253° MG - La crociera di Virginia Woolf

Spilla

Well-known member
Francesca e Velvet, siete le benvenute! Non c'è problema ad iniziare adesso, io procedo al ritmo di 6 pagine al giorno, di sicuro mi raggiungete! Quest faccenda dello smartworking sarà smart per qualcun altro, io lavoro il doppio e stare sempre davanti al pc sconvolge il mio sistema nervoso e anche la mia concentrazione nella lettura ne risente parecchio :boh:
 

estersable88

dreamer member
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Fine cap. 18

Beh, ormai abbiamo conosciuto bene i "nuovi" personaggi, in particolare Mr IRst e Mr Hewet (potrei aver scritto male i cognomi), ne abbiamo saggiato il temperamento e l'animo e, tra gite, balli, passeggiate in solitaria o in coppia e incontri per il thè, abbiamo ben avuto modo di esplorare le interazioni tra loro e con gli Ambrose. Anche le personalità di Rachel, Helen e Ridley si sono chiarite un po'... lui, in particolare, mi risulta particolarmente oscuro e sgradito, contrariamente alla primissima impressione che ne avevo avuto che, invece, era stata molto positiva. Per la serie, mai farsi guidare dalle apparenze.
Sto trovando la lettura piacevole ed interessante, più delle altre opere della Woolf che avevo letto. Spero di avere il tempo di terminare oggi, sebbene ancora mi manchi un bel po'.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
9° capitolo

Sto leggendo il nono capitolo e trovo un po' noiosa la descrizione dei nuovi personaggi.
Poi quando ci sono troppi personaggi io mi perdo.
Comunque proseguo, mi interessa, come già scritto, l'evoluzione di Rachel attraverso la scrittura simbolica della Woolf.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Sto leggendo il nono capitolo e trovo un po' noiosa la descrizione dei nuovi personaggi.
Poi quando ci sono troppi personaggi io mi perdo.
Comunque proseguo, mi interessa, come già scritto, l'evoluzione di Rachel attraverso la scrittura simbolica della Woolf.

Vai tranquilla, Ondine, tra poco ciascuno dei (tanti) nuovi personaggi acquisterà il posto che gli compete... ti abituerai presto a loro, sorvolerai su molte delle loro occupazioni e ti fisserai solo su quelli più interessanti. La Woolf ti aiuterà in questo, c'è proprio un cambio di profondità nella scrittura quando si parla di certi personaggi... come se lei stessa ci dicesse:"finora abbiamo scherzato, ora lasciamo da parte queste amenità e concentriamoci sulle cose serie".
 

estersable88

dreamer member
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Finito

Ok... ho terminato già da qualche ora... che dire? Se vi sta venendo l'idea di mollare questo libro, se credete che non sia interessante, che vi annoia... non fatelo. Andate avanti, sarete ripagate. Questo romanzo per tre quarti sembra una cosa, poi si trasforma, acquista corpo e tutto cambia luce. Fidatevi, non posso dire altro se non che la Woolf è stata magistrale nel sorprenderci.
 

Spilla

Well-known member
Ok... ho terminato già da qualche ora... che dire? Se vi sta venendo l'idea di mollare questo libro, se credete che non sia interessante, che vi annoia... non fatelo. Andate avanti, sarete ripagate. Questo romanzo per tre quarti sembra una cosa, poi si trasforma, acquista corpo e tutto cambia luce. Fidatevi, non posso dire altro se non che la Woolf è stata magistrale nel sorprenderci.
Rossella, rimani il mio mito :ad:
Io sono finalmente al capitolo 4. Beh, finora non lo trovo noioso, mi pare che la Woolf abbia dato corpo, nelle diiverse donne del romanzo, allAa coondizione femminile del suo tempo, un tema che è centrale anche in "Una stanza tutta per sé". Rachel è il frutto di una cultura superficiale, quasi ornamentale, che impedisce ad una giovane donna di mettere a frutto le proprie doti naturali. Clarissa è forte della propria posizione sociale, si mostra sicura di sé ma vive di luce riflessa, in quanto moglie di un Pari. Helen ha un po' della radical chic, è supponente e spocchiosa in quanto "intellettuale" (ma lei è davvero colta? O lo è solo il marito?) ma poi non sa esprimere una opinione a proposito della lotta dalle suffragette, segno che non ha nessuna comprensione della realtà.
Oppure non ne ho azzeccata una, e magari la Woolf vuole dire tutt'altro :mrgreen:
 

velvet

Well-known member
Recuperato il libro, :) edizione Newton Compton digitale, ho iniziato anche io, nel frattempo cerco di recuperare anche la versione cartacea.

