137° minigruppo - Il conte di Montecristo di A. Dumas

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ila78

Well-known member
Ovviamente no, mizzega...

Appunto, da qui possiamo dedurre che razza di uomo sia Fernand, a parte che più avanti nella storia ce lo dimostra ampiamente. :W
E comunque questo Château d'If tutto sembra meno che una lugubre prigione.:wink:

1005.jpg
 
Appunto, da qui possiamo dedurre che razza di uomo sia Fernand, a parte che più avanti nella storia ce lo dimostra ampiamente. :W
E comunque questo Château d'If tutto sembra meno che una lugubre prigione.:wink:

1005.jpg
Vabbuono... per il berlosko anche il confino a Ponza o nelle altre isole non erano che vacanze pagate dai fascisti.
Non diciamo fesserie.:??
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Adesso la mia cara amica Ila mi ha messo la pulce.

Mentre di Mercede si dice varie volte ed espressamente che è bella, bellissima, di Edmond non credo (ma non ne sono certo) lo si dica apertamente.

Qualcuno riesce a postare una citazione in cui si dica che è bello?

Non è accademica, è che siccome sono sicuro che di Mercede lo dica senza girarci attorno, vorrei capire se la figura di Edmond (anche io me lo immagino figo) non sia una "deviazione naturale" del lettore....
 

ila78

Well-known member
Vabbuono... per il berlosko anche il confino a Ponza o nelle altre isole non erano che vacanze pagate dai fascisti.
Non diciamo fesserie.:??

Scusami ma non ho capito cosa vuoi dire. Quella è un'immagine dello Château d'if oggi. Fesserie ne dico tante ma mi spiace per te, questo è uno dei rari casi in cui parlavo seriamente.
 

smemorina

New member
@ila grazie è tutto interessantissimo, mi ha aperto un mondo!! :)
Anch'io trovo che il castello d'if abbia fascino e non sia affatto tetro come ce lo presenta Dumas, sinceramente c'andrei eccome a farci le ferie, senza rumore né vicini rompiscatole; credo che pivi intenda dire, semplicemente, che comunque, allora, era un carcere e, anche se bello sempre carcere è... effettivamente non ha tutti i torti.

@zingaro, sì all'inizio lo dice testualmente che è bello. Adesso non ho il libro sottomano, ma me lo ricordo bene. domani cerco.
 

ila78

Well-known member
Capitolo XIII più o meno

Ho conosciuto un certo Abate Faria che favoleggia di tesori meravigliosi e nessuno se lo fila, anche se lo capisce anche un cieco che è tutto fuorché pazzo.
Nel frattempo Dantes continua imperterrito ad avere fiducia in Villefort e tu lettore dici "Ma dai?!?!? Ma come si fa???" Ma non capisci che è lui che ti ha sbattuto in quella segreta?
Sono passati solo diciassette mesi e la "bella" Mercedes sta già cedendo alle lusinghe di Fernand.:W, no era proprio un GRANDE amore!!! :paura:
Ho conosciuto anche il padre di Villefort, M. Noirtier che si dimostra subito un grande! Come ha fatto un uomo così a generare un simile mollusco? Mistero.
 
Anch'io trovo che il castello d'if abbia fascino e non sia affatto tetro come ce lo presenta Dumas, sinceramente c'andrei eccome a farci le ferie, senza rumore né vicini rompiscatole; credo che pivi intenda dire, semplicemente, che comunque, allora, era un carcere e, anche se bello sempre carcere è... effettivamente non ha tutti i torti.
Gia' che ci passi le ferie, prenota una settimana nella cella, col vasetto da notte, pane e acqua e una grata in alto da cui entra uno spicchio di cielo.

P.S: anche la Bastiglia era in pieno centro a Paris. :mrgreen:
 

ila78

Well-known member
Gia' che ci passi le ferie, prenota una settimana nella cella, col vasetto da notte, pane e acqua e una grata in alto da cui entra uno spicchio di cielo.

P.S: anche la Bastiglia era in pieno centro a Paris. :mrgreen:

Sarebbe una vacanza alternativa.:D Anch'io farei un giretto a Marsiglia con tour del mitico Château. Comunque, per la cronaca, alla Bastiglia se avevi "l'argent de poche" e un titolo potevi soggiornare quasi come a Versailles e mi pare di aver letto che anche allo Château d'if c'erano aree riservate ai facoltosi che avevano una vita DECISAMENTE più facile. :wink:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Gia' che ci passi le ferie, prenota una settimana nella cella, col vasetto da notte, pane e acqua e una grata in alto da cui entra uno spicchio di cielo.

P.S: anche la Bastiglia era in pieno centro a Paris. :mrgreen:


la letteratura è metafora.

forse siamo arrivati ad un punto in cui va spiegato l'ovvio: nessuno ha detto che invidia i carcerati.

si è detto, invece, che il castello di If e l'isola di Montecristo sono due posti meravigliosi (guarda le foto che spettacolo).
 
la letteratura è metafora.

forse siamo arrivati ad un punto in cui va spiegato l'ovvio: nessuno ha detto che invidia i carcerati.

si è detto, invece, che il castello di If e l'isola di Montecristo sono due posti meravigliosi (guarda le foto che spettacolo).

Anche Ponza e le altre isole adesso sono magnifiche: ma chi vi era confinato non ci stava molto bene.

E pure Campo Imperatore in Abruzzo e' molto bello, ma per Mussolini non era proprio un gran che e si e' fatto liberare dai suoi amici nazisti.
 

ila78

Well-known member
Anche Ponza e le altre isole adesso sono magnifiche: ma chi vi era confinato non ci stava molto bene.

