Carcarlo
Nave russa, vaffanculo!
Leggendo e rileggendo
Bei consigli.
Appena mi ritiro sul Monte Athos lasciando a valle lavoro, moglie, figli, e-mail, e-mail certificate, raccomandate e riunioni di condominio, le seguo tutte!
Scherzo, in realtà alcune le seguo già, come cercare di leggere le opere di un autore in ordine cronologico e prendere alcune note, anzi, riscrivendole qui sul Forum!
The mother
Per una volta parlate di un film che ho visto: era ora!
Non è certo il mio genere preferito, ma mi è piaciuto che una madre insegnasse alla figlia ad essere tosta invece che ad abbinare tra di loro i colori pastello.
Lo chef dei poveri
Intanto chiarisco che è tutto vero.
Va be’ su quella cosa lì che le donne impazziscono per me, si strappano i capelli e mi lanciano i loro bikini quando mi tuffo con le pinne, i guanti di giardiniere e il mestolo, ho calcato un po' la mano. Lo ammetto: volevo ingelosire mia moglie che tanto non ci crede.
Il punto è che secondo me, dovremmo essere tutti vegani e se non lo siamo e decidiamo di usare e abusare delle bestie fino ad ammazzarle, almeno dovremmo evitare di fare gli schifiltosi.
Cioè, non puoi dire che non ti frega nulla dell’agonia dei macelli ma che ti fa senso la trippa accomodata o il fegato alla veneziana.
Mi rendo conto che ti puoi mangiare due chilometri di filetto alla wellington senza pensare alle vacche (ma anche senza pensare alla carne, tanto c’è dentro di tutto), mentre se ti mangi il loro muso non puoi farne a meno, però il filetto alla wellington se lo mangiano carlo e camilla, mentre la maschetta (appunto, il muso della vacca) se la tiene il macellaio per farci il suo bollito o stracotto, che sa quello che fa.
La faccia del maiale invece, è squisita alla brace, ma bisogna saperla fare affinchè non diventi dura.
Poi c’è un’altra cosa: io non ne posso più di sentir parlare di inflazione e che il carrello della spesa è aumentato.
C’è un’infinità di prodotti che non costano nulla e sono buonissimi, e piuttosto che cucinarli lasciamo che finiscano nell’immondizia.
Un esempio? Le sardine a 3,99€/kh ( e parliamo di pesce fresco della Sicilia o del Mar Ligure), o le compro io, o le comprano i marocchini, o il pescivendole le butta via, che non le vuole nessuno. Eppure sono buone, le cucina chiunque e fanno bene (pesce azzurro, omega 3...).
Durelli? Gli stomaci delle galline sono 100% muscolo, tutte proteine, niente grassi. Vuoi stare a dieta e mettere su massa muscolare? Brodo di durelli e durelli! Brodo di durelli e durelli!! Brodo di durelli e durelli!!! Germano, te lo giuro: provali una volta nel bollito: sono buonissimi!!!!
Poi vi racconterò delle zampe di gallina, adesso non c’è spazio.
Live at Berkeley
Non capisco nulla di musica.
Non conosco gli autori citati.
Se è per quello, io conosco sì e no 7 o 8 cantanti.
Ma ti do ragione: quella degli anni 70 (e anche 80) era musica, sia italiana che straniera.
Potevi addirittura canticchiarla sotto la doccia o intorno al fuoco con la chitarra.
Ti rendevano felice o malinconico.
Ma quella di adesso...dai!
Cosa fai, canticchi quei rap da capricciosi esauriti?
Avvocato Woo
Bell’articolo che mi ha fatto venir voglia d vedere la serie, purtroppo la sera tardi quando i bambini vanno a letto, che loro i sottotitoli non li vogliono proprio!
Donna Petrosilla
E’ un personaggio meraviglioso.
Non dico che me la sposerei, no, diciamo di no, però la inviterei a cena e sarei galante con lei.
Grazie per la storia dei lupini.
