Eutanasia

lettore marcovaldo

Well-known member
scusa Mizar, non ho seguito il tuo consiglio e sto parlando dei motivi, ma lo ritengo un punto

Penso che ci troviamo in tempi in cui è assolutamente necessario "parlare dei motivi", altrimenti non si parla ma si sventolano bandiere e basta ...

Come ho detto diverse volte io sto cercando di capire cosa si potrebbe fare proprio praticamente per tutelare sia la donna sia il feto nel rispetto di entrambi, che, scusate se mi ripeto, per me hanno lo stesso identico valore. fondamentaleDa quello che tu dici Nikki, per te ha più valore la donna in quanto è una persona cosciente e senziente, al contrario del feto.

In effetti, al momento la donna e il feto hanno voce in due momenti diversi, perchè c'è un tempo in cui la donna ha diritto di abortire e uno in cui questo diritto viene meno. Sarebbe bello potessero "parlare" entrambi allo stesso momento, ma questo vorrebbe di fatto interdire l'aborto.

Per il resto, a mio modesto parere :
1) informazioni e accesso alla contraccezione
2) consultori (intendendo anche medici di base più preparati)
3) informazioni , accesso alla contraccezione e consultori.

(..che siccome noi maschi siamo parte in causa mi sembra giusto poter esprimere le proprie opinioni, fermo restando che l'ultima parola non può che averla la diretta interessata )
 

asiul

New member
Per il resto, a mio modesto parere :
1) informazioni e accesso alla contraccezione
2) consultori (intendendo anche medici di base più preparati)
3) informazioni , accesso alla contraccezione e consultori.

(..che siccome noi maschi siamo parte in causa mi sembra giusto poter esprimere le proprie opinioni, fermo restando che l'ultima parola non può che averla la diretta interessata )

Concordo!...
 

Mizar

Alfaheimr
ti sembrera' assurdo, ma mi ritengo soddisfatta. Dopotutto, quello che e' sempre stato il mio principale obiettivo e' ora stato raggiunto. Mi ritiro dalle scene, affettuosamente compiaciuta. :mrgreen:.
Si, ma lo sappiamo tutti, di poter essere brutti e cattivi :mrgreen:
Tuto Sciò non ci aiuta ai fini della discussione.
Come ti ho detto, una simile considerazione è ingestibile, imponderabile a livello argomentativo. Ti da torto nello stesso momento in cui credi ti stia supportando e dando ragione. E' formalmente diabolica quanto diabolica è nei contenuti.



p.s. femminile, sara' inguardabile finche' vuoi, ma , ti ho gia' detto, non e' argomento, fino a quando il maschio non partorira' e' dato di fatto, percio' una pertinente, incidentale osservazione. Al massimo, scontata.
Non hai capito. E' inguardabile perché malcela un vomitevole, superfluo ed un pò ridicolo e stucchevole vittimismo per la maniera in cui è stato usato.
Ma tant'è...
 

SALLY

New member
A quanto da te scritto Nikki, rispondo su due questioni.

La prima riguarda la parte in cui parli del perché, se ho male interpretato correggimi, l'uomo nella storia abbia sempre messo la vita umana al secondo posto, ma in merito alla questione aborto improvvisamente si preoccupi di salvaguardare un ipotetico "prossimo".
La risposta è: non lo so, perché quanto ho detto finora è il mio pensiero, non quello dell'uomo nella storia, e io ho sempre messo la vita al primo posto, e continuo a farlo in tutti i casi.

.


....forse perchè se il "prossimo" non nasce,come fà poi a metterlo al secondo posto....
 