Ho letto il primo capitolo e iniziato a conoscere i personaggi. Mi sta piacendo. La veloce, insolita descrizione di Londra mi ha colpito molto e mi sono chiesta il motivo delle lacrime della signora Ambrose, è solo per l'allontanarsi dai figli o c'è dell'altro. Bella anche la situazione di imbarazzo e noia che si viene a creare tra le due donne così diverse tra loro, almeno alla prima impressione.

Ho molte aspettative dalla Woolf: Gita al faro, per quanto complicata, è stata una delle lettura più belle che abbia fatto.
 

velvet

Well-known member
Fino al capitolo 4

Procedo e mi sta piacendo molto.
La prima osservazione è che non mi sarei aspettata dalla Woolf un libro che si legge così scorrevolmente, a differenza degli altri suoi libri che ho letto, (Gita al faro e Mrs Dalloway), letture molto belle ma anche intense e complicate.

Invece caratteristico della Woolf è l'interesse alla figura della donna nella società inglese dell'epoca e la sua educazione in un mondo completamente maschile.
Virginia esamina le tre diverse figure femminili a bordo e attraverso di loro traccia un quadro abbastanza sconsolante della situazione della donna.

Al momento la mia preferita è Helen.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Capitolo 14

Vai tranquilla, Ondine, tra poco ciascuno dei (tanti) nuovi personaggi acquisterà il posto che gli compete... ti abituerai presto a loro, sorvolerai su molte delle loro occupazioni e ti fisserai solo su quelli più interessanti. La Woolf ti aiuterà in questo, c'è proprio un cambio di profondità nella scrittura quando si parla di certi personaggi... come se lei stessa ci dicesse:"finora abbiamo scherzato, ora lasciamo da parte queste amenità e concentriamoci sulle cose serie".
Speriamo estersable, e pensare che l'inizio mi era piaciuto molto!
Ora, dopo la parte del ballo, ho l'impressione che l'attenzione stia tornando su Rachel e sulle proprie emozioni, come quando davanti all'albero (simbolo credo di un sentimento nuovo) si domanda cosa significhi essere innamorati.
Hirst e Hewet sono due personaggi interessanti e che suscitano in Rachel sensazioni diverse e contrastanti, gli altri personaggi di contorno sinceramente li trovo molto noiosi e formali, invece Rachel è originale, si pone domande e le pone anche agli altri senza remore, domande che vanno in profondità come quando chiede all'interno del piccolo gruppo di amici se siano mai stati innamorati, domanda che li coglie impreparati ed Helen, che sottolinea questa tendenza di Rachel dicendole: Averti accanto è come avere un cagnolino che all'improvviso ti porta in salotto le tue mutande, mi sembra ancora una volta che non comprenda la nipote fino in fondo.
Anche Hewet si domanda cosa significhi essere innamorati e sente il bisogno di parlare con Rachel e questo lo spinge ad andare fino a casa sua, molto bella questa scena.
La bellezza della scrittura è nella descrizione di queste piccole scene significative per capire il cambiamento interiore di questi due personaggi che mi sembra viaggino in parallelo, forse anche in Hirst c'è un cambiamento.
 

francesca

Well-known member
Sono in viaggio da qualche capitolo, arrivata al porto del capitolo V.
Riandando indietro ho trovato qualche appunto e ho capito di aver avuto un rapporto un po' contradditorio con la Woolf.
Ho ritrovato un laconico commento: noisissimo per Gli anni, mentre ricordo con piacere Gita al faro.

