Eutanasia

Mizar

Alfaheimr
Non stravolgere la realtà, l'aborto di cui parliamo noi non è questo ].
Invece è esattamente questo ciò di cui parliamo.
Non vediamo e non vogliamo vedere ma è questo il risultato di un D&S

Poi, se vuoi, posso anche essere più preciso postando qualcos'altro.

Mizar abbiamo pensieri diversi, non si può all'infinito "tentare di convincerci", ognuno di noi resterà della sua idea.La nostra non è una posizione presa, ma un modo di pensare.Tu faresti questa scelta, io non mi metterei neppure nella condizione di farla e cerco semplicemente di evitarla, ma colei o colui che si trovasse a scegliere in un verso o in un altro dev'essere rispettato e libero di farla. E' questa la mia democrazia.
Ma infatti io sono d'accordo. Sai che non sono un rivoluzioario. Rispetto la libertà di pensiero del'altro.
La forma più grande di questa libertà è nel poter dire quanto mi disgusta, mi repelle, mi sia insopportabile...
 

asiul

New member
Ma infatti io sono d'accordo. Sai che non sono un rivoluzioario. Rispetto la libertà di pensiero del'altro.
La forma più grande di questa libertà è nel poter dire quanto mi disgusta, mi repelle, mi sia insopportabile...

Mi dispiace veramente che tu senta tutto questo disgusto, ma il tuo senso di rispetto per le idee altrui, fa di te la persona intelligente che ho sempre pensato che tu fossi. Per questo ti rispetto ed evito di continuare a parlare dell'aborto.

Certo se dovessi basarmi sulla foto( il tuo avatar), forse rivedrei il penultimo concetto:??
 

Mizar

Alfaheimr
Certo se dovessi basarmi sulla foto( il tuo avatar), forse rivedrei il penultimo concetto:??
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Ti ringrazio per i complimenti ma non credo di esser particolarmente intelligente.

Però ho altre qualità
1145548308-Cool.gif

o_O

P.S. Per il vestito: penso andrò a Pugliano a raccattare una uniforme della II Guerra Mondiale (magari ancora insanguinata).
 

asiul

New member
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Ti ringrazio per i complimenti ma non credo di esser particolarmente intelligente.

Io non ho detto particolarmente:mrgreen:..,comunque la mia si chiama stima:wink:

Però ho altre qualità
1145548308-Cool.gif

o_O

Credo proprio che mi accontenterò della tua parola:??

P.S. Per il vestito: penso andrò a Pugliano a raccattare una uniforme della II Guerra Mondiale (magari ancora insanguinata).

Se vuoi chiedo una mano alla tizia di prima con il vestitino nero, sembrerà più reale:mrgreen:
 

Brethil

Owl Member
Stranamente in questo frangente mi trovo in accordo con ciò che dice Mizar, anche io provo assoluta repulsione verso l'aborto.
E' una pratica che a mio avviso andrebbe applicata solo in caso di gravissime malformazioni del feto (e non parlo di sindrome di Down o di patologie con cui si potrebbe tranquillamente convivere) .
Sinceramente non riesco proprio a giustificare quelle donne che decidono di abortire in seguito ad un rapporto non protetto perchè nel 2010 credo sappiamo tutti che ci sono diversi metodi per non incappare in una gravidanza indesiderata.
Inoltre far nascere un bimbo non significa poi avere l'obbligo di crescerlo se non si hanno i mezzi economici o se si è in giovanissima età. Ecco, ci sarebbe bisogno di snellire l'assurda burocrazia che circonda le adozioni magari :)
Credo che ormai ci sia troppa leggerezza sull'argomento e che si tenda a vedere l'aborto come una pratica medica perfettamente normale (un pò come togliersi le adenoidi) quando invece dovrebbe essere una pratica medica applicabile solo in casi eccezionali.
 

darida

Well-known member
Io sono dolorosamente favorevole all'aborto
e ritengo che l'intelligenza di Mizar avrebbe potuto non farle postare quell'immagine,e' strumentale.
 

asiul

New member
Stranamente in questo frangente mi trovo in accordo con ciò che dice Mizar, anche io provo assoluta repulsione verso l'aborto.
E' una pratica che a mio avviso andrebbe applicata solo in caso di gravissime malformazioni del feto (e non parlo di sindrome di Down o di patologie con cui si potrebbe tranquillamente convivere) .
Sinceramente non riesco proprio a giustificare quelle donne che decidono di abortire in seguito ad un rapporto non protetto perchè nel 2010 credo sappiamo tutti che ci sono diversi metodi per non incappare in una gravidanza indesiderata.
Inoltre far nascere un bimbo non significa poi avere l'obbligo di crescerlo se non si hanno i mezzi economici o se si è in giovanissima età. Ecco, ci sarebbe bisogno di snellire l'assurda burocrazia che circonda le adozioni magari :)
Credo che ormai ci sia troppa leggerezza sull'argomento e che si tenda a vedere l'aborto come una pratica medica perfettamente normale (un pò come togliersi le adenoidi) quando invece dovrebbe essere una pratica medica applicabile solo in casi eccezionali.

Se usato come metodo contraccettivo, sono d'accordo con te, ma non esistono solo questi casi.
Ci sono posti dove si pratica la violenza sulle donne come strategia di guerra.
Poi per me, far nascere un figlio vuol dire proprio obbligo di crescerlo e arrivare anche a sacrificare se stessi per lui, ma dev'essere voluto con consapevolezza.
Inoltre se non si dovessero avere i mezzi per crescerlo, sarebbe meglio non pensarci affatto.
L'aborto, non è una semplice pratica medica, ma a volte, e non ti parlo per esperienza personale è l'unica soluzione per coloro che morirebbero se non lo praticassero, per chi si trova ad avere in grembo il figlio di un uomo che neppure conosce, per chi in tenera età è vittima di violenze altrui, per chi sa che potrebbe dare alla luce un bambino senza un cuore o una qualsiasi altra malformazione che sicuramente lo porterebbe alla morte o ad una lunga agonia.Amare una vita vuol dire anche rinunciare all'egoismo di averla con se ad ogni costo, specie se il prezzo non saremo noi a pagarlo.
Ci sono innumerevoli casi, in cui una persona sceglie di sottoporsi all'aborto, non credo che per molte di queste sia una scelta facile e presa con superficialità (so che non lo hai detto, lo sto affermando io) e non credo che sia stato solo causato (il concepimento) da una pillola non presa o da un qualsiasi altro contraccettivo.

Però come detto anche a Mizar ognuno è libero di pensare il contrario.
 

Brethil

Owl Member
Luisa i casi che tu citi mi trovano d'accordo, però sono appunto casi particolari.
Ritengo invece che ci siano sempre più donne che vedono l'aborto come una semplice soluzione ad una gravidanza non voluta ed è in questi casi che non lo approvo assolutamente.
Riguardo all'obbligo di prendersi cura del nascituro posso dire che se un figlio è desiderato allora ci si fa in quattro per lui pur non avendo possibilità e mezzi, però se separarsene dopo averlo dato alla luce può evitare un aborto...ben venga!

E' ovvio che non la si pensa tuti allo stesso modo e che non sarà un forum a farci cambiare idea, però non credo che si discuta per imporsi sull'altro. O almeno io non lo faccio con questo fine :wink:
 

asiul

New member
:wink:
Luisa i casi che tu citi mi trovano d'accordo, però sono appunto casi particolari.
Ritengo invece che ci siano sempre più donne che vedono l'aborto come una semplice soluzione ad una gravidanza non voluta ed è in questi casi che non lo approvo assolutamente.
Riguardo all'obbligo di prendersi cura del nascituro posso dire che se un figlio è desiderato allora ci si fa in quattro per lui pur non avendo possibilità e mezzi, però se separarsene dopo averlo dato alla luce può evitare un aborto...ben venga!

E' ovvio che non la si pensa tuti allo stesso modo e che non sarà un forum a farci cambiare idea, però non credo che si discuta per imporsi sull'altro. O almeno io non lo faccio con questo fine :wink:

Non l'ho mai pensato.:wink:
Per il resto mi sono già ampiamente espressa.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ritengo che il rispetto della vita si concretizza soprattutto verso le scelte che una persona fa, che possono anche essere molto dolorose, ma che secondo me devono essere rispettate. Nessuno ti può obbligare a vivere se non ritieni che quella vita sia degna di essere vissuta, sono molto vicina a vladimir per quello che ha vissuto, perchè dietro ad ogni teoria c'è una storia reale e dietro ad ogni presa di posizione ci possono essere sofferenze indicibili. Le persone vivono qui ed ora e hanno bisogno di risposte qui ed ora e la pietas è una cosa fondamentale anche in chi legifera. E le risposte devono tutelare tutti i cittadini soprattutto quelli in situazione di difficoltà, come chi sta chiedendo di essere sollevato da una vità che gli è diventata insopportabile e piena di sofferenza.
Per quanto riguarda l'aborto la legge che lo tutela in Italia va difesa, io l'ho votata e pur non avendo mai dovuto ricorrere ad essa, ha impedito una carneficina di donne, certo non è la soluzione perfetta, ma è l'unica possibile.
La teoria non vale nulla se non è calata nella vita concreta delle persone, io non imporrò mai agli altri il mio credo o la mia visione del mondo se questo è fonte di sofferenza, sarebbe da farisei.
 

