47° Minigruppo - Una donna di Sibilla Aleramo

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Nerst

enjoy member
piccoli spoiler

Capitolo XVII in corso di lettura.


Sono arrivata al momento in cui lei , per questioni di lavoro del marito, si trasferisce con lui ed il piccolo a Roma. Bella riscossa il fatto che trovi lavoro per una rivistiera e qui conosce altre donne, che come lei hanno voglia di scrivere, ma diversamente da lei sono appoggiate dagli uomini. Sarà per il fatto che sta in una grande città?
Che paura per il piccolo, si ammala.

mi sembra che questa seconda parte cominci col riportare semplicemente i suoi spostamenti di vita, diversamente dalla prima, in cui la descrizione dei sui stati d' animo era assai profonda.
 

Nerst

enjoy member
Ma solo io sono tonta :? o pure voi non avevate sospettato nulla :?? ?


A dire il vero, anche io ho dovuto rileggere il pezzo due volte, ma solo perchè speravo di aver capito male e che in realtà la violenza non c' era stata, invece. :(
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Ma il IX devi ancora leggerlo o l'hai già letto?
Io ho appena finito l'VIII.

...io mi sentivo a grado a grado invadere da un languore mortale,che non era più rassegnazione e non era ancora ribellione,ma semplicemente l'ansia di qualche catastrofe impensata che mi togliesse alla coscienza del mio male.
Conosco questo stato d'animo,purtroppo :W...

Avevo deciso di non cercare nulla in rete,ma poi sono andata su wiki per vedere in che mese era nata e ho scoperto che fu violentata dall'operaio che poi ha sposato...non l'avevo mica capito.Il primo figlio che ha perso quindi era frutto della violenza subita.
Ho trovato sempre in rete la parte in cui viene descritta:
" un mattino fui sorpresa da un abbraccio insolito, brutale: due mani tremanti frugavano le mie vesti, arrovesciavano il mio corpo fin quasi a coricarlo attraverso uno sgabello, mentre istintivamente si divincolava. Soffocavo e diedi un gemito, che era per finire in urlo, quando l'uomo premendomi la bocca, mi respinse lontano"
Ma solo io sono tonta :? o pure voi non avevate sospettato nulla :?? ?


Ho già letto il IX e stamattina ho finito anche il X capitolo.

Io avevo capito della violenza subita dall'operaio ma (e qui forse ho capito male io :?) il primo figlio non è frutto della violenza ma l'ha concepito dopo essersi sposata...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Ho già letto il IX e stamattina ho finito anche il X capitolo.

Io avevo capito della violenza subita dall'operaio ma (e qui forse ho capito male io :?) il primo figlio non è frutto della violenza ma l'ha concepito dopo essersi sposata...

L'ho letto sempre su wiki...evidentemente tra la violenza e il parto sono passati solo 9 mesi.

Cercherò anche io di terminare il X capitolo entro stasera.

Certo che dopo tutto quello che ha dovuto subire dal marito (ma anche dalla suocera e soprattutto dalla cognata) se avesse deciso di tradirlo non avrebbe fatto niente di male.Mi fa rabbia sapere però che nonostante non l'abbia fatto,sia stata da tutti additata come "fedifraga" e costretta a tentare il suicidio.Al giorno d'oggi forse una donna se ne sarebbe fregata,ma forse un uomo si sarebbe comportato nello stesso modo del marito.

Dal capitolo IX: Il primo grande dolore che avevo provato mi era venuto da mio padre,dalla scoperta della debolezza d'un uomo che m'era parso un dio.
Ecco il perchè della decisione di non tradire il marito...magari il figlio un domani non gliel'avrebbe perdonato e,amandolo così tanto,non gli avrebbe mai dato lo stesso dolore provato lei stessa.
 

DoppiaB

W I LIBRI !
L'ho letto sempre su wiki...evidentemente tra la violenza e il parto sono passati solo 9 mesi.

