Meglio soli o male accompagnati?

DoppiaB

W I LIBRI !
L'ho vista anch'io 'sta cosa, ovviamente su Studio Aperto (e dove poteva passare una notizia di così vitale importanza e contenuto intelligente?) un solo commento: CHE TRISTEZZA!!!! :W Poi dicono che la gente ha perso il valore del matrimonio....:paura:

Concordo che sia una cosa triste ed anche di cattivo gusto, però bisogna ammettere che c'è anche una certa originalità. Mica è da tutto pensare ad una cosa del genere...:wink:
 

ila78

Well-known member
Concordo che sia una cosa triste ed anche di cattivo gusto, però bisogna ammettere che c'è anche una certa originalità. Mica è da tutto pensare ad una cosa del genere...:wink:

Originale è una cosa, pacchiano è un' altra e qui ci avviciniamo pericolosamente al pacchiano. :mrgreen: Io non credo nel matrimonio (non credo ci sia bisogno di un "ufficiale" che certifichi il mio rapporto con una persona) ma ci vuole anche un attimo di rispetto verso chi crede nell'istituzione, è pur sempre un sacramento (o una cerimonia ufficiale nel caso del rito civile) non si puo' farlo diventare la succursale del circo Orfei. :W
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Originale è una cosa, pacchiano è un' altra e qui ci avviciniamo pericolosamente al pacchiano. :mrgreen: Io non credo nel matrimonio (non credo ci sia bisogno di un "ufficiale" che certifichi il mio rapporto con una persona) ma ci vuole anche un attimo di rispetto verso chi crede nell'istituzione, è pur sempre un sacramento (o una cerimonia ufficiale nel caso del rito civile) non si puo' farlo diventare la succursale del circo Orfei. :W

Vero! La mia era una battuta ovviamente.
Quello che mi fa sorridere è anche il fatto che si sono sposati lì perchè si sono conosciuti in quel centro commerciale. Se tutti dovessero sposarsi dove si sono sconosciuti ci sarebbero matrimoni nei posti più disparati: sui treni, in sala d'attesa del medico, in discoteca, nei bar, per strada, su forumlibri.......:mrgreen:
 

ila78

Well-known member
Vero! La mia era una battuta ovviamente.
Quello che mi fa sorridere è anche il fatto che si sono sposati lì perchè si sono conosciuti in quel centro commerciale. Se tutti dovessero sposarsi dove si sono sconosciuti ci sarebbero matrimoni nei posti più disparati: sui treni, in sala d'attesa del medico, in discoteca, nei bar, per strada, su forumlibri.......:mrgreen:

Urca.... :mrgreen: è vero non ci avevo pensato. :mrgreen: Posso farti da damigella? :wink:
Io dovrei sposarmi in un pub con la musica a tutto volume e birra non molto buona, che non credo nemmeno esista più tra l'altro. :mrgreen:
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Mettiamo che Lei buca una gomma, si ferma in un'area di emergenza, tira fuori il cric, si spezza un'unghia e un tacco.
Allora Lui, con un IVECO TurboStar carico di pollame, si ferma, e dopo essersi messo gli zoccoli di pelliccia e in tiro la canottiera, le dice <<ci penso io, baby>>
Ovviamente Lei sente i ferormoni furiosi di lui, non resiste e Lui non ha ancora svitato il terzo bullone che Lei gli sta già graffiando tutta la schiena.
Si potrebbero teneramente sposare anche presso un Punto BLU della Rete Autostrade e farsi fare il book fotografico in posa su un cavalcavia, da un casello (ovviamente Viacard), col benzinaio della ESSO o sotto un bel tabellone elettronico con scritto <<Attenzione banchi di nebbia>>.
Sarebbe mi-ti-co
In fine si potrebbe fare il rinfresco all'Autogrill a base di antipasti misti (noce di prosciutto al pepe e speck dell'Alto Adige), pasta tricolore con sugo alla bolognese, e fettina di pollo (?) con foglia di lattuga direttamente dai panini Apollo.
La torta, ovviamente, fondendo insieme un Toblerone da un quintale, con un metro cubico di Kinder Sorpresa, una colonna di sei metri di Chupa-chups e sei badilate si Smarties.

E se lui è un rappresentante di arredi funebri e lei un'architetta specializzata in mausolei per contadini arricchiti, potrebbero sposarsi in un bel camposanto il giorno dei morti coi paggetti vestiti con costumi di Halloween: pensate quanta scelta per farsi fare un bel bouquet.