Mizar

Alfaheimr
Io sono dolorosamente favorevole all'aborto
e ritengo che l'intelligenza di Mizar avrebbe potuto non farle postare quell'immagine,e' strumentale.
Evidentemente non lo era.
Lo dimostrano due elementi. La tua risposta e quella di luisa (la quale, addirittura, scrive: "l'aborto di cui parliamo noi non è questo"). Ciò che invece andrebbe fatto è precisamente questo.
Via le ipocrisie. Uccidere un feto vuol dire quella immagine e null'altro. Per me, il tempo dei buonismi da nascondimento è finito.
Se fosse stato atto strumentale, tra l'altro, ne avrei usiufruito in post precedenti.

Comunque, oscuro l'immagine per eventuali minorenni.

P.S. Io sono maschietto :wink:



Io non ho detto particolarmente:mrgreen:..,comunque la mia si chiama stima:wink:
GraziU
Comunque ciò che dici è vero. Avevi scritto : " al di sopra della norma per intelligenza" O_O



Stranamente in questo frangente mi trovo in accordo con ciò che dice Mizar, anche io provo assoluta repulsione verso l'aborto.
E' una pratica che a mio avviso andrebbe applicata solo in caso di gravissime malformazioni del feto (e non parlo di sindrome di Down o di patologie con cui si potrebbe tranquillamente convivere) .
Sinceramente non riesco proprio a giustificare quelle donne che decidono di abortire in seguito ad un rapporto non protetto perchè nel 2010 credo sappiamo tutti che ci sono diversi metodi per non incappare in una gravidanza indesiderata.
Inoltre far nascere un bimbo non significa poi avere l'obbligo di crescerlo se non si hanno i mezzi economici o se si è in giov
anissima età. Ecco, ci sarebbe bisogno di snellire l'assurda burocrazia che circonda le adozioni magari :)Credo che ormai ci sia troppa leggerezza sull'argomento e che si tenda a vedere l'aborto come una pratica medica perfettamente normale (un pò come togliersi le adenoidi) quando invece dovrebbe essere una pratica medica applicabile solo in casi eccezionali.
Mi leggi nel pensiero.
Specie sulla "leggerezza" sul duemiladieci e sulla questione delle adozioni. Chi abbia avuto la sventura di sperimentare i labirinti delle stanze di potere italiane capirà: adottare un bambino, in Italia, è privilegio di pochi, ricchi, stakanovisti.



La teoria non vale nulla se non è calata nella vita concreta delle persone, io non imporrò mai agli altri il mio credo o la mia visione del mondo se questo è fonte di sofferenza, sarebbe da farisei.
Concordo in tutto
[Concordo anche sulla questione eutanasica]
 
Ultima modifica:

Nikki

New member
Io purtroppo da questo frangente ci sono passato: mia mamma mor� colpita da un aneurisma. Quando la operarono, il neurochirurgo disse che c'era un intervento che l'avrebbe salvata quasi senz'altro, ma che quasi sicuramente l'avrebbe ridotta un vegetale. Decidemmo, con mio padre di lasciarla andare e comunicammo ai medici di staccare le macchine. Sono passati 15 anni ormai (io ora ne ho 25 e quando ci penso non posso crederci che sia passato tanto tempo), ma sono sicurissimo di una cosa: meglio cos�, che vedere una donna che ricordavo intelligente, spiritosa, ferocemente ironica e piena di vita ridotta come una pianta d'appartamento. La vita prima o poi finisce, meglio accettare quel momento.
Che storia terribile Vladimir. Appunto, come dicevo, nelle situazioni bisogna trovarsi e giudicare dall'esterno �e attivita' insidiosa quanto inutile. La normazione di questo settore �e tanto indelicata quanto necessaria. Non vorrei essere nei panni del legislatore. Credo che lui sia d'accordo con me. Per questo nessuno legifera come sarebbe opportuno.

Ma tutto questo non sposta di una virgola la questione. Non ho mai detto che le pratiche in questione siano invenzione moderna, tutt'altro. Il fatto che siano sempre esistite non significa siano legittime. Stesso potrebbe dirsi per la tortura e per l'omicidio (sic!)

infatti non era questo il messaggio, ma "siccome sono sempre esistite, la loro esistenza non dipende direttamente dalla assistenza sanitaria concessa. Esistono a priori. Non si parla se fare abortire una donna o no. Si parla se farla abortire nella cucina di casa o in stanza di ospedale (e, bada, sono ben consapevole che in molti casi potrebbe essere meno rischiosa la prima)"


Ma non � vero :mrgreen:
A me non frega niente del corpo di una donna che non conosco. Per me pu� anche suicidarsi: non ho problemi ad ammetterlo (una di pi�, una di meno...).
Il problemino � che non � in gioco solo il suo, di corpo. C'� qualcosa d'altro: qualcosa che non le appartiene affatto.
A questo punto trovo non inutile ricordare che quell'agglomerato di cellule (che non � "appartenente" allla donna) mai sarebbe esistito, mai potrebbe esistere senza una "intromissione" esterna.
Per tutte queste ragioni, parlare semplicemente di gestione del proprio corpo � decisamente inappropriato.

