L'ho finito ieri e penso sia la più grande riscrizione del Faust di goethe (che rimane un intoccabile x grandezza,completezza,armonia,sinfonia ecc)
Mi è piaciuto sin dall'inizio, mi ha incuriosito molto la trama e ho notato con piacere che i personaggi acquisivano una maggiore struttura con l'andare avanti nella storia.
Mi sono immersa totalmente in questa favola un po' cupa e un po' romantica e ho amato tutti i personaggi (anche Fagotto,specialmente nel mutamento finale).
Margherita poi, così eterea e a tratti cinica, beh
ne sa una più del diavolo .Chi, se non lei, avrebbe potuto far da dama così impeccabilmente a Satana e ai suoi?
Il ballo poi, è stata una delle parti che ho amato di più dell'opera. L'accuratezza nel descriverli e l'efferatezza dei loro crimini mi hanno permesso di vedere e sentire ogni cosa, proprio come se fossi là, invisibile anch'io(magari vestita!!!!
).
Tutti meriterebbero un commento ma non posso tralasciare il gatto!!!Un personaggio simpaticissimo,astuto,perfido,
signorile(termine forse poco appropriato
) e a tratti goffo!Mi piaceva leggerlo e immaginarlo col forno sotto braccio, col cravattino e i baffi dorati, intento a pagare un tram o a bere cognac!!!
Woland poi, il suo occhio verde è riuscito a stregarmi pur non avendolo visto...la sua fierezza e il terrore/rispetto che emanava me l'hanno fatto adorare..
L'altro livello narrativo, caratterizzato dall'incontro tra Ponzio Pilato e Gesù mi ha stupito (e piaciuto) tantissimo e mi ha dato alcuni spunti di riflessioni, tra cui:Gesù definisce falsi gli scritti di Levi Matteo. L'idea invece che Woland collabori con Dio piuttosto che confabularci contro mi è sembrata ragionevole,anzi se dovessi immaginare e credere sia all'uno che all'altro probabilmente me li figurerei così.
Si capisce insomma che il male non è nel diavolo ma negli uomini