Minigruppo - Proposte e partecipanti

Shoshin

Goccia di blu
Va bene. Ho dato uno sguardo all'inizio e mi sembra molto carino...
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So che avete tanti libri da leggere .
Ma c'è qualcuno che vorrebbe ascoltare la voce di Monna Lisa raccontare la sua storia ?
Io ho già il libro🙂
Io mi sono un poco liberata.
Troverei il tempo verso sera
di leggere questo libro insieme
a voi.
Va bene?
Io aspetto di sapere da voi
se possiamo incominciare.
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Visto che mi sento un po' intimidito dalla lunghezza, se a qualcuno interessa fra due settimane pensavo di iniziare a leggere Jane Eyre (intanto sto iniziando un altro romanzo), ma se voleste iniziare prima o dopo, non è un problema!
 

MonicaSo

Well-known member
Visto che mi sento un po' intimidito dalla lunghezza, se a qualcuno interessa fra due settimane pensavo di iniziare a leggere Jane Eyre (intanto sto iniziando un altro romanzo), ma se voleste iniziare prima o dopo, non è un problema!
Che bello Jane Eyre!!! Lo rileggerei volentieri, ma ho preso troppi impegni...
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
A partire da domani io e MonicaSo leggeremo in minigruppo Fairy tale di Stephen King. Chiunque volesse farci compagnia sarà il benvenuto. Di seguito il link al minigruppo:
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Buongiorno, scrivo questo post perché io e @francesca stavamo pensando di leggere in Mg (e se si riuscisse anche in gdl) Giardino, cenere di Danilo Kis. Anche @Shoshin è interessata. Chi vuole unirsi a noi? Non abbiamo ancora deciso la data di inizio. Intanto, ecco la trama:

Profumo di vaniglia e semi di papavero, un vassoio nichelato con sottili mezzelune lasciate dal fondo dei bicchieri, piccoli tram azzurri, gialli e verdi che si rincorrono tintinnando, il cancello di un parco dietro il quale spuntano cervi e cerve, «come ragazzini di buona famiglia di ritorno dalla lezione di piano». All’inizio di questo romanzo c’è un pullulare di sensazioni, una nube tattile, olfattiva, onirica, che si sposta in una cauta esplorazione del mondo, come l’occhio del bambino Andreas, il narratore. La parola «morte» trafigge questa nube, è un numero fatale stampato sul buio. E il bambino gioca con il sonno, gli tende agguati, in preparazione alla grande lotta con la morte. Aveva deciso di «assistere un giorno consapevolmente alla venuta della morte e così vincerla», e nell’attesa voleva sorprendere l’angelo del sonno.
Intorno ad Andreas, vediamo la sorella Anna, che piange la sera perché il giorno è finito e non torna più; e la madre Marija, seduta davanti a una imponente macchina da cucire Singer di ghisa nera. E soprattutto vediamo, seppure soltanto in apparizioni imprevedibili e balzane, il padre Eduard Sam, ispettore delle ferrovie a riposo, ma in realtà trickster decaduto, che non dispone più di molti poteri, eppure è ancora aureolato di eventi prodigiosi e irrisori. Autore di un Orario delle comunicazioni tranviarie, navali, ferroviarie e aeree che, arricchendosi di edizione in edizione, si trasforma in opera interminabile, come una mappa che volesse coincidere con il territorio rappresentato, Eduard usa mostrarsi con bombetta e redingote imbrattata, e sfida l’iniquità del mondo dietro occhiali con montatura metallica, stringendo in pugno un bastone. Compreso della sua vocazione di mistificatore, non è mai se stesso, ma il nebbioso ricordo di qualcos’altro, e il giovane Andreas, fantasticatore selvaggio, percepisce in lui la compresenza di molte vite: «Ed eccolo, mio padre, seduto nel carro accanto a una giovane zingara dalle poppe rigonfie, maestoso come il principe di Galles o, se volete, come un croupier o come un maître d’hôtel (come un illusionista, come un impresario di circo, come un domatore di leoni, come una spia, come un antropologo, come un maggiordomo, come un contrabbandiere, come un missionario quacchero, come un sovrano che viaggi in incognito, come un ispettore scolastico, come un medico di campagna e, infine, come un commesso viaggiatore, rappresentante di una compagnia occidentale per la vendita dei rasoi di sicurezza)». Un giorno, in un raro momento di sobrietà, Eduard accenna al figlio il suo segreto: «Non è possibile, giovanotto mio, e questo ricordatelo per sempre, non è possibile recitare la parte della vittima per tutta la vita senza diventarlo alla fine davvero». La storia si incaricherà presto di avverare la profezia.
In una continua osmosi di sensazione e visione, questo romanzo raggiunge una precisione evocativa che penetra nelle fibre della mente, in un modo che ricorda Bruno Schulz. Qui, come una splendida carovana di stracci e paccottiglia, ci sfila davanti il mondo saturo di esperienze dell’Europa centrale mentre sta per abbandonarsi alla morte, visto con gli occhi del bambino sognatore e ribelle che alla morte voleva dare scacco.
 

Shoshin

Goccia di blu
Purtroppo non posso iniziare con voi il 23.
Se potete attendermi almeno qualche giorno mi farà piacere leggere questo libro in vostra compagnia.
Altrimenti sarò contenta di averlo fatto adottare...
 

francesca

Well-known member
Io e Alessandra oggi iniziamo la lettura L'ussaro blu di Roger Nimier.

L'ussaro blu è un romanzo del 1950 dello scrittore francese Roger Nimier. Ambientato in Germania nel 1945-1946, racconta la storia di dieci ussari francesi che operano nell'esercito di occupazione francese subito dopo la seconda guerra mondiale. Diversi personaggi raccontano gli stessi eventi, cambiandone così la prospettiva. Al centro della narrazione ci sono l'ambivalente François Sanders e il suo compagno François Saint-Anne, il vero "ussaro" del titolo, che condividono inconsapevolmente la stessa amante tedesca.
E' quindi una narrazione a più voci, spregiudicata nel linguaggio e nelle idee, almeno così è riportato nel risvolto di copertina.
Se qualcuno volesse unirsi, è il benvenuto!
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
@darida
@Minerva6
e tutti gli interessati
se facessimo un minigruppo con un libro di Vitali in onore dei vecchi tempi? a me un po' di voglia mi è venuta....
Un libro che nessuna di noi ha letto si trova di sicuro....
Io è da qualche anno che non lo leggo, chissà quanti ne ha sfornati finora. Vado a controllare quale è stato l'ultimo. Ho difficoltà a commentare i GdL ma credo che con lui posso fare eccezione, tanto non dovrebbero essere commenti complicati e magari mi scappa pure una risata, che di questi tempi ne ho proprio bisogno.
Però sto leggendo davvero poco e lentamente, se mi promettete di andare piano ci sto. Casomai potete affiancargli un altro.
 
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