lillo

Remember
Rispondo a questo thread che in realtà con l'andare avanti della discussione sono diventati due.
1) eutanasia: quando si parla di eutanasia cosa si intende, l'attiva o la passiva? ben diverso è staccare un respiratore che tiene in vita un individuo, rispetto a somministrare "la dolce morte". e poi molte volte non basta staccare un respiratore per provocare la morte; in diversi casi è necessario interrompere l'alimentazione parenterale e la somministrazione di liquidi per via endovena e far morire il paziente di fame e di sete... aspettare giorni perchè questo avvenga... soprattutto se parliamo di giovani... più duri a morire... ed allora chi si sente pronto a vedere il viso ed il corpo scarnificarsi, la pelle ritrarsi, gli occhi affossarsi per la disidratazione?
E se parliamo di eutanasia attiva, chi si sente pronto a cercare con le dita la vena adeguata ed infilarci l'ago e iniettare i farmaci necessari a far morire il paziente? Chi si offre volontario? Io no... tanti anni fa ho prestato un giuramento a cui non sono disposto a venire meno.
Badate bene non sono contrario in via teorica all'eutanasia, ne sono contrario in via pratica.
2)L'aborto: sono concorde con chi ha detto che come uomo sono il meno indicato a parlarne, perchè la sofferenza di un atto del genere è soprattutto della donna.... anche la più cinica sentirà il dolore non solo fisico di quest'atto. Ma non sono contrario all'aborto, perchè credo che vi siano casi in cui questo sia necessario, determinante per la salute, non solo fisica, della donna. Qualcuno dirà che così non si rispetta un'altra vita; di cui però nessuno di noi sa nulla; nessuna scienza sa definire il momento esatto in cui un agglomerato di cellule in via di differenziazione sia un essere, un individuo; la legge italiana stabilisce che dopo i 3 mesi sia così.... ma solo lei lo dice. Arbitrariamente potremmo stabilire che si è individui, solo nel momento in cui si è autonomi di vivere una propria vita e quindi dal settimo mese di gestazione in poi, ma la tecnologia medica sposta sempre più indietro questa data.
Consideriamo poi altri aspetti dell'aborto, altrettanto se non più importanti dei precedenti. La legge 194 è del 1978; prima non vi erano aborti in Italia? O forse si facevano aborti clandestini con mammane che uccidevano o lesionavano permanentemente le donne che nei casi migliori non potevano avere più figli e che nei casi peggiori (si fa per dire) finivano all'obitorio; in alcuni casi le giovani donne facevano da sole, utilizzando gli oggetti più disparati; un tempo nel libro di Ginecologia su cui ho studiato vi era la bella foto di un utero bucato da un ferro per fare la maglia (foto da non pubblicare). Mentre le donne benestanti andavano in Svizzera.
Si dirà che anche l'omicidio è una realtà ma lo Stato non può renderlo legale; a questa osservazione non so dare una risposta precisa; ma rispondo con il mio intimo sentire: preferisco salvare una vita umana certa (quella della donna) e non dover più vedere foto di uteri bucati da un ferro da maglia.
PS per Mizar: la foto del feto corrisponde ad un periodo di gestazione compreso tra il sesto e l'ottavo mese (almeno ad occhio) e quindi non riguarda la legge 194.

Concludo, dicendo che eutanasia ed aborto sono argomenti molto delicati - non si tratta di corruzione di qualche funzionario pubblico :D - che coinvolgono gli aspetti più profondi di ognuno di noi e nessuno ha una formula che possa essere universalmente accettata. Quindi da parte mia rispetto tutte le opinioni... io ho solo detto la mia.
 

Apart

New member
Premettto che anch'io ho molte incertezze sulle questioni trattate. E' bene precisare che il feto non è una persona. Non lo è per definizione. Mi chiedo: la persona è degna di vivere in quanto persona, o lo è in base alla presenza o meno di coscienza in lei? Se lo è in base alla sua coscienza potremmo uccidere un sacco di persone. La dignità della persona è legata al suo essere persona, alla sua identità, e non alla sua coscienza. Quindi perchè togliere la vita a Eluana, soprattutto se poi l'idtratazione e l'alimentazione non sono trattamenti sanitari? Senza poi contare che non c'è mai stata, da parte di Eluana, volontà espressa di morire in caso si fosse trovata in quella condizione. Quindi ha voluto scegliere il padre per lei. Su che base ci dovremmo fidare? Sul legame di parentela? Può sempre accadere che i genitori non rispettino i figli e la loro volontà, anche sulle questioni più importanti, arrecando loro gravi sofferenze. Poi però mi vien da pensare: e se Eluana avesse voluto morire? Se davvero Beppino Englaro fosse stato così legato alla figlia, come ha dimsotrato, per lungo tempo, e in tante occasioni di esserlo, da sapere, in quel momento, cosa fosse stato meglio per lei, a tal punto da farla morire, lei, sua figlia? Si sono preoccupati di difendere la vita di Eluana, prescindendo dal sapere se lei l'avesse voluta oppure no, quella vita, senza preoccuparsi della sofferenza di un padre che deve accettare di veder la figlia in una condizione che magari ella stessa non avrebbe mai voluto. Insomma, gli interrogativi sono tanti. Avrei voluto vedere più rispetto, in particolar modo da esponenti "illustri" della politica, di una parte e dell'altra, del mondo cattolico e di quello laico. Non è stato concesso silenzio, nè pietà a due genitori stremati dalla sofferenza. E la pietas cristiana dov'era? Che rabbia. E che vergogna mi viene quando si parla di questo argomento.

L'aborto è un'altra questione spinosa. Per ora preferisco astenermi. E' bene però chiarire che la legge 194 non stabilisce il diritto di abortirte della donna, ma dice che l'interruzione della gravidanza puo’ essere praticata quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna, o quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.
 
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Lighea

New member
Quanto all'aborto:

c'è una categoria di primati ( di cui ora non ricordo quale) le cui femmine riescono ad abortire da sole utilizzando una specie di osso interno. Ricorrono all'aborto quando ad esempio vengono stuprate.
In Italia c'è una maggioranza che vorrebbe dare a noi donne meno diritti di una scimmia.
 
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