La bellezza delle leggende legate alla natura

Nerst

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Madame Trude

C'era una volta in un paesino della Germania,una ragazza cocciuta e curiosa che non dava retta a nessuno. Un giorno disse ai suoi genitori
- "E' un pezzo che sento parlare di Madama Trude e dicono che a casa sua ci sono tante cose strane ed io quasi quasi ci vado".

- "Nemmeno per sogno!!" strillarono i suoi genitori. "Madama Trude é una strega... lo sanno tutti, e chi va da lei non torna più indietro".
Poi la chiusero a chiave in camera sua, ma la ragazza si calò giù dalla finestra ed andò dritta da Madama Trude che abitava in mezzo al bosco. Cammina cammina,finalmente la fanciulla arrivò e vide che da sotto la casa filtrava una luce; segno che Madama Trude era in casa. La ragazza curiosa com'era,sbirciò dal buco della serratura e,vide qualcosa di molto spaventoso e le scappò un urlo.

Subito la porta si aprì e la mano ossuta di Madama Trude acchiappò la ragazza per le trecce e la tirò dentro. disse alla fanciulla.
- "E cosa hai visto carina?"
- "Ho visto un uomo con faccia e mani nere... tutto vestito di nero!!"
- "Era solo il carbonaio, stupidella" disse Madama Trude.
- "Poi ho visto un uomo verde come una foglia" disse la ragazza sempre più pallida.
- "era il macellaio che mi porta la carne fresca" disse Madama Trude leccandosi le labbra.
- "E alla fine ho visto proprio te, Madama Trude, solo che sembravi un diavolo con la testa di fuoco" aggiunse la ragazza con un filo di voce.
- "Allora mi hai visto come sono,carina... e, chi ha visto la strega nel suo vero aspetto non può certo andare in giro a raccontarlo!!"
Così Madama Trude fece un incantesimo che trasformò la ragazza in un pezzo di legno e lo buttò nel fuoco. Poi si sedette davanti alla fiamma e disse:
- " Che bel calduccio!!".

Un' immagine di Madame Trude
trude005.jpg
 

SALLY

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La leggenda del baco da seta



Diverse leggende sono state raccontate sull'origine e la diffusione della seta.

Una delle leggenda diffusa in Cina, racconta che la nascita della bachicoltura è grazie ad un'imperatrice di nome Xi Ling Shi. Si racconta infatti che la scoperta dell'utilità del baco da seta si deve a questa imperatrice, moglie dell'imperatore Giallo Huangdi; Xi Ling Shi mentre stava passeggiando notò un bruco, lo sfiorò con un dito e, meraviglie delle meraviglie, dal bruco spuntò un filo di seta! Man mano che il filo fuoriusciva dal baco, l'imperatrice lo avvolgeva attorno al dito, ricavandone una sensazione di calore. Alla fine vide un piccolo bozzolo, e comprese improvvisamente il legame fra il baco e la seta. Insegnò quanto aveva scoperto al popolo, e la notizia si diffuse.

Venne così onorata come "Signora dei bachi da seta”.

I cinesi erano molto gelosi del loro prezioso filo e non volevano che altri lo scoprissero, cercarono di conservare tale segreto e ci riuscirono per secoli....... Quando....

.....un giorno una principessa cinese, intorno al 420 a.C., andò sposa al principe della città di Khotan. La principessa riuscì a trasportare uova di bachi da seta e semi di gelso, nascondendoli nella sua alta acconciatura. In questo modo “la cultura di questi preziosi vermi” venne conosciuta e praticata nel piccolo stato di Bokhara (Turkestan), dove si estese e prosperò a meraviglia.

Si racconta ancora che, nonostante gli imperatori i cinesi si sforzassero di mantenere la conoscenza della sericoltura segreta alle altre nazioni, in modo di poter mantenere il monopolio cinese della produzione della seta.

Nonostante ciò, in epoche successive si sono verificate fughe dell'arte della lavorazione della seta verso Il Giappone, la Corea e l'India.

In Europa, sebbene l'Impero romano conoscesse e apprezzasse la seta, la conoscenza della sericoltura è giunta solo intorno al 550, attraverso l'Impero bizantino;

la leggenda dice che monaci agli ordini dell'imperatore Giustiniano furono i primi a portare a Costantinopoli delle uova di baco da seta nascoste nel cavo dei loro bastoni.


 
O

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LA LEGGENDA DELL'AURORA


Molto tempo fa in questo paese era buio fitto. Gli abitanti, tennero un'assemblea e decisero che occorreva una persona che fosse veloce a correre.: Scelsero Ghiandaia Azzurra.
Esso, si mise subito in moto in direzione di levante e finalmente giunse in una capanna di terra in un villaggio molto abitato a giudicare dalla quantità di capanne, ma nessuno in realtà era li, perché se ne erano andati ad una festa non molto distante. Entrato nella capanna trovò un bambino.. Ghiandaia Azzurra chiese al bambino:
"Dove sono andati?'".
Il ragazzo rispose:
"Sono andati via":
Nella capanna c'erano delle ceste di provviste contro la parete: Ghiandaia Azzurra indicò la prima cesta che vide li vicino e chiese:
"Che c'è in quella cesta?".
Il bambino rispose:
"Prima sera".
Poi indicò la cesta accanto dicendo:
"Che c'è in quella cesta?".
E il ragazzo rispose:
"Appena buio".
Le domande alternate dalle risposte si susseguirono, fino all’ ultima::
"Che c'è in quella cesta?".
Il fanciullo rispose:
"Aurora".
Allora Ghiandaia Azzurra afferrò lesto la cesta e se ne scappò di corsa!
Il bambino cominciò a gridare:
"Ci hanno rubato l'Aurora!".
La gente non fece caso alle urla del bambino poco distante, e continuarono a danzare.. Finalmente l’ attenzione di un abitante cadde sulle urla e disse:
"Il ragazzo grida che hanno rubato l'Aurora".
Tutti accorsero allora alla capanna e, spiegato l’ accaduto si misero presto ad inseguire Ghiandaia Azzurra verso ponente.
Egli andava verso ponente, sempre verso ponente.
Vicino alla Grande Valle lo raggiunsero.
Stavano per prenderlo; eran proprio sul punto di farcela, quando egli aprì la cesta e la luce volò fuori.