Probailmente c'è un errore su Wiki.
Sono andata a cercare il passaggio della violenza: la scrittrice dice di aver avuto quindici anni, di aver pensato al matrimonio dopo qualche mese, e che il padre era contrario perché lei aveva solo quindici anni e mezzo.
Infine si deciderà per il matrimonio (nella mia edizione è Feltrinelli del 98 è a pagina 42): La data dello sposalizio si fissò per la fine di gennaio. Poco meno di un anno era trascorso dalla tragedia silenziosa, della quale mai una parola mi era uscita di bocca neppure con il colpevole.
Proseguendo a pag. 52, la scrittrice, già sposata, dice: Era giunta l'estate senza quasi me ne accorgessi... in seguito perderà il bambino che non sapeva nemmeno di aspettare o almeno così ho inteso io...

Facendo due calcoli i tempi di Wiki e quelli del libro non coincidono a meno che non sia stata una gravidanza lunga più di un anno..... :??
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Riporto un passaggio dal capitolo VI in cui parla di sua madre:

Era passata nella vita incompresa da tutti: fanciulla, la sua famiglia la considerava romantica, esaltata e nello stesso tempo inetta, benché fosse la più intelligente e la più seria della numerosa figliolanza. Aveva rotto senza rimpianto quasi ogni rapporto con i parenti, antipatici allo sposo. Cedente, forse con un misticismo scoraggiante, e senza gusto per le pratiche del culto, la religione non l’aveva sollevata da un solo dolore. Di fantasia viva e calda e di gusto fine, non però s’era mai applicata a nessuna arte, e nessuna manifestazione del genio le aveva suscitato uno speciale fascino traendola fuor di sé stessa per qualche istante. Non un’amica, non un consigliere, mai, sulla sua strada. E una salute incerta, un organismo travagliato da lenti mali…
Povera, povera anima! Non le erano valse bellezza, la bontà, l’intelligenza. La vita le aveva chiesto della forza: non l’aveva.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Probailmente c'è un errore su Wiki.
Sono andata a cercare il passaggio della violenza: la scrittrice dice di aver avuto quindici anni, di aver pensato al matrimonio dopo qualche mese, e che il padre era contrario perché lei aveva solo quindici anni e mezzo.
Infine si deciderà per il matrimonio (nella mia edizione è Feltrinelli del 98 è a pagina 42): La data dello sposalizio si fissò per la fine di gennaio. Poco meno di un anno era trascorso dalla tragedia silenziosa, della quale mai una parola mi era uscita di bocca neppure con il colpevole.
Proseguendo a pag. 52, la scrittrice, già sposata, dice: Era giunta l'estate senza quasi me ne accorgessi... in seguito perderà il bambino che non sapeva nemmeno di aspettare o almeno così ho inteso io...

Facendo due calcoli i tempi di Wiki e quelli del libro non coincidono a meno che non sia stata una gravidanza lunga più di un anno..... :??

Anche io ho inteso che non si era accorta di aspettare un figlio...
Non saprei dirti quale sia la verità,ho provato a cercare in rete,ma non si capisce bene.
Comunque una cosa è strana: leggendo il libro sembra che i genitori,soprattutto il padre,non sono d'accordo a farla sposare,invece sia su wiki che in altri siti si dice che è costretta ad un matrimonio riparatore...ma riparatore di cosa se lei non ha confessato a nessuno la violenza subita e sembra non essersi accorta della gravidanza :?? ?
Vabbè,per ora voglio proseguire nella lettura (ho appena iniziato il capitolo XI) senza starci troppo a pensare.
Magari qualcuno che conosce meglio la sua storia ci illuminerà :wink:.
Comunque sia andata purtroppo la sua vita è stata segnata e rovinata dalla violenza e dal marito.
Ma voglio sperare che andando avanti scopriremo anche cose positive per lei :).
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Dal capitolo XI:
L'ascoltavo stancamente,come si ascolta un passante che parla della nostra salute e ci dà consigli senza saper nulla di noi. Io stessa non sapevo che cosa m'era necessario,in quel punto.Sentivo solo giganteggiare la mia solitudine,il mio isolamento morale...
 
G

giovaneholden

Guest
Mi sta piacendo molto a una rilettura ad anni di distanza dalla prima volta. Sono al capitolo IX :)
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Comunque una cosa è strana: leggendo il libro sembra che i genitori,soprattutto il padre,non sono d'accordo a farla sposare,invece sia su wiki che in altri siti si dice che è costretta ad un matrimonio riparatore...ma riparatore di cosa se lei non ha confessato a nessuno la violenza subita e sembra non essersi accorta della gravidanza :?? ?