Che se poi si conoscono in coda all'INPS, è uno sballo che nemmeno l'Harmony più spinto potrebbe immaginare.

Io ho conosciuto mia moglie una serata che abbiamo fatto un falò in spiaggia, ma quando ci siamo sposati mica abbiamo dato fuoco a qualcosa.
E' che non ci siamo proprio più con la testa....
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Urca.... :mrgreen: è vero non ci avevo pensato. :mrgreen: Posso farti da damigella? :wink:
Io dovrei sposarmi in un pub con la musica a tutto volume e birra non molto buona, che non credo nemmeno esista più tra l'altro. :mrgreen:

Non solo da damigella, mia cara Ila. Ti ingaggerò anche come mia Wedding Stylist personale. :mrgreen:

Basta perché stiamo andando un po' OT...:wink:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Al di là delle cose giuste che ho letto circa la serietà e il rispetto che bisognerebbe avere per il matrimonio (sia che si parta da una prospettiva religiosa, sia laica), butto lì una provocazione:

io credo che il matrimonio dovrebbe essere un punto d'arrivo, non un punto di partenza.

io vorrei sposarmi con una donna dopo 30 anni che vivo con lei, a coronamento della nostra vita insieme, come fosse una sorta di suggello.

io vorrei che il matrimonio non fosse una promessa, che (non c'è bisogno di approfondirne i motivi), nessuno di noi è in grado di sapere se poi manterrà.

ma un coronamento dopo una vita passata ad amarsi.

perchè promettere a Dio una cosa che non so se riuscirò a mantenere?

promettere di "onorare" è un conto, ma promettere di "amare" è una cosa talmente fuori dalla nostra volontà che non ha senso prometterla
 

Reid

Member
Urca.... :mrgreen: è vero non ci avevo pensato. :mrgreen: Posso farti da damigella? :wink:
Io dovrei sposarmi in un pub con la musica a tutto volume e birra non molto buona, che non credo nemmeno esista più tra l'altro. :mrgreen:

Che figata, io quindi se mi sposato con la mia ex, mi sarei dovuto sposare nella sala emergenza dell'ospedale di Niguarda; l'unica cosa sarebbe stato un casino per l'invito al paziente :D
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Che figata, io quindi se mi sposato con la mia ex, mi sarei dovuto sposare nella sala emergenza dell'ospedale di Niguarda; l'unica cosa sarebbe stato un casino per l'invito al paziente :D

noi ci eravamo conosciuti su un aereo per l'India...che casino sarebbe...prete, sindaco, testimoni...tutti a Calcutta...poi a tornare indietro:OO
 

Athana Lindia

&#928;&#940;&#957;&#964;&#945; &#961;&#949;&#953;
perchè promettere a Dio una cosa che non so se riuscirò a mantenere?

promettere di "onorare" è un conto, ma promettere di "amare" è una cosa talmente fuori dalla nostra volontà che non ha senso prometterla

Esatto. Ragion per cui sposarsi non ha assolutamente senso, proprio perchè non ha senso promettere ad un'altra persona qualcosa che per sua natura è limitato (l'amore).
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
noi ci eravamo conosciuti su un aereo per l'India...che casino sarebbe...prete, sindaco, testimoni...tutti a Calcutta...poi a tornare indietro:OO

Un bel banchetto di nozze a scelta tra vegetariano, vegano e pollo al curry con mandorle e fettuccine, tutto in un pratico vassoietto con posate in plastica e una pratica salvietta al mughetto :wink:
 

Reid

Member
Se invece si intende "accontentarsi", tipico di quelle persone che non sanno stare sole perché pensano che da sole sono il nulla e che la loro felicità dipenda dagli altri, perché no? Se sono contenti di accontentarsi (scusa il gioco di parole), è una loro scelta. Passano il tempo insieme senza smuovere troppo le acque per paura. A vedere poi se la coppia non scoppia appena arriva un esterno che cambia le carte in tavola.

E' proprio questo che intendo.

L'accontentarsi per il non stare da soli, il rassegnarsi nel dire:" Va be, ho una certa età, mi accontento cosi" (dico un età dai 30 ai 50).

Vi faccio un esempio; un caro amico, nella prassi consolatoria post relazione finita mi disse un giorno:" Dany, ma tu pensi che io sono totalmente felice con lei? io avrei voluto un figlio, una famiglia, ma lei non vuole, di conseguenza penso che sia la meno peggio di quello che mi è capitato e mi va bene cosi".

Oppure

la tipologia di coppia che dopo qualche anno diventano come fratello e sorella, quella tipologia di coppia che non si tocca con un dito da mesi e mesi.

Io davvero non riesco a capire questa tipologia di discorso, perché bisogna sottomettere il proprio essere, per avere una completezza apparente ?

Personalmente penso che ci siano due diverse problematiche relazionali; per riassumere la tipologia, imho, le riassumo in:

- Problemi di coppia
- Problemi di vita di coppia


Il discorso che faceva la Ila lo capisco in pieno, lo inquadro nella tipologia dei problemi della vita di coppia che penso che al giorno d'oggi sia praticamente impossibile non averne, a meno che uno dei due partner sia succube totale dell'altro, ma penso che non sia il caso vostro.

Nel caso in cui sussistessero dei problemi della coppia, allora li è il momento in cui c'è da valutare una relazione, che personalmente considero il sesso, il concetto di famiglia, principi base di vita ecc ecc

Io ho provato sia la vita coniugale che la vita da solitario, personalmente penso anch'io che la cosa migliore per noi stessi sia stare da soli, ma penso anche che c'è una parte di noi talmente egoista nel nostro subconscio che sarebbe disposta a sottomettere la parte razionale e cercare una relazione anche non stabile, per compensare la nostra mancanza di relazione emozionale.

Non mi vergogno a dirlo; quando alla sera vado a letto, mi viene da pensare:"ok, e ora? ne vale la pena rimanere attaccato ai propri principi e non poter condividere la tua giornata con qualcuno? forse è meglio mettere da parte un po se stessi per una vita in un "noi"; ma poi vedo determinate coppie, come quelle della tipologia sopra indicate e penso: "no, io non voglio essere cosi".

Ecco quindi la mia motivazione dell'apertura del post, un continuo tumulto di emozioni, una continua lotta di pensieri sulla questione, comportamenti tipici da personalità bipolare; quindi ho pensato, perchè no? visto che vi considero tutte (o quasi) persone intelligenti (dato che la lettura e la nostra passione porta a quello) sentire anche il vostro parere e i vostri punti di vista; so che è difficile magari ammetterlo o vergognoso, ma secondo me è impossibile non trovare qualcuno che la pensi come le mie conoscenze sopra indicate.
 

Cocci

New member
Io parlo da ventiduenne. Quindi probabilmente ho una visione parziale e limitata delle relazioni amorose.
Ho visto una mia amica trovare l'Amore. Una cosa che era quasi miracolosa per citare Zingaro. Un sentimento veramente forte e vissuto con incredibile intensità. Poi è finita malissimo. E lei si è distrutta come neanche Madame Bovary o Anna Karenina-per citare la letteratura- hanno saputo fare. Per fortuna senza il finale tragico, ma poco via. Io, dal mio, ho un ragazzo dolcissimo e splendido che mi fa felice. E il nostro è un amore sano e tranquillo, fatto anche di compromessi e di accettazione. Ogni tanto la sopracitata amica mi dice che mi sono "accontentata". Io penso che forse è vero, ma preferisco di gran lunga accontentarmi di una cosa tranquilla e FELICE piuttosto che trovare il grande amore che mi lasci spezzata. Per quello mi bastano i libri. Per come sono fatta io la serenità e la pura felicità battono la passione e il tormento. Quindi in realtà alle volte è meglio cercare di costruire qualcosa insieme, accettandosi e capendo i propri limiti, piuttosto che ostinarsi a volere la perfezione del sentimento. Ovviamente se bisogna degradarsi, ridursi a succubi del compagno, cambiare il proprio essere per stare insieme...MEGLIO SOLI.
In realtà è la definizione di "male accompagnati" il punto attorno al quale si potrebbe discutere per ore: quand'è che il compromesso diventa male? Quando invece è ancora bene? Rilancio questa questione.
 

ila78

Well-known member
E' un argomento delicato e variabile a seconda delle situazioni personali.