l'affermazione che ho messo in grassetto e� totalmente e platealmente falsa, sotto ogni punto di vista. La dimostrazione e� lo stesso stato delle cose. Finche� il feto si trova nel grembo della donna, e� suo. E di chi altro potrebbe essere? Di certo non di se stesso, l'autodeterminazione e� ben lontana dal suo essere, non ha una coscienza, non ha una identita�, non ha un nome. E� carne della sua carne. Vive con lei, respira con lei, mangia di lei ..se lei si sposta, lui si sposta, se lei annega, lui annega, e� un vincolo talmente intimo e inscindibile che mi sembra persino assurdo leggere nero su bianco una simile affermazione.
la tua successiva osservazione non e� inutile affatto e io la sottoscrivo, in particolare aderendo in toto alla tua scelta lessicale: "intro-missione" dall'esterno. Qualcosa di estraneo entra nel corpo della donna e diventa parte di esso, le appartiene come poche altre cose, non a caso nella letteratura e nella poetica si parla spesso di "dono".


Per me non "rimane uguale": e non solo l'unico a pensarla cos�. Trovo la cosa insopportabile...e non certo per ridicole problematiche "estintive".
Semplicemente, la cosa mi fa profondamente schifo.

e con cio�? dovremmo proibire una determinata pratica o negare l'assistenza sanitaria a determinati soggetti perche� "a Mizar fa schifo" o perche� "a Nikki sviene solo al pensiero"?
Non sto facendo la opinionista, avrai notato che alla mia opinione personale non ho nemmeno provato a fornire una descrizione. Perche� e� iirilevante, benche� esistente e netta nella sua posizione. Da brillante giurista quale sei, certo converrai che proibire giuridicamente un comportamento non segue di pari passo la logica "a me questo non piace", oppure "io questo non lo farei". Non sto dicendo che non siano cose censurabili, sto dicendo che sono cose insindacabili da chiunque altro non sia la diretta interessata.

E allora? Poniamo ci� che non � vero: che tutto ci� sia assolutamente incontestato nella comunit� sciantifica. Questa sar� la nostra premessa.
Ebbene, ancora una volta, non cambierebbe nulla nella dinamica argomentativa. Rimane il fatto che quella poltiglia disgustosa e fetida � fonte di vita, � la nostra comune scaturigine, � lo specchio dell'amalgama primordiale, � il principo della nostra vita.
Trovami un medico (o un essere umano che negherebbe questo).

Tra l'altro, purtroppo, esistono "persone" che, per causa di patologie o per ragioni genetiche, sono prive di alcune fondamentali capacit� cerebrali e mnemoniche. Non sono forse "vite"?
Se non siamo d'accordo, possiamo tranquillamente regredire a forme di nazismo.
Oppure possiamo adottare il modello statunitense di qualche anno fa: essendo che non si tratta di "vite" (il post di Nikki lascerebbe trranquillamente desumere una tale conclusione) possiamo tranquillamente lasciare che i genitori decidano per una lobotomia cum succesivo banchetto funebre !

no, non erano certo queste le conclusioni a cui volevo arrivare. Intendevo dire che, se l'organismo, l'identita�, la coscienza non e� compiutamente definita nemmeno dopo la nascita, quando a tutti gli effetti siamo di fronte ad una persona fisica con piena capacita� giuridica, mi sembra quasi ridicolo parlare di omicidio e di persona fisica quando il feto ha poche settimane. Mi sembrano costrizioni ideologiche esasperate ed autoreferenziali per difendere un diritto (inesistente) di parola e di opinione su vicende altrui.

Questo lo dici tu.
Sai bene che quell'agglomerato � giuridicamente tutelato e preso in considerazione da qualcosa come pi� di duemila anni. La tradizione � viva ancor oggi: norme in tema ereditario, trattati internazionali etc. La nostra tradizione giuridica � molto pi� sensibile di come viene approssimativamente dipinta.
Non mi pare un caso...

:mrgreen:
si� Mizar, apprezzo la scelta lessicale di "tutelato" e , meglio ancora, "preso in considerazione". e nemmeno a me sembra un caso. E' vero, la letteratura giuridica prende spesso in considerazione la tutela del feto. Per un motivo ben preciso: la tutela legislativa, quindi effettiva, esiste solo ed esclusivamente dal momento della nascita. Da qui l'esigenza di colmare vuoti di tutela (cosa succede se un terzo induce l'aborto? es. una donna che abortisce in seguito ad incidente stradale; eredita�...cosa succede se il bimbo nasce morto? e se muore un secondo dopo? e non ha pianto, ma respirava? ma era vivo o no in quel microsecondo successivo al parto? tutte domande per capire se e� divenuto soggetto titolare di eredita� o no)
ma tu queste cose le sai meglio di me, che sto parlando a fare?

