XLIV G.L. - Quando Teresa si arrabbiò con Dio di Alejandro Jodorowsky

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Spilla

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CApisco che dico un'assurdità: condivido tutte le vostre perplessità, eppure... mi sta piacendo! E non è davvero il mio genere! Si vede che avevo bisogno di un'evasione totale dal mio mondo...
Mi rifaccio viva alla fine (ho ancora un centinaio di pagine).
Ciao
 

elisa

Motherator
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il libro mi è arrivato dalla biblioteca per cui lo aggiungo ai libri che ho in lettura e inizio anche io aleggerlo. Già la copertina mi diverte (ho l'edizione I Narratori di Feltrinelli)
 

elisa

Motherator
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ieri ho iniziato a leggere le prime pagine e devo dire che mi ha subito preso, sia per la scrittura piana e nello stesso tempo curata sia per la storia, quasi da realismo magico per intenderci ma con coloriture derivata dalla cultura ebraica. Teresa che si toglie la parrucca nel Tempio e mostra la sua testa calva da ribelle è impagabile. Anche la storia incestuosa è trattata in modo non morboso per cui vediamo come procede.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Aggiornamento partecipanti:

Meri = finito e commentato
praschese89 = finito e commentato
francesca = in lettura
Dory = in lettura
Spilla = in lettura
elisa = in lettura
alessandra
Dallolio
 

francesca

Well-known member
Mi ero un po’ riappacificata con l’autore.
L’arrivo in Cile di Teresa e famiglia, lo struggente racconto di Teresa sulla triste fine del suo amore con faccia di scimmia e di suo figlio Yeco-Almo, non mi erano dispiaciuti.
Ci ho trovato tenerezza, ironia, e anche una descrizione accurata della situazione dei più poveri in quelle terre in quel periodo.
Così come mi era piaciuta anche la parte in Argentina.
Sempre un po’ troppo violenza gratuita, sinceramente, come alcune scene nel bordello.
Mi era piaciuta molto la storia del narratore, delle sue rincarnazioni, dei suoi studi.
Ma poi ecco l’assurda storia di Lola, donna Spera e Carmelita: una cosa da voltastomaco….
Esagerata, senza senso.
Non c’è verso, troppo spesso la trama sembra precipitare in un buco nero di violenza sessuale e non di cui non capisco il senso.
Ciò mi disturba e infastidisce non tanto per la violenza in sé e per sensibilità mia (ho letto anche cose più sconvolgenti e profondamente più raccapricianti, magari anche se descritte meno dettagliatamente), ma perché reputo certi passaggi assolutamente inutili nella trama, forzati.
Inoltre mi sto rendendo conto che non provo empatia con nessuno dei personaggi, che sono veramente troppi e mi si confondono forse proprio perché non riesco ad afferzionarmi a nessuno.
Li sento come personaggi di un libro, non escono dalle pagine, quindi per me risultano abbastanza poco riusciti.
Francesca
 

praschese89

New member
Mi ero un po’ riappacificata con l’autore.
L’arrivo in Cile di Teresa e famiglia, lo struggente racconto di Teresa sulla triste fine del suo amore con faccia di scimmia e di suo figlio Yeco-Almo, non mi erano dispiaciuti.
Ci ho trovato tenerezza, ironia, e anche una descrizione accurata della situazione dei più poveri in quelle terre in quel periodo.
Così come mi era piaciuta anche la parte in Argentina.
Sempre un po’ troppo violenza gratuita, sinceramente, come alcune scene nel bordello.
Mi era piaciuta molto la storia del narratore, delle sue rincarnazioni, dei suoi studi.
Ma poi ecco l’assurda storia di Lola, donna Spera e Carmelita: una cosa da voltastomaco….
Esagerata, senza senso.
Non c’è verso, troppo spesso la trama sembra precipitare in un buco nero di violenza sessuale e non di cui non capisco il senso.
Ciò mi disturba e infastidisce non tanto per la violenza in sé e per sensibilità mia (ho letto anche cose più sconvolgenti e profondamente più raccapricianti, magari anche se descritte meno dettagliatamente), ma perché reputo certi passaggi assolutamente inutili nella trama, forzati.
Inoltre mi sto rendendo conto che non provo empatia con nessuno dei personaggi, che sono veramente troppi e mi si confondono forse proprio perché non riesco ad afferzionarmi a nessuno.
Li sento come personaggi di un libro, non escono dalle pagine, quindi per me risultano abbastanza poco riusciti.
Francesca