Sì, in effetti c'è un po' di confusione. Io comunque credo che la versione più attendibile sia quella descritta da Sibilla stessa...

Io sto leggendo il capitolo XIII.
Incomincia, forse, ad intraverdersi uno spiraglio di luce nella sua vita. La sua mente si ribella all'assurdità delle sue condizioni di vita.
Leggendo mi chiedo come mi sarei comportata io nei panni della scrittrice: sarei impazzita? sarei fuggita? avrei avuto la forza di reagire?

Riporto qualche citazione ( io e Minerva siamo quelle delle citazioni ! :wink:):
Dal cap. X
Quella reclusione non mi offendeva: provavo una specie di voluttà in quell’annientamento d’ogni senso ribelle, in quella schiavitù da orientale. […] Certo, io non ero nata per le gioie, ma per le sofferenza dell’amore…

Dal cap. XI
Per qualche tempo ancora mantenne i suoi divieti, e dio continua a non uscire, a passare i pomeriggi chiusa a chiave, ad avere i fogli da carta da lettere numerati, a non poter vedere che i parenti, il dottore e la domestica…

Dal cap. XII
Come può un uomo che abbia avuto una buona madre divenir crudele verso i deboli, sleale verso una donna a cui dà il suo amore, tiranno verso i figli? Ma la buona madre non deve essere, come la mia, una semplice creatura di sacrificio: deve essere una donna, una persona umana.

p.s. ma anche nella vostra edizione ci sono un sacco di errori di battitura? nella mia ci sono parole ripetute due volte, lettere invertite, lettere senza accento ecc.:boh:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Sì, in effetti c'è un po' di confusione. Io comunque credo che la versione più attendibile sia quella descritta da Sibilla stessa...

Io sto leggendo il capitolo XIII.
Incomincia, forse, ad intraverdersi uno spiraglio di luce nella sua vita. La sua mente si ribella all'assurdità delle sue condizioni di vita.
Leggendo mi chiedo come mi sarei comportata io nei panni della scrittrice: sarei impazzita? sarei fuggita? avrei avuto la forza di reagire?

Riporto qualche citazione ( io e Minerva siamo quelle delle citazioni ! :wink:):
Dal cap. X
Quella reclusione non mi offendeva: provavo una specie di voluttà in quell’annientamento d’ogni senso ribelle, in quella schiavitù da orientale. […] Certo, io non ero nata per le gioie, ma per le sofferenza dell’amore…

Dal cap. XI
Per qualche tempo ancora mantenne i suoi divieti, e dio continua a non uscire, a passare i pomeriggi chiusa a chiave, ad avere i fogli da carta da lettere numerati, a non poter vedere che i parenti, il dottore e la domestica…

Dal cap. XII
Come può un uomo che abbia avuto una buona madre divenir crudele verso i deboli, sleale verso una donna a cui dà il suo amore, tiranno verso i figli? Ma la buona madre non deve essere, come la mia, una semplice creatura di sacrificio: deve essere una donna, una persona umana.

p.s. ma anche nella vostra edizione ci sono un sacco di errori di battitura? nella mia ci sono parole ripetute due volte, lettere invertite, lettere senza accento ecc.:boh:

Le citazioni dai capitoli X e XII avevano colpito anche me :wink:,grazie per averle postate.

Anche nella mia edizione ho notato diversi errori...saranno originali dell'autrice :? ?

Io stasera inizio il XIII. Sta diventando sempre più interessante.
 

annelliot

New member
anche nella mia ci sono diversi errori e alcune volte mi capita di dover rileggere più volte un periodo perchè poco comprensibile. Dopo la lettura degli ultimi capitoli, ho avuto l'impressione che alcuni avvenimenti non siano stati "chiariti" abbastanza, lasciando solamente intuire cosa sia accaduto. Ma forse sono io a non aver capito! :)
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Ho finito di leggere il capitolo XVII.

