Anche la mia lo era; infatti ho messo la faccina sorridente alla fine . Ma ormai troppe volte ho poi visto che non bastava; dovrei metterne di più
Ok, pace fatta !
Va bene, ma dovresti anche spiegare perché no.[...] No, non ce l'ho. Anch'io penso, come Celine, che nell'uomo, in generale, c'è più cattiveria che bontà. Non si chiama pessimismo questo?
..sintetizzando molto, ti dico che descrivere la guerra, scrivere delle stupidità dell'uomo, dell'egoismo e di tutto il resto, non vuol dire (per me) essere pessimisti, ma reali.
Se ti dicessi che l'uomo è un animale crudele, l'unico capace di uccidere un suo simile sarei una pessimista? E' semplicemente così.
Celine, in questo libro, descrive la realtà per quella che è. Non è possibile scrivere di questo senza usare una visione cruda e (se vuoi) crudele. Cosa avrebbe dovuto fare, concludere il suo romanzo con un messaggio di speranza? Oh My God! (questo è per gli amanti degli anglicismi

) Non è possibile!
Uno che va avanti 400 pagine a dire peste e corna della gente per me è monotono. Né ho trovato che lo stile cambi molto lungo il libro.
Come 400? Il mio libro ne ha 480!:?
Sei sicuro di aver letto Celine?
Eh sì! Abbiamo proprio due opinioni discordanti. :wink:
Questo che vuol dire Se uno, per dire, scrive un romanzo di sole banalità sulla vita, quelle non sono più banalità perché si tratta di un romanzo? (Non è il caso di questo libro, eh!)
Allora perchè mi fai questo esempio se non è il caso di questo libro? :?
Il mio discorso era altro. Quando si legge un capolavoro come questo, lo si legge, punto. Si gode del capolavoro, non lo puoi analizzare in questo modo.La lettura non deve insegnarti nulla. Devi fruire del piacere di una buona lettura quando la incontri. Nella lettura (qui) di un ("vero") romanzo, l'unico approccio possibile è quello del
depensamento .
Non io, ma un genio ( e qui Mizar direbbe che sono la solita feticista

) scrisse "
La lettura come oblio. La lettura paradossalmente come non ricordo."
Quindi non domandarti se sia pessimista o altro. Lascia spazio al piacere di leggere senza pensare.
Ma perché è un capolavoro secondo te?
Ad ogni modo, io non ho detto che il libro non mi sia piaciuto. Per me non è un capolavoro, perché non trovo eccezionali né le idee né lo stile, ma non è un brutto libro.
Mi son posta la tua stessa domanda, perchè (Masetto) pensi che non sia un capolavoro? Mi hai risposto.:wink:
Per me è proprio quello
stile a fare di quest'Opera un capolavoro, ma rilevo che noi due abbiamo una concezione diversa del "capolavoro".
Qui è dove sono meno d'accordo in assoluto. Il genio è un essere umano suscettibile di critica come tutti gli altri. Poi magari si può sbagliare, si possono prendere granchi colossali, ma è sempre meglio criticare e magari sbagliare piuttosto che dire “è un genio, non si discute”.
Ma se per te Celine è un genio a prescindere, e questo chiude la questione, qualunque cosa altri possano dirne, va bene: non parliamone più, chiudiamo il discorso
Il genio non è suscettibile di critica! E' proprio questo il problema. La critica dovrebbe limitarsi a riconoscere il genio.
"Per capire un poeta, un artista [...] ci vuole un altro poeta e ci vuole un altro artista [...] La critica vive dalle 22 alle 24, cioè due ore la sera. Non puoi due ore la sera capire quello che invece io continuo a vivere ora per ora [...] "C.B. ( si lo so sono irrecuperabile

)
Hai ragione Masetto, per me Celine è un genio. Lo ammetto quando amo, mi perdo ed è (forse) l'unico momento in cui non riesco ad ascoltare l'opinione altrui. Ma ciò che chiude la questione, è che (Celine/genio) non lo è per te
