Commento finale- piccolo spoiler
Si ama solamente ciò in cui si persegue qualcosa d'inaccessibile, quel che non si possiede.
Il quinto volume dell'opera è una specie di saggio sulla gelosia, un continuo esercizio da parte dell'autore nel mettersi alla prova, nello spingersi oltre i suoi limiti di sopportazione, per poi fare marcia indietro, ai primi dubbi e paure.
Lo ammetto, in più di una pagina l'ho trovato molto antipatico, con questa smania di tenere legata a se Albertine, di volerla controllare a tutti i costi, sospettando mille menzogne e tradimenti e allo stesso tempo temendo di conoscerli. Il solito Marcellino che che non sa decidersi in pratica....
Mano mano che si prosegue nella lettura, però, (che è abbastanza agevole stavolta) si capisce che è lui il vero prigioniero, tant'è che non riesce mai a portare a termine i suoi proposit di troncare, mentre sarà lei alla fine che riuscirà a scappare.
La figura di Albertine invece è difficile da interpretare: è sincera? ne dubito....
Comunque, per amor di completezza va detto che , se pure il tema centrale del racconto è la gelosia e il rapposrto morboso tra i due, c'è, come sempre, tanto altro. Si resta quasi sempre chiusi in casa (tranne che per andare alla serata dei Verdurine) eppure Proust sa farci spaziare tra l'arte, la musica, la moda, il folclore.... è un maestro in questo, strepitoso!
PS lancio una proposta: poichè sono curiosa, non potremmo leggere La fuggitiva prima di un anno? magari dopo l'estate....:wink: