215° MG - Sodoma e Gomorra di Marcel Proust

isola74

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dai Verdurin dove c'è anche Charlus nei suoi divertenti siparietti visto che rizza le orecchie e si inquieta ogni volta che pensa che l'altro dica qualcosa rispetto alla sua omosessualità che lui cerca in tutti i modi di celare. A un certo punto il Narratore/Proust dice a proposito del vestito della Verdurin che non avendolo notato particolarmente lui non ha spirito di osservazione. Ma se non ha spirito di osservazione Proust noi brancoliamo nel buio!


vero!
e quando descrive la signora con i baffetti che emette salive quando parla??? che descrizioni meticolose:OO
 

velvet

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Nell'attesa, l'assenza di quel che si desidera ci fa soffrire a tal punto da renderci insopportabile qualsiasi altra presenza.
 

elisa

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pagina 424

pur di non scontentare Albertine e facilitarle la vita Proust noleggia un'auto con autista per scarrozzarla in giro, le macchine erano cosa rara a quei tempi. In questo si legge l'amore che prova per lei al di là di ogni suo dire.
 

isola74

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Io ho rallentato un pochino ... per Pasqua sono venute mia mamma e mia sorella a Palermo :mrgreen: oggi ricominicio
 

elisa

Motherator
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pagine 534

E' commovente il Proust che si mette a nudo e si rivela geloso, incerto e insicuro, incapace di controllo di fronte ai sentimenti che prova per Albertine, ma soprattutto il continuo cambiamento emotivo che lo porta a rifiutarla, a volerla sposare, a volerla lasciare, a esserne geloso, a rifiutarla, a desiderarla solo per sè. Descrive l'insicurezza della passione in modo sublime.
 

elisa

Motherator
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Finito! :xaaa

grande lettura anche questo quarto tomo, il commento perverrà :)

p.s. è la prima volta da quando ho iniziato La recherche che non vedo l'ora di attaccare con il prossimo :mrgreen:
 

elisa

Motherator
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Ho trovato questo quarto volume della Recherche il più scorrevole e completo tra i quattro letti, un po' perché è costruito a incastro dando spazio a più storie e avvenimenti rendendolo così più avvincente e meno descrittivo degli altri. Raccontando tante storie e personaggi fa entrare maggiormente nella quotidianità la vita dei protagonisti, nobili e altoborghesi, con le loro mediocrità e e bassezza di pensiero, nei loro continui andirivieni tra un ricevimento e un altro, tra una casa e l'altra, in un'apparente divertimento che invece è noia mortale e nasconde vuoti di pensiero e di sentimenti. Poi c'è l'amore, in tutte le sue sfaccettature, soprattutto erotiche, che sdogana in modo completo le relazioni omosessuali con il personaggio di Charlus, patetico nel suo amore per il rampante Morel, e di Albertine, che oscilla tra l'amore per il Narratore e quello per altre donne (Andrée e la figlia di Vinteuil ad esempio) e che farà in modo da rendere la relazione ossessiva e possessiva da ambedue le parti. L'argomento dell'omosessualità è il leitmotiv di tutto il romanzo e viene presa in considerazione non solo sotto l'aspetto sociale ma anche scientifico con disanime razionali e naturalistiche, qui Proust mostra tutta la sua abilità di pensatore. L'amore poi nella più alta accezione per chi non c'è più, quello per la nonna che dimostra quanta profondità ci sia nell'animo di Proust e come riesca a descriverla emozionando chi legge, rendendo quelle pagine universali e indimenticabili.
 

velvet

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Complimenti Elisa!
Io invece sono ancora alla fine del primo capitolo. Ne 'Le intermittenze del cuore ' Proust mostra tutta la sua sensibilità e bravura nel descrivere il dolore che sovviene all'improvviso richiamando dall'oblio chi non c'è più e che sembravamo aver dimenticato, la memoria che dice al cuore quello che la mente già sa. Magistrale.

Ai disturbi della memoria, infatti, sono legate le intermittenze del cuore.
 

velvet

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Non ricordo se ne avevamo già parlato durante la lettura del secondo volume, ma Pare che per Balbec Proust si sia ispirato alla cittadina di Cabourg e al suo Grand Hotel.

