skitty
Cat Member
Interessante e piuttosto realistica l'analisi di Tolstoj circa la sicurezza delle proprie azioni, da parte degli individui appartenenti ai vari popoli:
“Il francese può essere sicuro di sé perché si crede personalmente, sia per doti intellettuali sia fisiche, irresistibilmente affascinante, tanto di fronte agli uomini quanto alle donne.
L'inglese è sicuro di sé per essere cittadino del più ordinato stato del mondo, e perciò, in quanto inglese, sa sempre quel che deve fare, e sa che tutto ciò che fa, in quanto è inglese, è indubbiamente ben fatto.
L'italiano è sicuro di sé perché è eccitato e irrequieto, e si dimentica facilmente di se stesso e degli altri.
Il russo è sicuro di sé perché non sa e non vuol sapere nulla, persuaso com'è che nulla si può sapere.
Il tedesco è sicuro di sé peggio di tutti, più irremovibilmente e più disgustosamente di tutti, perché s'immagina di sapere la verità: una certa dottrina, cioè, che lui stesso ha escogitata, ma che per lui è la verità assoluta.”
“Il francese può essere sicuro di sé perché si crede personalmente, sia per doti intellettuali sia fisiche, irresistibilmente affascinante, tanto di fronte agli uomini quanto alle donne.
L'inglese è sicuro di sé per essere cittadino del più ordinato stato del mondo, e perciò, in quanto inglese, sa sempre quel che deve fare, e sa che tutto ciò che fa, in quanto è inglese, è indubbiamente ben fatto.
L'italiano è sicuro di sé perché è eccitato e irrequieto, e si dimentica facilmente di se stesso e degli altri.
Il russo è sicuro di sé perché non sa e non vuol sapere nulla, persuaso com'è che nulla si può sapere.
Il tedesco è sicuro di sé peggio di tutti, più irremovibilmente e più disgustosamente di tutti, perché s'immagina di sapere la verità: una certa dottrina, cioè, che lui stesso ha escogitata, ma che per lui è la verità assoluta.”