Piano piano la sua vita sembra trovare uno scopo, che non sia solo quello di essere moglie sottomessa al marito. Anche se il marito continua comunque a voler imporre la sua autorità.
Mi ha fatto pensare la sua visita ai quartieri poveri di Roma. Se la vita per una donna come Sibilla, nata in un ambiente colto e borghese, è stata così difficile, pensate a cosa doveva essere la vita di una donna nata in un ambiente povero e ignorante.

Che bello leggere di queste donne che hanno lottato per dare dignità a tutte le donne, non solo quelle di allora ma anche a quelle di oggi.

Dal cap. XVI
Il dovere era là, nella mischia, in faccia a quella realtà spaventevole. E lì bisognava trascinare tutti quelli che godono della luce, dell'aria pura, delle cose belle, semplici e raffinate, necessarie e superflue.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Io ho appena iniziato il capitolo XVII.
Concordo con DoppiaB,la Aleramo è stata una delle grandi donne che hanno saputo parlare della condizione femminile in maniera profonda e intensa.
Questa parte più sociologica è davvero interessante.Mi sarebbe piaciuto vivere in quell'epoca così feconda,essere come lei,attiva nel campo della cultura e della politica,quando tutto stava nascendo e si potevano porre le basi per qualcosa di buono per il futuro delle giovani generazioni.
A differenza di oggi che sembra ormai tutto vano :boh:.

Darida,se vuoi,appena lo finisco,mi prendo una pausa e ti aspetto,così inizio a leggere un libro per il GL.

Intanto beccatevi queste citazioni.
Dal cap. XIII
Un occulto ardore correva per quei fogli,che io cominciavo ad amare come qualcosa migliore di me,quasi mi rendessero la mia immagine già purificata e mi convincessero ch'io poteva vivere intensamente ed utilmente.Vivere!Ormai lo volevo,non più solo per mio figlio,ma per me,per tutti.
Nessuna donna v'era al mondo che avesse sofferto,quel c'io avevo sofferto,che avesse ricevuto dalle cose animate e inanimate gli ammonimenti ch'io avevo ricevuto,e sapesse trarre da ciò la pura essenza,il capolavoro equivalente ad una vita?

Dal cap XVI
Le privazioni materiali e sentimentali,la mancanza di pane,di benessere,di cure,di affetto,tutto questo fa soffrire l'uomo.Ma l'uomo grande è quello che si avvezza a far senza di tutto questo,e può viver solo,nutrirsi di se stesso,isolarsi dall'umanità e dalla vita...
 
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Minerva6

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Mi ha fatto pensare la sua visita ai quartieri poveri di Roma. Se la vita per una donna come Sibilla, nata in un ambiente colto e borghese, è stata così difficile, pensate a cosa doveva essere la vita di una donna nata in un ambiente povero e ignorante.

Che bello leggere di queste donne che hanno lottato per dare dignità a tutte le donne, non solo quelle di allora ma anche a quelle di oggi.

Sai che la zona di San Lorenzo l'ho frequentata per diversi anni,quando ero iscritta alla facoltà di Psicologia?
E' un quartiere popolare con un'intensa vita culturale.
Mi è ritornata alla mente una signora anziana che si sedeva davanti al cancello dell'università,portava con sè una cornice con una foto di una giovane donna all'interno...mi dissero che era la figlia morta.Lei era impazzita per il dolore della perdita e viveva come una barbona,probabilmente presso l'Esercito della salvezza che ha sede lì vicino.Allora andavo sempre di fretta per prendere l'autobus e poi il treno,ma se potessi tornare indietro mi siederei accanto a lei e ascolterei la sua storia.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Mi ero dimenticata:
non ho capito bene a chi si riferisce la Aleramo quando parla dell' "illustre scrittrice" e della "buona vecchia mamma dei miseri" :?.
Forse ho letto la parte un po' troppo velocemente,se voi l'avete capito,potete chiarirlo anche a me ?
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Mi ero dimenticata:
non ho capito bene a chi si riferisce la Aleramo quando parla dell' "illustre scrittrice" e della "buona vecchia mamma dei miseri" :?.
Forse ho letto la parte un po' troppo velocemente,se voi l'avete capito,potete chiarirlo anche a me ?


Non l'ho capito bene neanche io. Forse l'illustre scrittrice potrebbe essere Grazia Deledda... :boh:
Chiedo lumi anch'io.
 
Stato
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