Se da un lato gli esempi "negativi" citati da Reid portano a pensare "Ma chi te lo fa fare di continuare una relazione che non ti da più nulla, né emotivamente né fisicamente" (io la penso come Reid, anche la componente fisica ci DEVE essere e NON è un aspetto secondario) è anche vero che troncare tutto e ricominciare daccapo, specie dopo un certo numero di anni non è semplice, richiede coraggio in primo luogo per ammettere a se stessi il fallimento di un rapporto (e già questo è un 8000 mt da scalare senza ossigeno) e poi per rimettere insieme i pezzi e partire da zero. Tanti magari questo coraggio non ce l'hanno e si "siedono" nella comodità di una relazione che esiste solo nella teoria, non è giusto però è una realtà. Io credo anche che il matrimonio giochi un ruolo abbastanza fondamentale nell'"inaridimento" del rapporto (ora i matrimonialisti convinti mi linceranno :paura: ) perché si tende a pensarlo come un punto di arrivo, della serie "A posto, mi sono sistemato/a") e si finisce per dare per scontato l'altro/a, cosa secondo me SBAGLIATISSIMA, anche da sposati bisogna continuare a "lavorarci" su.:wink:
 

Monica

Active member
Io parlo da ventiduenne. Quindi probabilmente ho una visione parziale e limitata delle relazioni amorose.
Ho visto una mia amica trovare l'Amore. Una cosa che era quasi miracolosa per citare Zingaro. Un sentimento veramente forte e vissuto con incredibile intensità. Poi è finita malissimo. E lei si è distrutta come neanche Madame Bovary o Anna Karenina-per citare la letteratura- hanno saputo fare. Per fortuna senza il finale tragico, ma poco via. Io, dal mio, ho un ragazzo dolcissimo e splendido che mi fa felice. E il nostro è un amore sano e tranquillo, fatto anche di compromessi e di accettazione. Ogni tanto la sopracitata amica mi dice che mi sono "accontentata". Io penso che forse è vero, ma preferisco di gran lunga accontentarmi di una cosa tranquilla e FELICE piuttosto che trovare il grande amore che mi lasci spezzata. Per quello mi bastano i libri. Per come sono fatta io la serenità e la pura felicità battono la passione e il tormento. Quindi in realtà alle volte è meglio cercare di costruire qualcosa insieme, accettandosi e capendo i propri limiti, piuttosto che ostinarsi a volere la perfezione del sentimento. Ovviamente se bisogna degradarsi, ridursi a succubi del compagno, cambiare il proprio essere per stare insieme...MEGLIO SOLI.
In realtà è la definizione di "male accompagnati" il punto attorno al quale si potrebbe discutere per ore: quand'è che il compromesso diventa male? Quando invece è ancora bene? Rilancio questa questione.

Il compromesso diventa male quando si snatura le proprie personalità,quando si mettono a tacere i propri bisogni ed interessi per accontentare l'altro per quieto vivere.Questo alla lunga porta ad un inaridimento del rapporto e alla sua morte.
Accontentarsi non è un male se vuol dire avere accanto comunque una persona che ti fa battere il cuore,che ti fa ridere che è partecipe dei tuoi dolori e delle tue gioie,che ti stima,che ti incoraggia,che è complice.Anche se non stravolge la tua vita,vale la pena di averlo accanto :)
L'amore che distrugge non è amore,è malattia.
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Il compromesso diventa male quando si snatura le proprie personalità,quando si mettono a tacere i propri bisogni ed interessi per accontentare l'altro per quieto vivere.Questo alla lunga porta ad un inaridimento del rapporto e alla sua morte.
Accontentarsi non è un male se vuol dire avere accanto comunque una persona che ti fa battere il cuore,che ti fa ridere che è partecipe dei tuoi dolori e delle tue gioie,che ti stima,che ti incoraggia,che è complice.Anche se non stravolge la tua vita,vale la pena di averlo accanto :)
L'amore che distrugge non è amore,è malattia.

io ho trovato molte donne che volevano essere distrutte...
 

Monica

Active member
io ho trovato molte donne che volevano essere distrutte...

Forse allora diciamo che non ho trovato nessuno che mi abbia fatto perdere la testa al punto da esserne distrutta.
L'amore deve rendere felici,sereni ,altrimenti che amore è?:)
Se poi finisce è normale stare male ma non al punto di annientarsi.Quando lo si fa vuol dire che non abbiamo molta stima di noi stesse
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
E non è bello.......:W:W Noi dovremmo imparare una buona volta a lasciar perdere la "sindrome della crocerossina". Se uno è un figlio di.....Non cambierà MAI! Chi ti ama non ti distrugge. Punto.
Ma non è che in questi casi è Lei che si autodistrugge?
Io ne ho conosciute parecchie che, a rapporto finito, cuore straziato e magari anche due sberle, non lo mollano.
Non lo mollano perchè quando ci si sente deboli si ha paura, e la paura porta a cercare riparo, ma dopo che Lui ti ha portato a perdere tutte le amicizie e affetti, l'unico a cui aggrapparti, resta Lui.
E' un processo strano ma comune, quello per cui per paura di annegare, piuttosto che a nulla, ci si aggrappa a un'ancora, e neanche a fondo ci si vuole convincere dell'errore: d'altronde la paura è una pessima consigliera.

