Settimo Artistic Forum - visione e commento opere proposte

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Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Apro il nuovo Artistic Forum,dando il via libera alle proposte dirette,senza tema comune e senza alcuna limitazione.

Come sempre potete postare l'immagine o il link di un'opera d'arte pittorica,scultorea,architettonica,di qualsiasi corrente artistica e di qualsiasi epoca.
Valgono anche le fotografie e qualsiasi altra tipologia d'arte vi venga in mente :wink:.

Sotto a chi tocca :YY !
 
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GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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Drama di Stefania Galasso, Roma 2010

Stefania_Galasso_02.jpg
 
G

giovaneholden

Guest
Lucifero di Franz Von Stuck

bottega_i000013.jpg
 
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Shoofly

Señora Memebr
"La vecchia grottesca" di Quentin Massys (1513)

456px-Quentin_Massys_008.jpg


A questa nobildonna si ispirò l'illustratore di Alice nel Paese delle Mervaglie per il personaggio della Duchessa Brutta.

:OO
 

Nerst

enjoy member
La Maddalena penitente

Opera di Caravaggio, olio su tela di cm 122,5 x 98,5 realizzato tra il 1594 ed il 1595

maddalena-penitente-1-terff.jpg
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Avete tempo fino a domani per proporre altre opere.
Poi si partirà,sempre qui,con la visione comunitaria e il relativo commento.
 

Lin89

Active member
Non capendo proprio nulla di arte mi asterrò dal commentare, ma son davvero curiosa dei vostri commenti su Mano con sfera riflettente di Escher. :mrgreen:

Mano%20con%20sfera%20riflettente.jpg
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Eheheh, io scriverò che Escher è un copione.... :mrgreen:

per alcuni il plagio in arte è da incoraggiare :) come per Jean Renoir:

"Io credo molto in quest’ultimo aspetto: sono completamente favorevole al plagio. Sono convinto che per rivivere una grande epoca, una nuova rinascita delle arti e delle lettere, il governo deve incoraggiare il plagio. A qualcuno fortemente convinto di essere un vero plagiario, bisognerebbe dare una medaglia d’onore. Non sto scherzando anche perchè i più grandi autori non sono stati altro che dei plagiari, cosa che gli è riuscita bene. Shakespeare non ha fatto, in fondo, che utilizzare storie scritte da piccoli autori italiani e da altri. Il signor Corneille ha preso il “Cid” di Guillèn De Castro per farne il “Cid” francese; Molière ha saccheggiato Greci e Latini. Questa abitudine di utilizzare una storia già inventata da un altro svincola da ciò che non è importante. E nell’alaborazione dell’opera d’arte, la storia è secondaria.

La storia non ha alcuna importanza : l’importante è il modo in cui la si racconta. Quindi, se la storia è già stata tradotta da un altro, si è liberi di concentrarsi su ciò che è importante, cioè sui dettagli, sull’approfondimento dei personaggi e delle situazioni."
 

Shoofly

Señora Memebr
In questo caso non lo chiamerei plagio, quanto piuttosto "spunto ispirativo". Il termine plagio, per quel che riguarda il mondo dell'arte, si attaglia solo a quella categoria di furbacchioni che vorrebbero spacciare l'originale per proprio. Per i più abili di loro vale l'esilarante frase di Mario Carotenuto "Soltanto chi ha il vuoto nel cervello può copiare alla perfezione un quadro senza metterci niente di suo".:mrgreen:

 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Si parte oggi con la visione e il commento della prima opera proposta, Drama di Stefania Galasso, Roma 2010.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Stefania_Galasso_02.jpg


Riporto l'immagine per agevolare i commenti, senza dover fare avanti e indietro con le pagine.
Questa brava artista mi ha colpito per l'uso particolare che fa della matita "fumè"(neologismo mio:)), le ombreggiature, i contorni sfumati e pastellati, l'abilità nella verosimiglianza anatomica(le labbra e i denti sembrano reali, corposi, quasi uscire dal dipinto, la linea della mano e le "rughe" sulle nocche e sulle falangi è impressionante). Perchè la donna in primo piano piange? Forse perchè teme di rimanere senza testa come tutti i corpi sullo sfondo? Voglio pensare che nell'immaginario della Galasso non siano manichini, ma donne private della loro personalità, della loro essenza, del loro essere donna, della testa come cervello e delle braccia come forza vitale(?).
Brava
 

Shoofly

Señora Memebr
A questa interpretazione non avevo pensato... a prima vista la ragazza in primo piano mi era sembrata una disperata all'idea di essere arrivata tardi per i saldi e di non trovare più nulla nella sua boutique preferita (vedi i manichini nudi :paura:).
Scherzo. La tua visione è centratissima e il disegno tecnicamente ineccepibile. Ho apprezzato soprattutto la scelta dei colori, il contrasto chiaroscurale dove emerge l'indaco e un giallo livido e disperato come gli occhi della protagonista. Alle sue spalle l'ambiente cupo e claustrofobico di un assommoir per sole donne sembra togliere ogni speranza di salvezza a colei che ha avuto la sventura di rimanerne intrappolata.
 

Lin89

Active member
Avete notato la netta differenza tra la parte sinistra del quadro e quella destra?
La sinistra è molto scura e il tratto netto. E' tutto molto "concreto" e vivido. La parte destra invece è sfumata e non ben delineata oltre che molto chiara.

Siamo sicuri che la donna pianga? A me le ombre che ha sugli occhi e vicino alle labbra sembrano sbavature del trucco e quel gesto con la mano sembra voler cancellare appunto il trucco.

Per il resto son d'accordo con voi. :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Il primo pensiero che mi è venuto vedendo quest'opera è quello di un richiamo ad un film di Kubrik, Il bacio dell'assassino, dove ci sono alcuni minuti girati in un magazzino di manichini che rimangano impressi per la loro forza visiva ed evocativa.

Ad un'analisi più approfondita ho pensato alla violenza sulle donne, a quel diventare manichini, corpi senza anima e senza ragione, a cui spesso le donne sottoposte a questa barbarie devono sottostare. E' un pensiero difficile da sostenere pensando a quanto quotidiano e frequente sia questo fenomeno, mai abbastanza portato in evidenza. Il corpo della donna completamente annientato e i suoi sentimenti negati e annullati. Il volto in primo piano è la maschera di questa violenza insostenibile. Esprime paura, dolore, annichilimento.
 
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