120º minigruppo - L'uomo senza qualità di Robert Musil

Spilla

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Anchio sono arrivato al capitolo 24, e ho notato una differenza tra la prima parte e la seconda.
La prima parte è un'introduzione molto variegata, ogni capitolo parla di situazioni, persone e pensieri completamente differenti; mentre nella seconda parte è iniziato il romanzo vero e proprio, dove si psicanalizzano i personaggi uno alla volta e molto più in profondità.. diciamo che la lettura si sta facendo più lenta... e la seconda parte è composta da 667 pagine :OO

Bene bene, mi piacciono le analisi psicologiche lente :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

...ora devo solo procurarmi il libro :W
 

Pimpa

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Mi devo ritirare...sto finendo la collina dei conigli e devo ancora finire due libri che ho abbandonato...tengo d'occhio i prossimi gdl...
 

ayuthaya

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Parte seconda - cap. 36 (152 pagine circa)

Eccomi qui... ho un po' di tempo e me ne prendo un po' per commentare questo romanzo che si sta rivelando uno di quelli che mi fa proprio "quell'effetto lì"... quale? quello di un'opera grandiosa, complessa ma bellissima... non è questione di aspettative: ho inziato libri su cui avevo puntato molto e che poi mi hanno deluso, mentre altri - come il Faust, come Proust, come questo - fin da subito mi hanno dato l'impressione/conferma non solo che ho fra le mani un capolavoro, ma che vivrò un momento eccezionale, irripetibile fin quando non avrò finito di leggerlo... é una sensazione distinta, palpabile... un godimento intellettuale che si trasforma in un piacere reale, fisico!

Detto questo, scendiamo nei dettagli... Con la seconda parte siamo entarti nel vivo dell'azione: i primi capitoli sono stati molto scorrevoli e hanno cominciato a presentarci quelli che suppongo diventeranno i personaggi principali della vicenda: oltre a Ulrich, Diotima, il conte Stallburg e il conte Leinsdorf, il dottor Arnheim, ecc. Si inizia a delineare inoltre il contesto entro cui si inserisce la vita di Ulrich: ovvero i lavori in preparazione dell'altisonante e non meglio definita Azione Patriottica o Azione Parallela, in occasione del settantesimo anniversario dell'imperatore d'Austria (si intuisce già che la preparazione di questo fantomatico evento, pregno di uno smisurato idealismo, darà occasione per molta ironia...).

Fra il 24° e il 34° capitolo della seconda parte in effetti si rallenta un po'... in alcuni punti ho dovuto andare avanti pur rendendomi conto di non comprendere pienamente tutto ciò che era scritto (sarà una mia debolezza, ma ho sempre creduto che accettare di non capire tutto in questi romanzi un po' complessi non debba necessariamente pregiudicare la bellezza e la comprensione dell'insieme)... Poi mi sono imbattuta nel capitolo 34, Un raggio ardente e pareti fredde, che analizza il pasaggio dallo spirito giovanile a quello dell'uomo adulto, perfettamente itegrato nella società contro cui per tanto tempo ha cercato di ribellarsi, e mi ha messo i brividi... sublime! (poi se riesco riporto quale stralcio)

Sto sottolineando una miriade di passaggi, impossibilie riportarli tutti (tanto più che sono costretta a farlo a mano)! Questo è quello che avevo scritto ieri:
"(...) non la profondità ma l'ampiezza della cultura è la difficoltà insuperabile. Persino le questioni facilmente accessibili (...) si scomponevano, parlando con intenditori, in una sterminata molteplicità di dubbi e di supposizioni."

Chiudo dicendo che io personalmente ci andrei molto cauta nel dire che la definizione che dà il titolo al romanzo è ironica... in realtà credo sia molto, molto di più (un po' come dice Spilla). Ulrich è paradigma dell'uomo moderno, privo di qualità in quanto dotato del senso di possibilità invece del senso di realtà (il paragrafo che spiega la differenza fra i due credo sia una chiave di lettura fondamentale); anche il passaggio in cui Walter "denigra" il suo vecchio amico d'infanzia è molto significativo:
"(l'uomo senza qualità) è il tipico prodotto del nostro tempo. Ha ingegno, volontà, spregiudicatezza, coraggio, perseveranza, slancio e prudenza... non voglio addentrarmi in un'analisi, diciamo che possiede tutte queste qualità. Eppure non le possiede! Esse hanno fatto di lui quello che è, e hanno segnato il suo cammino, ma non gli appartengono. (...) Per lui nulla è saldo, tutto è trasformabile, parte di un intero, di innumerevoli interi che presumibilmente appartengono a un superintero, il quale però gli è del tutto ignoto. Così ogni sua risposta è una risposta parziale, ognuno dei suoi sentimenti è soltanto un punto di vista, di ogni cosa non gli preme di sapere cos'è ma solo di scoprire un secondario "com'è", un accessorio qualunque."
Cioè, non so voi ma io... :sbav::sbav::sbav:

