Ebbene eccoci qui, a pochissimi giorni dal "colpo di pistola" (della serie: un suicidio!
) che decreterà la partenza per questa straordinaria e pazza avventura alle prese con uno dei libri più famosi e temuti della letteratura: l'Ulisse di Joyce.
aura:
aura:
aura:
Chi è così masochista dal voler accompagnare in questa impresa me, Bouvard e (se non ho capito male) anche Le porte di Tannhauser e Bonadext?
Ho capito che la mia presentazione fa un po' di terrore, ma in fìn dei conti è meglio sapere di che morte morire, no????
Scherzi a parte, che sia un libro difficile, c'è poco da dire che non è vero...
aura: ma ho letto di tanta gente che è riuscita faticosamente ad arrivare alla fine e che garantisce che ne è valsa la pena... :ad:
Come deciso da ormai molti mesi, inizieremo la lettura vera e propria il primo Aprile, sapete già il perchè... ovvero nel caso in cui dovessimo decidere di abbandonare nuovamente l'impresa (sia per me che per Bouvard è il secondo tentativo...:OO) potremo sempre dire che era stato un pesce d'Aprile!!!!!

Apro adesso il minigruppo perchè, almeno per quanto mi riguarda, ho intenzione (pur avendolo già fatto) di partire "preparata" e quindi di iniziare dalla Guida alla lettura, la quale ci spiega bene la struttura del romanzo e poi, volta per volta, le difficili corrispondenze fra l'opera joyciana e l'originale omerico... :MUCCA
La mia idea era di fare ognuno di noi almeno un commento per ogni "capitolo" (in realtà episodio) del romanzo, in modo da avere alla fine un quadro il più possibile completo, e di aiutarci a vicenda in caso di difficoltà. Sarebbe anche interessante che in apertura di ognuno riportassimo le informazioni dello schema Linati, che Joyce stesso fornì all'amico Carlo Linati per comprendere meglio la complessa architettura del romanzo....
Mentre smanettavo si Internet ho trovato questa cosa abbastanza simpatica e la riporto integralmente... decidete voi se vale la pena seguire i consigli suggeriti! :wink:
«Ah, l’Ulisse di Joyce! Certo che l’ho letto»
Eccovi alcune delle bugie più comuni che vi avranno certamente propinato almeno una volta nella vita. Tralasciando le prime due, quella che maggiormente ci preme è la bufala inerente al colosso joyciano per eccellenza, l’Ulisse. Pochissimi lo hanno letto davvero, alcuni dicono di averlo fatto ma mentono
mrgreen
, molti l’hanno iniziato e si sono arenati come foche monache e moltissimi, infine, affermano categorici che non lo leggeranno mai perché “troppo pesante”.
A noi, invece, è venuta voglia di affrontare il famigerato tomo e abbiamo deciso di iniziare l’avventura proprio oggi che, come tutti di certo sapete, è il Bloomsday, il giorno in cui l’eletta schiera di chi l’Ulisse l’ha letto davvero può finalmente sbattere in faccia al mondo l’eroica impresa (tirandosela tantissimo).
«Voi siete pazze!» diranno subito i nostri piccoli lettori, e forse tutti i torti non hanno, ma qui le chiacchiere stanno a zero: vogliamo entrare a far parte della cricca di Leopold Bloom, e ci riusciremo!
***
Perché leggerlo?
Perché l’Ulisse è un libro pop, non è un’opera highbrow come tutti vogliono farci credere (se non credete a noi chiedete pure conferma a Virginia Woolf), e lo vogliamo affrontare tenendo ben presente questa cosa; dopo tutto, è una verità universalmente riconosciuta che la letteratura è noiosa ma leggere è fico.
Poi, come ha detto il nostro Luigi, «l'Ulisse è sì un viaggio, ma un viaggio per viandanti pazienti, una fatica intellettuale ma soprattutto di corpo, un viaggio d'amore»: chi non ha voglia di affrontarlo, tale viaggio, dopo un commento così?
