XXIV G.L. - Il circolo Pickwick (Charles Dickens)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

elisa

Motherator
Membro dello Staff
sono al XXXIII capitolo ed è curioso che abbia letto le parti riguardanti il Natale suppergiù nello stesso periodo :)

ho trovato la ricetta del ponce che i nostri amici a quanto pare bevevano a litri :mrgreen: sembra addirittura che la parola derivi dal sanscrito, in quanto gli inglesi hanno importato la ricetta dall'India:

erbe varie aromatiche, buccia d'arancia o limone, sciroppo di zucchero, alcol, acqua
 

Palmaria

Summer Member
Io per il momento ho letto solo un centinaio di pagine e devo dire che sto apprezzando lo stile misurato e ironico di Dickens...:)
 

darida

Well-known member
sono al XXXIII capitolo ed è curioso che abbia letto le parti riguardanti il Natale suppergiù nello stesso periodo :)

ho trovato la ricetta del ponce che i nostri amici a quanto pare bevevano a litri :mrgreen: sembra addirittura che la parola derivi dal sanscrito, in quanto gli inglesi hanno importato la ricetta dall'India:

erbe varie aromatiche, buccia d'arancia o limone, sciroppo di zucchero, alcol, acqua

l'ho cercata anch'io la ricetta, a quanto pare gentil donna, questa lettura ha risvegliato il nostro tasso alcolico :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Una cosa non ho ben capito come funziona leggendo la parte riguardante il processo, ma perchè tutti quegli avvocati e procuratori? quello che parla, quello che suggerisce, quello che interroga, quello che arringa? com'era il sistema processuale inglese, mi sembra un po' complicato. :?
 

nici

New member
Una cosa non ho ben capito come funziona leggendo la parte riguardante il processo, ma perchè tutti quegli avvocati e procuratori? quello che parla, quello che suggerisce, quello che interroga, quello che arringa? com'era il sistema processuale inglese, mi sembra un po' complicato. :?

Ci stavo pensando giusto ieri....in tutti libri che ho letto finora di Dickens ho riscontrato una forte critica all' intricato sistema processuale inglese. Dickens infila sempre nei suoi racconti degli episodi che riguardano avvocati, licenze matrimoniali, burocrazia, per esempio i valletti che aspettano fuori dal tribunale per adescare clienti si trovano anche in David Copperfield, come anche la formula dei due avvocati che hanno lo studio associato, presente anche in uno dei racconti di Natale (e di solito uno dei due parla sempre anche per l'altro).
Oltre al tema della giustizia ho trovato molti altri richiami ad episodi o situazioni che Dickens svilupperà nei suoi romanzi successivi. Per esempio ve ne sarete accorte tutte che il racconto del becchino e degli spiriti diventerà qualche anno più tardi quel capolavoro che è il canto di Natale!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
sono a pagina 600 e mi interessa molto la parte che riguarda le "prigioni per tasse", una vera e propria corte dei miracoli, un albergo per poveri, uno strano connubio tra bassifondi e decadenza, veramente particolare come forma di detenzione :paura:
 
Eccomi, l'ho finito anche io.... :YY :YY :YY
Bè, che cosa posso dire.... :? sono un po' indecisa, e forse ancora troppo presa da libro....
Mi è piacuto, mi ha divertito, mi ha annoiato, mi ha fatto girare i nervi per alcune scene trooooppo ingenue, poi di nuovo mi ha divertito, mi ha stuffato con la sua lunghezza, e cosi via, a macchie... :mrgreen: Addiritura, tra il primo e il secondo libro, ho letto altri tre libri diversi, che non c'entrano niente con Dickens....
Non lo so... forse dovrei lasciar scorere qualche giorno, per poter giudicare meglio...
In ogni caso, non posso, e non voglio dire che è stato il tempo perso... solo che, come ogni altro testo di queste dimensioni, ha i suoi punti morti, ma non è che per questo bisogna proclamarla un'opera minore.
Alla fine, sono felice di averlo letto, e credo che tornerò qualche volta a riprenderlo nelle mani, se non proprio per una integrale rilettura, ma almeno per rileggere qualche capitolo... :wink:

