86° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Direi che possiamo aprire il nuovo Poeticforum :mrgreen:
Visto che siamo sempre in pochi, potete proporre fino a tre poesie a testa.
 

Pnin

Well-known member
Donna genovese

Tu mi portasti un po’ d’alga marina
Nei tuoi capelli, ed un odor di vento,
Che è corso di lontano e giunge grave
D’ardore, era nel tuo corpo bronzino:
– Oh la divina
Semplicità delle tue forme snelle –
Non amore non spasimo, un fantasma,
Un’ombra della necessità che vaga
Serena e ineluttabile per l’anima
E la discioglie in gioia, in incanto serena
Perché per l’infinito lo scirocco
Se la possa portare.
Come è piccolo il mondo e leggero nelle tue mani.

Dino Campana
 

Pathurnia

Well-known member
Il Dono

Questa mattina c’è neve dappertutto.
Lo notiamo entrambi.
Mi dici che non hai dormito bene.
Ti confesso che nemmeno io. Tu hai avuto
Una nottata terribile. “Anch’io”.
Siamo straordinariamente calmi
E teneri l’uno con l’altra,
come se ognuno di noi
percepisse la fragilità mentale dell’altro.
Come se ognuno sapesse cosa
Prova l’altro. Anche se, naturalmente,
non lo sappiamo. Non lo si sa mai.
Non importa.
E’ della tenerezza che m’importa.
Questo è il dono
Che stamattina mi commuove e mi
Sostiene.
Come tutte le mattine.

Raymond Carver

The Gift
This morning there’s snow everywhere. We remark on it.
You tell me you didn’t sleep well. I say
I didn’t either. You hd a terrible night.” Me too”.
We’re extrordinary calm and tender with each other
As if sensing the other’s rickety state of mind.
As if we knew what the other was feeling. We don’t,
of course. We never do. No matter.
It’s the tenderness I care about. That’s the gift
This morning that moves and holds me.
Same as every morning.
 

Pathurnia

Well-known member
Patti-Smith-768x488.jpg


Preghiera di Patti Smith (Chicago, 1946)​

Con le calze di nylon o scalza
stracolma d’orgoglio o curva come l’amore
ramoscello o ballerina al vento
lo stesso vento ma fetido di porci
polline che dà la tosse o rosa
fantastica crudele diversa da tutto

fare a meno dell’apparecchiatura
da sala operatoria
essere immune da ogni danno fisico
conoscere l’amore senza eccezione
essere santa in qualsiasi forma

Patti Smith
da Il sogno di Rimbaud, Einaudi, 1994
 
Ultima modifica:

Pathurnia

Well-known member
La primavera.



Così arrivi, come sempre,

a spargere il sospetto del paradiso,

e prima ancora

di aprire la finestra

ti riconosco dalla luce più lenta

dai pulviscoli sospesi

e senza direzione

dalla replica ossessiva

degli uccelli,

e se non fossero gli uccelli

sarebbe un’altra cosa,

per ogni posto

hai le tue specialità;

e quando entri

e ti lascio i miei sensi

riabito case sconosciute

e ho nostalgia

di cose mai avvenute.

E attraverso i tuoi labirinti

sospingi addosso a me

i continenti e le stagioni

e io divento la parete

degli urti e dei rimbalzi

l’appoggio dove

cominciano le fughe

fino al risucchio silenzioso

dell’estate.

Patrizia Cavalli
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
MATTA



A quella donna cresce un nido nella testa.

Tutti i giorni nascono gli uccelli.

Alcuni hanno tre occhi, altri vivono d’acqua.

È tutto ciò che ha. E i suoi rimpianti.

Con questi ultimi dà da mangiare loro,

e per questo gli animali sono tristi.

Il suo petto è una gabbia. (Che ironia)

E il suo ventre l’otre da cui beve il vento.

Il vento che è stato un nido.

Il cuore che ha avuto tante ali.

E la testa matta in cui crescono i parassiti

e nella quale un triste cielo deposita le sue nubi.


Piedad Bonnett, poetessa colombiana
 

Pnin

Well-known member
LE MIE MANI

Le mie mani,
ricordando che tu le trovasti belle,
io accorata le bacio,
mani, tu dicesti,
a scrivere condannate crudelmente,
mani fatte per più dolci opere,
per carezze lunghe,
dicesti, e fra le tue le tenevi
leggere tremanti,
or ricordando te
lontano
che le mani soltanto mi baciasti,
io la mia bocca piano accarezzo.

Sibilla Aleramo

Nota: avrei voluto metterla subito dopo quella di Dino Campana, ma credevo che le poesie andassero messe una per volta 😬 prima o poi ci prenderò su la mano... 😅
 

Pathurnia

Well-known member
Nota: avrei voluto metterla subito dopo quella di Dino Campana, ma credevo che le poesie andassero messe una per volta 😬 prima o poi ci prenderò su la mano... 😅
Ma tanto si era capito che lui l'aveva dedicata a lei..
Anche se a leggere "La notte della cometa" di Sebastiano Vassalli la storia è molto meno soave e molto più turbolenta.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Iniziamo!

Donna genovese

Tu mi portasti un po’ d’alga marina
Nei tuoi capelli, ed un odor di vento,
Che è corso di lontano e giunge grave
D’ardore, era nel tuo corpo bronzino:
– Oh la divina
Semplicità delle tue forme snelle –
Non amore non spasimo, un fantasma,
Un’ombra della necessità che vaga
Serena e ineluttabile per l’anima
E la discioglie in gioia, in incanto serena
Perché per l’infinito lo scirocco
Se la possa portare.
Come è piccolo il mondo e leggero nelle tue mani.

Dino Campana
 

Pathurnia

Well-known member
Volevo commentare, ma poi ho letto erroneamente
era nel tuo corpo branzino
e ho capito che o commento la poesia o penso a cucinare, fare entrambe le cose contemporaneamente non va per niente bene.
A dopo ;):giggle:
 

Pathurnia

Well-known member
Eccomi.
La donna amata quasi come sirena. Con i suoi profumi marini e con il suo apparire in controluce in un canto lieve.
La donna amata vista nelle sue grazie ma anche nel suo essere quasi donna del fato, ineluttabile.
Bè, insomma, non è da tutti comporre un bozzetto che è anche un inno, una lode all'amata e insieme una resa alla gioia.
Vale la pena affrontare i disastri dell'amore per qualcuno che ti scrive una poesia così.
(Ve lo dico per esperienza 🤫).
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prossima proposta!
Il Dono

Questa mattina c’è neve dappertutto.
Lo notiamo entrambi.
Mi dici che non hai dormito bene.
Ti confesso che nemmeno io. Tu hai avuto
Una nottata terribile. “Anch’io”.
Siamo straordinariamente calmi
E teneri l’uno con l’altra,
come se ognuno di noi
percepisse la fragilità mentale dell’altro.
Come se ognuno sapesse cosa
Prova l’altro. Anche se, naturalmente,
non lo sappiamo. Non lo si sa mai.
Non importa.
E’ della tenerezza che m’importa.
Questo è il dono
Che stamattina mi commuove e mi
Sostiene.
Come tutte le mattine.

Raymond Carver

The Gift
This morning there’s snow everywhere. We remark on it.
You tell me you didn’t sleep well. I say
I didn’t either. You hd a terrible night.” Me too”.
We’re extrordinary calm and tender with each other
As if sensing the other’s rickety state of mind.
As if we knew what the other was feeling. We don’t,
of course. We never do. No matter.
It’s the tenderness I care about. That’s the gift
This morning that moves and holds me.
Same as every morning.
 

Pnin

Well-known member
Una poesia diretta, immediata.
Il significato è chiaro, reso subito visibile senza bisogno di interpretazioni varie.
E per questo non sembra nemmeno una poesia.
Eppure il suo messaggio è potente
 

Pathurnia

Well-known member
Il Dono

Questa mattina c’è neve dappertutto.
Lo notiamo entrambi.
Mi dici che non hai dormito bene.
Ti confesso che nemmeno io. Tu hai avuto
Una nottata terribile. “Anch’io”.
Siamo straordinariamente calmi
E teneri l’uno con l’altra,
come se ognuno di noi
percepisse la fragilità mentale dell’altro.
Come se ognuno sapesse cosa
Prova l’altro. Anche se, naturalmente,
non lo sappiamo. Non lo si sa mai.
Non importa.
E’ della tenerezza che m’importa.
Questo è il dono
Che stamattina mi commuove e mi
Sostiene.
Come tutte le mattine.

Raymond Carver
Quando incontro Raymond Carver non posso prescindere dalla sua biografia. A circa 40 anni era devastato dall'alcool, i ricoveri in ospedale si susseguivano e i medici gli avevano pronosticato poco tempo da vivere. Poi incontrò Tess, smise di bere, si sposarono e Raymond visse circa altri dieci anni che lui stesso definì "una pacchia", un incredibile regalo per un uomo che si sentiva già vicino alla fine.
Questo, detto in modo telegrafico. Ma quando leggo le sue poesie del periodo sereno non posso fare a meno di provare una grande gioia per quest'uomo che non si è arreso ma ha colto con pienezza l'estrema occasione che gli è stata offerta. Nelle sue poesie di questo periodo leggo il riflesso di un benessere che è tacita accettazione del presente, fiducia estrema negli attimi preziosi.
In questa poesia poi, percepisco davvero la forza di un rapporto che secondo me è l'attuazione più alta dell'amore, cioè la devozione reciproca di due persone che hanno cura una dell'altra.
Anche se non è possibile per nessuno dei due sapere ciò che l'altro pensa è però possibile una estrema sintonia, una sensibilità sopraffina che avvicina i due protagonisti facendoli vibrare all'unisono. E' il dono silenzioso della tenerezza, quello che Raymond celebra in questa poesia, ma anche quello della gratitudine.
E' una poesia che mi commuove.
 
Ultima modifica:

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prossima poesia

Preghiera di Patti Smith (Chicago, 1946)​

Con le calze di nylon o scalza
stracolma d’orgoglio o curva come l’amore
ramoscello o ballerina al vento
lo stesso vento ma fetido di porci
polline che dà la tosse o rosa
fantastica crudele diversa da tutto

fare a meno dell’apparecchiatura
da sala operatoria
essere immune da ogni danno fisico
conoscere l’amore senza eccezione
essere santa in qualsiasi forma

Patti Smith
da Il sogno di Rimbaud, Einaudi, 1994
 
Alto