asiul
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Ladone
Narra la leggenda che questo fosse il drago ucciso da Eracle in una delle sue fatiche.Nella costellazione del dragone Ladone è raffigurato con un piede di Eracle sulla sua testa. Compito di Ladone era quello di far la guardia all’albero dalle mele d’oro. L’albero dalle mele d ’oro era stato donato ad Era dalla Madre Terra in occasione delle sue nozze con Zeus. Era lo aveva piantato nel suo giardino dove i cavalli del Sole terminavano la loro corsa, e i greggi e le mandrie di Atlante vagavano su pascoli che nessuno osava calpestare. A custodire il giardino Era aveva messo le Esperidi figlie di Atlante, ma queste si dimostrarono indegne di tale compito perché rubavano loro stesse le mele d ’oro. Fu così che a guardia dell ’albero Era mise il drago Ladone il quale non permetteva a nessuno di avvicinarsi. Ladone era figlio del mostro Tefeo e di Echidna, una creatura mostruosa metà donna metà serpente. Secondo Apollodoro, Ladone aveva cento teste, e poteva parlare con voci diverse, però nel cielo è raffigurato con una testa sola. Quando Eracle ricevette l ’ordine di impadronirsi delle mele d ’oro non sapeva dove fosse situato il misterioso giardino. S ’incamminò attraverso l ’Illiria fino a raggiungere il fiume Eridano, patria del profetico Nereo. Qui le ninfe di quelle acque lo condussero dal dio che stava riposando. Eracle lo costrinse a rivelargli il luogo dove si trovavano le mele d ’oro, e a spiegargli il modo di impossessarsene. Nereo gli consigliò vivamente di non coglierle con le proprie mani, ma di servirsi di Atlante, alleggerendolo nel frattempo dell ’enorme peso che gravava sulle sue spalle. Appena giunto nel giardino delle Esperidi, Eracle chiese questo favore al titano, questi era disposto a qualunque cosa pur di avere un attimo di sollievo, ma anche un gigante come Atante temeva il drago Ladone: sicchè chiese come condizione che Eracle lo uccidesse. L ’eroe accondiscese alla richiesta scoccando una freccia avvelenata che colpì mortalmente il terribile guardiano, poi sostituì Atlante nel compito di reggere il globo celeste, intanto che questi con l ’aiuto delle figlie coglieva le mele d ’oro. Atlante non era più intenzionato a riprendere il suo scomodo posto, ci volle uno stratagemma da parte di Eracle per costringere il titano a riprendersi il globo celeste sulle spalle. Ladone fu posto da Era fra le stelle come costellazione del Dragone.
[drawol.it]
Narra la leggenda che questo fosse il drago ucciso da Eracle in una delle sue fatiche.Nella costellazione del dragone Ladone è raffigurato con un piede di Eracle sulla sua testa. Compito di Ladone era quello di far la guardia all’albero dalle mele d’oro. L’albero dalle mele d ’oro era stato donato ad Era dalla Madre Terra in occasione delle sue nozze con Zeus. Era lo aveva piantato nel suo giardino dove i cavalli del Sole terminavano la loro corsa, e i greggi e le mandrie di Atlante vagavano su pascoli che nessuno osava calpestare. A custodire il giardino Era aveva messo le Esperidi figlie di Atlante, ma queste si dimostrarono indegne di tale compito perché rubavano loro stesse le mele d ’oro. Fu così che a guardia dell ’albero Era mise il drago Ladone il quale non permetteva a nessuno di avvicinarsi. Ladone era figlio del mostro Tefeo e di Echidna, una creatura mostruosa metà donna metà serpente. Secondo Apollodoro, Ladone aveva cento teste, e poteva parlare con voci diverse, però nel cielo è raffigurato con una testa sola. Quando Eracle ricevette l ’ordine di impadronirsi delle mele d ’oro non sapeva dove fosse situato il misterioso giardino. S ’incamminò attraverso l ’Illiria fino a raggiungere il fiume Eridano, patria del profetico Nereo. Qui le ninfe di quelle acque lo condussero dal dio che stava riposando. Eracle lo costrinse a rivelargli il luogo dove si trovavano le mele d ’oro, e a spiegargli il modo di impossessarsene. Nereo gli consigliò vivamente di non coglierle con le proprie mani, ma di servirsi di Atlante, alleggerendolo nel frattempo dell ’enorme peso che gravava sulle sue spalle. Appena giunto nel giardino delle Esperidi, Eracle chiese questo favore al titano, questi era disposto a qualunque cosa pur di avere un attimo di sollievo, ma anche un gigante come Atante temeva il drago Ladone: sicchè chiese come condizione che Eracle lo uccidesse. L ’eroe accondiscese alla richiesta scoccando una freccia avvelenata che colpì mortalmente il terribile guardiano, poi sostituì Atlante nel compito di reggere il globo celeste, intanto che questi con l ’aiuto delle figlie coglieva le mele d ’oro. Atlante non era più intenzionato a riprendere il suo scomodo posto, ci volle uno stratagemma da parte di Eracle per costringere il titano a riprendersi il globo celeste sulle spalle. Ladone fu posto da Era fra le stelle come costellazione del Dragone.
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