La poesia del giorno....

Shoshin

Goccia di blu
Sei nicht traurig
Bald ist es nacht.
Da sehen wir
über der kleinen blechnen Land.
Den kühlen Mond
wir er heimlich lacht.
Und ruhen
hand in hand.
Sei nicht traurig
bald kommt die Zeit
Da haben wir Ruh
Unsere Kreuzlein stehen
Am hellen Strassenrande zu weit
und es regnet und schneit.
Und die Winde
kommen un gehen.

In cammino

Non esser triste, presto sarà notte,
e sul paese pallido vedremo
fresca la luna sorridere furtiva
e poseremo mano nella mano.

Non esser triste, presto verrà il tempo
che avremo pace. Le nostri croci stanno
a due sul margine lucente della via,
e piove e nevica
e il vento viene e va.

Hermann Hesse.



Si rimane senza parole
ad ascoltare i battiti del cuore.
 

qweedy

Well-known member
Mi concedo l’onore di rassegnarmi
solo questa notte
come riposo
domattina presto aprirò gli occhi
sarò un’altra volta coraggioso e ordinario
ribelle con le mani in tasca
eterno con la morte all’occhiello.

Solo questa notte
sentirmi vinto
umile
devastato
fatto e disfatto con avanzi di Dio
qui a sognare senza permesso
a mentire senza speranza.

Domani alle sette aprirò gli occhi
e un’altra volta mi darò da fare senza lamentarmi
e ascolterò il frastuono universale
senza che m’ingannino rumori secondari.

(Mario Benedetti - da “Rumori secondari”)
 

qweedy

Well-known member
Del tuo passaggio quello ch’è rimasto
poco alla volta lo livella il tempo
come un ciottolo il fiume.
Soltanto del tuo nome sono ormai sicuro.
Lo dico sempre al mare e lo ripeto
e chissà mai che una notte,
quando ci soffocano il reticolato e la pietra,
mi serva da parola di salvezza
e scopra all’improvviso ch’è svanito anch’esso.

Titos Patrikios
 

qweedy

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IL DOLORE DEGLI ALTRI

Chi soffre a volte
non sa essere profondo,
lo è sempre chi gli sta vicino.
Penso a chi accudisce
i centenari, penso a Rosa
e Antonia, penso a chi sta vicino a un uomo che sta invecchiando nel suo letto dopo un incidente con la moto trent'anni fa, penso
a chi ha un figlio col cancro,
a chi ha un padre che ha perso la memoria.
Onore a quelli che assistono
il dolore,
i badanti della vita
che si guasta
all'improvviso o lentamente.
Se intorno a noi stanno tutti bene, ci vuole poco
per rendersi utili, basta spingersi un poco più lontano e c'è qualcuno
a cui badare, un amico depresso,
una donna
che fa un lavoro infame,
un giovane che non ha
un laccio per tenere assieme
il fascio dei suoi nervi.
Oggi l'unico modo per accorgersi
di essere vivi
è accorgersi del dolore degli altri.

Franco Arminio
 

Shoshin

Goccia di blu
Sono un cartografo notturno
stendo mappe al buio dell’insonnia
so far svanire le strade le piazze
dentro i fiumi e i laghi,
gli spazi dedicati al cielo
crescono, vuoti.
Le mie mappe sono relazioni
scolpite nella pietra dolce
della memoria, segnano i perduti
i morti gli svaniti gli abbandonati
i feriti per sempre gli indifferenti
i lentamente assassinati. Le mie mappe
dimenticano cancellano dilagano
come acqua di risacca, succhiano via
l’incompiutezza lasciata da chi abbandona
da chi è abbandonato. Ci sono case
irriconoscibili, movimenti di terra
e di mare, fiumi straripati, mobili
e oggetti trascinati dalla corrente.
C’è un punto fermo in ogni mappa
un piccolo punto nascosto che batte
e batte. Sperduto. Pulsa. Addio.

Chandra Candiani da 'Pane del bosco.' Einaudi
 

Shoshin

Goccia di blu
Le illusioni hanno preso fuoco
nelle mie mani, le ho soccorse
alloggiandole nel petto
dove c’è sempre vento
e vuoto caritatevole.
La cenere è polvere
tenera e sapiente,
lo sguardo senza prestiti
vede le cose
benedette nel loro silenzio.

Chandra Candiani da 'Pane del bosco.'
Einaudi


 

qweedy

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MOMENTO

Gli uccelli alla finestra, le persiane
socchiuse: un’aria d’infanzia e d’estate
che mi consola. Veramente ho gli anni
che so di avere? O solo dieci? A cosa
mai mi ha servito l’esperienza? A vivere
pago a piccole cose onde vivevo
inquieto un tempo.

Umberto Saba
 
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