Equipaggiamento
La già citata traduzione di Enrico Terrinoni per Newton Compton. (io invece ho scelto e consiglio quella classica Mondadori di Giulio de Angelis)
Carboidrati, tanti carboidrati, e magari un po’ di vino per farli scendere meglio (rosso o bianco a vostra totale discrezione). Vale anche la birra, purché rigorosamente Irish.
Se proprio volete fare le cose in grande (e se avete un po’ di dimestichezza con l’inglese), la versione in lingua originale della Penguin curata da Declan Kiberd con le note. Reperirla non è stato facilissimo, su Amazon non c’è e nelle librerie si trova solo quella non annotata (evidentemente il mondo è pieno di gente che legge l’Ulisse – pardon, Ulysses – senza commenti, beati loro), ma alla fine l’abbiamo trovata su IBS (true story).
E per i più tecnologici c'è anche l'audiolibro, sempre in inglese.
Cose da fare
Tuffate il piedino nell’acqua: se siete neofiti di Joyce, date una letta a qualche opera un po’ più “snella”, tipo Eveline o qualche altro racconto di Gente di Dublino. In questo modo entrerete subito in confidenza con lo stile e le tematiche principali del nostro amato James.
Haaaaaave you met James? No? Allora sarebbe proprio il caso di farlo. Informatevi sulla sua vita e sul contesto politico e socioculturale nel quale è nato e cresciuto. Non è necessario sapere ogni minimo dettaglio come se doveste dare un esame all’università, ma un’infarinatura generale vi permetterà di carpire più facilmente i numerosissimi riferimenti disseminati nel testo.
Prendetevi il tempo che serve e leggete non più di un capitolo al mese. Nessuno vi omaggerà con il Premio della Critica per aver letto l’Ulisse in tempi record, anzi, meno capirete e più sarà difficile andare avanti senza demoralizzarvi.
Leggete tutti i commenti (senza barare!). Poi, se proprio volete fare le cose in grande, potete consultare il saggio Attraverso uno specchio oscuro. Irlanda e Inghilterra nell’Ulisse di James Joyce, sempre del buon Terrinoni.
L’unione fa la forza! :YY Organizzate un gruppo di lettura o accordatevi con qualche amico, in modo da avere validi supporti e compagni d’avventura. Come abbiamo detto, la lettura dell’Ulisse è un vero e proprio viaggio, e un viaggio affrontato insieme è sempre più divertente.
Cose da non fare
Leggere in maniera disordinata o discontinua: eh sì, un po’ di metodo è necessario. Datevi un certo numero di pagine al dì, senza strafare; se, invece, la sola idea di stabilire un minimo giornaliero vi fa venire mal di pancia, cercate quantomeno di mantenere un buon ritmo di lettura. L’Ulisse non è un romanzo da frequentare un giorno sì e dieci no.
Saltare le note. No, seriously, davvero pensate di potervi permettere di non leggere i commenti di gente che ha studiato l’Ulisse per anni? Ecco.
Leggere l’Ulisse su metro, tram, corriere, aeroplani, navicelle spaziali: diamine, vi volete concentrare? L’Ulisse va letto a casa, in poltrona, anche perché vi sfidiamo a portarvi appresso una zavorra di un paio di kg e di centinaia e centinaia di pagine.
Vivere a pane e Ulisse: concentrarsi solo sull’Ulisse senza alcun tipo di svago potrebbe, paradossalmente, non agevolare l’avventura. Via libera, quindi, a letture parallele più leggere, così da potervi riposare un po’ in caso di necessità (se vogliamo rimanere in ambito anglofono noi, da vere fanatiche, vi consigliamo la saga di Bridget Jones).
Rinunciare ad avere una vita sociale: vedi sopra. Credeteci, Leopold vorrebbe proprio questo, sapervi in giro per pub a darci sotto di birra e pasticci di rognone. Ecco, magari evitate di cornificare il vostro partner, che non è educazione.