Hai avuto le mie stesse impressioni!!Troppo di tutto...violenza e sesso davvero senza ragione...mah :boh:
 

elisa

Motherator
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è vero che ci sono molte descrizioni di violenza e di stupri ma questa è un po' la cifra stilistica di Jodorowsky, che lui esprime anche nei suoi film, così come i tarocchi, i simboli religiosi, la magia, eccetera. Per il momento lo reggo, vediamo oltre.
 

Spilla

Well-known member
Non conosco nulla di Jodorowsky, e la prima volta che ho aperto "Teresa", ani fa, l'ho richiuso dopo pche pagine, disgustata e in preda a vertigini da eccesso di personaggi.
L'ho ripreso grazie al gruppo e devo dire che mi ha trascinato con sé in un mondo immaginifico, trasfigurato, dove colori e odori prendono il sopravvento su trama e personaggi. Mi ha colpito il fatto che l'elemento concreto, ancorato al reale, sia rappresentato dalle donne, mentre gli uomini sono fatalmente per metà animali.
Non ho un vero giudizio da dare: è un libro che ho gustato nel complesso, che mi ha profondamente disgustato a tratti (ad es. l'avventura "amorosa" di Beniamino è stomachevole) e che certamente non leggerò mai più.
Un pensiero fisso, nel corso della lettura: spero che Jodorowsky abbia trovato un bravo analista...
 

Spilla

Well-known member
Ah, ho una domanda: cosa ne pensate del tratto quasi da "Eletto" con cui Alejandro descrive sé stesso e l'evento (cosmico?:mrgreen:) della sua nascita?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Spilla, Alejandro non ha bisogno di un analista, se la canta e se la suona da solo :mrgreen: ha pure elaborato una terapia che è la Psicomagia, che credo abbia a che fare coi rituali magici e coi tarocchi
 

francesca

Well-known member
Non conosco nulla di Jodorowsky, e la prima volta che ho aperto "Teresa", ani fa, l'ho richiuso dopo pche pagine, disgustata e in preda a vertigini da eccesso di personaggi.
L'ho ripreso grazie al gruppo e devo dire che mi ha trascinato con sé in un mondo immaginifico, trasfigurato, dove colori e odori prendono il sopravvento su trama e personaggi. Mi ha colpito il fatto che l'elemento concreto, ancorato al reale, sia rappresentato dalle donne, mentre gli uomini sono fatalmente per metà animali.
Non ho un vero giudizio da dare: è un libro che ho gustato nel complesso, che mi ha profondamente disgustato a tratti (ad es. l'avventura "amorosa" di Beniamino è stomachevole) e che certamente non leggerò mai più.
Un pensiero fisso, nel corso della lettura: spero che Jodorowsky abbia trovato un bravo analista...

:D
Scusate la caduta di stile di questa citazione, ma visto il libro, questo lapsus mi è sembrato assolutamente calzante!!!!

Francesca
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
la forma di ribellione di Jodorowsky, la sua anarchia, sia proprio quella di lascire libero sfogo alla fantasia e agli impulsi, lo dice pure nel romanzo, lui non attua o promuove violenza o rivoluzione per cambiare il sistema che nella storia ha portato la sua famiglia a vivere atrocità e ingiustizie di ogni tipo, lascia che la sua fanatasia sia libera e liberata. Non trovo del tutto sbagliate le sue idee, perchè scandalizzarsi delle cose che scrive quando purtroppo le stesse cose accadono quotidianamente sotto i nostri occhi e in ogni parte del mondo? a me il libro continua a piacere, entrati nel suo mondo lo si capisce maggiormente.
 

