E' stato detto di tutto sul Pascal, ma non credo nessuno abbia centrato il problema di una opera così raffinata e preziosa. Le vicende del personaggio non sono più 'originali' di quanto possa esserlo la vita, e questo Luigi lo sa molto meglio di tutti gli apprendisti lettori giunti alle sue pagine, tanto da avvertire l'esigenza di accludere al volume, in appendice, la incredibile verosimiglianza, riportata casualmente dalle stampe del tempo, del suo romanzo verso la realtà. Il caso limite di un signor nessuno è una trovata al più immaginosa, come anche le sue trafile, ma questo, volendo, potrebbe valere anche per Leopold Bloom: del resto a Pirandello non interessa affatto essere 'originale', ché non gli difetta certo la scienza delle lettere, ad essere assennati. Il romanzo si consuma in una austera ammonizione dei fantasiosi anarcoidi, apolidi degli stati, delle esistenze. Non si dà libertà al di fuori delle regole stabili della comunità, né è sufficiente eluderle alla superficie, per potere infine stabilire le proprie: questa è solo, eufemisticamente, ingenuità. Tanto che presto la libertà scaturita da una momentanea inosservanza, una bambinesca furboneria si traduce in spietata prigionia, atrofia dell'essere qualcuno al di là della mera fenomenologia, uomo per sé, ma anche per gli altri: perché se sono l'inferno, ebbene sono anche il paradiso. E per cortesia basta con i misticismi individualistici di tutte le marche. Non servirà essere Adriano Meis e non serviranno ottantaduemila lire a creare ex novo un passato ed una storia, quindi una personalità (a Lui piacevano gli psicologismi), non serviranno menzogne e persuasioni degli della migliore PNL (O_O) a mutarlo in un estraneo e redimerlo della sua abiura alla Legge. Come una garzone d'altri tempi Mattia Pascal è lieto della sua improvvisa e inattesa libertà, persuaso di aver sopraffatto il sistema cui sempre si riaggrega con l'inganno, ma alla fine (e a sue spese), per dirla con Pasolini, non saprà cosa farsene: dacché non solo non sarà riconosciuta (sarebbe poca cosa), addirittura - e qui si insinua la disfatta - non verrà nemmeno mai negata.
Rimane sempre una visione parziale, relativa ad un ambito. Merita molto di più.