Darida,tu sei stata fortunata come donna,moglie e madre,sei soddisfatta e appagata di te stessa e della tua vita (si capisce da tutto ciò che scrivi ).
Sarà per questo che non sei riuscita ad appassionarti alla storia.Poi tu sei molto solare ed estroversa,quindi posso capire che ti sia intristita.
Invece io sono tendente al pessimismo e la mia empatia è stata soprattutto con gli stati d'animo dell'Aleramo,con le sue sofferenze,la sua difficoltà a vivere serenamente…mi ci sono ritrovata molto.
Poi in questo periodo ho bisogno di maggiore libertà e vorrei allontanarmi dalla mia realtà quotidiana,dunque ho vissuto con lei i tormenti e la voglia di fuggire lontano alla ricerca del benessere interiore.
Ovviamente, non essendo ancora madre,non ho potuto immedesimarmi in questo ruolo.La sua scelta di abbandonare il figlio è stata la conseguenza del suo dolore,altrimenti avrebbe rischiato di tentare di nuovo il suicidio o di finire per impazzire (e così l'avrebbe perso lo stesso).Purtroppo i tempi non le hanno permesso di riaverlo con sé.Ho trovato in rete queste notizie,riguardanti il figlio che poi non è voluto più riunirsi alla madre.Non posso dargli torto,ma neppure ragione.Secondo me,dopo aver letto il libro,avrebbe dovuto capire la difficile scelta.Parlo da figlia e credo che io l'avrei fatto,soprattutto dopo aver appreso l'episodio della violenza (ma forse per una donna sarebbe stato più facile accettare e comprendere).
Civitanova Immagini e Storie - Ricciotti Fucchi sul n. 1
Sarà per questo che non sei riuscita ad appassionarti alla storia.Poi tu sei molto solare ed estroversa,quindi posso capire che ti sia intristita.
Invece io sono tendente al pessimismo e la mia empatia è stata soprattutto con gli stati d'animo dell'Aleramo,con le sue sofferenze,la sua difficoltà a vivere serenamente…mi ci sono ritrovata molto.
Poi in questo periodo ho bisogno di maggiore libertà e vorrei allontanarmi dalla mia realtà quotidiana,dunque ho vissuto con lei i tormenti e la voglia di fuggire lontano alla ricerca del benessere interiore.
Ovviamente, non essendo ancora madre,non ho potuto immedesimarmi in questo ruolo.La sua scelta di abbandonare il figlio è stata la conseguenza del suo dolore,altrimenti avrebbe rischiato di tentare di nuovo il suicidio o di finire per impazzire (e così l'avrebbe perso lo stesso).Purtroppo i tempi non le hanno permesso di riaverlo con sé.Ho trovato in rete queste notizie,riguardanti il figlio che poi non è voluto più riunirsi alla madre.Non posso dargli torto,ma neppure ragione.Secondo me,dopo aver letto il libro,avrebbe dovuto capire la difficile scelta.Parlo da figlia e credo che io l'avrei fatto,soprattutto dopo aver appreso l'episodio della violenza (ma forse per una donna sarebbe stato più facile accettare e comprendere).
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