francesca

Well-known member
io non sono scandalizzata da quello che scrive.
Non lo capisco e lo trovo brutto, ma non perchè racconta cose brutte, ma perchè trovo che il modo con cui presenta i personaggi, le vicende sia forzato, innaturale. E, ribadisco, non perchè ci sia molta fantasia, adoro la letteratura sud americana, l'intreccio di magia e realtà che si respira nei libri della Allende, di Garcia Marquez e tanti altri (dove fra l'altro non mancano denunce e anche violenza).
Mi rendo conto che sono le scene violente di sesso che mi infastidiscono.
Non mi scandalizzano, ho letto di peggio: non mi sanno di niente perchè non le capisco, non ne capisco la necessità.
Sembrano fatte a posta per dire al lettore: hai visto che scene forti? hai visto che emozioni? che immagini?
Sembrano fatte a posta per scandalizzare.
Forse non riesco ad entrare nel mondo di Jodorowsky, ci posso fare poco però: un mondo o si apre alla lettura oppure no.
Per me questo si sta rivelando sono un libro che sto leggendo e non vivendo.

Sono quasi alla fine comunque.

Francesca
 

Spilla

Well-known member
Anche io, molto alla fine, ci ho visto una forma di elaborazione, un po' fuga, un po' riscatto, un po' mito di (ri)fondazione di una famiglia che in definitiva non è mai esistita per lui. Ma mi è sembrato che i risultati siano incompleti, che il libro resti testo e non diventi letteratura. Non mi sono scandalizzata, ma la sensazione che Jodorowsky abbia in sé elementi fortemente disturbati non mi abbandona.

Ehm... scusate per il lapsus ortografico:??
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
più vado avanti e più mi rendo conto che la storia è solo un pretesto per esprimere il mondo visionario e il pensiero di Jodorowsky, rivolto a tutti i campi, anarchico e dissacrante, la sua violenza è il contraltare della violenza subita dal potere, politico, religioso, sociale, militare. Sono alla rivolta dei minatori e alla morte di Faccia di scimmia e del figlio nato da Teresa. Quando Teresa si arrabbiò con Dio è l'arrabbiatura stessa di Jodorowsky di fronte ad un Dio che esiste ma che è assolutamente indifferente a quello che succede al suo creato.
 

elisa

Motherator
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riepiloghiamo :)


Meri = finito
praschese89 = finito
Spilla = finito
francesca = in lettura
Dory = in lettura
elisa = in lettura


praschese89: l'ho finito,e non senza fatica devo dire! Avevo scelto questo libro perchè non conoscevo affatto Jodorowsky ed ero curioso ed anche perchè mi piacciono le saghe familiari! All'inizio la lettura mi era apparsa piacevole e scorrevole,questo secondo aspetto onestamente si ripete sino alla fine,ma poi ho cominciato a trovare tutto un po troppo esagerato.Resta il fatto che comunque ancora una volta grazie a voi "ho allargato i miei orizzonti letterari"!!

Meri: non mi è piaciuto. Devo dire che l'avevo scelto x il titolo, che prometteva bene ed inizialmente mi aveva coinvolta. L' invettiva di Teresa contro Dio è straordinaria, lo sfogo di una madre con un grande dolore, che ormai non ha più nulla da perdere. Il resto non mi ha lasciato nulla.

Spilla: Non ho un vero giudizio da dare: è un libro che ho gustato nel complesso, che mi ha profondamente disgustato a tratti e che certamente non leggerò mai più.
 

elisa

Motherator
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è vero che l'autore ci regala immagini brutali ma sa donarci anche queste, che sono molte

"Con lentezza, delicatezza e tenerezza, l'uomo entrò nella donna che andò aprendosi sempre più fino a perdere i limiti e a confondersi con la terra interna. Il seme scese verso il fondo del pianeta e cadde in un abisso oscuro dove danzavano le galassie. L'universo assorbì la pioggia di fuoco. Felicità era incinta. Ivan poteva scomparire."
 
Stato
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