Comunque questo libro mi ha preso quasi subito e ci ritrovo l'atmosfera di Gita al faro.
I personaggi hanno subito trovato una rispondenza emotiva in me, cioè ho già individuato quelli che mi stanno simpatici, quelli indigesti, quelli con cui ho più affinità, cioè sono veramente delineati così bene che dopo appena poche pagine senti di conoscerli.

Tanto per iniziare a condividere qualche commento sparso, interessante l'immagine che viene fuori della considerazione della donna nell'epoca vittoriana.
Le stesse donne sono completamente calate nel ruolo che è richiesto loro, di mogli, madri o giovani in cerca di marito, il cui unico scopo è sostenere le attività maschili con la loro discreta presenza, di essere il ristoro degli uomini provati da attività che altrimenti li abbrutirebbero e sarebbero insopportabili con il loro carico di responsabilità e di scelte difficili. Sono donne della media e alta borghesia a cui non viene insegnato veramente niente. E' vero che i loro talenti così non vengono imbrigliati e soffocati, ma solo quelli che è permesso loro di coltivare, la musica, la lettura, lo studio del greco... ci mancherebbe che ad una donna venga in mente di fare politica, e tanto meno di stare fuori dal parlamento a chiedere il diritto di voto.
Adesso le donne votano e fanno politica, ma quanto ancora sono "prigioniere" delle aspettative sociali che sono riposte in loro per il solo fatto di essere donne?
E' interessante spiare dalle righe del libro questo mondo che ci sembra così lontano per capire quanta strada abbiamo davvero fatto nella parità dei diritti fra uomo e donna.

Francesca
 

Spilla

Well-known member
Inizio cap 6

Dunque, Rachel a 24 anni non ha mai sentito pronunciare un'allusione, una battuta, un mezzo discorso che le abbia aperto gli occhi sull'esistenza dei rapporti tra uomini e donne. Possibile?
Comunque forse è lei la mia preferita, anche se, come dice Velvet, il panorama delle figure femminili non è dei più confortanti.
Proseguo con calma.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Capitolo 20 spoiler

L'innamoramento si basa sul dialogo e questo mi piace molto, credo che per l'epoca sia stato un concetto rivoluzionario.
Rachel e Terence si scoprono innamorati perché hanno bisogno di parlarsi e parlano di un argomento tabù per l'epoca, la vita delle donne in epoca vittoriana, la loro paura e la loro sottomissione nei confronti degli uomini. Terence si dimostra un uomo fuori dagli schemi perché vuole conoscere la vita domestica di Rachel, le sue abitudini, cosa rara in un uomo di quell'epoca. Anche riguardo il matrimonio Terence sembra non rispettare il protocollo perché, nelle sue meditazioni, non è sicuro di voler sposare Rachel anche essendone innamorato, ha paura che il matrimonio finisca per essere una triste messa in scena di ruoli prestabiliti, oppure che l'uomo tradisca la donna in un bordello (tipico per l'epoca) oppure che il marito abbia un'amante, pensando alle coppie sposate che conosceva. Tuttavia riconosce che è profondamente innamorato di Rachel e questa nuova consapevolezza lo porta a voler guardare all'aspetto romantico del matrimonio e cioè il vivere insieme alla persona che si ama perché sa che tra lui e Rachel il rapporto è autentico perché sono entrambi fuori dall'ordinario. La dichiarazione d'amore dei due nella foresta è molto bella perché è diretta, le parole non si perdono in discorsi inutili e vanno dritte al cuore, poi è molto bello il ruolo della natura selvaggia, non contaminata dalla mano dell'uomo, che fa da sfondo alle loro emozioni attraverso il suono dell'acqua, delle foglie e degli uccelli, come a voler sottolineare la trasparenza e la naturalezza delle loro personalità.
Faccio molta fatica a leggere i passi dove ci sono tutti gli altri personaggi, tranne Helen e Hirst che si differenziano.
Credo che domani lo finirò perché arrivata a questo punto sono curiosa.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Terminato

Il capitolo 25 potrebbe essere considerato da solo l'intero senso del romanzo, prosa stupenda e forte emozione.
Ho alternato momenti di lettura intensa a momenti di grande noia, mi interessava solamente Rachel.
L'inizio l'ho trovato carico di aspettative che però, piano piano, si sono leggermente spente.
 

velvet

Well-known member
Capitolo 11

Il gruppo è tornato dalla gita al Monte Rosa.
Iniziamo a conoscere meglio i nuovi personaggi dapprima solo accennati, ma la Woolf continua a soffermarsi maggiormente sulle donne. I fatti e i personaggi sono mezzi per le sue riflessioni.
 