Se la situazione è questa, meglio soli che mal accompagnati; sicuro.

Però il compromesso non è sempre da rigettare, anzi.
Io ho 44 anni e se volessi che il ns rapporto di coppia andasse avanti senza compromessi, sarei un pazzo megalomane o un eunuco.
Il punto - soprattutto fatti i bambini - è trovare un compromesso costruttivo, un compromesso che ogni giorno produca qualcosa di bello per la Famiglia: anche quello è amore.
Non è l'amore dei 14 anni fatto d'insicurezze, quello dei 20 fatto di sogni: è quello dei 44 fatto di doveri: il lavoro, pagare l'ENEL, il lavoro, pagare la SIP, il lavoro pagare il gas, il lavoro, pagare la prima rata del condominio, il lavoro, pagare l'IMU, il lavoro, pagare la TARSU, il lavoro, pagare l'IRAP, il lavoro, pagare l'ILOR, il lavoro, pagare l'IVA, il lavoro, pagare la seconda rata del condominio, il lavoro, pagare il tagliando della Panda, il lavoro, pagare le medicine (85 euro?!), il lavoro, pagare la visita specialistica, il lavoro...
E per lei è la stessa cosa.
Quando ci vediamo la sera siamo ai minimi termini.
O per amore si arriva a un compromesso o salta tutto.
E saper portare avanti questo compromesso, è amore, e significa arrivare all'età dei ns genitori senza essere diventati delle larve.
 

ila78

Well-known member
Carcarlo;364673[B ha scritto:
]Ma non è che in questi casi è Lei che si autodistrugge?[/B]
Io ne ho conosciute parecchie che, a rapporto finito, cuore straziato e magari anche due sberle, non lo mollano.
Non lo mollano perchè quando ci si sente deboli si ha paura, e la paura porta a cercare riparo, ma dopo che Lui ti ha portato a perdere tutte le amicizie e affetti, l'unico a cui aggrapparti, resta Lui.
E' un processo strano ma comune, quello per cui per paura di annegare, piuttosto che a nulla, ci si aggrappa a un'ancora, e neanche a fondo ci si vuole convincere dell'errore: d'altronde la paura è una pessima consigliera.

Se la situazione è questa, meglio soli che mal accompagnati; sicuro.

Però il compromesso non è sempre da rigettare, anzi.
Io ho 44 anni e se volessi che il ns rapporto di coppia andasse avanti senza compromessi, sarei un pazzo megalomane o un eunuco.
Il punto - soprattutto fatti i bambini - è trovare un compromesso costruttivo, un compromesso che ogni giorno produca qualcosa di bello per la Famiglia: anche quello è amore.
Non è l'amore dei 14 anni fatto d'insicurezze, quello dei 20 fatto di sogni: è quello dei 44 fatto di doveri: il lavoro, pagare l'ENEL, il lavoro, pagare la SIP, il lavoro pagare il gas, il lavoro, pagare la prima rata del condominio, il lavoro, pagare l'IMU, il lavoro, pagare la TARSU, il lavoro, pagare l'IRAP, il lavoro, pagare l'ILOR, il lavoro, pagare l'IVA, il lavoro, pagare la seconda rata del condominio, il lavoro, pagare il tagliando della Panda, il lavoro, pagare le medicine (85 euro?!), il lavoro, pagare la visita specialistica, il lavoro...
E per lei è la stessa cosa.
Quando ci vediamo la sera siamo ai minimi termini.
O per amore si arriva a un compromesso o salta tutto.
E saper portare avanti questo compromesso, è amore, e significa arrivare all'età dei ns genitori senza essere diventati delle larve.

E' un circolo vizioso: il figlio di..... per il quale tu ti "immoli" sperando (invano) di cambiarlo distrugge la tua autostima e una volta distrutta quella viaggi spedita verso l'autodistruzione. E bada che non mi sto riferendo solo ai figli di .....che menano, esiste anche la violenza psicologica, che è infinitamente più subdola.
 
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