Insomma, mi sta piacendo da morire: è uan lettura impegnativa, ma per nulla pesante e la suddivisione in capitoletti brevissimi invoglia molto la prosecuzione... Alla prossima!!!! :MUCCA
 
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ayuthaya

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Mi devo ritirare...sto finendo la collina dei conigli e devo ancora finire due libri che ho abbandonato...tengo d'occhio i prossimi gdl...

Mi spiace molto, si sta rivelando un libro molto interessante! vorrà dire che se deciderai di leggerlo più avanti ti faremo compagnia virtuale! ;)

@Isola: no, no, per niente pesante! necessita solo un po' di attenzione... :HIPP
 

darida

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uhm...mi sembra poco estivo :mrgreen: ma se finisco in fretta con la Szabò, provo a raggiungervi, mi avete incuriosito :wink:

intanto seguo i vostri commenti :)
 

ayuthaya

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Seconda parte - cap.40 (pag. 180 circa)

ragazzi, giuro... io mi sto proprio divertendo! ieri ho letto un capitoletto che mi è piaciuto tantissimo per la sua ironia (il 37° Un pubblicista inventando "l'anno austriaco" ecc ecc. e poi altri due (il 39° e il 40°, che ho appena finito) che mi hanno fatto provare delle emozioni incredibili... Sono basita da quanto mi sta piacendo!!!! si può dire? :YY :mrgreen:
Ho pensato che sarebbe molto carino riuscire a riportare tutti i passaggi (e sono moltissimi) in cui Musil fa riferimento esplicitamente all'uomo senza qualità, evidenziandoli magari in rosso per distinguerli dalle altre eventuali citazioni, in modo che passo dopo passo riusciamo a farci un quadro chiaro e completo di ciò che lo scrittore intende rappresentarci con questa figura e che alla fine, mi sembra, sia la vera anima di questo incredibile romanzo!!!

Bonadext, grazie per non avermi fatto desistere!TUNZZZ è vero che sono stata io a proporlo, ma poi ho avuto qualche serio tentennamento... ora mi chiedo solo perchè abbia aspettato così tanto a leggerlo (in realtà no: 31 anni, uno meno di Ulrich, credo che sia l'età perfetta per affrontare questo romanzo, almeno nel mio caso)!!! :HIPP
 

bonadext

Ananke
Bonadext, grazie per non avermi fatto desistere!TUNZZZ è vero che sono stata io a proporlo, ma poi ho avuto qualche serio tentennamento... ora mi chiedo solo perchè abbia aspettato così tanto a leggerlo (in realtà no: 31 anni, uno meno di Ulrich, credo che sia l'età perfetta per affrontare questo romanzo, almeno nel mio caso)!!! :HIPP

Ahahah, grazie a te! :D In effetti leggerlo attorno l'età del protagonista è l'ideale! Io mi sono rispecchiato in Ulrich subito dal capitolo 2, e sono rimasto affascinato dai suoi pensieri...
adesso sono al capitolo 33 e non ce storia i "suoi" capitoli sono i più brillanti, i suoi pensieri/analisi mi lasciano sempre a bocca aperta tipo quelli sull'acqua, o sul cervello umano sono delle piccole perle! :sbav:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Già mi stavate incuriosendo con i vostri commenti e citazioni, poi ora che c'è la darietta -con cui ho un feeling di like nei gruppi di lettura :wink:- ho ancora più voglia di partecipare... ma non ce la posso fare :W.
Però vi seguirò e così lo leggerete voi per me... lo so che non è la stessa cosa, ma stavolta cercherò di accontentarmi :SISI.
 

darida

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Già mi stavate incuriosendo con i vostri commenti e citazioni, poi ora che c'è la darietta -con cui ho un feeling di like nei gruppi di lettura :wink:- ho ancora più voglia di partecipare... ma non ce la posso fare :W.
Però vi seguirò e così lo leggerete voi per me... lo so che non è la stessa cosa, ma stavolta cercherò di accontentarmi :SISI.

