hanno intenzioni propriamente religiose, ma solo politiche volte a sconfiggere il grande male, cioè gli Stati Uniti, che avevano a loro tempo sostenuto il governo sciita. Per questo avevano il dente avvelenato e per questo hanno appoggiato l’ala radicale di Al Qaeda sorta, come ripeto, dopo il 2003 e in seguito all'invasione americana.
Stati Uniti che trasposta nella visione islamista integralista di Al Baghdadi significa tutti coloro che non applicano alla lettera la Sharia, musulmani sciiti in primis, che sono i nemici peggiori dei fanatici, sono gli eretici per eccellenza, ben più dei cristiani. Per questo massacrano, a migliaia, i siriani, che sono per lo più moderati. E per questo ovviamente i siriani fuggono, venendo quotidianamente arsi vivi, impiccati, smembrati e sgozzati. Per qualcuno chiudere le frontiere risolverebbe il problema alla radice. Politici che strumentalizzano e non fanno due più due.
Non si può capire il contesto mediorientale in oggetto (già di per sé complicatissimo) se non parliamo, a questo punto, della situazione siriana al momento dell’invasione dei militanti di Al Baghdadi nel paese. C’era già una guerra civile in atto, visto che il governo era retto (e lo è ancora tutt’ora, visto che l’Is controlla si e no il 5% del territorio) da uno dei tanti dittatori del mondo. A questo punto le cose si complicano, entrano in gioco petrolio e finanza, privati e statali. Da una parte la Russia finanziava i governativi, dall’altra Stati Uniti, Inghilterra e Francia finanziavano
i ribelli.
Sono entrati quelli dell’Is e ora tutti quanti finanziano ribelli, curdi e filo governativi, per motivi diversi e con finalità diverse. Gli anti ribelli sono diventati ribelli, ma sono contro i ribelli originari. Un tutti contro tutti che si traduce in un massacro infinito e in cui ci sono anche i curdi, il popolo più disgraziato del pianeta terra. Tutti vogliono sconfiggere l’Is, ma la Russia riconosce il governo, gli altri no.
Al momento si bombarda tutto e il contrario di tutto in Siria, piovono bombe sui siriani in modo non dico totalmente casuale, ma quasi. Si bombardano, credo io, certamente le zone controllate dall’Is, ma non credo che esistano obiettivi strategici come ci fanno credere.
Non credo che l’Is abbia dei campi di addestramento ufficiali o delle zone chiaramente confinate, credo piuttosto che si mescolino con i civili e i droni buttano bombe sui civili mescolati ai terroristi, civili per i quali di certo non piangiamo (come opinione pubblica intendo). E bombardiamo anche quegli stessi ribelli che abbiamo armato (malissimo), perché ci risulta difficile capire dove stiano quelli dell’Is e dove quelli che li combattono, visto che questa guerra a scatole cinesi si combatte corpo a corpo. Sono tutti mescolati e noi gli buttiamo le bombe sulla testa nella speranza di ammazzare nel calderone anche qualche terrorista.
Un eventuale appoggio militare di terra non sarebbe una guerra contro la Siria e nemmeno una guerra contro il governo siriano (guerra in cui la Russia era già impelagata nel silenzio più totale). Non sarebbe un secondo Iraq o un secondo Afghanistan. E nemmeno un secondo Vietnam. Lì erano guerre contro paesi. E c'era (secondo me) il petrolio di mezzo, nei primi due casi, la politica mondiale nel terzo.
Abbiamo molte possibilità, tra cui quella della mediazione, come ha tentato il buon Francesco, chiedendo rivolto ad Al Baghdadi la pace. In risposta questo omuncolo non califfo, ha risposto “arriveremo in Vaticano e decapiteremo il papa”.
Ci sono molte cose, molte situazioni, il caos è totale e non credo, opinione mia, che la cosa si possa risolvere in breve tempo.
Da una parte ci sono i governi che sanno benissimo che un solo soldato nostro significherebbe perdere le prossime elezioni, quindi va bene bombardare random. Di certo, politicamente, vale più un soldato occidentale che non migliaia di curdi, musulmani sciiti, siriani laici mescolati. Ammazziamo tutti, anche chi appoggiamo, l'importante è che qualche terrorista, ogni tanto, ci lasci le penne.