Anch'io pensavo fossero quelli nella versione gialla bollita, anzi, ricordo ancora quando la prof di italiano ci spiegò cos’erano; non sapevo invece che erano quelli da fare in padella con un goccio d’acqua, olio, pepe e un nulla di limone.
Casalingo disperato
Credo che la principale causa di disperazione dei casalinghi è che mentre le casalinghe condividono le loro disperazioni e si fanno coraggio a vicenda, noi casalinghi interiorizziamo tutto dando per scontato che non ci capirà nessuno o che non ci sia nulla da capire in un uomo che si lamenta di qualcosa di diverso del pallone .
Dovremmo imparare.
Ragù
Da inveterato mangione, ho apprezzato entrambe le ricette, soprattutto il fatto che Gamine, come spesso fa la gente di pianura, non c’abbia buttato dentro, alla fine, un cucchiaio di burro: grazie! Mi resta indigesto.
La ricetta della mia famiglia prevede (sperando di ricordare tutto!):
Bei consigli.
Appena mi ritiro sul Monte Athos lasciando a valle lavoro, moglie, figli, e-mail, e-mail certificate, raccomandate e riunioni di condominio, le seguo tutte!
Scherzo, in realtà alcune le seguo già, come cercare di leggere le opere di un autore in ordine cronologico e prendere alcune note, anzi, riscrivendole qui sul Forum!
The mother
Per una volta parlate di un film che ho visto: era ora!
Non è certo il mio genere preferito, ma mi è piaciuto che una madre insegnasse alla figlia ad essere tosta invece che ad abbinare tra di loro i colori pastello.
Lo chef dei poveri
Intanto chiarisco che è tutto vero.
Va be’ su quella cosa lì che le donne impazziscono per me, si strappano i capelli e mi lanciano i loro bikini quando mi tuffo con le pinne, i guanti di giardiniere e il mestolo, ho calcato un po' la mano. Lo ammetto: volevo ingelosire mia moglie che tanto non ci crede.
Il punto è che secondo me, dovremmo essere tutti vegani e se non lo siamo e decidiamo di usare e abusare delle bestie fino ad ammazzarle, almeno dovremmo evitare di fare gli schifiltosi.
Cioè, non puoi dire che non ti frega nulla dell’agonia dei macelli ma che ti fa senso la trippa accomodata o il fegato alla veneziana.
Mi rendo conto che ti puoi mangiare due chilometri di filetto alla wellington senza pensare alle vacche (ma anche senza pensare alla carne, tanto c’è dentro di tutto), mentre se ti mangi il loro muso non puoi farne a meno, però il filetto alla wellington se lo mangiano carlo e camilla, mentre la maschetta (appunto, il muso della vacca) se la tiene il macellaio per farci il suo bollito o stracotto, che sa quello che fa.
La faccia del maiale invece, è squisita alla brace, ma bisogna saperla fare affinchè non diventi dura.
Poi c’è un’altra cosa: io non ne posso più di sentir parlare di inflazione e che il carrello della spesa è aumentato.
C’è un’infinità di prodotti che non costano nulla e sono buonissimi, e piuttosto che cucinarli lasciamo che finiscano nell’immondizia.
Un esempio? Le sardine a 3,99€/kh ( e parliamo di pesce fresco della Sicilia o del Mar Ligure), o le compro io, o le comprano i marocchini, o il pescivendole le butta via, che non le vuole nessuno. Eppure sono buone, le cucina chiunque e fanno bene (pesce azzurro, omega 3...).
Durelli? Gli stomaci delle galline sono 100% muscolo, tutte proteine, niente grassi. Vuoi stare a dieta e mettere su massa muscolare? Brodo di durelli e durelli! Brodo di durelli e durelli!! Brodo di durelli e durelli!!! Germano, te lo giuro: provali una volta nel bollito: sono buonissimi!!!!
Poi vi racconterò delle zampe di gallina, adesso non c’è spazio.
Live at Berkeley
Non capisco nulla di musica.
Non conosco gli autori citati.
Se è per quello, io conosco sì e no 7 o 8 cantanti.