Ma soprattutto non fatevi intimidire dai disfattisti che «tanto non ce la farai mai». Tsk. :GRATT
Insomma, noi siamo motivate, ci siamo messe la tuta e le scarpe comode e siamo pronte a scarpinare assieme a Leopold per tutta Dublino. Chi si unisce? Sappiate che, comunque vada, noi #NonMollyamo.
ok, loro hanno il blog, ma... nonMollyamo nemmeno noi, vero??? :HIPP

Chi è così masochista dal voler accompagnare in questa impresa me, Bouvard e (se non ho capito male) anche Le porte di Tannhauser e Bonadext?
Ho capito che la mia presentazione fa un po' di terrore, ma in fìn dei conti è meglio sapere di che morte morire, no????

Come deciso da ormai molti mesi, inizieremo la lettura vera e propria il primo Aprile, sapete già il perchè... ovvero nel caso in cui dovessimo decidere di abbandonare nuovamente l'impresa (sia per me che per Bouvard è il secondo tentativo...:OO) potremo sempre dire che era stato un pesce d'Aprile!!!!!



Apro adesso il minigruppo perchè, almeno per quanto mi riguarda, ho intenzione (pur avendolo già fatto) di partire "preparata" e quindi di iniziare dalla Guida alla lettura, la quale ci spiega bene la struttura del romanzo e poi, volta per volta, le difficili corrispondenze fra l'opera joyciana e l'originale omerico... :MUCCA
La mia idea era di fare ognuno di noi almeno un commento per ogni "capitolo" (in realtà episodio) del romanzo, in modo da avere alla fine un quadro il più possibile completo, e di aiutarci a vicenda in caso di difficoltà. Sarebbe anche interessante che in apertura di ognuno riportassimo le informazioni dello schema Linati, che Joyce stesso fornì all'amico Carlo Linati per comprendere meglio la complessa architettura del romanzo....
Mentre smanettavo si Internet ho trovato questa cosa abbastanza simpatica e la riporto integralmente... decidete voi se vale la pena seguire i consigli suggeriti! :wink:
«Ah, l’Ulisse di Joyce! Certo che l’ho letto»
Eccovi alcune delle bugie più comuni che vi avranno certamente propinato almeno una volta nella vita. Tralasciando le prime due, quella che maggiormente ci preme è la bufala inerente al colosso joyciano per eccellenza, l’Ulisse. Pochissimi lo hanno letto davvero, alcuni dicono di averlo fatto ma mentono
A noi, invece, è venuta voglia di affrontare il famigerato tomo e abbiamo deciso di iniziare l’avventura proprio oggi che, come tutti di certo sapete, è il Bloomsday, il giorno in cui l’eletta schiera di chi l’Ulisse l’ha letto davvero può finalmente sbattere in faccia al mondo l’eroica impresa (tirandosela tantissimo).
«Voi siete pazze!» diranno subito i nostri piccoli lettori, e forse tutti i torti non hanno, ma qui le chiacchiere stanno a zero: vogliamo entrare a far parte della cricca di Leopold Bloom, e ci riusciremo!
***
Perché leggerlo?
Perché l’Ulisse è un libro pop, non è un’opera highbrow come tutti vogliono farci credere (se non credete a noi chiedete pure conferma a Virginia Woolf), e lo vogliamo affrontare tenendo ben presente questa cosa; dopo tutto, è una verità universalmente riconosciuta che la letteratura è noiosa ma leggere è fico.
Poi, come ha detto il nostro Luigi, «l'Ulisse è sì un viaggio, ma un viaggio per viandanti pazienti, una fatica intellettuale ma soprattutto di corpo, un viaggio d'amore»: chi non ha voglia di affrontarlo, tale viaggio, dopo un commento così?
Equipaggiamento
La già citata traduzione di Enrico Terrinoni per Newton Compton. (io invece ho scelto e consiglio quella classica Mondadori di Giulio de Angelis)
Carboidrati, tanti carboidrati, e magari un po’ di vino per farli scendere meglio (rosso o bianco a vostra totale discrezione). Vale anche la birra, purché rigorosamente Irish.