Voto: 4/5
 

Brethil

Owl Member
I giudizi dei partecipanti:

Brethil: piacevole scoperta, personaggi indimenticabili
Nicole: piaciuto a tratti, rileggerebbe volentieri qualche capitolo. Voto: 4/5
 

nici

New member
Povero Signor Pickwick...! Lo ammiro per la sua onestà e determinazione di fronte a ciò di cui lo accusano, anche io farei esattamente come lui! però mi dispiace un sacco, questa storia mi ha proprio preso..
Aggiungo che è interessantissimo leggere dalle pagine di questo romanzo come si svolge la vita a Fleet Street, e in generale come funziona il sistema processuale inglese con tutti i personaggi che ci stanno intorno.
 

Spilla

Well-known member
Eccomi! Allora... breve nota biografica: sapete quando ho deciso che un giorno avrei letto Il Circolo Pickwick? a nove anni circa, quando ho letto l'incpit delle Piccole Donne, dove le sorelle March mettono in scena una riduzione del libro di Dickens. Beh, forse ho aspettato un po' troppo :mrgreen:.

Il mio giudizio sul libro è un po' quello di Nicole, la lettura scorre a tratti velocissima, a volte pesantemente, con la sensazione che gli spunti siano ormai esauriti, poi ecco un nuovo guizzo, una gag, un personaggio azzeccato e via che si riparte.
Mi è piaciuto il modo leggero eppure attento di descrivere la realtà londinese attraverso i suoi personaggi, i potenti e colti (mai trattati benissimo, a dir la vertà) come gli umili. Ho avuto le netta sensazione che, dopo essersi accattivato il pubblico con un inizio tutto ironia e "ingenuità", come dicevate voi, Dickens inserisca note più profonde e amare, prima con l'espediente degli excursus, poi, quando ormai a Mr. Pickwick ci si è affezionati, spostando il tema sulla corruzione del sistema giudiziario e sul sistema disumano della carcerazione per debiti ( realtà, quest'ultima, che l'autore conosceva per esperienza diretta, essendo stato suo padre un prigioniero ai tempi in cui Dickens era bambino). Insomma, l'autore inizia con il rispettare i termini del contratto con l'editore e poi finisce per fare un po' di testa sua. Tanto il pubblico era dalla sua parte. Così lo svampito Pickwick diventa un grande esempio di nobiltà d'animo e i suoi compari a poco a poco finiscono quasi nell'ombra, perché non servono più se non per imbandire l'happy ending di rito sul finale.
Ma la grandezza di Dickens, secondo me, sta nell'usare questo protagonista da fumetto per mettere in scena un un brulichio di personaggi e caratteri tratteggiati con abilità impagabile, fornendo solo pochi elementi dell'aspetto, dell'atteggiamento, del lessico. Una fantasia inesauribile! e ciascuno di questi è portatore quasi di un ulteriore romanzo o racconto. La vicenda della vendetta del prigioniero per debiti non ha dei punti di contatto con Il Conte di Montecristo?
Insomma, il libro va letto, assolutamente!!
Voto 4/5
 

Brethil

Owl Member
I giudizi dei partecipanti:

Brethil: piacevole scoperta, personaggi indimenticabili
Nicole: piaciuto a tratti, rileggerebbe volentieri qualche capitolo. Voto: 4/5
Spilla: piaciuto a tratti, molto fantasioso e apprezza che l'autore abbia usato la storia per denunciare le condizioni nelle carceri. Voto: 4/5
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ma perchè tutte le donne in questo libro svengono, sempre e per i motivi più diversi? mi piacerebbe capire il significato psicofisico dello svenimento in quell'epoca? qualcuno sa qualcosa?
 

