Ventiduesimo Artisticforum - Le nostre opere d'arte preferite

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wolverine

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Chaģall non mi piace ...sarò come ila, ma vedo solo rosa e tralaltro é il colore che me mi piace in assoluto! Klee mi piace di più
 

Cocci

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La bellezza dell'arte moderna sta nella sua capacità di sollevare discussioni. Caravaggio è indubbiamente bellissimo e tecnicamente di alto livello. Chagall invece può sembrare il disegno di Marietto il bimbo di 3 anni dell'asilo sotto casa, oppure può comunicare e parlare all'anima. Io nei quadri di Fontana ad esempio non vedo niente. C'è gente che ci legge dentro la filosofia degli ultimi 300 anni. Tutto in uno strappo. Sono molto contenta che con una semplice immagine si sia creato uno scambio così piacevole e costruttivo. Quintalate di amore per il forum:HIPP
Devo anche aggiungere una cosa al mio precedente commento: io l'ho visto dal vivo. Vi garantisco che vedere un quadro dal vivo, con i colori reali, è tutta un'altra cosa. Soprattutto perchè questo particolare quadro fa parte di un ciclo composito di altri quadri e in un certo senso va visto l'insieme di tutta l'opera.
 

wolverine

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Appurato che il Chagall non mi piace...Caravaggio è stupendo ed é così reale, il riflesso in particolare é davvero ben fatto e con quello sfondo scuro Narciso risalta quasi uscisse dal quadro.il ritratto di hena rigotti ha quello sguardo quasi perso e rivolto altrove che mi viene da chiedere:'cosa guardi? 'Comunque lo apprezzo!
 

ila78

Well-known member
Appurato che il Chagall non mi piace...Caravaggio è stupendo ed é così reale, il riflesso in particolare é davvero ben fatto e con quello sfondo scuro Narciso risalta quasi uscisse dal quadro.il ritratto di hena rigotti ha quello sguardo quasi perso e rivolto altrove che mi viene da chiedere:'cosa guardi? 'Comunque lo apprezzo!

Ma non si doveva andare in ordine di "proposta" a commentare? :?
Comunque io Narciso l'ho visto dal vivo e sono stata colta per la prima volta in vita mia dalla sindrome di Stendhal (mi è ricapitato con Van Gogh e la sua notte stellata al Musée D'Orsay a Parigi): brividi, bocca aperta tipo ebete, incapacità di muovere un muscolo e la lacrimuccia che scende. :paura::mrgreen:
 

Monica

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Notturno piovoso di Massimo Costantini

5527336097963.jpg

Un quadro cupo,come l'atmosfera piovosa del luogo ,squarciata solo dalla luce dei lampioni e che dire del senso di solitudine dell'uomo che si attarda nella strada deserta?
Efficaci le macchie e gli strati di colore forti e decisi ,per descrivere questa notte buia e tempestosa:)
 

Cocci

New member
Notturno Piovoso

Mi piace molto l'atmosfera del quadro, sono colpita dall'uso della luce e dai riflessi nell'acqua sulla strada. Con tutta la pioggia e il buio di questi giorni sembra un paesaggio metropolitano nel periodo pre-natalizio..nella mia città non ci sono viali così, però l'immagine potrebbe adattarsi a una città qualunque. Mi piace molto che l'artista abbia scelto proprio il buio e la pioggia come soggetto principale, mentre l'uomo è solo un dettaglio nell'insieme. Bellissime le pennellate del cielo. Mi piace:D
 
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ila78

Well-known member
Ripartiamo con ordine :mrgreen: dalla seconda proposta :wink:

Notturno piovoso
di Massimo Costantini

5527336097963.jpg

Questa opera mi piace. Rende l'idea dei contorni "acquosi" di un paesaggio cittadino in un giorno di pioggia, magari osservato da una finestra rigata dalle gocce d'acqua, ma con dei tocchi di colore che rendono meno "cupo" il paesaggio, come ha detto qualcuno più sopra potrebbe essere una citta illuminata dalle luci natalizie, il che rende meno "triste" anche la figura con l'ombrello che si intravede, potrebbe essere un papà che torna dai suoi figli la sera di Natale. :wink:
 

alessandra

Lunatic Mod
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Cantico dei Cantici

A me piace molto. I colori (o il colore :) ), l'atmosfera, il tratto infantile, volti e oggetti sparsi, come già avete detto, non possono che richiamare alla mente il sogno. Un sogno molto piacevole del quale, se il quadro si guarda un po' a lungo, sembra di far parte.
A dire il vero, la donna adagiata nel letto di fiori mi fa pensare ad una morta in una bara :boh: ma questo non mi dà tristezza, perché lei sembra vivere serena, in un altro mondo, al di là della vita terrena, un mondo senza paure o pericoli, di sogno appunto :? Lo so che non sono sana di mente :mrgreen:
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Notturno piovoso

Nonostante i colori e la pioggia, non lo trovo cupo. Mi piace ciò che hai scritto ila, l'immagine del papà che torna dai figli la sera di Natale :) I colori del cielo, i riflessi della luce, la luce forte dei lampioni sono una festa per gli occhi e suggeriscono vitalità e allegria nonostante la giornata piovosa. Bellissimo :)
 

ariano geta

New member
Non è il mio stile pittorico preferito, però questo quadro piace anche a me. Il contrasto creato fra il nero e i colori accesi rammenta davvero il contrasto fra il buio notturno e le luci colorate della grande città. Lo trovo molto espressivo.
 

