Eccomi! Allora... breve nota biografica: sapete quando ho deciso che un giorno avrei letto Il Circolo Pickwick? a nove anni circa, quando ho letto l'incpit delle Piccole Donne, dove le sorelle March mettono in scena una riduzione del libro di Dickens. Beh, forse ho aspettato un po' troppo
.
Il mio giudizio sul libro è un po' quello di Nicole, la lettura scorre a tratti velocissima, a volte pesantemente, con la sensazione che gli spunti siano ormai esauriti, poi ecco un nuovo guizzo, una gag, un personaggio azzeccato e via che si riparte.
Mi è piaciuto il modo leggero eppure attento di descrivere la realtà londinese attraverso i suoi personaggi, i potenti e colti (mai trattati benissimo, a dir la vertà) come gli umili. Ho avuto le netta sensazione che, dopo essersi accattivato il pubblico con un inizio tutto ironia e "ingenuità", come dicevate voi, Dickens inserisca note più profonde e amare, prima con l'espediente degli excursus, poi, quando ormai a Mr. Pickwick ci si è affezionati, spostando il tema sulla corruzione del sistema giudiziario e sul sistema disumano della carcerazione per debiti ( realtà, quest'ultima, che l'autore conosceva per esperienza diretta, essendo stato suo padre un prigioniero ai tempi in cui Dickens era bambino). Insomma, l'autore inizia con il rispettare i termini del contratto con l'editore e poi finisce per fare un po' di testa sua. Tanto il pubblico era dalla sua parte. Così lo svampito Pickwick diventa un grande esempio di nobiltà d'animo e i suoi compari a poco a poco finiscono quasi nell'ombra, perché non servono più se non per imbandire l'happy ending di rito sul finale.
Ma la grandezza di Dickens, secondo me, sta nell'usare questo protagonista da fumetto per mettere in scena un un brulichio di personaggi e caratteri tratteggiati con abilità impagabile, fornendo solo pochi elementi dell'aspetto, dell'atteggiamento, del lessico. Una fantasia inesauribile! e ciascuno di questi è portatore quasi di un ulteriore romanzo o racconto. La vicenda della vendetta del prigioniero per debiti non ha dei punti di contatto con Il Conte di Montecristo?
Insomma, il libro va letto, assolutamente!!
Voto 4/5