Se proprio volete fare le cose in grande (e se avete un po’ di dimestichezza con l’inglese), la versione in lingua originale della Penguin curata da Declan Kiberd con le note. Reperirla non è stato facilissimo, su Amazon non c’è e nelle librerie si trova solo quella non annotata (evidentemente il mondo è pieno di gente che legge l’Ulisse – pardon, Ulysses – senza commenti, beati loro), ma alla fine l’abbiamo trovata su IBS (true story).
E per i più tecnologici c'è anche l'audiolibro, sempre in inglese.
Cose da fare
Tuffate il piedino nell’acqua: se siete neofiti di Joyce, date una letta a qualche opera un po’ più “snella”, tipo Eveline o qualche altro racconto di Gente di Dublino. In questo modo entrerete subito in confidenza con lo stile e le tematiche principali del nostro amato James.
Haaaaaave you met James? No? Allora sarebbe proprio il caso di farlo. Informatevi sulla sua vita e sul contesto politico e socioculturale nel quale è nato e cresciuto. Non è necessario sapere ogni minimo dettaglio come se doveste dare un esame all’università, ma un’infarinatura generale vi permetterà di carpire più facilmente i numerosissimi riferimenti disseminati nel testo.
Prendetevi il tempo che serve e leggete non più di un capitolo al mese. Nessuno vi omaggerà con il Premio della Critica per aver letto l’Ulisse in tempi record, anzi, meno capirete e più sarà difficile andare avanti senza demoralizzarvi.
Leggete tutti i commenti (senza barare!). Poi, se proprio volete fare le cose in grande, potete consultare il saggio Attraverso uno specchio oscuro. Irlanda e Inghilterra nell’Ulisse di James Joyce, sempre del buon Terrinoni.
L’unione fa la forza! :YY Organizzate un gruppo di lettura o accordatevi con qualche amico, in modo da avere validi supporti e compagni d’avventura. Come abbiamo detto, la lettura dell’Ulisse è un vero e proprio viaggio, e un viaggio affrontato insieme è sempre più divertente.
Cose da non fare
Leggere in maniera disordinata o discontinua: eh sì, un po’ di metodo è necessario. Datevi un certo numero di pagine al dì, senza strafare; se, invece, la sola idea di stabilire un minimo giornaliero vi fa venire mal di pancia, cercate quantomeno di mantenere un buon ritmo di lettura. L’Ulisse non è un romanzo da frequentare un giorno sì e dieci no.
Saltare le note. No, seriously, davvero pensate di potervi permettere di non leggere i commenti di gente che ha studiato l’Ulisse per anni? Ecco.
Leggere l’Ulisse su metro, tram, corriere, aeroplani, navicelle spaziali: diamine, vi volete concentrare? L’Ulisse va letto a casa, in poltrona, anche perché vi sfidiamo a portarvi appresso una zavorra di un paio di kg e di centinaia e centinaia di pagine.
Vivere a pane e Ulisse: concentrarsi solo sull’Ulisse senza alcun tipo di svago potrebbe, paradossalmente, non agevolare l’avventura. Via libera, quindi, a letture parallele più leggere, così da potervi riposare un po’ in caso di necessità (se vogliamo rimanere in ambito anglofono noi, da vere fanatiche, vi consigliamo la saga di Bridget Jones).
Rinunciare ad avere una vita sociale: vedi sopra. Credeteci, Leopold vorrebbe proprio questo, sapervi in giro per pub a darci sotto di birra e pasticci di rognone. Ecco, magari evitate di cornificare il vostro partner, che non è educazione.
Ma soprattutto non fatevi intimidire dai disfattisti che «tanto non ce la farai mai». Tsk. :GRATT
Insomma, noi siamo motivate, ci siamo messe la tuta e le scarpe comode e siamo pronte a scarpinare assieme a Leopold per tutta Dublino. Chi si unisce? Sappiate che, comunque vada, noi #NonMollyamo.
ok, loro hanno il blog, ma... nonMollyamo nemmeno noi, vero??? :HIPP

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