Spilla

Well-known member
Sono anche io al capitolo 11
La gita è stata interessante, Continuò a pensare che la Woolf abbia come principale interesse la donna è la sua posizione nella società. E questa comitiva, società in miniatura, sembra saper accogliere le nuove istanza di indipendenza e di autodeterminazione delle donne. Durante il ballo, poi, le uscite maschiliste di Hirst fanno una figura proprio meschina.
 

velvet

Well-known member
Fino al cap XVI

Procedendo la lettura guadagna in profondità, la Woolf inizia ad andare a fondo nei pensieri e negli animi dei suoi personaggi.
 

francesca

Well-known member
Capitolo XXIII

Questi mini universi chiusi in se stessi sono piccoli laboratori di psicologia umana, in cui la Woolf sembra fare esperimenti sociali intrecciando personalità e storie.
Li apre e li richiude, donandoci ogni volta intensi spaccati di vita di relazione.
Prima c'è stato il laboratorio sulla nave Euphrosynes, poi l'isola e la villa, l'albergo, la gita sul Monte Rosa, la gita risalendo il fiume, gli incontri nelle camere, i colloqui nella foresta, i pensieri durante la celebrazione domenicale.
Ogni capitolo sembra un quadro animato, chiuso in se stesso, ma che a sua volta porta il lettore ad entrare sempre più a fondo nell'animo non solo dei personaggi ma anche dell'epoca in cui vivono.
Tutto è regolato da regole rigidissime, dove anche le trasgressioni appaiono contenute e imbrigliate.
E' un romanzo declinato al femminile, perché i personaggi femminili dominano sempre la scena.
Ma incredibile come sia maschilista, perché le donne sono ingessate nel loro ruolo, quello che la società maschilista destina loro.
Mi chiedo se c'è nella Woolf un intento di denuncia e sarcasmo, o se è una sua lotta personale di emancipazione, quindi una denuncia ancora allo stato embrionale, perché manca ancora di una reale consapevolezza.
Spero che la prefazione, che leggo sempre alla fine di ogni libro per principio, mi aiuti a capire.
Comunque è veramente tutto così squisitamente "inglese" e borghese.
Gli ultimi capitoli, dal fidanzamento di Rachel con Terence mi sono risultati più faticosi, la vivisezione di ogni minima increspatura dell'animo dei due innamorati mi rimane a tratti poco chiara e artificiosa. Tutto mi sembra sfocato, come se fosse rimasto nella trama l'atmosfera appicicosa e soffocante della dichiarazione nella foresta.

Francesca
 

francesca

Well-known member
Rebecca è gravemente malata.
Mi sorprendono i pensieri di Terence: sono quasi del tutto incentrati su se stesso, sulla sua infelicità, con un atteggiamento di ripicca di voler ragione minimizzando la gravità della malattia.
Lo sconvolge la consapevolezza che il mondo può andare avanti non solo senza Rebecca ma anche senza che lui sia felice.
Non sembra quasi mai veramente coinvolto e in pena per quello che sta accadendo alla fidanza, ma sembra accusarla di aver infranto il suo sogno di felicità con la sua malattia.
Un atteggiamento quasi da bambino che mi sembra getti una luce diversa su tutta la percezione che mi ero costruita sul suo personaggio nel corso del romanzo.

Francesca
 

Spilla

Well-known member
Sono al capitolo XVII e procedo lentissimamente, sempre troppo stanca e distratta da altro. Ma vi ringrazio, le vostre riflessioni sono profonde e vere.
 
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