In che senso? Ma cosa significa ?:mrgreen: Vita putativa :mrgreen: Vita perch� vogliamo essere libere di ammazzare ? :mrgreen: Vta perch� ci hannoassicurato che "non soffre" ?
Ma...� solo una mia impressione che da quell'ammasso nasce un essere umano? :mrgreen:
Per curiosit�: ti sembra cosa da poco?

no, non mi sembra una cosa da poco. Ma quello che sembra a me conta poco nella determinazione di diritti e facolta� altrui.


Infatti, la vita umana � mistero. Nel dubbio...cosa facciamo ?
Mass�, meglio tagliare ! :W

io di certo non ho mai detto che e� meglio.


Ti ripeto: infatti uno dei principali motivi � proprio quello.

Mi sofferm, ora, su un tuo inciso per sottolineare quanto a volte siano fuorvianti e mistificatori gli argomenti di un pro-abortista

Davvero asportare un agglomerato di cellule � cos� orribile e vergognoso...?


Se in una asportazione di un "un agglomerato di cellule" tumorale poniamo mano ad una eliminazione di morte per la vita...in una asportazione di cellule embrionali (o oltre) poniam mano ad una eliminazione di vita per ...?

---

per morte. In senso lato. Nessuno lo sta negando.

Un appunto.
Se si tratta semplicemente del diritto-libert� di gestione del "proprio" corpo (come per il caso della eutanasia) allora perch� non liberalizzare la pratica assassina anche per i 5, 6, 7, 8 mesi?
Se non sappiamo cosa � vita e cosa non lo �...perch� no?

perche� e� una scelta, politica e legislativa. Credo presa nella logica che, passando il tempo, il feto si avvicina sempra piu� alla fattezze di persona fisica, di conseguenza l'aborto assomiglia di piu� alla pratica di omicidio. E perche� probabilmente ad una donna non servono tutti i nove mesi per decidere se andare avanti o no.
 

Vladimir

New member
Che storia terribile Vladimir. Appunto, come dicevo, nelle situazioni bisogna trovarsi e giudicare dall'esterno �e attivita' insidiosa quanto inutile. La normazione di questo settore �e tanto indelicata quanto necessaria. Non vorrei essere nei panni del legislatore. Credo che lui sia d'accordo con me. Per questo nessuno legifera come sarebbe opportuno.
No, dai, non è terribile: fa male, non dico di no, ma credo che ci siano cose peggiori. È semplicemente un racconto di vita. Si comunque sono d'accordo: è un lavoro sporco, ma qualcuno lo deve fare.
 

Mizar

Alfaheimr
l'affermazione che ho messo in grassetto e� totalmente e platealmente falsa, sotto ogni punto di vista. La dimostrazione e� lo stesso stato delle cose. Finche� il feto si trova nel grembo della donna, e� suo. E di chi altro potrebbe essere? Di certo non di se stesso, l'autodeterminazione e� ben lontana dal suo essere, non ha una coscienza, non ha una identita�, non ha un nome. E� carne della sua carne. Vive con lei, respira con lei, mangia di lei ..se lei si sposta, lui si sposta, se lei annega, lui annega, e� un vincolo talmente intimo e inscindibile che mi sembra persino assurdo leggere nero su bianco una simile affermazione.
la tua successiva osservazione non e� inutile affatto e io la sottoscrivo, in particolare aderendo in toto alla tua scelta lessicale: "intro-missione" dall'esterno. Qualcosa di estraneo entra nel corpo della donna e diventa parte di esso, le appartiene come poche altre cose, non a caso nella letteratura e nella poetica si parla spesso di "dono".
Invece, secondo me, è vera.
La differenza sta nel fatto che io non ho usato la bellezza di due antisocratici avverbi di modo. Secondo te lettrice, questa differenza, cosa può significare ... ?
I tuoi argomenti, tra l'altro, mi paiono deboli. Parli dell'embrione (o feto) come se dovesse appartenere necessariamente a qualcuno, come se l'alternativa fosse necessariamente l' "autodeterminazione", come se Sant'Agostino non avesse mai superato la sua prima fase.
Come ho già scritto, il feto o l'embrione non appartengono alla donna (né tantomeno all'uomo). Quell' "ammasso cellulare" che, stranamente chiamo vita non esisterebbe se quella intromissione non ci fosse stata. Insomma, se non entra quel coso lì, non se ne fa nulla: questo rende il tuo controargomento contraddittorio.
Non a caso oggi, nel tuo ambiente, si parla di diritti del ...nascituro.

e con cio�? dovremmo proibire una determinata pratica o negare l'assistenza sanitaria a determinati soggetti perche� "a Mizar fa schifo" o perche� "a Nikki sviene solo al pensiero"?
Non sto facendo la opinionista, avrai notato che alla mia opinione personale non ho nemmeno provato a fornire una descrizione. Perche� e� iirilevante, benche� esistente e netta nella sua posizione. Da brillante giurista quale sei, certo converrai che proibire giuridicamente un comportamento non segue di pari passo la logica "a me questo non piace", oppure "io questo non lo farei". Non sto dicendo che non siano cose censurabili, sto dicendo che sono cose insindacabili da chiunque altro non sia la diretta interessata.
Infatti non ho detto questo. E siamo alla tua seconda (se non erro) mistificazione nel giro di 24 ore circa.
I miei argomenti e le mie ragioni sono state espresse in altre parti di questo post ... ed in altri post ancora.
Questa parte da te quotata era infatti semplicemente una risposta circostanziata tra mille altre affermazioni.
Riprovaci :wink:


no, non erano certo queste le conclusioni a cui volevo arrivare. Intendevo dire che, se l'organismo, l'identita�, la coscienza non e� compiutamente definita nemmeno dopo la nascita, quando a tutti gli effetti siamo di fronte ad una persona fisica con piena capacita� giuridica, mi sembra quasi ridicolo parlare di omicidio e di persona fisica quando il feto ha poche settimane. Mi sembrano costrizioni ideologiche esasperate ed autoreferenziali per difendere un diritto (inesistente) di parola e di opinione su vicende altrui.
Prima di tutto i diritti sono inesistenti quando...non li abbiamo creati. Essi non esistono "in natura"...quindi la tua uscita mi pare un tantino...ehm..strana :??
Di poi, a te ciò sembrerà ridicolo. A me, sinceramente no. E siamo al punto di partenza.
Ti invito però ad osservare dal vivo un aborto, a vedere in ecografia quella strana smorfia che qualcuno potrebbe quasi definire di...ehm...dolore (?): magari chissà...
Di poi, ancora, mi pare chiaro che non volevi arrivare a queste conseguenze. Il problema è che le stesse discendono dal tuo argomento di partenza. Ancora adesso scrivi "se l'organismo, l'identita�, la coscienza non e� compiutamente definita nemmeno dopo la nascita, quando a tutti gli effetti siamo di fronte ad una persona fisica con piena capacita� giuridica" non avvedendoti del fatto che spesso di capacità giuridica non può parlarsi affatto per queste sfortunate "persone" ( posso usare questa parola ? :?).
Allora quid Nikki? Quid?
Forse la differenza c'è. Sta nel fatto che, nel caso di un soggetto già in vita, le nostre coscienze dovrebbero vedere la morte di quella persona. Nel caso dell'aborto è tutto più nascosto e facile: dramma femminile, punto :mrgreen:
Tutto ciò è controdimostrato anche da ciò che tu stessa affermi nellultima sezione quotata di questo post*

P.S. Vicende altrui un emerito corno :mrgreen: ! Che faccia ciò che vuole del suo corpo, la donna. Dell' altro corpo lasci fare a famiglie adottanti. Ripeto, non è del suo corpo che parliamo.

si� Mizar, apprezzo la scelta lessicale di "tutelato" e , meglio ancora, "preso in considerazione". e nemmeno a me sembra un caso. E' vero, la letteratura giuridica prende spesso in considerazione la tutela del feto. Per un motivo ben preciso: la tutela legislativa, quindi effettiva, esiste solo ed esclusivamente dal momento della nascita. Da qui l'esigenza di colmare vuoti di tutela (cosa succede se un terzo induce l'aborto? es. una donna che abortisce in seguito ad incidente stradale; eredita�...cosa succede se il bimbo nasce morto? e se muore un secondo dopo? e non ha pianto, ma respirava? ma era vivo o no in quel microsecondo successivo al parto? tutte domande per capire se e� divenuto soggetto titolare di eredita� o no)
Quindi devo concludere che la normativa ereditaria romanistica è un mio sogno o invenzione. Le pagine in ottavi inò Times New Roman del Guarino che è in libreria del soggiorno sono una mia allucinazione.
Altra effusione ipnagogica devono essere alcune norme di diritto derivato europeo ed i trattati internazionali ove ho creduto - me onirico - di leggere termini come "embrione", "feto", "nascituro".