Ma ti do ragione: quella degli anni 70 (e anche 80) era musica, sia italiana che straniera.
Potevi addirittura canticchiarla sotto la doccia o intorno al fuoco con la chitarra.
Ti rendevano felice o malinconico.
Ma quella di adesso...dai!
Cosa fai, canticchi quei rap da capricciosi esauriti?
Avvocato Woo
Bell’articolo che mi ha fatto venir voglia d vedere la serie, purtroppo la sera tardi quando i bambini vanno a letto, che loro i sottotitoli non li vogliono proprio!
Donna Petrosilla
E’ un personaggio meraviglioso.
Non dico che me la sposerei, no, diciamo di no, però la inviterei a cena e sarei galante con lei.
Grazie per la storia dei lupini.
Anch'io pensavo fossero quelli nella versione gialla bollita, anzi, ricordo ancora quando la prof di italiano ci spiegò cos’erano; non sapevo invece che erano quelli da fare in padella con un goccio d’acqua, olio, pepe e un nulla di limone.
Casalingo disperato
Credo che la principale causa di disperazione dei casalinghi è che mentre le casalinghe condividono le loro disperazioni e si fanno coraggio a vicenda, noi casalinghi interiorizziamo tutto dando per scontato che non ci capirà nessuno o che non ci sia nulla da capire in un uomo che si lamenta di qualcosa di diverso del pallone .
Dovremmo imparare.
Ragù
Da inveterato mangione, ho apprezzato entrambe le ricette, soprattutto il fatto che Gamine, come spesso fa la gente di pianura, non c’abbia buttato dentro, alla fine, un cucchiaio di burro: grazie! Mi resta indigesto.
La ricetta della mia famiglia prevede (sperando di ricordare tutto!):
- rigorosissimamente pentola di acciaio inox spessa
- soffritto di aglio a cui si aggiunge al momento giusto la cipolla, e in seguito sedano e carota
- si alza il fuoco e si aggiunge pepe in grani, ginepro o mirto, chiodo di garofano e la carne trita, di maiale e manzo; si rigira bene e poi si lascia che la carne bruciacchi i bordi della pentola che diventeranno nerastri (per questo la pentola deve essere in inox)
- si fa un po’ di spazio nel mezzo e quando c’è uno spazio pieno di olio e grasso sciolto, si mettono i pezzettoni di carne di manzo (come nel Tucco genovese) a cauterizzare
- cauterizzata la carne, si abbassa il fuoco, si butta del vino bianco e con un cucchiaio di legno si gira la carne trita lavando il nero sulla pentola che lascerà un gusto di arrosto
- adesso si aggiungono i pezzi di fegato (di manzo o maiale) che daranno persistenza e la salsiccia intera ma bucherellata in modo che perda il grasso, e si lascia rosolare il tutto.
- si aggiunge la passata di pomodori in pezzi grossi, un paio di pomodori crudi rotti dentro, triplo concentrato, alloro, paprika dolce, un peperoncino fresco, sale, si gira e si lascia sobbollire al minimo. Attenzione: il peperoncino deve essere piccolo e poco piccante, non una demenzialità messicana. Non serve a rendere il sugo piccante, che non deve esserlo, anzi, non deve nemmeno sentirsi: serve a dargli persistenza, come il fegato.
- se in passato hai fatto un arrosto e ti è avanzato un po' di sughetto che hai congelato, è il momento di buttarcelo.
- se hai una testa di coniglio, anche!
- man mano che cuoce si deve regolare l’acidità del pomodoro con una punta di zucchero.
- si lascia cuocere per circa tre ore, poi si lascia raffreddare e si mette in frigo.
- il giorno dopo si tira fuori e si rimuove il grasso coagulatosi sopra (che potrà piacere ma non fa bene...), si aggiunge un goccio di olio crudo e si fa cuocere ancora un po’ controllando sale e zucchero.
- secondo me, mettergli il formaggio sopra è un peccato, come il latte o la panna. Meglio spolverargli sopra un po’ di pane secco che lo incolla alla pasta senza aggiungergli sapori.
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