Nerst

enjoy member
La pioggia non mi dispiace quando cade leggera e lucida la città . In questo quadro si vedono chiari i colori che sopravvivono al grigio.
L' unica figura che si vede in primo piano non dà l' idea di nostalgia, anzi sembra voler contemplare il paesaggio. Mi piace, non è per niente cupo.
 

Shoofly

Señora Memebr
E' indubbio che Chagall risulti ostico per chi (e mi ci metto anch'io) si sente emotivamente legato ai canoni dell'arte classica. Troppo spesso tutto ciò che si distacca "brutalmente" dai cari vecchi classici assomiglia a un'operazione da furbetti del quartierino dell'arte... mi viene in mente quell'episodio memorabile del film "Dove vai in vacanza" dove Alberto Sordi (Remo) e la moglie Augusta vanno alla Biennale di Venezia:
" A Re' ma che so questi?"
" Agu', e nu li vedi? So' imbuti"
"Pure io li metto così quanno spiccio la cucina"..... :mrgreen:


 

ila78

Well-known member
E' indubbio che Chagall risulti ostico per chi (e mi ci metto anch'io) si sente emotivamente legato ai canoni dell'arte classica. Troppo spesso tutto ciò che si distacca "brutalmente" dai cari vecchi classici assomiglia a un'operazione da furbetti del quartierino dell'arte... mi viene in mente quell'episodio memorabile del film "Dove vai in vacanza" dove Alberto Sordi (Remo) e la moglie Augusta vanno alla Biennale di Venezia:
" A Re' ma che so questi?"
" Agu', e nu li vedi? So' imbuti"
"Pure io li metto così quanno spiccio la cucina"..... :mrgreen:



Mitica Shoo!!!! :ad::ad:
Adoro quel film! Specie la parte con Sordi è GENIALE. Poi in questo pezzo della biennale io e Andre ci "identifichiamo" sempre, a lui piace l'arte moderna (a me per niente!) ma a livello di "preparazione" siamo come Remo e Augusta.

Altro che cazzi, so' pecore!

:mrgreen::mrgreen::wink:
 

ila78

Well-known member
Rrose Sélavy


RroseSelavy.jpg

Quest'opera mi piace tanto.
Adoro l'eleganza e l'ambiguità della figura ritratta e, devo confessare, l'ho fissata a lungo per capire se fosse uomo o donna e NON l'ho capito. :paura::D I tratti sono maschili ma le mani sono sottili esprimono un'eleganza e una femminilità spettacolare.
Ha anche uno sguardo molto malinconico, come se questa ambiguità la facesse soffrire e volesse "nascondersi" nel collo della sua elegante e lussosa pelliccia.
Bella, molto bella.
 

Nerst

enjoy member
Ila mi sa che ci hai beccato, è proprio un uomo!!!

La foto racchiude un mondo di profonda malinconia. Lo sguardo sembra chiedersi cose che racchiudono solo tanti perché. Il cappello e la pelliccia mi fanno pensare ad un racchiudersi in un guscio dal quale uscire con tanto di umana debolezza, che presto si trasforma in forza. Delicato
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Un'amica informatissima di nome wiki mi ha appena detto che Rrose Selavy era uno degli pseudonimi dell'artista Marcel Duchamp :)
Non so per quale motivo l'artista si facesse ritrarre vestito da donna, può darsi che fosse solo un vezzo artistico, o chissà. Guardando l'opera, anch'io noto soprattutto l'espressione malinconica, tormentata. Ciò che mi viene in mente, d'istinto e senza sapere niente, è la parte drammatica dell'omosessualità , o dell'ambiguità sessuale, vissuta all'incirca un secolo fa (credo che sia un'opera degli anni '20); al tempo stesso, l'orgoglio legato al rifiuto di rinunciare a mostrare la propria identità. Davvero molto bella.
 

ila78

Well-known member

Questo quadro cade a "fagiuolo" con la mia lettura attuale: il ritratto di Dorian Gray, entrambi raccontano la vanità e cosa può portare un eccesso di vanità, Narciso muore affogato nel tentativo di baciare la propria immagine riflessa, Dorian perde la sua anima interiore per conservare la bellezza esteriore.
Per il resto cosa si può dire di Caravaggio? E' semplicemente meraviglioso, Narciso sembra "uscire" dalla tela, lo sguardo è completamente perso a contemplare il suo riflesso e lo sfondo nero cupo anticipa la tragedia che seguirà questa immagine. E' un monito contro la vanità e io l'ho scelto apposta perché sono notoriamente vanesia. :mrgreen::wink:
 
Stato
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