no, non mi sembra una cosa da poco. Ma quello che sembra a me conta poco nella determinazione di diritti e facolta� altrui.
Bel modo di fuggire. Devo usarlo anch'io qualche volta :mrgreen:


io di certo non ho mai detto che e� meglio.
Idem


*
perche� e� una scelta, politica e legislativa. Credo presa nella logica che, passando il tempo, il feto si avvicina sempra piu� alla fattezze di persona fisica, di conseguenza l'aborto assomiglia di piu� alla pratica di omicidio. E perche� probabilmente ad una donna non servono tutti i nove mesi per decidere se andare avanti o no.
Muahahahahahah
 

asiul

New member
Invece, secondo me, è vera.
La differenza sta nel fatto che io non ho usato la bellezza di due antisocratici avverbi di modo. Secondo te lettrice, questa differenza, cosa può significare ... ?
I tuoi argomenti, tra l'altro, mi paiono deboli. Parli dell'embrione (o feto) come se dovesse appartenere necessariamente a qualcuno, come se l'alternativa fosse necessariamente l' "autodeterminazione", come se Sant'Agostino non avesse mai superato la sua prima fase.
Come ho già scritto, il feto o l'embrione non appartengono alla donna (né tantomeno all'uomo). Quell' "ammasso cellulare" che, stranamente chiamo vita non esisterebbe se quella intromissione non ci fosse stata. Insomma, se non entra quel coso lì, non se ne fa nulla: questo rende il tuo controargomento contraddittorio.
Non a caso oggi, nel tuo ambiente, si parla di diritti del ...nascituro.


Infatti non ho detto questo. E siamo alla tua seconda (se non erro) mistificazione nel giro di 24 ore circa.
I miei argomenti e le mie ragioni sono state espresse in altre parti di questo post ... ed in altri post ancora.
Questa parte da te quotata era infatti semplicemente una risposta circostanziata tra mille altre affermazioni.
Riprovaci :wink:



Prima di tutto i diritti sono inesistenti quando...non li abbiamo creati. Essi non esistono "in natura"...quindi la tua uscita mi pare un tantino...ehm..strana :??
Di poi, a te ciò sembrerà ridicolo. A me, sinceramente no. E siamo al punto di partenza.
Ti invito però ad osservare dal vivo un aborto, a vedere in ecografia quella strana smorfia che qualcuno potrebbe quasi definire di...ehm...dolore (?): magari chissà...
Di poi, ancora, mi pare chiaro che non volevi arrivare a queste conseguenze. Il problema è che le stesse discendono dal tuo argomento di partenza. Ancora adesso scrivi "se l'organismo, l'identita�, la coscienza non e� compiutamente definita nemmeno dopo la nascita, quando a tutti gli effetti siamo di fronte ad una persona fisica con piena capacita� giuridica" non avvedendoti del fatto che spesso di capacità giuridica non può parlarsi affatto per queste sfortunate "persone" ( posso usare questa parola ? :?).
Allora quid Nikki? Quid?
Forse la differenza c'è. Sta nel fatto che, nel caso di un soggetto già in vita, le nostre coscienze dovrebbero vedere la morte di quella persona. Nel caso dell'aborto è tutto più nascosto e facile: dramma femminile, punto :mrgreen:
Tutto ciò è controdimostrato anche da ciò che tu stessa affermi nellultima sezione quotata di questo post*

P.S. Vicende altrui un emerito corno :mrgreen: ! Che faccia ciò che vuole del suo corpo, la donna. Dell' altro corpo lasci fare a famiglie adottanti. Ripeto, non è del suo corpo che parliamo.


Quindi devo concludere che la normativa ereditaria romanistica è un mio sogno o invenzione. Le pagine in ottavi inò Times New Roman del Guarino che è in libreria del soggiorno sono una mia allucinazione.
Altra effusione ipnagogica devono essere alcune norme di diritto derivato europeo ed i trattati internazionali ove ho creduto - me onirico - di leggere termini come "embrione", "feto", "nascituro".


Bel modo di fuggire. Devo usarlo anch'io qualche volta :mrgreen:



Idem


*

Muahahahahahah

E dopo queste parole..il Signore disse:

Nikki credo sia una posizione, quella di Mizar inamovibile.:W

Mizar,va bene se tu dovessi rimanere "incinto" e non potessi esprimere il tuo consenso perchè perso fra i numeri sapremo cosa fare anche se si trattasse di un parto dfficile e plurigemellare, quella prole sarà, tutta tua:mrgreen:
 

SALLY

New member
Penso che sia l'eutanasia che l'aborto siano scelte sofferte,chi le ha praticate sicuramente non l'ha fatto a cuor leggero,sono decisioni prese da chi non ha scelta,prese per amore e pietas verso una persona cara,anche l'aborto (escludento chi l'ha preso per un contraccettivo)non è certo una passeggiata per l'animo di chi lo chiede,ho votato anchio la legge sull'aborto e sono daccordo che vada difesa,penso che alle persone su questi temi vadano dati gli strumenti per poter decidere liberamente.
 

Brethil

Owl Member
Non sono una brillante giurista e non mi addentro in questioni che non mi competono, però vorrei fare una piccola precisazione.
Quell'esserino che non si può definire persona avente diritti dopo poche settimane dalla sua formazione è pur sempre un figlio e io non riesco a capire come si possa anche solo pensare di togliere la vita alla propria creatura, che abbia 2 giorni o 9 mesi.

