Un libro va letto SEMPRE fino alla fine, o si può lasciare a metà?

Shoofly

Señora Memebr
un libro è come un buon piatto, quando lo trovo di mio gusto vado sempre fino in fondo e ci faccio pure la scarpetta :mrgreen: però quando già dalle prime forchettate/pagine lo trovo pesante o decisamente cattivo... eh no, mollo tutto lì, farsi venire il mal di pancia non mi pare proprio il caso :mrgreen:
 

Arlette

New member
Quando la noia supera il gradimento, e cade la curiosità in assenza di interesse, interrompo.
Perdere tempo sarebbe più svantaggioso. ;-)

Arlette
 
P

ParallelMind

Guest
Un bel libro per goderselo al meglio andrebbe gustato a piccole tappe
 

soledinverno76

New member
SEMPRE fino alla fine

SEMPRE fino alla fine; impossibile il contrario. Mai demordere; a volte, può capitare, infatti, che con lo scorrere delle pagine il tutto diventi più interessante. In caso contrario, pazienza, ma è inconcepibile lasciare un libro a metà; sarebbe l'equivalente di sbattere la porta in faccia a qualcuno che ti è venuto a far visita.
 

Lauretta

Moderator
sarebbe l'equivalente di sbattere la porta in faccia a qualcuno che ti è venuto a far visita.

simpatico il paragone

mi sa che sono molto maleducata io!!! se un libro non mi piace lo abbandono dopo poco...
è come se venisse a farmi visita qualcuno che non ho piacere di vedere. lo liquiderei a breve...
la porta in faccia no, equivale a non aprire nemmeno la copertina!
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Concordo con Soledinverno! Si deve sempre lasciare un' "ultima" possibilità al libro, fino all'ultima pagina, anche quando non ci piace! Solo a lettura ultimata, siamo in grado di dare un giudizio, sia esso positivo o negativo!
Nel corso degli anni mi è capitato di abbandonare un libro senza averlo concluso, ma è stato solo perchè preferivo rimandarlo a un altro momento (per esempio non ero dello stato d'animo adatto per affrontarlo)... Ad attendere da più anni c'è Se questo è un uomo, mentre di recente "abbandono" c'è Il cimitero di Praga, Storia di amore e di tenebra e l'Ulisse di Joyce!!!
 

Kylix

New member
Io, invece, concordo con Lauretta. La lettura deve essere un piacere, e sicuramente è vero che un libro può non piacere all'inizio, non piacere a metà, e poi a un tratto prendere pieghe diverse, ma se ci si prova e proprio non va, è lecito abbandonarlo, per poi magari riprenderlo o meno. Un libro generalmente è un amico e merita rispetto, ma se risulta pesante e non piace credo diventi inutile.
 

Mofos 4ever

New member
Anche secondo me un libro può essere interrotto a metà. Nessuno ci obbliga alla lettura e nessuno ci obbliga a leggere un libro che non ci piace, che non è il nostro genere, che è troppo pesante,ironico,descrittivo,poetico ec. ec. Per i nostri gusti.
La lettura, da una parte è un piacere, e dall'altra è un modo per arricchirci sia culturalmente che nell'animo, e perciò non siamo costretti a leggere, ad esempio, un libro che tutti leggono(che non gradiamo) e non leggere un libro che nessuno legge(e che ci piace), solo per non apparire strano(ricordo che è solamente un esempio).
Leggiamo ciò che amiamo, e se poi qualche opera non ci piace, possiamo anche interromperla, chissà, magari, rileggendola in futuro, ameremo anch'essa:wink:
 

Jessamine

Well-known member
è inconcepibile lasciare un libro a metà;


Non sono d'accordo. Anche io penso che non si possa giudicare un libro dopo solo venti pagine, quindi cerco sempre di leggere il più possibile, per essere certa di non perdermi qualche cosa di bello. Però, se ho già letto più di metà libro, ed è stata solamente una sofferenza, non vedo perché continuare a perdere tempo con qualche cosa che non apprezzo e che non mi arricchisce, dal momento che non riesco a prestargli la dovuta attenzione.
Senza contare poi che ci sono determinati libri che, in certi periodi della vita, non si riescono a gustare adeguatamente. Un esempio: lessi "Orgoglio e pregiudizio" per la prima volta quando avevo quattordici anni, e non lo apprezzai minimamente. Non lo terminai nemmeno, perché proprio non ci riuscivo: non mi piaceva lo stile, non riuscivo a seguire la trama, mi sembrava una perdita di tempo. Anni dopo, con una diversa lucidità, lo rilessi, lo terminai e me ne innamorai, tanto che oggi la Austen è una delle autrici che amo maggiormente.
Quindi, credo che lasciare un libro a metà sia del tutto lecito.
Naturalmente, poi, ognuno è libero di fare come crede, di concepire e di vivere la lettura come preferisce, per cui non sto certo cercando di dire che chiunque è obbligato ad abbandonare un libro che lo cattura, ci mancherebbe!
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Cari amici

io su questo argomento lascio assoluta libertà all'istinto.

Se la lettura procede, leggo; se quando mi appresto a prendere il libro per proseguire, il mio inconscio mi fa venire alla mente tutta una serie di attività alternative più impellenti gratificanti utili, "muovendo" i miei passi in altre direzioni, concentrando i pensieri su altre cose, allora non lo apro neppure (ora lo leggo, ma prima ci sarebbe ...).

Ovvio che se ciò accade più volte, quel libro finisce impolverato sul cesto del bucato per la lavatrice, o sotto la scarpiera ...

Questo a prescindere dal tema, magari potenzialmente interessantissimo o tragicamente banale, dallo stile, brioso e accattivante o complicato e barboso, dall'universale giudizio di santoni e non, incensante o stroncante.

Vi sono libri che non so nemmeno io come abbia potuto leggere, altri che non mi perdonerò mai non esservi riuscito ...
Ma son fatto così !

:mrgreen:
 

Minny74

New member
fino a qualche anno fa ero solita finire a tutti i costi il libro che avevo iniziato. Dopo aver letto il libro di Pennac Come un romanzo, in cui discute i diritti del buon lettore, ho capito che per essere una valida lettrice vuol dire anche saper scegliere e sopratutto non torturarsi con letture noise, che in quel momento non portano a nessun beneficio.
 

Bacci

New member
Non sono in grado di dire se sia giusto leggere sempre fino in fondo un libro o meno. A che pro stabilire una cosa del genere in modo assoluto? In genere è molto difficile che abbandoni un libro, visto che sono molto accorto nelle scelte e in come spendo i soldi, per cui è veramente raro che compri qualcosa che poi si rivela agli antipodi con i miei gusti o, peggio, illeggibile nel vero senso della parola. Mi è capitato invece più spesso, e per motivi vari ed eventuali (tra i quali stati d'animo non compatibili con una certa lettura in un dato momento), di interrompere e posticipare la conclusione di qualche romanzo, ma credo che per farsi un'idea di un libro si debba perlomeno averlo letto completamente, anche se come ho scritto qualche riga fa cerco sempre di informarmi molto su quello che sto comprando (prima e dopo la lettura, soprattutto per cercare di non comprare libri con argomenti superficiali o che non mi interessano). Ovviamente anche in tutta questa linea generale un grosso spazio per seguire i "richiami" di libri sconosciuti fino a quel momento c'è sempre :wink:
 
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Huck Schiller

New member
Io tento di arrivare fino alla fine, così posso esprimere una mia opinione sul romanzo che ho letto anche se non mi è piaciuto. Cerco di finirlo anche per dare un'altra chance se io e il romanzo siamo partiti col piede sbagliato:wink:
Sono di animo buono anche con i libri :mrgreen:
 

viki

New member
Non arrivare alla fine di un libro mi disturba parecchio, quindi cerco sempre di giungere al termine. Purtroppo, però, più di una volta, non potei tener fede alla mia idea! Leggere dev'essere un piacere!
 

Marzati

Utente stonato
Cavolo, non si poteva trovare una discussione più azzeccata alla sezione. Pure io odio non finire i libri che compro, anche se non mi piacciono. Ne ho lasciati non letti veramente pochi. Pochissimi.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Io concedo sempre almeno un centinaio di pagine. Poi se non va... non va! Mi è successo pure con "I fratelli Karamazov" di cui ho letto ben più di cento pagine e non sono riuscito a finirlo. Addirittura non ricordo se poi l'ho ripreso e finito. È stato il più ostico Dostoevskij che ho affrontato.
 
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