E pure Campo Imperatore in Abruzzo e' molto bello, ma per Mussolini non era proprio un gran che e si e' fatto liberare dai suoi amici nazisti.

Ad ogni modo noi si stava commentando UN LIBRO....nel caso fosse sfuggito. :boh:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Capitolo XVI

Per me il Conte di Montecristo è una sorta di piccola Divina Commedia moderna.
Molti capitoli possono essere presi singolarmente e fanno storia a sé.

Vorrei scrivere del capitolo XVI (io sono arrivato al XXI)
(quindi SPOILER...forse…comunque…racconto il cap. XVI).

E’ il capitolo nel quale Edmond decide di abbandonarsi alla morte privandosi del cibo.

E, proprio nel momento in cui dopo diversi giorni di astinenza comincia a perdere il lume della ragione, sente provenire dei rumori da un angolo della sua cella.
Abituato al silenzio più profondo, quei piccoli battiti gli accendono una speranza come un fuoco nel nulla.
Quei rumori, che io pensavo fossero frutto del suo delirio, in realtà sono concreti e prodotti dal suo vicino di cella che cerca di scavare un foro per fuggire.

L’abate Faria riuscirà a fare un buco e a mettersi in contatto con Edmond, che, nel suo intimo, altro non aspettava se non compagnia per rinunciare alla morte.

Quando l’uomo raggiunge gli abissi del dolore si attacca in modo doloroso a quelle che in altre condizioni sarebbero “inutili speranze”. Basta uno sguardo, un sorriso, una pacca sulla spalla, un “piccolo rumore” appunto e in lui emerge qualcosa di atavico che lo riconduce, per un momento, alla vita.

Io credevo che Edmond fosse ormai pazzo e quei rumori provenissero dalla sua condizione di quasi morto, in realtà l’abate Faria esiste. L’abate Faria, in quel contesto di estrema desolazione, è per Edmond l’equivalente di Dio, che, infatti, lo riconduce alla vita.

C’è qualcosa per cui valga la pena vivere.


ps mi piacerebbe sapere cosa pensate di questa figura straordinaria (l'abate Faria)
 

smemorina

New member
io sarei impazzita dopo un mese.

Faria lo trovo, comunque, un personaggio esagerato, impossibile.
ha tutto il fascino che vuoi e siamo d'accordo, ma nella realtà mi sembra improbabile: anche solo tutta la memoria di cui dà prova o il fatto che scrive un poema su una camicia, che si procura l'inchiostro con un po' di cenere e vino e utensili in grado di scavare la roccia con il legno della branda. non credo che una persona possa bastare a se stessa per lungo tempo senza abbruttirsi. certo nel romanzo c'era bisogno di uno come l'abate altrimenti come avrebbe potuto edmond "rinascere" colto ed educato?
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
Faria lo trovo, comunque, un personaggio esagerato, impossibile.
ha tutto il fascino che vuoi e siamo d'accordo, ma nella realtà mi sembra improbabile: anche solo tutta la memoria di cui dà prova o il fatto che scrive un poema su una camicia, che si procura l'inchiostro con un po' di cenere e vino e utensili in grado di scavare la roccia con il legno della branda.

per forza, è Dio :wink:
 

ila78

Well-known member
Trovo molto poetiche le pagine sulla caduta nella disperazione di Dantes, la sua "risalita" verso la vita grazie a Faria (o almeno grazie ai "rumori" dall'altra parte del muro) e infine l'incontro con il suo "salvatore", qui si ribalta la situazione, Dantes inizia a sperare, Faria si arrende. :D
Per Dantes Faria è la vita per Faria Dantes è la consapevolezza (amara) che di lì con le sue gambe non uscirà mai ma forse potrà "uscire" attraverso qualcun altro. :D
Bello-bello-bello. :sbav:
 

ila78

Well-known member
secondo te faria rappresenta la fede in dio? è la fede che ha salvato dantes?

Non credo, prima dell'incontro con Faria Dantes si rifugia nella preghiera ma siccome nessuno "lassù" lo ascolta smette di pregare, anzi, Dumas ci dice addirittura che si mette a bestemmiare come un indavolato.
Faria è semplicemente la consapevolezza che forse non tutto è perduto, l'appiglio che lo tira fuori dalla depressione più nera e gli da un motivo per continuare a vivere. :wink:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
secondo te faria rappresenta la fede in dio? è la fede che ha salvato dantes?

potrebbe essere una chiave di lettura, ma non so nemmeno io sinceramente

se ti ricordi, un paio di capitoli prima, Dumas ci racconta di come Dantes sia passato dal credere in Dio, all'abiura, all'ateismo, alla bestemmia...Edmond era diventato una specie di bestia irragionevole...poi spunta Faria e il nostro ricomincia a ragionare


Faria potrebbe essere metafora di Dio o metafora della "ragione pura" che riconduce l'uomo alla "normalità". E infatti, non a caso, è scienziato. Ma scienziato, come dicevi tu, "sopranaturale". E' chiaro che uno non può sapere a memoria più di 100 libri e da quelli ricostruire l'intero sapere umano nel chiuso di una prigione. Solo un'entità sovranaturale può fare questo e, dal nulla, le cose materiali che tu ricordavi (una specie di accendino, un coltello, del liquido infiammabile...)

Sto buttando lì riflessioni che forse non hanno motivo di essere...ma credo che valga la pena spendere parole su questo misterioso abate..
 
Stato
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