Detto ciò mi ritiro nel mio angolino e lascio la scena ai due litiganti :mrgreen::mrgreen:
 

Nikki

New member
Invece, secondo me, � vera.
La differenza sta nel fatto che io non ho usato la bellezza di due antisocratici avverbi di modo. Secondo te lettrice, questa differenza, cosa pu� significare ... ?
I tuoi argomenti, tra l'altro, mi paiono deboli. Parli dell'embrione (o feto) come se dovesse appartenere necessariamente a qualcuno, come se l'alternativa fosse necessariamente l' "autodeterminazione", come se Sant'Agostino non avesse mai superato la sua prima fase.
Come ho gi� scritto, il feto o l'embrione non appartengono alla donna (n� tantomeno all'uomo).

ehm, di certo non si tratta di un alieno.


Infatti non ho detto questo. E siamo alla tua seconda (se non erro) mistificazione nel giro di 24 ore circa.
I miei argomenti e le mie ragioni sono state espresse in altre parti di questo post ... ed in altri post ancora.
Questa parte da te quotata era infatti semplicemente una risposta circostanziata tra mille altre affermazioni.
Riprovaci :wink:

va bene. E gia' che ci sono cerchero' di capire cosa intendevi quando hai quotato da qualche parte il pensiero di Elisa secondo cui non imporrebbe mai il suo pensiero se questo puo' essere fonte di sofferenza per altri-(e). E magari rifletto pure su questa tendenza a considerare la vita in potenza di maggior valore di quella esistente (tendenza che porta a tollerare tranquillamente il suicidio di qualcuna, purche' il piccolo embrione sia salvo...). Tu intanto rifletti sul fatto che decidere di non portare a termine una gravidanza e' una scelta personale che non rende conto a nessuno, nemmeno ai potenziali adottandi (!!). Vedi, in un mondo che , come te, probabilmente giustamente, se ne sbatte della sorte di tutti ( in questo caso tutte), come minimo, nel faccia a faccia solitario con se stessi e' necessario disporre di ogni liberta' di agire possibile. Non puoi entrare ed uscire a piacimento nel privato delle persone. Qui... si arrangiano, qui...non qui devono rendere conto un comportamento obbligato, qui... ah si', anche qui si arrangiano (vedi..dopoparto). Se vuoi un sistema sostitutivo della volonta' privata, devi applicarlo in generale, non a pezzi.

Prima di tutto i diritti sono inesistenti quando...non li abbiamo creati. Essi non esistono "in natura"...quindi la tua uscita mi pare un tantino...ehm..strana :??

anche a me la tua ora.

Di poi, a te ci� sembrer� ridicolo. A me, sinceramente no. E siamo al punto di partenza.
Ti invito per� ad osservare dal vivo un aborto, a vedere in ecografia quella strana smorfia che qualcuno potrebbe quasi definire di...ehm...dolore (?): magari chiss�...
e una volta che Nikki si e' guardata il film... cosa dovrebbe cambiare nel mondo?

non avvedendoti del fatto che spesso di capacit� giuridica non pu� parlarsi affatto per queste sfortunate "persone" ( posso usare questa parola ? :?).

eh?? (no, la parola va benissimo)

Nel caso dell'aborto � tutto pi� nascosto e facile: dramma femminile, punto :mrgreen:
piu' nascosto e facile per te,forse. Non e' questo il punto.


Quindi devo concludere che la normativa ereditaria romanistica � un mio sogno o invenzione. Le pagine in ottavi in� Times New Roman del Guarino che � in libreria del soggiorno sono una mia allucinazione.

no, sono una mia allucinazione, lo ammetto. Credo di avere avuto qualche incubo in passato, dove ho incontrato queste pagine per avventura...dopo sono stata troppo impegnata con il diritto vivente e direttamente applicabile in Italia per ripetere l'esperienza sensoriale.


Bel modo di fuggire. Devo usarlo anch'io qualche volta :mrgreen:

Te lo presento, si chiama Terzieta'. Uno dei principali cardini della nostra societa' moderna occidentale avanzata culturale giuridica dello Stato di diritto ecc. ecc.
Se fate amicizia sono solo contenta.
 

Dory

Reef Member
Scusate se scrivo una cosa che non c'entra niente con il topic ma visto che ne parlate: lo zigote è una vita a tutti gli effetti, è tutto scritto nel DNA, basta quella splendida doppia elica a mio parere a certificare che quella è una vita.
E sono assolutamente contraria all'aborto. L'unica eccezione che si potrebbe valutare è in caso di pericolo di vita della madre o gravi patologie del feto. Una vita è sempre una vita ma nei casi di gravi malformazioni o problemi simili non sono sicura di cosa sia giusto fare... ma questo è un altro discorso.

PS. Concordo con ogni parola scritta da Brethil!!
 
Ultima modifica:
Alto