Una ragazza,un motorino,uno stop non rispettato,il casco slacciato,il terribile impatto con l'asfalto dopo l'urto con una macchina,è cosi che inizia questo romanzo,con Angela,una quindicenne,la cui vita è appesa un filo.
Trasportata in ospedale un infermiera,Ada cerca i suoi documenti e all'interno dello zainetto,sul diario legge un nome,e si raggela,quella è la figlia di Timoteo,il primario di chirurgia dell'ospedale.
Timoteo,55 ann è in sala operatoria e viene avvisato,e appena comprende corre,corre verso Angela,verso quella figlia che sta lottando tra la vita e la morte,con un ematoma tra cervello e dura madre,tra le mani esperte di Alfredo,un neurochirurgo,collega di talento.
Viene avvertita anche la madre della ragazza,Elsa,giornalista che in quel momento sta volando verso Londra per delle interviste,
Ed è aspettando,durante l'operazione della figlia che Timoteo ripercorre gli ultimi quindici anni della sua vita,prima ancora della nascita di Angela,a ritroso verso le esperienze che ha vissuto,tra cui l'incontro con Italia,suo unico amore,ma che ha brutalizzato e portato a scelte dolorosissime,fino ad arrivare alla nascita di Angela.
Qundici anni prima infatti Timoteo diretto verso la casa al mare che possiede insieme alla moglie rimane a piedi con la macchina e si trova in un quartiere poco raccomandabile,non avendo il cellulare non sa come fare ad avvisare,entra in un bar per bere qualcosa e qui incontra Italia,una donna magra,minuta,con i capelli biondi tinti,come stoppa,vestita in maniera volgare e trascurata;lei lo invita a casa sua per telefonare,poco dopo lui ritorna al bar e si ubriaca,non sa nemmeno perchè ma torna a casa di Italia e la stupra,con brutalità e la lascia piangente.
Per giorni ripensa all accaduto mentre la sua tranquilla vita borghese continua,tra la moglie,le operazioni e feste date dai colleghi.
Ma qualcosa lo riporta sempre verso Italia,verso questa donna che al contrario di sua moglie,bella, attraente ed aggraziata trassuda infelicità,povertà,solitudine e abbandono,e inaspettatamente Italia non si spaventa,ma lo accoglie nella sua solitudine;inizia cosi la loro storia,un amore difficile,impossibile da vivere,ostacolato fino alla fine dal destino e dalle scelte sbagliate,
Un libro crudo,diretto,con un finale che è un pugno nello stomaco e che ci mostra come un uomo possa essere come le due diverse facce della stessa medaglia.
Ho trovato Timoteo,vile,egoista,incapace di capire la profondità dei suoi sentimenti e di quelli di Italia, ferisce in continuazionele donne che ha accanto,come in un continuo gioco al massacro che lo vede protagonista,aguzzino e vittima al tempo stesso,aguzzino nei confronti di Italia che sola,sperduta,vogliosa di amare lo attende e lo perdona ogni volta e vittima della sua stessa posizione sociale,si vergogna infatti di Italia,del fatto che sia povera,della sua poca avvenenza a confronto con la moglie.
Italia invece è un personaggio che mi è piaciuto molto,una donna sola,all'apparenza fragile,con un disperato bisogno di amore,di compagnia,che si agrappa a questa storia,che nasce dalla violenza,ma che sa vederne un lato positivo,che è felice anche solo per la presenza di Timoteo(per esempio quando gli cucina gli spaghetti),ma Italia poi stupisce,con la forza(forse quella della disperazione)che la porta a compiere scelte difficili e irrimediabili che la condurranno ad un finale tragico ed inaspettato.
Romanzo molto scorrevole,ricco di emozioni,devo ammettere che sia all'inizio (quando viene descritto l'incidente di Angela) sia nel finale mi ha commossa e mi ha strappato una lacrima.