Questa la camera occupata dal nostro con la nonna ( e poi solo)

chambre_01_full.jpg


Il mare visto dalla finestra:

chambre_06_full.jpg
 

elisa

Motherator
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e questo è il Casinò di Cabourg a cui penso si sia ispirato. All'interno del Casinò Marcel viene roso dal sospetto che tra Albertine e Andrèe ci sia una relazione erotica, mi sembra sia proprio il dottor Cottard a mettergli in mente dei sospetti

20160804_1336151.jpg
 

isola74

Lonely member
e questo è il Casinò di Cabourg a cui penso si sia ispirato. All'interno del Casinò Marcel viene roso dal sospetto che tra Albertine e Andrèe ci sia una relazione erotica, mi sembra sia proprio il dottor Cottard a mettergli in mente dei sospetti

Sì, il dottor Cottard insinua il dubbio in Marcel facendogli notare in che modo ballavano le due amiche...
 

isola74

Lonely member
Io sono quasi al termine della serata dai Verdurin, in alcuni punti un po' noiosa (specie con tutte le dissertazioni sull'origine dei nomi) ma sempre molto dettagliata nei particolari: sembra quasi di essere lì, di sentire i discorsi e le punzecchiature varie...
La gara a chi è più nobile è stata molto illuminante.... questi nobili son peggio delle massaie al mercato:wink:
 

velvet

Well-known member
Sono alla parte in cui si parla di Nissim Bernard e del suo protetto e dove il nostro ad ogni arrivo di una nuova ragazza si strugge perché pensa che potrebbe adescare Albertine.
Ora a me sembra molto strano che a quei tempi ci fossero tante donne che così palesemente mostrassero la loro preferenza per il sesso femminile, penso che come al solito il nostro amico si faccia i suoi film... :??:BLABLA
 

Spilla

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Sono alla parte in cui si parla di Nissim Bernard e del suo protetto e dove il nostro ad ogni arrivo di una nuova ragazza si strugge perché pensa che potrebbe adescare Albertine.
Ora a me sembra molto strano che a quei tempi ci fossero tante donne che così palesemente mostrassero la loro preferenza per il sesso femminile, penso che come al solito il nostro amico si faccia i suoi film... :??:BLABLA

Ahimè, purtroppo sotto nomi femminili il nostro Marcellino nasconde quasi sempre dei maschietti... lo rivela lui stesso in una lettera a non so quale amico...
Dico "purtroppo" perché l'opera avrebbe un sapore tutto diverso, se i personaggi fossero descritti nei loro veri panni :boh:

Da Wikipedia:"già in Jean Santeuil vi sono dei passaggi di cui si riconoscono in personaggi femminili le figure reali di giovani amici di Proust, come Lucien Daudet. A questo processo di mascheramento lo scrittore ricorrerà anche in seguito, e in Albertine, personaggio della Recherche, è riconoscibile una trasposizione della vicenda di Alfred Agostinelli"
 

elisa

Motherator
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eppure c'erano "le maschiette" negli anni '20. Riporto i riferimenti di un sito dove ci sono interessanti fotografie dell'epoca e anche la parte descrittiva. https://thisisavintagewall.wordpress.com/2012/06/30/le-maschiette-degli-anni-20/

[FONT=&quot]"Con il termine “maschiette” o flappers” si fa riferimento[/FONT] a quelle giovani donne che negli anni ’20 erano contro a qualsiasi tipo di stereotipo e convenzionalismo legato alla donna. Le maschiette si ribellavano ai canoni dettati dalla società, e questa ribellione diventò un vero e proprio stile di vita, a cominciare dal modo di vestire: a differenza delle donne tradizionaliste con i capelli lunghi, le maschiette li portavano corti o a boccoli con raffinati cappellini; invece dei lunghi vestiti castigati portavano abiti corti con spacchi e non andavano mai in giro senza make-up. Le flappers furono il simbolo di un’evoluzione della femminilità e di rivoluzione sociale,che non comprendeva solo il modo di vestire, ma anche quello di comportarsi all’interno della società degli anni ruggenti e dell’era del jazz: guidare automobili, ascoltare jazz, bere, fumare, avere comportamenti libertini rientravano nelle attività quotidiane di queste “ragazze spregiudicate e disinvolte”."
 

isola74

Lonely member
Finito!
alla fine ho rallentato il ritmo per stanchezza, ma devo dire che è stato sicuramente il volume di più facile lettura fino ad ora.
 
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