ehi furbetta! così non vale :mrgreen:

ma nel caso cambiassi idea userò il tuo stesso metodo :wink: :D
 

ayuthaya

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Sono più che contenta se sei dei nostri, Darietta! ma anche se lo stile e i contenuti sono molto diversi, come profondità e complessità di linguaggio siamo ai livelli di Proust... che se dopo mi lanci il libro in testa, uno dei due tomi di questo fa più male di uno dei sette della Recherche!!! :mrgreen:
 

darida

Well-known member
Sono più che contenta se sei dei nostri, Darietta! ma anche se lo stile e i contenuti sono molto diversi, come profondità e complessità di linguaggio siamo ai livelli di Proust... che se dopo mi lanci il libro in testa, uno dei due tomi di questo fa più male di uno dei sette della Recherche!!! :mrgreen:

:mrgreen: :mrgreen:
paiura, eh?...fai bene :mrgreen: :mrgreen:
 

Pimpa

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Era destino...in biblioteca non avevano limonov così oso anch'io...nonostante il carico letterario contingente ci provo...:?
 

ayuthaya

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Seconda parte - cap.49 (pag. 222 circa)

Spettacolo... avrei sia dei commenti, sia delle citazioni, ma avendo poco tempo dò priorità alle seconde (anche se rimando le citazioni più consistenti, cioè quelle dei passaggi chiave che mi hanno emozionato di più, a un'altra volta)!

Discorso sull'anima (dove, chiaramente, questo è intriso di ironia) "In gioventù è un vago senso di dubbio se ciò che si fa sia veramente giusto. In vecchiaia è stupore di aver fatto così poco di quel che ci si proponeva. Nell'età di mezzo è consolazione di essere un buon figliolo pieno di belle virtù, anche se non tutto quel che si è fatto è giustificabile; oppure di trovare che anche il mondo non è proprio come dovrebbe essere, cosicchè in fin dei conti tutto ciò che è sbagliato costituisce ancora un buon accomodamento."
"Un mezzo, che uccide l'anima, ma poi ne fa tante piccole scatole di conserva per il pubblico consumo, è sempre quello di mescolarla con la ragione, con le convenzioni e con l'azione pratica, ed è stato usato con successo da tutte le morali, filosofie e religioni. (...) Perchè solo i pazzi, gli squilibrati e i maniaci possono resistere a lungo in mezzo al fuoco dell'entusiasmo; l'uomo sano deve contentarsi di dichiarare che senza una scintilla di quel fuoco misterioso la vita non gli parrebbe degna d'esser vissuta." :sbav::sbav::sbav:

Segue un assaggio di quanto Musil sappia essere non solo ironico, ma persino divertente anche solo nelle battute:
(riferito a statue di santi in atteggiamenti di estatico rapimento) "Lì c'eran santi che morivano in tutte le posizioni, e l'anima torceva il corpo come un capo di biancheria dal quale si strizza l'acqua" :mrgreen:
e ancora "Così s'incontravano specialisti di lingua ewè e compositori che non conoscevano una nota l'uno dell'altro, direttori di fabbriche e direttori spirituali, gente che alla parola "corso" pensavano chi al corso dei valori, chi al corso degli astri e chi a un corso universitario"

Ma perchè ho aspettato 32 anni per leggerlo??? :? :boh: TUNZZZ
 

Spilla

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Ayu, sei troppo veloce!!!:paura:
Non posso leggere quello che scrivi, aspetto di raggiungerti :??
Ho risolto il problema con l'ebook :YY, così adesso ho il libro sia in digitale sia in cartaceo (è lì in biblioteca che mi aspetta, devo solo ritirarlo :D ).
Sono solo al capitolo 16, devo correre per riprendervi :mrgreen:

Minerva, Daria, sono contentissima che ci siate anche voi!!!! :wink:
 

ayuthaya

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"Lo ascoltavano volentieri, perché era bello che un uomo ricco di tanti pensieri fosse anche ricco di quattrini. :mrgreen:

PS mi diverto troppo, per qst vado veloce...
 

ayuthaya

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Se fosse possile io riporterei il libro intero... :D

"... la psicanalisi, la psicologia individuale, quella sperimentale, quella fisiologica, quella sociale, e tutte le altre conquiste che impediscono all'epoca da esse illustrata di produrre uomini veri, buoni e normali"

PS le citazioni "serie" le farò quando avrò più tempo! ;)
PPS @ Spilla Tranquilla... nessuno spoiler, sennò lo segnalerei!
 
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