Aquila Grigia
 

SALLY

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Scoprendo che per l'oroscopo degli indiani d'America io sono Picchio,sono andata a cercarmi una leggenda :mrgreen:


antica leggenda del mais e del picchio





Un tempo il mais si trovava tutto sotto una grande montagna di roccia.
A scoprirlo furono per prime le formiche guerrire, che scavarono una galleria fino al nascondiglio e cominciarono a portarsi via il mais caricandoselo sul dorso, grano per grano.
La volpe, sempre curiosa dei fatti vicini, vide portare le formiche portare quel grano sconosciuto e ne assaggiò. A poco a poco altri animali e poi anche gli uomini vennero a conoscienza del nuovo cibo. Ma potevano raggiungerlo nel magazzino sotterraneo soltanto le formiche.

Allora l' uomo pregò gli dei delle piogge che lo aiutassero a raggiungere il magazzino. Tre di questi dei, a turno, tentarono di far saltare la roccia con le loro saette, ma invano. Andarono dal capo degli dei della pioggia, il più vecchio di tutti, e lo convinsero a provarci.
Il dio chiamò il picchio perchè battesse sulla superficie della roccia finchè avesse trovato il punto più debole. Una volta scopertolo, il vecchio dio mandò il picchio a ripararsi sotto uno strapiombo della montagna e pi con tutta la forza scagliò contro quel punto il più poderoso dei suoi fulmini: la roccia si spaccò.

Nel momento in cui il fulmine andava a segno il picchio disobbediente mise fuori la testa. Una scaglia volata via dalla roccia lo colpì sulla testa e gli fece una ferita da cui sgorgò molto sangue: da allora il picchio ha la testa rossa.

Il calore sprigionato dal fulmine era così intenso che il mais, che era tutto bianco, in una certa misura si abbrustolì. Parte dei grani di una pannocchia erano rosolati, parte anneriti dal fumo, e alcuni rimasti chiari.
Di qui le quattro varietà del granoturco: nera, rossa,gialla e bianca.
 

irene

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E’ il 30 gennaio del 1710 quando nasce Raimondo di Sangro, rampollo di una famiglia che si vanta di discendere addirittura da Carlo Magno. Orfano di madre ed abbandonato dal padre, il giovane Principe cresce con i nonni e dà prova di una spiccata intelligenza e di uno spirito indomabile.

Ma cosa avviene la notte all'interno del suo palazzo? E' quello che si chiedono i napoletani sentendo rumori insoliti, strani odori, bagliori inquietanti e movimenti sospetti. Il suo laboratorio diventa presto il luogo più leggendario della città, e la fantasia popolare gli attribuisce invenzioni incredibili come il "lume eterno", una fiamma che arde senza fine consumando minime quantità di un combustibile di sua invenzione, ottenuto, si diceva, anche tritando le ossa di un teschio umano.

Il principe dedicò gran parte degli esperimenti all' anatomia umana e di due figure che si trovano nel sotterraneo annesso alla Cappella, si parla ormai da secoli. Scendendo per la piccola scala di ferro, si accede ad una stanza nella quale campeggiano due grandi teche. Qui sono conservate le cosiddette "macchine anatomiche", due scheletri rivestiti con una intera rete di vene e arterie, solidificate, pare, con un processo di metallizzazione inventato dal Principe e di cui si è perso il segreto.
Quello che è certo è che il Principe privilegiava lo studio dell'alchimia e dell'anatomia umana, c'è chi dice per raggiungere l'immortalità. Una ricerca che potrebbe averlo portato alla morte.

Secondo il racconto di Benedetto Croce, pare che egli avesse scoperto un elisir prodigioso, capace di dar vita ai cadaveri, e che lo volesse sperimentare su di sé. Così diede ordine ad un servitore di tagliare il suo corpo a pezzi e di chiuderlo in un baule, in attesa della sua rinascita. Qualcuno, però, aprì prima del tempo il baule: il corpo del Principe si sollevò semivivo, urlò e ricadde subito dopo, definitivamente morto.

Il tizio della chiesa sconsacrata (se non ricordo male!) Ho sempre voluto visitarla, ma mia madre non mi ci ha mai voluta portare >.<

Tanti miti sulla natura li ho letti nelle Metamorfosi... Anche uno su Aci e Galatea!!
 

Nerst

enjoy member
Il tizio della chiesa sconsacrata (se non ricordo male!) Ho sempre voluto visitarla, ma mia madre non mi ci ha mai voluta portare >.<

Tanti miti sulla natura li ho letti nelle Metamorfosi... Anche uno su Aci e Galatea!!



Invece, irene, ti consiglio di visitarla.
Le statue che troverai, sono davvero incredibili. Tra queste il Cristo velato. Ed inoltre ci sono anche i modelli anatomici conservati, oggetto dei leggendari esperimenti del principe.


Cristo-velato.jpg

cappella-san-severo-2.jpg

sansevero9.jpg



La leggenda narra che il velo sul Cristo, la rete che avvolge l' uomo della statua "disincanto" ed i modelli anatomici siano stati realizzati dal principe con sostanze capaci di tramutare seta e corda in marmo ed arterie in legno.
 
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