Vesper

New member
Io sono arrivata al capitolo 17, procedo un po' lentamente ma il libro mi sta piacendo molto. Lo sto trovando un po' diverso dagli altri libri di Dickens che ho letto (Grandi speranze e Le avventure di Oliver Twist), in questi 2 c'è più azione e la trama è molto più complessa e intrecciata, ne Il circolo Pickwick invece il filo conduttore del romanzo sono i 4 protagonisti e, con essi, le loro azioni, i loro spostamenti e i personaggi che incontrano.
Sono contenta che questo libro si sia aggiudicato il gruppo di lettura, mi fa molto piacere leggerlo insieme a voi :D
 

Palmaria

Summer Member
Io sono arrivata al capitolo 17, procedo un po' lentamente ma il libro mi sta piacendo molto. Lo sto trovando un po' diverso dagli altri libri di Dickens che ho letto (Grandi speranze e Le avventure di Oliver Twist), in questi 2 c'è più azione e la trama è molto più complessa e intrecciata, ne Il circolo Pickwick invece il filo conduttore del romanzo sono i 4 protagonisti e, con essi, le loro azioni, i loro spostamenti e i personaggi che incontrano.
Sono contenta che questo libro si sia aggiudicato il gruppo di lettura, mi fa molto piacere leggerlo insieme a voi :D

Concordo in pieno!:D
Anch'io ho letto poco più di te, devo cominciare il XX capitolo, ma devo dire che il libro sta scorrendo molto piacevolmente, non mi sembra neppure di incontrare cali di tensione nella narrazione, anzi, da una pagina all'altra sono sempre curiosa di scoprire quali avventure Dickens abbia riservato a Mr Pickwick e ai suoi seguaci...Quante volte il lettore capisce fin dalle prime righe di un capitolo che per i protagonisti si sta preparando qualche guaio e vorrebbe avvertirli, tanto vi si è affezionato, ma ahimè i nostri vi cadono sempre al colmo dell'ingenuità!!!:wink:
Le battute di Mr. Weller, poi, strappano sempre almeno un sorriso!:D

P. S. Penso che i frequenti svenimenti delle donne che si incontrano nel libro, oltre ad essere un clichè della fragilità della figura femminile nel romanzo ottocentesco, costituissero spesso un modo per le donne stesse per sfuggire all'imbarazzo di una determinata situazione che si trovavano a fronteggiare, oppure talvolta si ricorreva a questi mancamenti per ottenere qualcosa dagli uomini di turno...si pensi alla scena organizzata da Mrs Pott....:mrgreen:
 
Ultima modifica:

Brethil

Owl Member
Sono contenta che questo libro sia una piacevole lettura per tutte noi...a proposito, avete notato che a questo gruppo di lettura stanno partecipando solo donzelle?
Sarà il fascino di Mr. Pickwick ad attirarci? :mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
una delle cause accertate di svenimento era l'uso dei corsetti o busti che stringevano talmente da causare proprio degli svenimenti. Sembra che esistessero delle vere e propie stanze dove le donne potevano svenire su dei divani appositi, penso durante le feste, visto che era molto frequente che accadesse perchè la moda prevedeva un fisico a clessidra e quindi bisognava stringere in modo abnorme il busto.
 

Palmaria

Summer Member
una delle cause accertate di svenimento era l'uso dei corsetti o busti che stringevano talmente da causare proprio degli svenimenti. Sembra che esistessero delle vere e propie stanze dove le donne potevano svenire su dei divani appositi, penso durante le feste, visto che era molto frequente che accadesse perchè la moda prevedeva un fisico a clessidra e quindi bisognava stringere in modo abnorme il busto.

Grazie per aver riportato anche la spiegazione più scientifica! :wink:
 

nici

New member
Anche secondo me lo svenimento femminile era per la maggior parte delle signore una scenetta per evitare certe situazioni o per ottenere quello che volevano. Ma sempre restando nel mondo femminile, io non riesco a capacitarmi di come si possa accettare una proposta di matrimonio dopo che il futuro marito lo si è visto solamente un paio di volte, in compagnia di altre persone e senza averci fatto sti grandi discorsi! Sto parlando di Arabella, della sorella del Signor Wardle, ma anche di altri personaggi marginali del libro. La cosa è comprensibile se si tratta di matrimoni combinati, ma evidentemente le donne dell'epoca non badavano per niente alla fase del corteggiamento o della conoscenza, il loro scopo principale era di evitare lo zitellaggio ed assicurarsi così una condizione sociale in cui venire "accettate" in quanto mogli di qualcuno, a scapito, il più delle volte, di una vita infelice (vedi vedova Weller e marito).
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto